Stampa questa pagina
Ott 27, 2020 2977volte

Gare virtuali, ma spesso costi veri

Gare virtuali, ma spesso costi veri Foto R.Mandelli

Credo che ormai di gare virtuali…non se ne possa più. C’è stato un periodo in cui tutto sommato erano ben accolte, magari perché si confidava in soluzioni temporanee, sperando di riprendere quanto prima a correre sul serio, oppure perché erano semplici da buttare in piedi, con iscrizioni facilissime. Delle volte non era nemmeno richiesta la “certificazione” del tempo e del percorso fatto, talvolta addirittura bastava uno screen shot del GPS. Di norma si dava una finestra temporale entro cui correre, in corrispondenza della gara vera che era stata annullata. I costi erano bassi, spesso non costavano proprio nulla, oppure pochi euro con la promessa che venivano devoluti in beneficenza. Ovviamente nessun pacco gara, medaglia, iscrizioni solo online.

Ecco quindi che faceva notizia quando qualche organizzatore “alzava il tiro”, ovvero i costi non erano più tanto simbolici. Che io sappia la prima è stata la BAM, Brescia Art Marathon, in calendario nel mese di marzo, poi spostata a settembre ed infine annullata. Costi di iscrizione: 20 euro per la maratona e 16 per la mezza; due euro per iscritto erano donati attraverso il progetto “AiutiAMObrescia”, un’iniziativa a supporto degli Istituti Ospedalieri Bresciani. Veniva fornito il pacco gara già previsto, da inviarsi a domicilio; alla manifestazione (virtuale), secondo quanto pubblicato dagli organizzatori, hanno aderito 1380 persone.

Al tempo non erano ancora note le decisioni degli organizzatori delle maratone autunnali (tranne Parma, che aveva annullato a luglio), del resto c’era ancora la speranza di poter correre.

Se a qualcuno poteva sembrare cara quella iscrizione, sarebbe stato sorpreso da quanto fatto successivamente alla maratona di Venezia, in programma il 25 ottobre, annullata e sostituita da una “virtual” da corrersi dal 25 ottobre all’1 novembre. Costi: per la maratona di 40 euro, invece 30 euro per la 10 K (da aggiungere i consueti balzelli legati alla modalità di pagamento prescelta). Pacco gara inviato a domicilio, sostanzialmente si tratta della maglietta e della medaglia. Pettorale via e-mail. 

Ognuno si farà la sua idea su questa iniziativa: vista da dentro, quindi dal punto di vista dell’organizzatore, pare un tentativo di recupero dei costi, oggettivamente ingenti, che deve sopportare. Vista da fuori…il costo può sembrare una follia.

Da “addetto ai lavori” vivo tutto l’anno in mezzo ai podisti, eppure tutto quanto sta accadendo confonde un po’ le idee; quanto può realmente interessare (ancora) una gara virtuale? Può essere una motivazione per correre comunque? Una medaglia ottenuta in questo modo ha lo stesso valore? Infine, sei disposto a spendere 40 euro (come nel caso di Venezia), oppure 30, per una 10 chilometri?

Forse qualcuno che si era già iscritto alla gara “normale” ha deciso di correre in questo modo, avendo già pagato (era prevista l’opzione “virtual”, oltre allo spostamento dell’iscrizione al 2021) e non avendo certezze per il 2021. Già, certezze: e chi ne ha?

Curioso di conoscere l’esito.

 

4 commenti

  • Link al commento Fabmarri Domenica, 01 Novembre 2020 23:07 inviato da Fabmarri

    Sarà, ma la "nuova tacchetta sulla collezione di maratone percorse" non c'entra proprio niente. Le gare virtuali, autogestite e autocronometrate, non assegnano nessuna "tacca". le "tacche" (almeno quelle delle classifiche ufficiali: delle sbruffonate da bar o da social non so) si danno solo a seguito di una classifica ufficiale, sancita da un giudice, per una gara effettivamente svolta su un percorso reale e certificato.

    Rapporto
  • Link al commento Rodolfo Lollini Mercoledì, 28 Ottobre 2020 13:50 inviato da Rodolfo Lollini

    Ciao Maurizio,
    il successo di alcune gare virtuali a pagamento credo sia semplicemente la fotografia di un mondo podistico che è cambiato. Anni fa, anche con le attuali potenzialità tecnologiche (internet, telefonini ecc) probabilmente non avrebbero aderito così in tanti. Adesso è aumentata la parte di runner che partecipa anche (solo?) per maglietta, medaglia, esibizione delle prestazioni via social, nuova tacchetta sulla collezione di maratone percorse (magari in 6/7 ore),. La parte agonistica non interessa a tutti, anzi spesso diventa la parte fastidiosa del pacchetto...

    Rapporto
  • Link al commento STEFANO MORSELLIi Martedì, 27 Ottobre 2020 23:48 inviato da STEFANO MORSELLIi

    Correre la NYCM (dal 17/10 al 1/11) virtuale costa 60 dollari, se avessi soldi da buttare, potendo scegliere, li butterei per quella.... di fatto costa al cambio poco piu' di Venezia ma, con tutto il rispetto per la gara italiana, la medaglia di NY vale di piu' e poi c'e' dell'altro.
    Sul sito trovate il pettorale stampabile, lo striscione d'arrivo, i cartelli d'incitamento per il pubblico personale che ti seguira' sul tuo percorso, ma sopratutto, scherzi a parte, c'è l'APP che ti segue con GPS e controlla per quello che puo', la tua gara.
    chi si accontenta del virtuale quindi, grazie all'APP, potra' trovare maggiori soddisfazioni.
    Personalmente non correro' ne l'una ne l'altra, di questi tempi 50€ fanno piu' comodo per altro.

    Rapporto
  • Link al commento Giampaolo Martedì, 27 Ottobre 2020 22:52 inviato da Giampaolo

    Credo che sia una lucida fotografia di quesa assurda situazione vista con gli occhi di un appassionato runner .
    ....l'esito sicuramente positivo contro questo invisibile essere sarà come se corressimo la nostra miglior gara in assoluto !!

    Rapporto