Stampa questa pagina
Mag 10, 2018 3055volte

Rupp, vittoria e pb alla Prague Marathon

Galen Rupp festeggia Galen Rupp festeggia Foto Prague Marathon

Domenica si è corsa la 24^ edizione della Prague Marathon nella capitale ceka. 

Lo statunitense Galen Rupp, dopo la vittoria alla Roma-Ostia e il ritiro a Boston, si è imposto in 2h06:07, migliorando notevolmente anche il suo personal best (2h09:20 a Chicago nel 2017): la corsa è vissuta sul duello tra Rupp e l’etiope Sisay Lemma, che hanno corso insieme fino a 4 km dal termine, quando la violenta accelerata dello statunitense ha lasciato dietro l’africano, con Galen andato a tagliare il traguardo in solitudine. 

Lemma (che ha un pb di 2h04:08 ottenuto a Dubai a gennaio) ha chiuso in 2h07:03, davanti al keniano Stephen Kwelio Chemlany, terzo in 2h09:42. 

Per il 31enne Rupp un altro successo di prestigio dopo le due medaglie olimpiche e la vittoria alla maratona di Chicago; primo non africano ad imporsi a Praga dopo 11 anni, non è però riuscito a battere il record della gara (2:05:39 di Eliud Kiptanui nel 2010). 

"Sisay è un grandissimo maratoneta, non è stato facile batterlo e sono molto contento di essere riuscito a vincere. Ho cercato di mantenere il controllo del mio ritmo, di restare dentro alla gara e rimanere positivo”, ha dichiarato Ropp, visibilmente soddisfatto. 

Condizioni climatiche perfette per correre (15 gradi alla partenza, 18 all’arrivo, poco vento); passaggio al 10° km in 29:28 con Lemma a guidare il gruppo con 8” di vantaggio; 44:28 al 15° km con gruppo compatto di sei atleti (più una lepre) e successivo leggero rallentamento con il crono alla mezza pari a 1h03:00 (Rupp in due secondi in più). Al 25° km il crono segna 1h15:08, Rupp prende l’iniziativa e aumenta il ritmo con il solo Lemma a rispondere: 1h29:47 il passaggio al 30°, con i due oramai in testa, tirando a turno, e passaggio al 35° in 1h44:49. Poi, come accennato, l’azione decisiva di Rupp al 38°, che è oramai solo al 40° (passaggio in 1h59:41). 

Al femminile, vittoria a sorpresa della keniana Bornes Jepkirui Kitur, alla vigilia neanche inserita tra le top runners, che ha chiuso in 2h24:19 (pb migliorato di oltre 4 minuti), con passaggio alla mezza in 1h12:05, precedendo le etiopi Belaynesh Oljira, seconda in 2h25:13, e Amane Gobena, terza in 2h27:43. 

"Ho fatto una bella gara, l'unico problema che ho riscontrato sono stati i ciottoli", ha dichiarato la 30enne vincitrice, chiaramente soddisfatta per la vittoria e per il primato personale (precedente 2:28:48 a Mumbai a gennaio). 

Il ceco Jiri Homolac, 9° in 2h20:09, è stato il primo europeo; primo italiano Luca Galliani, 30° in 2h39:48; tra le donne, prima europea l’italiana Gloria Rita Giudici in 2h48:02.

6952 i finisher.

Classifiche:  

  1. GALEN RUPP | USA | 2:06:07
  2. SISAY LEMMA | ETH | 2:07:03
  3. STEPHEN KWELIO CHEMLAY | KEN | 2:09:42
  4. BARSELIUS KIPYEGO | KEN | 2:10:18
  5. YUMA HATTORI | JPN | 2:10:26
  6. MEKUANT AYENEW | ETH | 2:10:43
  7. DUNCAN MAIYO | KEN | 2:14:54
  8. SUEHIRO ISHIKAWA | JPN | 2:16:39
  9. JIRÍ HOMOLÁC | CZE | 2:20:09
  10. VÍT PAVLIŠTA | CZE | 2:20:30 

 

  1. BORNES JEPKIRUI KITUR | KEN | 2:24:19
  2. BELAYNESH OLJIRA | ETH | 2:25:13
  3. AMANE GOBENA | ETH | 2:27:43
  4. RISPER CHEBET | KEN | 2:29:32
  5. SUSAN JEPTOO | KEN | 2:30:50
  6. FLOMENA CHEPCHIRCHIR | KEN | 2:32:10
  7. GLORIA RITA GIUDICI | ITA | 2:48:02
  8. PETRA PASTOROVÁ | CZE | 2:48:40
  9. MARCELA JOGLOVÁ | CZE | 2:49:17
  10. IVANA SEKYROVÁ | CZE | 2:49:51