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Su facebook Pasquale Giuliani scrive che è dolorante, ma tutto perfetto, se c'è qualcosa che non va, scrivetemi in privato. Nel sito podisti.net ora compare un articolo con toni entusiastici. Allora io scrivo quello che ho già detto a voce:
«Una gara bellissima per il paesaggio che attraversa, l'impegno degli organizzatori, l'entusiasmo degli atleti, una medaglia per i finisher, ecc., ma:
- ai ristori la bottiglietta chiusa dovevo aprirla, bere un sorso e gettarla, uno spreco, bastava il bicchiere; se proprio era indispensabile la bottiglietta, allora si poteva mettere bicchieri d’acqua e anche bottigliette;
- 50 km a metà giugno sotto il sole sono un'impresa. Ho visto parecchi cedimenti; il collocamento migliore per una 50 km su percorso sotto il sole sarebbe a marzo/luglio;
- un atleta correva con i bastoncini ed è proibito (le regole che le fanno a fare);
- c'è ancora chi corre con le cuffie;
- 4 gare in un medesimo evento sono troppe; una 50 km richiede impegno ed energie da più parti, l’ideale sarebbe abbinarla a una non competitiva di 10 km.
Una bella esperienza di sport anzi di vita. Per me una gioia indescrivibile finire la prima 50 km dopo un anno di stop, un'operazione al ginocchio e vescica in gara: ho finito camminando altrimenti ero regolarissimo sulle 5h.
Bellissima la festa, ma in queste condizioni non ritornerò».