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Lug 28, 2019 5939volte

Tragedia alla Südtirol Ultra Skyrace: muore folgorata Silje Fismen

Silje Fismen in gara (a destra) Silje Fismen in gara (a destra) www.kondis.no

28 luglio – Uno dei più duri ultratrail d’Italia, la Südtirol Ultra Skyrace con partenza e arrivo a Bolzano, 121 km con oltre 7500 metri di dislivello da superare, lungo l'alta via “Hufeisentour”, è stata funestata ieri poco dopo le 19 da un incidente mortale: la 45enne norvegese di Tromsö Silje Fismen, più volte piazzata in gare nelle sue regioni (Corriere.it ha scovato un suo successo nell’Ultratrail delle Lofoten, 175 km con 5600 metri D+ chiusi in poco meno di 33 ore), dopo quasi un giorno intero di marcia tra la val Sarentino e la val Passiria (la corsa era partita alle 20 del 27 luglio), è stata colpita da un fulmine in prossimità del lago di San Pancrazio, a 2100 metri di altitudine.
Fatalità ha voluto che la gara fosse stata interrotta, causa maltempo,  da mezz’ora, e già un centinaio di atleti fosse stato fermato nei rifugi Punta Cervina e Kesselberg, o raccolto lungo il percorso: ma nel luogo dove si trovava Silje (insieme a un altro atleta, pure lui colpito ma senza gravi conseguenze) i cellulari non prendessero: i soccorsi, allertati da due podisti nei paraggi, hanno potuto entrare in azione solo mezz’ora dopo l’evento, quando (nei casi di arresto cardiaco) in mancanza di defibrillatore  ogni soccorso è vano, come hanno potuto constatare i medici dell’ospedale di Bolzano dove Silje è giunta cadavere in elicottero.

Nella vita, la Fismen era medico nel reparto di patologia clinica della clinica universitaria di Tromsö, autrice di numerose pubblicazioni, impegnata anche in ricerche sui tumori.

Gli organizzatori, costernati, informano di essere stati in allerta fin dal mezzogiorno, costantemente aggiornati dal soccorso alpino in quota, ma che non era prevista una bufera di quella portata. Al momento della tragedia, i primi avevano già tagliato il traguardo, dopo 17h 43’: si tratta dell’altoatesino Josef Thaler e dell’austriaco Gerald  Fister, che trovandosi appaiati a 5 km dal traguardo avevano deciso di arrivare insieme.

In segno di lutto, le premiazioni in programma domenica alle 11 sono state disdette.

Un incidente del genere, informano le agenzie di stampa e il comunicato degli organizzatori stessi, è stato sfiorato anche questa mattina nel Bei K3 sul Rocciamelone, in Valle di Susa, gara ugualmente sospesa dopo che molti concorrenti l’avevano tuttavia conclusa: un atleta spagnolo, anch’egli già finisher, è stato sfiorato da un fulmine  nel rifugio Cà d’Asti, ma ha riportato solo stordimento: trasportato all’ospedale in elisoccorso, ha rifiutato le cure lasciando la clinica coi suoi mezzi e rientrando nel suo albergo.

1 commento

  • Link al commento Giovanni Baldini Lunedì, 29 Luglio 2019 08:15 inviato da Giovanni Baldini

    Purtroppo sì è trattato di una tragica fatalità. Sono arrivato al lago al lago di San Pancrazio quando è arrivato l’elicottero. Le condizioni meteo sono state ottimali finto alle ore 18,00. Poi è arrivato repentinamente un fronte temporalesco nella fase più dura della gara. Personalmente mi sono ritrovato in cima al Giogo Piatto (m. 2698) sotto una gragnola di fulmini e grandine che ha imbiancato la montagna ed è stato un miracolo che ne sia uscito vivo. Tuttavia sono arrivato velocemente al rifugio Bolzano (km 96). Poi è arrivata la dolorosa notizia ed è stato doveroso, sospendere la gara per rispetto di Silje (la ricordo per come ha aggredito senza bastoni la prima salita). Nessuna colpa è da attribuire all’organizzazione semplicemente perfetta. Poteva succedere a chiunque rimanere folgorati soprattutto a me e altri che si trovavano in cresta. In questo momento è saggio raccogliersi in preghiera con il ricordo di quei paesaggi aspri e meravigliosi.

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