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Fabio Maderna

Fabio Maderna

Mercoledì, 03 Gennaio 2024 18:57

Parkrun Milano fa 300!

Da 299 sabati alle 9,00 al Parco Nord di Milano (entrata da v.le Suzzani) si ritrovano i parkrunner milanesi, ma anche tanti non milanesi e stranieri, che sotto l’occhio vigile di Massimiliano Fava partecipano alla Parkrun. Già, perché se la parkrun è arrivata a Milano lo si deve a una sua felice intuizione.

Max come è nata l’idea di organizzare parkrun a Milano e perché al Parco nord?
L’idea nasce dalla mia passione per la corsa e dalla volontà di fare qualcosa di aggregante e di benefico per la salute e, curiosando su internet mi sono imbattuto sul sito della Parkrun e ho pensato che fosse la formula giusta per quello che avevo in mente soprattutto perché poteva essere fatto anche senza fine di lucro.
Il primo allenamento ha avuto luogo il 24 settembre 2016 e ho scelto il Parco Nord perché, pur non essendo il parco più vicino a casa, era quello più adatto a raccogliere un bacino di runners e più facile da raggiungere dai parkrunner stranieri che sapevo sarebbero venuti a trovarci fin da subito, come è effettivamente successo e ancora, per fortuna, succede.

Ormai il meccanismo è “rodato”, quali, se ce ne sono state, le difficoltà iniziali che ti hanno fatto pensare “chi me lo ha fatto fare”?
No, non l’ho mai pensato. La principale difficoltà iniziale è stata il far comprendere che parkrun è un allenamento e non una gara, che chi partecipa ogni tanto si deve prestare anche a fare il volontario e che chi cammina e ci mette un’ora ha lo stesso valore di chi arriva prima di tutti. Concetti per fortuna ora scontati, ma che le prime volte si scontravano con la mentalità italiana, molto diversa da quella britannica.

Il prossimo sabato, 6 gennaio 2024, parkrun festeggerà il traguardo delle 300 edizioni. Quando hai iniziato pensavi che avrebbe ottenuto il successo che ha?
Lo speravo, perché è un format che ha successo in tutto il mondo, ma non pensavo che avremmo avuto più di 3mila iscritti, che avremmo ospitato più di 25mila partecipazioni, che saremmo andati avanti per 7 anni e mezzo, e che avremmo avuto così tante visite dall’Estero, con persone che addirittura prendono l’aereo il venerdì solo per venire da noi e ripartire magari il sabato pomeriggio.

Una dei punti di forza della parkrun sono i volontari e direi che tu hai creato un gruppo affiatato e soprattutto affidabile che non ti fa mai mancare il loro supporto. C’è un segreto dietro a questo?

Io ormai semplicemente coordino il tutto, ma la vera forza del nostro parkrun sono i volontari, persone eccezionali, di cui mi fido ciecamente, e di cui ho tanta stima. Chiunque può unirsi al nostro team, anche solo per un sabato, e sono certo che darà il suo meglio per la riuscita dell’evento. Cosa non facile, considerando i 200 partecipanti che ormai sono le presenze quasi costante.

Provo a farti fare uno sforzo di memoria chiedendoti se delle 299 parkrun disputate ce ne è qualcuna che ricordi in modo particolare nel bene o nel male?
Ne ricordo tante, perché ogni settimana ci sono storie nuove e incredibili di cui vengo a conoscenza e tante volte dico che ci si potrebbe scrivere un libro.
Ultima domanda: a quante parkrun hai partecipato?
Ho partecipato a 20 come runner e a 281 come volontario. Le mie 300 parkrun le ho quindi già raggiunte, ma sabato prossimo, al raggiungimento delle 300 di Milano Nord, sarò, saremo sicuramente un po' emozionati.

Lunedì, 13 Novembre 2023 18:56

Festa per i 70 anni della Libertas Sesto

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI
Grande festa quella che si è svolta venerdì 11 novembre per i 70 anni dello Sport Club Atletica Libertas Sesto. A fare gli onori di casa Paolo Cova, l’attuale Presidente della sezione Atletica con al suo fianco Valter Molteni, il Presidente che lo accolse nel 2001, quando Paolo mosse i suoi primi passi in Libertas, e che ha ricordato gli inizi dell’avventura Libertas.
Alla serata, che si è svolta presso la sala della Parrocchia San Giovanni Battista di Sesto San Giovanni, ha partecipato anche Cesare Tremolada, Presidente della Polisportiva Libertas.
Fra gli ospiti della serata anche l’azzurra di ultramaratona, Lorena Brusamento, plurivincitrice della 6 ore del Parco Nord, che la Libertas organizza e ha fra i suoi partecipanti assidui anche “Re” Giorgio Calcaterra, vincitore, con Lorena, dell’edizione 2023.
Dopo gli interventi del Direttore Tecnico e del responsabile della sezione camminatori, degli sponsor e dei rappresentanti del Parco Nord, è stata la volta di Isolano Motta, Presidente dei RRCM, e del sottoscritto, a portare i saluti delle Società sportive che rappresentiamo.
Paolo Cova ha voluto accanto a sé anche Rosanna Massari e Roberto Mandelli (che per un momento ha smesso di fare fotografie), sempre presenti in qualità di speaker e di fotografo alla 6 Ore del Parco Nord e alla 10 km del Parco Nord, le gare organizzate dalla Libertas.
Un ricco buffet e una mega torta hanno chiuso la serata.
Ancora auguri, Libertas!

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI
22 ottobre. Anche quest’anno il Bicocca Stadium ha aperto le sue porte (forse meglio dire cancelli) per ospitare, in questo fine settimana, la 6^ Corribicocca, la gara organizzata dall’omonima Università e dal CUS Pro Patria Milano che ne ha fatto anche una “gara sociale” con ben 50 arrivati sui 359 competitivi giunti al traguardo.
Come nelle scorse edizioni oltre che alla 10 km competitiva era possibile cimentarsi anche nella versione non competitiva sia sulla stessa distanza che sui 5 km. Indipendentemente dalla distanza scelta, comunque tutti hanno contribuito all’aspetto benefico della manifestazione che quest’anno era a sostegno dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla a cui al termine sono stati donati 5 mila euro.
Il percorso che hanno affrontato i concorrenti è stato lo stesso delle precedenti edizioni: un giro di 5 km disegnato nelle vie che ospitano gli spazi universitari con partenza in viale Sarca e arrivo sulla pista del Bicocca Stadium.
Clima ancora caldo, per essere quasi a fine ottobre, quello che hanno trovato i quasi 1500 iscritti, quasi 1100 non competitivi e circa 400 competitivi (359 al traguardo, come già scritto, rispetto ai 362 del 2022).
Alle 10,00 i top runner sono tutti schierati in attesa dello sparo e, ovviamente, le maglie del CUS Pro Patria la fanno da padrone.
Dopo la partenza mi sono posizionato al bivio, sempre in v.le Sarca, per la 5k e chi continuava per il secondo giro.
Un posto strategico, quindi, per capire l’andamento della gara competitiva, ma soprattutto per poter incitare compagni di squadra e amici.
Al termine del primo giro in testa alla gara sono passati due portacolori del CUS, Renè Cuneaz e il vincitore dello scorso anno, Aymen Ayachi che avevano già un buon vantaggio sugli inseguitori.
Per quanto riguarda la gara femminile, a metà gara la prima a transitare al 5° km è stata Nicole Svetlana Reina, seconda lo scorso anno, ma già vincitrice nel 2021. Dietro di lei altre maglie CUS, ma a debita distanza.
Se lo scorso anno era stato il secondo giro a lanciare verso la vittoria Aymen Ayachi, quest’anno invece non gli è riuscito l’allungo e, nonostante un tempo finale migliore di quello 2022, ha ceduto il primo posto a Renè Cuneaz che si è presentato in solitaria sulla pista andando a vincere la 6^ Corribicocca con il tempo di 30’37”. Ad Ayachi quindi il secondo posto e la soddisfazione, come detto, di aver migliorato il suo tempo che quest’anno è stato di 31’06 contro i 31’18” dello scorso anno.
Appena dietro di lui è arrivato Zohair Zahir che ha chiuso la sua gara in 31’14”. Da segnalare che Zohair è l’unico atleta salito sul podio, sia maschile che femminile, non tesserato CUS.
Al femminile nessuna sorpresa con Nicole Svetlana Reina che è tornata a iscrivere il suo nome nell’Albo d’oro della manifestazione che ha vinto con il tempo di 33’41” davanti a Federica Baldini (34’05”) e a Maria Gorete Subano (34’57”).

Lo scorso 11 maggio, all’inizio della serata di presentazione della squadra Moving Polisportiva, Rudy Malberti aveva introdotto i rappresentanti del Team Resina Valtellina che avevano dato delle veloci anticipazioni sulla nuova manifestazione che stavano organizzando, la River Run Valtellina in programma per il 24 settembre a Sondrio, con la finalità di raccogliere fondi per il Comitato Maria Letizia Verga che, ricordo, è attivo nello studio e cura della leucemia e linfoma infantile (https://comitatomarialetiziaverga.it/).
A due mesi dalla manifestazione, tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.riverrunvaltellina.it qui riepiloghiamo le principali a partire dal fulcro logistico che sarà presso il parco Adda Mallero Bartesaghi di Sondrio che sarà anche il luogo di partenza delle gare.
Percorsi - sono previste tre distanze: River Run 30, River Run 22, solo competitive, e River Run 9 km sia competitiva che non. Tutti i percorsi sono ricavati sul sentiero Valtellina, immersi nel verde lungo il fiume Adda e, come aveva anticipato l’11 maggio Michael Pedrotti, interamente pianeggianti.
Iscrizioni – E’ possibile iscriversi sul portale ENDU (www.endu.net) entro giovedì 21 settembre.
Pacco gara – Garantito a tutti i primi 500 iscritti, ma solo se l’iscrizione avviene entro il 31 agosto.
Partenza – due gli orari previsti. Alle 10 prenderanno il via i partecipanti alla River Run 9 competitiva e non mentre alle 10,15 sarà data il via alla River Run 22 e River Run 30.
Family Run – Comitato Maria Letizia Verga – la manifestazione è aperta a tutti e le iscrizioni si potranno fare direttamente al parco Adda Mallero Bartesaghi il giorno della manifestazione. La Family Run prenderà il via alle 12,30.
Forse a questo punto una domanda sorge spontanea: ma perché si era parlato della River Run alla presentazione della Moving Polisportiva? Facile, perché Rudy Malberti e il suo Gruppo Sanitario Polisportiva Moving-Brianza Sport & Salute saranno rispettivamente medico e staff sanitario della manifestazione.

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11 giugno 2023. Un’edizione con numeri d’altri tempi, la 10^ 10 km del Parco Nord tornata, a livello totale di partecipazione, ai tempi pre COVID con 1081 arrivati di cui 431 competitivi e 650 non competitivi, tutti impegnati sul percorso di 5 km disegnato all’interno del Parco Nord, da ripetere 2 volte.
Ritrovo, come sempre, al Centro Scolastico del Parco Nord e poi tutti nel parco per la gara, partita puntuale alle 9,00.
In prima fila sulla linea di partenza Loris Mandelli, già plurivincitore della gara, e la sempreverde Claudia Gelsomino; e penso a loro come favoriti per la vittoria finale.
Come più volte ho sottolineato, per chi non corre, i percorsi su più giri sono l’ideale per incitare gli amici e compagni di squadra e per vedere l’evolversi della gara e così, sfilati gli ultimi a partire, mi sono portato sul percorso vicino al 4° km ad aspettare i primi. Prima o poi il caldo doveva arrivare, ed è arrivato mettendo a dura prova i concorrenti, nonostante molti tratti del percorso fossero all’ombra, soprattutto nei secondi 5 km.
Sulla linea di partenza non avevo visto Graziano Zugnoni ed è proprio lui a passare per primo, già con un discreto vantaggio sulla coppia formata da Loris Mandelli e un atleta finora sconosciuto che correvano quasi appaiati.
Pronostico confermato invece per la gara femminile con Claudia Gelsomino già saldamente al comando dopo i primi chilometri, mentre alle sue spalle passavano, distanziate, due atlete che, ho scoperto solo al momento delle premiazioni, essere Luisa Assunta Corso, anche lei una SF50 come la Gelsomino, e Federica Proietti.
Nel secondo giro, nulla cambiava in testa alla gara maschile sempre saldamente nelle “gambe” di Zugnoni, mentre era lotta vera per il secondo posto con Loris che precedeva Mario Di Stefano che poi però lo batterà in volata, come lo stesso Loris mi ha poi raccontato nel post gara, manifestando comunque la sua soddisfazione per la sua prestazione.
Quindi ricapitolando, il primo a tagliare il traguardo della 10^ edizione della 10 del Parco Nord è stato Graziano Zugnoni in 32’39” seguito da Mario Di Stefano (tesserato per una società di Avezzano – Aq) in 33’04” e terzo posto per Loris Mandelli (33’08”).
La gara femminile ha dato il seguente responso: prima Claudia Gelsomino in 37’39”, seconda Luisa Assunta Corso (39’26”) e Federica Proietti, terza con il tempo di 40’12”.

Venerdì, 09 Giugno 2023 23:01

Grande festa all’11° Palio dell’Ortica

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8 giugno 2023. Iniziamo dalla fine, e cioè con un grazie Roberta, grazie Gianfranco e grazie a tutta l’Ortica Team per la serata di festa che ci avete fatto passare!
Ormai il Palio dell’Ortica è diventato un appuntamento fisso di inizio giugno per tanti appassionati di corsa e come sempre ha riunito top runner, meno top e camminatori che si sono cimentati sui 6 km disegnati fra la pista del centro sportivo Saini, da percorrere per metà alla partenza e interamente all’arrivo, e i viali del Parco Forlanini.
Prima del Palio, la Tigella Cup, secondo memorial Claudio Faina che ha permesso a una sessantina fra bambine e bambini, di divertirsi incitati dai genitori, molti dei quali, poi, si sono cimentati nella “gara”.
Il Palio, è sempre bene ribadirlo, è una corsa non competitiva, aperta a tutti e meno male perché almeno anch’io riesco a iscrivermi e a partecipare. Eh si, perché questa, insieme alla Strarogoredo dall’anno scorso, e la Parkrun da qualche mese, sono le uniche manifestazione alle quali, per il momento, riesco a partecipare.
Quest’anno, contrariamente all’anno scorso, ho aspettato, rigorosamente nelle retrovie, la partenza ufficiale scambiando impressioni con i miei compagni di squadra, Massimo e Marcello mentre gli altri più competitivi erano sparpagliati nelle prime file.
Dopo il via però, loro si sono messi a correre e chi li ha più visti? Poco prima della scala dove era arrampicato RobertosuperclikMandelli, mi hanno raggiunto il Compa e Gabriella, ricomponendo così il terzetto del sabato mattina alla Parkrun, e con loro è stata una piacevolissima camminata in un clima quasi ideale. In realtà, poco dopo il cartello del 4° km, per qualche tratto abbiamo anche corricchiato tenendo però le forze per il rettilineo finale fino al traguardo che, cavallerescamente, abbiamo lasciato tagliare per prima a Gabriella.
Anche quest’anno nel post corsa, non sono mancati i fantastici ghiaccioli e proprio mentre ero a metà del mio al tamarindo, è stato annunciato l’ingresso in pista di Marco Airaghi, alias il Capitano Scatenato e come ci eravamo accordati in precedenza con il Compa, anche lui con il suo ghiacciolo, abbiamo di nuovo guadagnato la pista e, assieme ad altri Marziani, il Gruppo più numeroso, lo abbiamo accompagnato nel giro di pista finale con applauso finale quando ha tagliato il traguardo a braccia alzate. Grande Capitano!
Il tempo di gustare due tigelle imbottite, il “piatto forte” del ristoro di quest’anno, e sono iniziate le premiazioni, perché, è si una non competitiva, ma i primi e le prime cinque più veloci, hanno l’onore di salire sul podio.
Fra gli uomini, come mi era sembrato di intuire nel vedere passare la testa della corsa, non è riuscita la seconda vittoria di seguito a Loris Mandelli che si è dovuto accontentare del terzo posto battuto da Davide Ingrilli, secondo anche lo scorso anno, e da Salvatore Gambino vincitore della serata.
Anche nella gara femminile i due/terzi del podio è una copia di quello last year e l’unica novità è il nome della vincitrice, Francesca Toschi, che ha relegato all’ennesimo secondo posto, Silvia Pasquale e al terzo Camilla Grassi. Una curiosità è che tutte e tre corrono per il DKR per la gioia di Matteo Vecchia che ha festeggiato anche con Tore Gambino.
Un’ulteriore nota positiva della serata, la mancanza di zanzare! O non sarò diventato più cattivo io?
Appuntamento all’anno prossimo!

FOTO DI ROBERTO MANDELLI

30 maggio 2023. Con la presentazione e l’estrazione dell’ordine di partenza (allegato sotto) delle 155 squadre iscritte, è iniziato l’avvicinamento alla 61^ Monza- Resegone del prossimo 17 giugno.
Sobria la conferenza stampa, condotta dal Presidente della Società Alpinisti Monzesi Enrico dell’Orto, di presentazione di una manifestazione che, nata nel 1924, quest’anno festeggia il 99° compleanno e che, come anticipato nel corso della serata, si preparerà a festeggiare, il prossimo anno, il centenario.
Nessuna novità per quanto riguarda la gara che vedrà al via nove squadre teste di serie e cioè quelle che hanno dichiarato un tempo stimato di arrivo inferiore alle 4 ore. La prima squadra a partire avrà il pettorale 75 e poi, per multipli di 5, fino al 115 le altre. A proposito, proprio con il 115 partirà la squadra della Moving che sembrerebbe la più accreditata per la vittoria finale (immagino gli scongiuri dell’amico Rudy). Vedremo. Sarà una bella lotta fra le 7 squadre femminili, dove non ci sono, ufficialmente, delle favorite. Saranno al via poi 16 squadre composte da due donne e un uomo, 44 squadre composte da due uomini e una donna e 88 squadre maschili.
Il prossimo appuntamento importante sarà il 9 giugno quando le squadre dovranno consegnare gli zaini che poi ritroveranno al termine della gara alla capanna Alpinisti Monzesi. Fissata anche la data delle premiazioni, il 23 giugno, ma non ancora il luogo che sarà comunicato nei prossimi giorni.
Sarà la 61^ edizione a vedere ritoccato qualche suo record? Ricordiamo che quello assoluto resiste dal 2015 ed è di 2:55:01, quello femminile dal 2011 (3:42:19) mentre quello delle squadre miste addirittura dal 2001 (3:34:39).

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14 maggio. Una gara stellare! Questo il commento sintetico della DKRace, la 10 km organizzata dal DK Runners e che si è corsa nei viali del Parco di Monza questa mattina. Non ci credete? Aspettate a leggere i nomi degli atleti finiti sul podio, ma anche di quelli che il podio lo hanno sfiorato, e ve ne renderete conto!
Dopo la pioggia della notte, il clima è stato clemente e quasi perfetto per tutta la durata della competizione, con solo qualche goccia di pioggia, poco dopo la partenza, e anzi, nell’attesa delle premiazioni, è pure uscito un caldo sole.
Circa 800 gli iscritti fra competitivi e non a confrontarsi sui 5 km del percorso, da ripetere due volte, che ha ricevuto apprezzamenti unanimi. Centro nevralgico della manifestazione la Cascina San Fedele che, con i suoi ampi spazi, permette una buona organizzazione logistica.
Il pre-gara è frizzante grazie alla presenza di Crippa che, fra un riscaldamento e l’altro, non si nega per una foto o un autografo (un ragazzo gli ha fatto firmare la suola di una scarpa nuova di pacca!) e per il fatto, come ormai da giorni anticipato che Yeman oggi tenterà di stabilire il nuovo record italiano dei 10 km su strada e per cercare di centrare l’obiettivo è prevista anche una “lepre” che lo aiuti per i primi 6 km.
Alle 9,00 puntuale la partenza e Yeman scatta subito davanti al gruppo e inizia la sua avventura accompagnata da un tifo da stadio che lo ha accolto anche al passaggio ai 5 km, avvenuto in 13’53” che, come sottolineato dai tecnici presenti, era assolutamente in linea per poter realizzare il record.
Come prevedibile Yeman, già nei primi chilometri, ha fatto il vuoto dietro di se, lasciando a Badr Jaafari e a Maroun Razine la lotta per il secondo e terzo posto.
Più combattuta la gara femminile che ha visto passare, al 5° km, in testa la favorita Giovanna Epis tallonata dall’atleta “di casa” Valentina Gemetto mentre, un po’ distaccata, la portacolori delle Fiamme Azzurre, Valeria Roffino.
Mentre continuava il passaggio dei concorrenti al 5° km, è arrivata “la lepre” che raccontava orgoglioso del lavoro svolto a servizio di Yeman.
Purtroppo, come ammesso nelle interviste post gara, Crippa da detto di aver ha pagato gli ultimi chilometri di un percorso “bello e abbastanza veloce, ma forse non del tutto adatto per un record” le sue parole, e ha chiuso la sua prestazione con un ottimo 28’02” (seconda prestazione di sempre su 10 km in strada), ma a 12” dal record italiano!
Alle sue spalle Badr Jaafari, recente vincitore della Mezza di Reggio Emilia, che ha chiuso la gara in 28’47” distaccando di quasi un minuto l’atleta dell’esercito, Marouan Razine (29’41”).
Sorpresa nella gara femminile, con Valentina Gemetto che nel secondo giro ha staccato Giovanna Epis e si è presentata da sola sul traguardo che ha tagliato dopo 32’49” di corsa e lasciando a quasi mezzo minuto la vincitrice 2022 Giovanna Epis, che ha chiuso in 33’17”. Terzo posto per Valeria Roffino in 34’08”.
Alla fine, sono stati 555 gli atleti che si sono messi al collo la medaglia di “finisher”.
Tutto perfetto o quasi, perché, purtroppo qualcosa non ha funzionato nella consegna dei pacchi gara e, con molta onestà Matteo Vecchia, l’anima di questa bella manifestazione, ha chiesto scusa per l’accaduto chiedendo pazienza a chi era in ancora in coda e garantendo che quanto accaduto servirà per migliorarsi l’anno prossimo.

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI
11 maggio 2023. Si è svolta ieri sera, a Monza, la presentazione, a quasi un anno esatto dal suo debutto sulle scene agonistiche, della Polisportiva Moving per l’anno 2023. A volere questa serata e a esserne brillante conduttore, con tanti aneddoti raccontati sui vari ospiti e atleti presenti, Rudy Malberti che della polisportiva è anche medico sociale.
Nel corso della serata è stato più volte ricordato come il binomio sport e solidarietà sia uno dei pilastri della polisportiva e proprio per questo la serata si è aperta con la presentazione di una nuova manifestazione, la River Run Valtellina, che si svolgerà il prossimo 24 settembre a Sondrio e che sarà a sostegno del Comitato Maria Letizia Verga, attivo nello studio e cura della leucemia e linfoma infantile (https://comitatomarialetiziaverga.it/), realtà che ha “toccato direttamente” un genitore del team Resina Valtellina che organizzerà la gara. Testimonial del Comitato anche Simone Gargiulo, presente alla serata non nelle vesti di Sindaco di Desio, ma, come ha più volte sottolineato Rudy, come amico.
Di solidarietà si è anche parlato grazie alla presenza, ormai fissa alle serate di Malberti, di Romano Parnigoni, Presidente del GS I Bindun l’associazione, nata nel 1982, con l’obiettivo di regalare un sorriso a chi dalla vita ha ricevuto poco o niente. A sostenere l’attività dei I Bindun, come già ricordato lo scorso anno, alcuni ex calciatori interisti: lo Zio Beppe Bergomi e Beppe Baresi. Non fanno mancare il loro sostegno anche i Matia Bazar il cui leader Fabio Perversi, presente negli scorsi anni, ieri sera era assente giustificato per impegni lavorativi.
Rudy ha poi sottolineato quanto fatto da Mamadou Cissè, atleta della polisportiva, impegnato nel sociale con l’Associazione Senegalesi di Legnano e dintorni.

Presenti alla serata le istituzioni sportive rappresentate da Martina Cambiaghi, delegata CONI per Monza e Brianza e Luca Barzaghi, Vice Presidente FIDAL Lombardia.
Malberti ha ricordato che la polisportiva, oltre che alla FIDAL è affiliata alla FITRI, per il triathlon, e alla FISKY, per lo skyrunning.
I campioni italiani 2022 di beach volley, Andrea Abbiati e Tiziano Andreatta, i maratoneti Yassin Rachik e Said El Ormani, l’ostacolista Mario Lambrughi e il boxer ucraino Maxim Pradan hanno impreziosito la serata con la loro presenza e i loro aneddoti di gara, ma non solo. Proprio Maxim ha ricordato come lo scorso anno non poté partecipare alla serata perché impegnato in una missione umanitaria a sostegno dei suoi connazionali.

Doverosamente Rudy ha colto l’occasione per presentare e ringraziare i numerosi sponsor, vecchi e nuovi, che sostengono le attività della polisportiva e a tal proposito il clou della serata si è avuto con la presentazione degli atleti del sodalizio Moving: prima i FIDAL con alcune new entry come la ex campionessa italiana di maratona (Ravenna 2018) Eleonora Gardelli e il suo fidanzato Marco Scanzani, poi i FITRI e infine quelli dello skyrunning della FISKY.

Spazio è stato dedicato anche alla 61^ Monza Resegone, in programma il prossimo 17 giugno, con l’intervento di Enrico Dell’Orto, Presidente della Società Alpinisti Monzesi da sempre organizzatori della gara definita una “magica follia o una folle magia”. Poi presentazione delle due ambiziose squadre targate “Moving”: una maschile e una mista. La squadra maschile schiererà l’atleta di casa Tariq Bamaarouf e due super prestiti: Ahmed Mazoury e Andrea Soffientini. La squadra mista invece sarà tutta “made in Moving” con Eleonora Gardelli, Marco Scanziani e Giovanni Brattoli.
Con la citazione di Ippocrate “nessuna medicina ha un raggio d’azione tanto ampio quanto mettere un piede davanti all’altro” e l’ultimo applauso è poi stato dato il via all’ottimo rinfresco finale.

Domenica 12, possiamo dire, è la data che segna l’inizio della stagione 2023 delle grandi corse su strada a Milano e, come da tradizione, il compito è toccato al Trofeo Sempione che ha fatto da preludio alla Stramilano del 19 e alla Maratona del 2 aprile.
Già, il Trofeo Sempione per me un vortice di ricordi: una delle prime gare competitive che ho corso, ma anche la prima, nel marzo 2005, per la quale ho scritto un resoconto pubblicato su Podisti.Net. Ma non basta, perché i ricordi più vivi e recenti sono quelli legati alle quattro edizioni, che con gli storici organizzatori del Passo del Ciovasso e gli amici dell’Ortica Team, abbiamo organizzato fino al 2019.
Bando ai ricordi e veniamo alla gara di ieri, per la seconda volta organizzata dai Road Runners Club Milano in collaborazione con Sportitude, a cui credo vada un grande grazie per aver mantenuto in vita, dopo la nostra rinuncia, questa storica gara milanese.
Giornata limpida, temperatura perfetta, grazie a una leggera brezza, per correre sul percorso di quasi 5 km, che personalmente ho visto solo sulla carta, da ripetere due volte, disegnato nel Parco Sempione e che, prima per l’arrivo delle giostre e poi per l’apertura di un cantiere, ha subito diverse e urgenti modifiche, ma che alla fine, così le voci che ho raccolto nel post gara, è piaciuto anche perché la partenza, il passaggio di metà gara e l’arrivo sulla pista dell’Arena, hanno sempre un fascino particolare.
Alla gara competitiva era abbinata una non competitiva sulla stessa distanza, circa 10 km, ma ci si poteva fermare anche dopo un solo giro.
Nonostante lo sforzo del giorno prima, con lo svolgimento del 1° miglio Road, la macchina organizzativa mi è sembrata ottima e alle 9,30 tutti i partecipanti, competitivi e non, erano allineati in pista in attesa dello sparo dello starter, ritardato per il minuto di silenzio in memoria delle vittime di Cutro preceduto dalla lettura del messaggio inviato dal Presidente del Coni, Malagò.
Circa 800 i partecipanti, con poco più della metà iscritti alla competitiva, a scattare allo sparo e a percorrere circa un centinaio di metri prima di lasciare l’Arena per addentrarsi nel parco.
I Road Runners da tempo collaborano con AUS Niguarda (Ass. Unità Spinale). L’Associazione, che ha sede all’interno del Grande Ospedale di Niguarda è nata il 16 aprile del 98 da volontari e professionisti è rivolta a persone con lesioni al midollo para e tretaplegiche e per rafforzare questo sodalizio, poco dopo la partenza della gara, hanno preso il via anche un gruppetto di persone in carrozzina e fra loro anche Alice Leccioli, affetta da lesione cerebrale fin dalla nascita, che nell’attesa della gara, ha camminato sulla pista dell’Arena sorretta dal suo esoscheletro donatole grazie al programma televisivo Le Iene.
Il primo a rientrare in Arena, al termine del primo giro, è stato Hugo Humberto Alarcon Melara con un lieve vantaggio su un terzetto composto, nell’ordine, da Michele Belluschi, Matteo Lometti e da Loris Mandelli. La prima donna a completare il primo giro è stata Emanuela Mazzei, la recente vincitrice della Mezza del Castello di Vittuone, che aveva già accumulato un rassicurante vantaggio sulla seconda, Laura Brenna, e su Sveva Della Pedrina.
Nel secondo giro, Alarcon Melara, Belluschi e Lometti rimanevano al comando staccando di qualche metro Loris Mandelli e chiudevano la gara nello stesso ordine del primo giro con Alarcon Melara a vincere in 32’38” davanti a Michele Belluschi (32’40”) e Matteo Lometti (32’42”). Per Loris Mandelli, che forse sperava in un miglior risultato per festeggiare il compleanno, un quarto posto in 32’59”.
La gara femminile non regalava emozioni nel secondo giro e Emanuela Mazzei ha tagliato il traguardo in solitudine con il tempo di 35’38” staccando di 3’ Laura Brenna (38’39”) mentre al terzo posto chiudeva Sveva della Pedrina (39’01”).
Veloci le premiazioni, ma nonostante questo in molti avevano già lasciato l’Arena e fra questi anche Michele Belluschi, peccato!

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