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Gen 30, 2023 padre Pasquale Castrilli 1736volte

In 625 a Gallipoli per la Maratonina dello Jonio

In 625 a Gallipoli per la Maratonina dello Jonio Roberto Mandelli (da originali Fb)

Gallipoli (LE), 29 gennaio - Nella nostra Italia spesso le gare podistiche sottolineano egregiamente una festa patronale. Non fa eccezione questa gara, che si incastra ogni anno tra due feste gallipoline: san Sebastiano il 20 gennaio e sant’Agata il 5 febbraio.

Concludo con Marcello la Maratonina dello Jonio a Gallipoli. Nell’ultimo chilometro, mentre vediamo in lontananza l’arco di arrivo a Lido San Giovanni, facciamo due chiacchiere. Mi dice che sta preparando la maratona di Padova ad aprile e che l’edizione di quest’anno della gara di Gallipoli, la quattordicesima, ha goduto di un clima ideale.
Nelle edizioni precedenti, questa domenica di fine gennaio è stata spesso carica di umidità e di un forte vento di scirocco. L’assenza di vento oggi, invece, favorisce anche il bel tempo cronometrico del primo arrivato Nfamara Njie (Casone Noceto) in 1h10’24’’. Sul podio maschile Biagio Riso (Podistica Magliese) in 1h13'47" e Gianni Guido (Jcpw W-Baulet) in 1h15'46".
Prima donna al traguardo Stefania Paiano (Atletica Amatori Brindisi) in 1h 30’45’’ che precede Francesca Pastore (Gioia Running) in 1h32’59’’ e Pamela Greco (Saracenatletica) in 1h33'14".
625 il totale degli atleti al traguardo, numero che si avvicina a quello delle edizioni preCovid. Un bel segnale.

Gallipoli è veramente un gioiello. Sulla medaglia che riceviamo a fine gara c’è la Fontana greca (o ellenica) risalente al III secolo a.C., probabilmente la fontana più antica della Penisola. Nella realtà è alta circa cinque metri e contiene gli stemmi della città ed alcune scene mitologiche. Ci passiamo accanto a inizio gara, al terzo chilometro, dopo aver attraversato corso Roma.
Il percorso di questa mezza maratona è abbastanza ‘furbo’, intendo dal versante organizzativo. Praticamente si disturba la città solo nei primi cinque chilometri, dopodiché si entra in un dedalo di strade di campagna che portano, dopo la salita del 14° chilometro, a scoprire un bel panorama sulla baia e sulla costa frastagliata tipica della zona. In lontananza l’isola di sant’Andrea, dirimpettaia al borgo vecchio della città, sulla quale sorge un faro costruito nel 1866.