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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Mentre a Roma il Presidente FIDAL Mei dichiara che si può correre la tale gara … ed infatti la manifestazione viene sospesa dalle autorità locali (;-), pochi giorni dopo a San Giorgio sul Legnano (MI) gareggiano oltre 1000 persone, con alcune batterie master particolarmente affollate (?). In questo confuso contesto, registriamo una falsa partenza anche di quello che viene conosciuto come il “cross del sabato”, ovvero il “Brianzolo”. Sul sito dell’organizzazione si legge infatti la seguente laconica comunicazione “La Polisportiva San Marco Cantù, d’intesa con l’Amministrazione Comunale ha rinviato a data da definirsi la prima prova del Campionato Brianzolo prevista per il prossimo 15 gennaio, vista l’esponenziale crescita dei contagi. Siamo dispiaciuti quanto Voi e Vi terremo aggiornati sull’evoluzione della situazione e lo svolgimento delle successive prove previste”. Che personalmente traduco in “il Comune ha detto alla società di lasciare perdere ed ovviamente gli organizzatori non hanno potuto far altro che abbozzare”.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

In attesa di seguire le gare più importanti del programma della 65^ edizione del Campaccio Cross Country 2022, ci teniamo a sottolineare come la classicissima di San Giorgio su Legnano che è un evento Gold del rinnovato circuito World Cross Country Tour della World Athletics, presenti un programma innovativo.

Come già avvenuto nel 2021, anche quest'anno ci sarà la formula delle due giornate di gara: mercoledì 5 e giovedì 6 gennaio. Oltre al programma classico del 6 gennaio, con le gare per tutte le categorie a cominciare dai master, saranno nuovamente inseriti i cross corti da 3200 metri. Di certo non una novità assoluta nel campo delle campestri, ma di sicuro un gradito ritorno anche a questa formula adottata già nel 2021. Il pomeriggio di domani, mercoledì 5 gennaio sarà invece riservato al Cross sprint per le categorie Assolute, con gare su un giro da 1200 metri e successivi turni ad eliminazione fino alle finali maschili e femminili. Con l’ottima idea di proporre anche finali di consolazione per chi non supererà i primi turni. Ecco qui di seguito il programma di massima, per ulteriori dettagli potete navigare sul sito della manifestazione, cliccando qui:

Mercoledì 5 gennaio – cross sprint a eliminazione, dalle ore 13.30
Aperto a tutte le categorie assolute (AJPS) e master, maschili e femminili.

Giovedì 6 Gennaio – competizioni master dalle ore 9,15

SM 35-40 + Runcard 20-44 anni (5,3km), SM 45-50 + Runcard 45-54 anni (5,3km), Master SF e Master SM 55+ Runcard F e di pari età M (55+) (4,0km)

Giovedì 6 Gennaio – competizioni master giovanili dalle ore 11.15

Esordienti M/F (salvo restrizioni Covid19) (500m), Ragazze/i (1,2km), Cadette (2km), Cadetti (2,5km)

Giovedì 6 Gennaio – competizioni internazionali dalle ore 13.00
Allieve (4km)
Allievi (4km)
Juniores/Promesse/Seniores F (6km)
Juniores M (6km)
Promesse/Seniores M (10km)
Cross Corto Juniores/Promesse/Seniores M (3,2km)
Cross Corto Juniores/Promesse/Seniores F (3,2km)

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Natale ormai è passato, ma la lettera/appello firmata dal Presidente della FIDAL Lombardia è di stretta attualità e lo sarà anche dopo la Befana poiché in questo caso la famosa regola "passata la festa, gabbato lo santo" è inapplicabile. Prima di augurarvi una buona lettura mi permetto solo di aggiungere la mia ben più modesta firma all'elenco di persone e società che hanno già aderito a questo appello (RL)

 

 

Caro Babbo Natale,

l’Atletica Italiana ha costruito in questi anni tante sinergie che hanno portato ai risultati che a partire dagli Europei Indoor fino agli Europei di Cross, passando per la Coppa Europa e le Olimpiadi di Tokyo, hanno inorgoglito tutti noi.

Questi risultati non sono frutto del caso, ma di tanto lavoro profuso negli anni da parte di tante persone appassionate e competenti. Atleti, tecnici, dirigenti, giudici che si sono messi in gioco e che sul dialogo e sull’apertura mentale hanno costruito un modello che ha permesso ai migliori atleti di potersi esprimere al meglio nelle occasioni che contavano.

Oggi siamo di fronte ad un bivio. Abbandonare la strada intrapresa, oppure migliorare ciò che è migliorabile e tentare di replicare i risultati che si sono ottenuti.

È passato quasi un anno dalle elezioni del 31 gennaio. Sarebbe il caso di abbandonare le vendette trasversali e quelle mirate, cercando di recuperare un senso di comunità per poter operare veramente a pieno regime in favore di tutti gli operatori dell’Atletica Italiana. Le norme che sta varando il Governo in queste ore, potrebbero anche penalizzare ancora una volta il settore dei “Mass Event”, settore a cui sono legato il 50% dei tesseramenti e delle affiliazioni, comparto delicato per le entrate federali, ma soprattutto per la diffusione e socializzazione del gesto atletico che le tante società distribuite sul territorio promuovono a fronte di tanti sacrifici.

Quindi, caro Babbo Natale, ti ringraziamo del regalo che ci hai fatto (€1.679.000 in più rispetto al 2021), che speriamo sia distribuito in gran parte alle società che sono in grande affanno, ma ti chiediamo altri regali:

1)    Una dirigenza che non si arrocchi su un risultato che è stato di fatto contrastato e che ha impedito una sana dialettica che potesse apportare un reale contributo al “bene dell’atletica”.

2)    Che le società vengano rispettate (negli Awards sono state semplicemente cancellate!) e possano avere nei tempi corretti quello che è il fondamento dell’attività: Regolamenti, minimi di accesso, contributi.

3)    Che queste regole abbiano un senso e che fossero preventivamente sottoposte alle società. Perché chi si occupa dell’atletica “sul campo” ha forse una sensibilità maggiore rispetto a chi vive realtà virtuali, intento solo a fare interviste e a ricevere e distribuire premi. Continuiamo a pensare che il Challenge e lo sdoppiamento dei campionati Junior Promesse siano semplicemente sbagliati.

4)    Che si facciano scelte comunicative tempestive ed intelligenti. Nell’anno migliore della Storia dell’Atletica Italiana, abbiamo trasmesso gli “Awards” su Sky, quando la Rai in questi anni ha trasmesso l’atletica in lungo e largo, offrendoci anche qualche soldino. Crediamo che chiunque abbia un minimo di conoscenza dei meccanismi della comunicazione possa comprendere come la Rai non abbia apprezzato questo atteggiamento.

5)    Che si definisca formalmente la posizione del Segretario Generale, dimissionario, fino a comunicazione contraria, con un contratto misterioso che non conoscono neanche i consiglieri, inadeguato al suo ruolo, da quello che abbiamo visto in occasioni pubbliche, fino alle lamentele che arrivano da Via Flaminia e da Palazzo H.

6)    Che una grande manifestazione che ci è stata assegnata come i Campionati Europei del 2024, abbia una guida competente e che ci si muova in fretta per sviluppare un progetto che al momento è completamente fermo.

7)    Che veramente si parli di merito, e non si sbandieri semplicemente per fare immagine, ma si applichi sul serio. Ci sembra, per quanto visto finora, che in alcuni casi si sia scelto in base alle “amicizie” rispetto alle competenze.

8)     Che vengano valorizzati i comitati territoriali, spina dorsale dell’atletica italiana insieme alle società, al momento abbandonati a se stessi.

9)    Che si sviluppino progetti per la promozione dell’atletica sfruttando l’eco delle vittorie olimpiche e non solo. Qualcuno in Federazione è in grado di scrivere qualcosa che possa partorire progetti seri, tangibili, e non progetti divisivi come quello del Challenge? Qualcuno è in grado di dire la verità su un Golden Gala passato dal 4° posto nei Meeting internazionali del 2020 al 10° del 2021? Altro che scommessa vinta.

10)   Che si attui un piano di formazione a tutti i livelli, dirigenti, tecnici, giudici che possa migliorare le competenze, sviluppare modelli tecnici aggiornati e ringiovanire un settore fondamentale come quello dei Giudici? (In un anno, non è stato organizzato né programmato alcun corso per il livello di Allenatore, per il quale ci sono almeno 800 tecnici in lista d’attesa).

Caro Babbo Natale, sappiamo che la lista dei regali è lunga, ma sognare non costa niente. Prendere posizione invece costa, e molto. C’è chi ha il coraggio di farlo mentre altri preferiscono lamentarsi in privato e sorridere in pubblico. Non non abbiamo paura di esporci, forti delle nostre convinzioni e liberi da interessi personali.

AUGURI DI BUONE FESTE AGLI ATLETI, AI TECNICI, AI DIRIGENTI, AI GIUDICI E, AGLI APPASSIONATI DEL NOSTRO MERAVIGLIOSO SPORT

Bruno Cappello, Roberto De Benedittis, Andrea De Lazzari, Luigi D’Onofrio, Sabrina Fraccaroli, Carlo Giordani, Roberto Goffi, Giacomo Leone, Gianni Mauri, Alessandra Palombo, Gaspare Polizzi, Carlo Stassano, Aldo Zanetti, Giuseppe Zoni e con noi 91 società che condividono queste riflessioni

 

 

Dopo la pausa forzata dell’anno scorso, alle ore 11 di stamattina 1 Gennaio è scattato il primo partecipante alla dodicesima edizione del KiloMetrObliquO, una non competitiva organizzata dai Road Runner Milano. Si corre presso la montagnetta di San Siro, l’unico “rilievo” del capoluogo lombardo, partendo poco dopo il parcheggio del Campo Sportivo XXV Aprile e si conclude proprio in cima al Montestella. Una gara a cronometro lunga un chilometro, con partenze individuali intervallate di una quindicina di secondi che visto il periodo ci sembrano la soluzione ideale per correre in sicurezza. Il tracciato, tutto in sterrato, prevede uno strappo iniziale, seguito da un falsopiano fino al primo tornante. In seguito le pendenze si fanno più dure, specialmente dopo il secondo tornante. Prima dell’ultima rampa che porta in vetta, un tratto più facile permette di fare velocità e prendere il fiato per la progressione finale. In totale sono solo una cinquantina di metri di dislivello, ma ne vale la pena e poi la veduta dall’alto è suggestiva, specialmente nelle giornate più limpide. Purtroppo oggi, malgrado il sole, le polveri sottili che soffocano Milano non consentivano di godere della visione del Monte Rosa, ma soltanto del centro cittadino.

Anche oggi la gara, se così si può chiamarla, ha raccolto circa un centinaio di adesioni. Manifestazione all’insegna del fair play e nella massima semplicità, come simpaticamente descritto nel sito del club: “il KiloMetrObliquO è gratuito ed aperto a tutti, non necessita di iscrizioni, pettorali, chip e quant'altro; ognuno è responsabile di se stesso… i tempi verranno rilevati col consolidato PTS (Personal Timing System) ovvero ognuno si piglia il proprio tempo (dunque portatevi un cronometro) e all'arrivo lo comunica all'addetto (se ci sarà) o lo memorizza per consentire, comunque, di stilare una classifica ufficiale”. Ringraziamo Riccardo Ghidotti, deus ex machina dell’evento, ed il “giudice” Ettore Comparelli che ci hanno fornito i nomi dei due “vincitori”: Donatella Vinci col tempo di 4’45” e Massimo Cimato in 4’11”.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Vigilia di Natale, la voglia sarebbe quella di raccontare soltanto storie belle, ma noi preferiamo sempre la verità e quindi non possiamo che condividere con Voi il nostro fastidio leggendo il calendario del World Athletics Indoor Tour 2022, il circuito di gare al coperto sotto l’egida della federazione mondiale.

Si comincerà il 22 gennaio, con tre tappe in contemporanea a Parigi (F), Manchester (UK) e Birmingham (USA) per finire il 9-10 marzo a Shenyang, in Cina, sempre che il Covid non ci metta lo zampino. Quindi restano ancora delle incertezze, ma un punto fermo c’è.  Malgrado ben 38 meeting sparsi in tutto il mondo (cliccate qui per i dettagli), la settima edizione del Tour non transiterà per l’Italia. Come peraltro già successo nelle sei precedenti, non è una novità.

Mentre passerà, restando solo nel vecchio continente, per Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Ma non solo in grandi nazioni paragonabili a noi. In quanto ci bagnano il naso anche Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia e Slovacchia…

Siamo nel terzo mondo degli impianti. Praticamente non ne abbiamo. Con un minimo di tribuna c’è solo Ancona. Padova è per pochi intimi. Parma è molto carina, ma la pista è lunga circa 160 metri e quindi non omologabile. Per carità, non vogliamo certo puntare il dito sul poco che c’è ed anzi cogliamo l’occasione per fare i complimenti a loro e a chi sta cercando di fare rivivere altri impianti. Come a Ponticelli (NA), riaperto da pochi giorni e che ha una discreta tribuna. Oppure i due mesi di running concessi all’interno del padiglione fieristico di Carrara (MS), dove è stata montata una pista per lo sprint ed un anello da 160 metri. E ci scusiamo in anticipo se nel nostro inventario ci siamo dimenticati di qualcuno.

Quindi restando in tema natalizio e felici che il comune di Brescia abbia recentemente annunciato la volontà di realizzare un impianto moderno (ad oggi non si conoscono le tempistiche), domani sotto l’albero speriamo di trovare un piano più articolato e strutturato che parta dal CONI, dalla FIDAL, dal governo. Speriamo che il sempre assente signor Mei, o gli onnipresenti Malagò e Vezzali, ci facciano capire che oltre a passare il tempo davanti alle telecamere, lavorano per lo sport italiano. Le abbiamo raccontate anche noi, ma siamo stanchi di parlare del Palasport milanese di San Siro, crollato oltre un quarto di secolo fa oppure della bella ma ormai remota esperienza di Genova o della meteora Torino.

 Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Colonnina di mercurio vicina allo zero e qualche grado in meno percepito dai partecipanti giunti stamattina 19 Dicembre in quel di Treviglio (BG), per il secondo atto del Trofeo Monga 2021/2022. Ottima come sempre l’organizzazione dell'Atletica Treviglio, anche se le disposizioni anti-Covid purtroppo negano l’accesso agli spogliatoi. Programma come da copione, con le donne a scattare alle ore 9 precise. Dopo il successo della prima tappa fa doppietta Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group) davanti a Vivien Bonzi (Falchi Olginatesi) e Francesca Faustini (Atl. Gavardo) mentre la migliore delle Allieve è Angelita Noris (Atl. Saletti). E’ stata poi la volta dei diversamente giovani, dagli SM60 in poi, con successo del “Prete Volante” Franco Torresani (Atl. Paratico) che ha preceduto di appena 5 secondi il vincitore di Torre de Roveri (BG) Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo). Terzo Lino Cicci (Atl. Paratico) mentre tra gli allievi vince Diego Tiraboschi, peraltro arrivato solo 16 secondi prima di Torresani. Nell’ultima prova il giovane Andrea Bonetti (Atl. Brescia Marathon) ha dovuto impegnarsi per battere di 4 secondi Danilo Bosio (Atl. Lumezzane) che anche se ormai è un SM50, resta un osso durissimo per tutti. Alessandro Asperti (Podisti Due Castelli) chiude il terzetto sul podio. Per tutti i risultati potete cliccare qui.

Batterie che si disputavano su un giro da 2 chilometri abbondanti che lasciamo descrivere meglio al collega di redazione, coach Maurizio Lorenzini: “se nell'edizione del 2019 si sprofondava nell'acqua, in diversi punti del percorso, questa volta succedeva lo stesso nel fango, però c'erano anche diversi tratti dove si correva su un buon fondo erboso, sia pure con molti cambi di direzione - un cross di altri tempi, mica le autostrade teatro dei recenti campionati europei di Dublino - questo il commento di un orgoglioso e divertito Giovanni Bornaghi (ndr: Presidente della società ospitante). In effetti, se corsa campestre è sinonimo di fango o comunque fondi impegnativi, oggi l'obiettivo è stato centrato. La presenza di tronchi sul percorso (cosa piuttosto inusuale nei cross lombardi) ha contribuito a rendere più difficile ma anche più divertente la corsa".

Grazie Maurizio, non possiamo che concordare con la Tua analisi. Anche noi siamo tornati a casa soddisfatti e con un bel pacchetto di “chiacchiere” che peraltro hanno già fatto una brutta fine… Per il 2021 col Trofeo Monga è tutto. Per le ultime tre tappe 2022 ecco il programma: 16 Gennaio - Cittiglio (VA), 23 Gennaio - Bolgare (BG) e 13 Febbraio - Pioltello (MI).

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Tecnico ed organizzatore di eventi di running, Max Monteforte è un ex mezzofondista con tante vittorie nel suo carniere ed un finale di carriera che lo ha portato a vestire la maglia azzurra nelle ultramaratone. Se contassero la fantasia e l’inventività, anche il mio amico giornalista e scrittore Marco Raffaelli sarebbe già stato convocato in nazionale di atletica diverse volte. Purtroppo non è così, ma se lo meriterebbe. Gli autori sono due, ma non va dimenticato Leonardo Spina che ha curato il progetto grafico e realizzato le belle illustrazioni, circa una ventina, che accompagnano la storia.

Con queste premesse ero molto curioso e non vedevo l’ora di godermi la lettura di “Rorara – Inizia a Correre” (78 pagine – 14,90 €) edito da Purosangue Edizioni.

Marco e Max, novelli “Isaac Asimov” della sezione running, ci raccontano di un mondo futuro dove gli uomini sono controllati in ogni loro attività. Le notizie vengono filtrate. Ogni essere umano ha una sorta di microchip che verifica il suo dispendio di energie in quanto le risorse alimentari sono controllate e limitate. Se sprechi troppo vai in riserva, con tutto quello che ne consegue. La corsa è ovviamente proibita. Un dispendio calorico che sarebbe un lusso insostenibile. Insomma lo scenario ricorda quello di 1984 di George Orwell, con un Grande Fratello 2.0 che deve fare anche i conti con la scarsezza di risorse del pianeta.

Basta, mi fermo qui, perché non voglio togliere a nessuno il piacere che ho provato nella lettura, magari durante le prossime festività natalizie, ma non dopo una giornata di ozio. Rigorosamente al termine di un bell’allenamento, finché potremo correre...

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Dopo la pausa forzata dell’anno passato, ritorna il circuito cross del Monga, giunto alla sua edizione numero quaranta. Lo fa da Torre de’ Roveri, piccolo comune bergamasco situato alle prime propaggini collinari delle Orobie. Si corre sullo stesso tracciato che nel 2019 aveva esordito nel circuito. Un giro da due chilometri in mezzo al saliscendi delle vigne da ripetere tre volte per gli assoluti e due per il femminile ed i master meno giovani. Centro nevralgico della manifestazione la bella azienda agricola nei cui recinti trovano spazio anche dei cinghiali. Noi ci siamo cambiati proprio vicino a loro.

Il Cross Terre del Vescovado ha un percorso insolito, scenografico ed anche muscolare, almeno per noi vecchi cittadini di pianura. E’ domenica 5 dicembre, il tiepido sole illumina i filari e la temperatura è qualche grado sopra lo zero. Se non fosse per le prescrizioni relative a mascherine anche in partenza, temperatura e green pass, si potrebbe pensare di essere ritornati alla normalità.

Venendo ai risultati, tra gli assoluti vince Luca Magri (La Recastello Radici Group), davanti ad Alessandro Bianchi (GS Alpini Sovere) ed Andrea Bonetti (Atl. Brescia Marathon). Podio femminile composto da Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group) Diana Gusmini (Bracco Atl.) ed Irene Faccaroni (Atl. Alta Valseriana) mentre nella manche intermedia, quella per gli over 60, Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo) mette in fila Francesco Erli (Atl. Paratico), Pier Alberto Tassi (Atl. Lumezzane) e tutti gli altri. Per tutti i risultati in dettaglio, potete cliccare qui.

Il prossimo 19/12 a Treviglio (BG) andrà in scena la seconda tappa. Dopo le abbondanti piogge nella settimana precedente, nel 2019 fu una prova molto divertente per gli amanti delle campestri. Noi non mancheremo e Vi aspettiamo ai nastri di partenza.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Una ne fanno e cento ne pensano è un modo di dire che descrive bene Marco Frattini di IoVedodiCorsa e Fulvio Frazzei, storico patron del Club del Miglio. In attesa che riparta la stagione 2022, il cui programma è ormai ai dettagli finali, i due per tenere vivo l’ambiente dei miler si sono inventati un album di figurine che raccoglie molti dei partecipanti alle dieci tappe del 2021.

Venti pagine con tante altre fotografie come sfondo, oltre a cento figurine che saranno consegnate nei classici pacchetti per lasciare a tutti il piacere di attaccarle all’album. Nessun numero sulle “figu”, in quanto al Club si è tutti uguali e dunque ognuno potrà scegliere le composizioni che preferisce con l’unico limite dato dal fatto che alcune figurine sono in verticale ed altre in orizzontale.

Strenna imperdibile ad un costo veramente limitato e che servirà giusto a coprire le spese. Eventuali avanzi saranno destinati a rimpinguare le esauste casse del Club. Prezzo: 20€ più le spese di spedizione, anche se almeno in Milano verranno organizzati alcuni punti di consegna. Per informazioni ed ordinazioni potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., ma fate presto perché altrimenti sarete costretti ad aspettare la prossima ristampa.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Quelli illustrati in immagine sono dei loghi che l’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale assegna ai telai delle biciclette da corsa cha ha approvato. Quando partecipo a delle gare ufficiali, i giudici potrebbero verificare anche la mia due ruote, ipotesi peraltro remota visto che di solito controllano i primi classificati ed i miei risultati sono peggiori, se possibile, a quelli podistici.

Prima che parta un giustificatissimo “e chi se ne frega delle tue pedalate?”, vengo al punto. La rivoluzione tecnologica che da qualche anno ha pesantemente coinvolto le calzature, ha provocato non pochi problemi ai giudici che devono applicare le regole stabilite da World Athletic. Diciamolo francamente, in questa giungla di norme, tra lunghezze, altezze da terra, plate in carbonio, chi ci capisce qualcosa è bravo. Passi per le competizioni principali, ma appena si passa ai campionati regionali e talvolta anche a quelli nazionali quantomeno a livello master, è chiaro che i giudici entrano in difficoltà, visto la lunghissima lista di calzature ammesse ed anche il riconoscimento dei modelli. Non sempre molto semplice. Errori in cui possono anche cadere, in buona fede, alcuni atleti. Ciò premesso, mi domando perché non vengano adottati dei marchi simili che permettano subito di capire se con certe scarpe si possa correre su strada, su pista o su entrambe le superfici. Sarebbe un cambiamento progressivo, ma se si partisse subito, visto la durata delle calzature, nel giro di un paio di anni tutti o quasi dovrebbero essere allineati. Si eviterebbero tanti fastidi e poi un bel marchio World Athletic renderebbe anche più bella la scarpa. Personalmente mi farebbe quasi sentire un atleta vero ;-)

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

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