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Ott 11, 2022 Natalina Masiero 784volte

Badia Agnano (AR), Traguardo ‘intermedio’ al Valdambra Trail

Comunque, l'ho fatto! Comunque, l'ho fatto! Roberto Mandelli

9 settembre - Diversi anni fa partecipai e tuttora partecipo alla Ronda Ghibellina, nel comune di Castiglion Fiorentino: mi innamorai dell'aretino, inteso come territorio. Con il passare degli anni, partecipai ad altre manifestazioni della zone: Badia Prataglia, Montecchio Vesponi ecc.

Lo scorso anno, per la prima volta mi iscrissi al “Disertore Trail” di  Badia Agnano. Questa piccola frazione di Bucine, quasi a metà strada fra Arezzo e Siena, con i suoi pochi abitanti, è in grado di offrire due giorni bellissimi ai partecipanti. Desidero segnalare in particolar modo l'accoglienza tangibile, e non a parole, per coloro che arrivano da fuori. Il borgo di San Pancrazio, a circa tre chilometri da Badia, mette a disposizione una struttura accogliente e molto economica.

Ma veniamo alle gare. La maggiore, 128 km, con partenza il sabato 8 mattina; Disertore Trail di 55 km, partenza alle ore 7,30 di domenica 9; e via via le altre di 29 km e 14 km, più una 29 km non competitiva. Il 9 mattina, dopo abbracci e baci con Tamara detta Sole per la sua simpatia, via da Piazza Cini. Non c'è la musica di Vanghelis, non c'è l'inno europeo, ma c'è tanta allegria.

Giro del piccolo borgo e via su sentieri sassosi. Temperatura buona e solite chiacchiere. È un continuo saliscendi fino al 10 km dov'è allestito il primo ristoro.

Mi fermo pochi minuti e via. Il percorso non lascia un istante di respiro. E anche oggi sono ultima, ma le scope sono due vecchi amici del gruppo della Leopodistica, e proseguo arrancando. Mi raggiungono i primi della 29 km, corrono come frecce. A un certo punto ecco i crampi. Mi fermo perchè non riesco a muovere le gambe. Mi raggiunge un “razzo” della 29 km, e incurante del mio pianto si scoccia e passa via. Alla faccia dell'etica! Pazienza.

Ancora salite e ancora terreno ostico. Qua paeselli o asfalto non si vedono mai… E finalmente al 30° km arrivo a Civitella in Val di Chiana. Sono preoccupata perchè capisco che non riuscirò ad arrivare al cancello del 36° km entro le sei ore previste. Non importa, anche fuori tempo, voglio arrivare. Inizio a corricchiare, distanzio le scope e, verso il 40° km, non leggo bene quanto scritto IN GRANDE alla deviazione.

Dopo alcuni km incrocio finalmente i volontari che mi comunicano che ho sbagliato strada, anzichè girare per i 55 km mi sono inoltrata nel percorso dei 29. Se voglio ritornare sul percorso esatto devo tornare indietro di 3/4 km. Non riesco, sono già fuori cancello e accetto di fare gli ultimi 8 km della 29.

Fa caldo, sono stanca e avvilita. Arrivo al traguardo e ricevo gli immeritati applausi, in particolar modo  dalle persone di una certa età. Mortificata, finalmente capisco che sono anziana. Mi brucia ma è la realtà.

La scorsa settimana, un filosofo ricordò che l'unica cosa che non si potrà mai fermare è il tempo. È vero.

Un grazie a Paolo, a Tamara e a tutti coloro che mi hanno aiutata.

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