Stampa questa pagina
Feb 10, 2019 4207volte

Il Monga chiude tra una marea di giovani ad Urgnano (BG)

La manche Esordienti Femminile La manche Esordienti Femminile Foto: R Lollini

10 Febbraio - Gran finale, nell’uggiosa mattinata odierna, per la XXXIX^ edizione del Trofeo intitolato ad Emilio Monga, in quanto insieme ai fedelissimi dello storico circuito di cross dedicato ai senior, si svolgono i campionati provinciali bergamaschi riservati alle categorie giovanili. Ciò ha fatto confluire oltre un migliaio di atleti di ogni età presso il centro sportivo del comune di Urgnano (BG), dove sono stati tutti ottimamente ospitati. Visto l’elevato numero di manches previste, si è cominciato alle ore 9, con una mezz’ora di anticipo rispetto al solito e batterie che si susseguivano “a rullo”, ovvero appena transitava sul traguardo l’ultimo partecipante di una batteria, dopo pochissimo scattava la successiva.

Il percorso era stato tracciato tutto all’interno del recinto della struttura ubicata in Largo dello Sport, con due di giri di diversa estensione che consentivano di modulare le distanze in funzione delle categorie coinvolte. Fondo in erba, un po’ allentato dalle pioggia della vigilia e da metà mattinata che suggeriva caldamente l’uso delle scarpe chiodate. Partenza sul largo, utilizzando il campo di rugby, sport simpatico ed in genere più disponibile a consentire la profanazione del sacro suolo a differenza del Dio Calcio.

Venendo ai risultati di giornata, la manche rosa (nominalmente da 4 km circa, secondo i GPS attorno ai 3600 metri) ha visto un podio composto interamente da giovani, con un finale mozzafiato. Al fotofinish prevale Ilaria Bigoni (Alta Val Seriana) in 13’51”. Stesso tempo per la compagna di squadra Irene Faccaroni. Terza a soli due secondi Alice Colonnetti (Bracco). Tra le Allieve che correvano nella stessa manche, tris per l’Atletica Valle Brembana, con Chiara Begnis in 14’17”, Giulia Benintendi  in 15’02 e Sofia Begnis in 15’04”.

Negli over 60 maschili e categorie seguenti, podio come da copione di questa edizione del Trofeo con gli SM60 Marco Busi (Lumezzane) a dominare in 13’34”, seguito dalla coppia targata Zeloforamagno Marco Torrente ed Angelo Calogero. Dal quarto al sesto posto i migliori SM65 ovvero Luigi Campini, Franco Possoni ed Elvio Pellegrinuzzi. Tra gli Allievi vittoria, anche di manche per Pietro Gherardi in 11’58” davanti a Pietro Cambianica (Alta Val Seriana) 12’08” e Kilian Rossi (Saletti) più staccato in 12’42”. Anche qui la distanza era uguale a quella femminile.

Circa 6 i chilometri per gli over 55 ed atleti più giovani. Nel derby tra gli atleti della Recastello Radici Group ha la meglio per soli due secondi Halim Rabai in 15’24”. Secondo il più giovane Fabio Bazzana e bronzo per Mattia Bertocchi dei DK Runners Milano (15’40”).

Concludiamo facendo i complimenti ai padroni di casa del Marathon Team di Martinengo, ma col Monga non è finita qui. Vi diamo fin da ora appuntamento nei prossimi giorni, per dare il giusto merito ai vincitori individuali e per società, oltre a fare un bilancio generale di questa manifestazione. A presto!

 

Nota aggiuntiva del 11/2/2019 - ore 15.40: ci giungono segnalazioni circa alcuni problemi che sono sorti, in particolare nell'ultima batteria, relativamente alle indicazioni date agli atleti in merito ai giri da effettuare al momento del transito verso il rettilineo finale. La distanza nominale era di 6 km circa, in effetti ai GPS sono stati riportati 4700 metri circa. In funzione di ciò alcuni runner sono stati tratti in inganno ed hanno effettuato un giro in più di quanto peraltro indicato dai cartelloni ed al microfono. Siamo ovviamente a disposizione per ospitare i commenti dell'organizzazione o dei partecipanti.

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Endu

1 commento

  • Link al commento Nicola Brambilla Lunedì, 11 Febbraio 2019 23:06 inviato da Nicola Brambilla

    Da non fare in questo tipo di gare ma io al bivio per il finale dopo il quinto giro, avendo constato circa quattro chilometri sul gps, nel dubbio di non avere completato la distanza che era stata annunciata da programma in (circa) sei chilometri ho proseguito effettuando un giro supplementare e auto penalizzandomi nella classifica di tappa e di circuito. Evidentemente non posso recriminare in merito se non fare tesoro di esperienza, tuttavia osservo poco coerente all'ultima tappa tracciare un percorso di scarsi quattro chilometri e mezzo quando in tutte le tappe precedenti e nella norma delle campestri la distanza per le categorie master è di sei chilometri.
    La tappa di Urgnano trovo che se sia stata valida come facilities ed ottimale per le categori juniores, abbia avuto proprio nel percorso con un circuito da ripetere ben cinque volte (o sei per chi non ne avesse avuto abbastanza) un anomalia mai sperimentata in altre gare. Il Monga in generale, come manifestazione di rango storico, credo per conservare il suo spazio in una competizione sempre più stringente con altri circuiti di cross, deve pensare ad altre proposte un po' più complete e stimolanti, forse anche come suggerisce lo stesso ottimo Rodolfo in un calendario alternativo.

    Rapporto