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Nov 05, 2018 Vittorio Camacci 3302volte

Ascoli Piceno – 1° Ascoli Xtreme Trail

La partenza La partenza Foto il Campione Sport/Facebook

4 Novembre - Una domenica umida ed uggiosa, con sprazzi di pioggia battente, ha rovinato la festa podistica dei circa 300 partecipanti all'Ascoli Xtreme Trail, rendendo fangosi e scivolosi i particolarmente tecnici sentieri dei tre percorsi messi a disposizione degli atleti che hanno aderito a questa manifestazione, venendo un po' da tutta Italia in questa particolare città, armonica e compatta grazie ai suoi edifici ed alle sue piazze storiche completamente costruite in travertino durante i suoi oltre 2.000 anni di storia.

Alle prime luci dell'alba più di centro ultratrailer sono partiti dal Forte Malatesta per il "Croce Trail", lungo 44 chilometri con 2.500 metri di dislivello positivo, valido per l'acquisizione di punti per partecipare al prestigioso Ultra Trail del Monte Bianco del prossimo anno.

Nella parte cittadina del percorso gli atleti hanno attraversato Piazza Arringo, salendo alla Fortezza Pia, per poi, in un ripido sentiero tra gli ulivi, scendere alla Cartiera Papale, prima di iniziare la lunga ascesa su un sentiero sassoso e dalle pendenze spaventose alla Montagna dei Fiori. Dopo aver ammirato lungo il tracciato, l'Eremo di San Marco, il Pianoro, i prati, i laghetti, le caratteristiche caciare, si è arrivati alla Croce posta in vetta ad oltre 1.800 metri di altitudine sul livello del mare non potendo ammirare per via del maltempo il panorama mozzafiato che solitamente si scorge dalla cima che spazia a 360° dal Mare Adriatico al Monte Conero, la Maiella, il Gran Sasso, i Monti della Laga, il Monte Vettore, i Monti Sibillini e l'Ascenzione, prima di iniziare la pericolosissima discesa, con i sentieri tramutatesi in ruscelli e tornare al traguardo.

Un mix straordinario di storia, architettura, arte e soprattutto natura, dove si è trovato a suo agio il cameriere di Minori, nell'amalfitano, Giovanni Ruocco, che ha trionfato a braccia alzate nella passerella erbosa davanti l'ingresso della fortezza sangalliana in 4h52'50", davanti al carrozziere jesino Mirko Fioretti (5h15'52") ed al bolzanino Guido Lori (5h22'02").

Tra le donne si è imposta con bravura la minuta web-master lodigiana Giulia Magnesa in 6h19'17": la tenace paladina della prestigiosa Atletica Casone Noceto è stata brava ad anticipare sul traguardo la formidabile triatleta locale Marina Valeria Coccia (6h24'57"), data per favorita alla vigilia. Terza, alle loro spalle, nettamente staccata, l'insegnante anconetana Tania Tolentinati (7h29'51").

In programma altri due percorsi di minore lunghezza e difficoltà, entrambi partiti alle 8,30: il "Caciare Trail" di 28 chilometri con 1.300 metri di dislivello positivo, dove hanno vinto l'operaio metalmeccanico turnista, il falco di Filottrano,, Giorgio Lampa, in 2h52'59" e l'abruzzese Manuela Stacchiotti (4h03'40") e l'"Eremo Trail" di 13 chilometri con 700 metri di dislivello positivo, dove hanno dettato legge due abruzzesi: l'operatore socio-sanitario di Bucchianico, Francesco Palombaro (1h26'04") e la graziosa barista di Martinsicuro, Valentina Vannucci (1h39'38").

Un gustosissimo pranzo e ricche premiazioni eseguite nella sede del Sestriere di Porta Maggiore, di fronte al campo di gara della Quintana, hanno chiuso questa prestigiosa manifestazione ben organizzata dall'Avis Ascoli Marathon in collaborazione con la Flipper Triathlon, a cui auguriamo una seconda edizione meritatamente baciata dal sole.