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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

Domenica, 02 Aprile 2023 19:09

Milano Marathon a Kwemoi e Cherop

Maratona di Milano nel segno dell'ugandese Andrew Rotich Kwemoi e della keniana Sharon Chemutai Cherop. Buon esordio di Crippa

2 aprile 2023. I crono non sono quelli eccezionali del 2022 quando Titus Kipruto vinse in 2h05'05 e Vivian Jerono in 2h20'18 ma comunque la maratona di Milano si conferma ad alti livelli. Yeman Crippa, all'esordio in maratona, realizza una buona prestazione, chiudendo in 2h08'57.

Gara maschile che si è risolta al km 39, quando l'ugandese ha lasciato la compagnia del gruppo di testa, tra questi anche Yeman Crippa, involandosi verso l'arrivo, suo il tempo finale di 2h07'14. Secondo posto per Timothy Kipkoprir Kattam (Kenya-2h07'53), terzo John Hakizimana (Ruanda-2h08'18. Quinto posto per Crippa, un risultato cronometrico che personalmente ritengo molto buono (9° all time), forse si era creata troppa aspettativa, non vorrei proprio questo esordio fosse giudicato negativamente, sarebbe sbagliato. 


Foto LaPresse

 

Tra le donne vittoria della keniana Cherop, che cambia letteralmente all'ultimo mille e vince in 2h26'13. Secondo e terzo posto rispettivamente per l'etiope Sintayehu Ethlemanhu Dessi (2h26'30) e  un'altra keniana, Emily Chebet Kipchumba (2h28'08).

Buon esordio in maratona per Federica Sugamiele (Caivano Runners), ottava in 2h34'08. Bene anche Emanuela Mazzei (classe 1977), 12esima in 2h39'50. Giuseppe Gerratana (C.S. Aeronautica) non riesce a migliorare il tempo di 2h13'01 (Torino 2022), finendo la sua gara in 2h14'44. 

I numeri della maratona dicono che siamo agli stessi livelli del 2022, con 5125 atleti che hanno concluso la maratona entro il tempo massimo di 6 ore e trenta. Per essere più precisi sono 4618 gli atleti regolarmente classificati; la differenza risiede nel fatto che dal 2022 è possibile partecipare in versione turistico/sportiva, formalmente non competitiva, senza quindi entrare nella classifica finale. Invece notevole la crescita per le staffette, da 1841 a 2927.

(N.D.R) Sta facendo rumore, soprattutto sui social, la partecipazione di Matteo Renzi, classificato 2487° assoluto e 2222° maschio con 3.58 (487° M 45). Pare che il suo record precedente fosse 4.11 a Firenze. Inevitabili gli attacchi dei "leoni da tastiera", cui replicano i sostenitori (niente di nuovo, per chi ha buona memoria). Per chi mostra di dubitare dei tempi, rileviamo che i chip l'hanno segnalato in 56:44 al km 10; 1.59:12 alla mezza (con una media di 5:38/km); 2.48:57 ai 30 km (5:37/km), e al traguardo con una media finale di 5:38, dunque secondo una regolarità invidiabile. "Finire una maratona è una bellissima sfida innanzitutto con te stesso. Rimettersi in gioco ogni giorno è l’avventura più bella della vita. Sono felice di aver chiuso la maratona di Milano in 3h58. Grazie a Paolo e a chi mi ha dato una mano, anche semplicemente con un “Non mollare”. Vi voglio bene, alla prossima sfida": così ha twittato l'ex premier.




Foto LaPRESSE

Comunicato Fidal

ATLETICA, CRIPPA 2H08:57 NEL DEBUTTO IN MARATONA A MILANO
All’esordio in maratona, il campione europeo dei 10.000 metri Yeman Crippa si piazza quinto a Milano in 2h08:57. L’attesa prima gara dell’azzurro nella distanza più classica si chiude con un risultato che lo inserisce nella top ten italiana di sempre, al decimo posto. Ma è anche il secondo crono a livello nazionale per un debuttante sui 42,195 chilometri, dietro soltanto al 2h08:34 ottenuto l’anno scorso proprio nel capoluogo lombardo da Iliass Aouani, diventato recordman italiano un paio di settimane fa con 2h07:16 a Barcellona. Nella prima parte la corsa si sviluppa su ritmi meno rapidi del previsto, con un parziale alla mezza di 1h03:51 per un drappello di 18 atleti, mentre l’obiettivo iniziale era intorno a 1h03:20. Poi il trentino delle Fiamme Oro rimane nel gruppo di testa che conta ancora una decina di unità dopo 30 chilometri, transitando in 1h30:47 prima di perdere terreno, frenato anche da problemi di stomaco nel tratto conclusivo. Trionfa nella Enel Milano Marathon l’esordiente ugandese Andrew Kwemoi in 2h07:14, autore dell’azione decisiva al rifornimento del 35° chilometro, davanti al keniano Timothy Kipkorir Kattam (2h07:53) e al ruandese John Hakizimana (2h08:18), quarto l’etiope Solomon Deksisa Gonfa (2h08:48) in una tiepida mattinata primaverile (12 gradi di temperatura alla partenza) che poi si scalda nel finale. Finisce tredicesimo il siciliano Giuseppe Gerratana (Aeronautica, 2h14:44).


Foto by Giancarlo Colombo

CRIPPA: “VOLEVO FINIRLA, MA SI PUÒ FARE MEGLIO” - “Sapevo che sarebbe stata un’avventura, alla prima esperienza in una maratona”, racconta Yeman Crippa. “Alla fine sono riuscito a portarla a termine, arrivando con il sorriso. Ma non sono mancati gli imprevisti perché a circa cinque chilometri dal traguardo ho dato di stomaco per due volte, probabilmente per non aver digerito bene gli ultimi gel energetici, e la gara si è complicata molto. Puntavo al record italiano, anche se già alla mezza eravamo sopra la tabella di marcia, però fino a quel momento avevo buone sensazioni. Non è stato facile ma ho tenuto duro, era la prima e volevo finirla. Probabilmente mi sono innervosito troppo nella prima metà, quando mi sono accorto che il ritmo non era quello voluto, sprecando energie”, commenta l’azzurro che non si nasconde, come d’abitudine. E nel futuro di Yeman Crippa, primatista italiano su tutte le distanze dai 3000 alla mezza, ci sarà ancora la maratona. “Non voglio uscire sconfitto da questa gara, che mi aiuterà a crescere. Ci riproverò nella prossima stagione, cercando di arrivare ancora più preparato, consapevole che si può fare molto meglio. Adesso ho in programma di tornare in azione nei 10 km su strada, il 14 maggio a Monza, e di essere al via il 3 giugno nella Coppa Europa dei 10.000 a Pacé, in Francia, dove cercherò il minimo per i Mondiali di agosto a Budapest”.

LA GARA FEMMINILE - Tra le donne si ferma poco oltre la mezza Sofiia Yaremchuk (Esercito) che era passata in 1h11:58 insieme alle battistrada. Vittoria al Kenya con Sharon Cherop (2h26:13) nei confronti dell’etiope Ethlemahu Sintayehu Dessi (2h26:30), quindi l’altra keniana Emily Chebet Kipchumba (2h28:08) sul terzo gradino del podio. All’ottavo posto la 26enne siciliana Federica Sugamiele (Caivano Runners) con 2h34:08 al debutto in maratona, un anno e mezzo dopo l’incidente stradale che l’aveva costretta a un periodo di inattività, poi dodicesima Emanuela Mazzei (Urban Runners), classe 1977, in 2h39:50.


 

Una seconda edizione che meglio non poteva andare: Badr Jaafari ed Erica Franzolini portano i nuovi record della gara rispettivamente a 1h02’02 e 1h17’57. Record di iscritti, oltre 600, e partecipanti classificati, 542 (+ 155 rispetto al 2022). 5.000 bimbi e genitori hanno fatto festa con la 21 di Reggio. 

26 marzo 2023. Il messaggio era chiaro per tutti, per gli atleti di livello e per tutti gli amatori: venite a “la 21 di Reggio”, qui si corre forte. Messaggio raccolto da tanti, molti dei quali oggi hanno migliorato il loro personal best.

Ci è riuscito molto bene Badr Jaafari (Casone Noceto), atleta maggiormente dedito alle distanze più brevi, alla sua terza maratona stampa un notevole 1h02’02, nuovo primato personale e record della manifestazione (precedente Amaniel Freedom, 1h’03’58), lasciando dietro un certo Daniele Meucci C.S. Esercito - 1h03’59) e Vincenzo Agnello (G.P. Parco Alpi Apuane – 1h05’01).

Altrettanto ha fatto la forte SF35 Erica Franzolini (Maratonina Udinese): 1h17’57 è il nuovo record del percorso (Barbara Bressi – 1h19’18) oltre a costituire il suo personale. Secondo posto per Enrica Bottoni (1h19’37 – Atletica Livorno), terzo in 1h’21’03 per l’atleta del Gruppo Alpinistico Vertovese,  Luisa Gelmi. 

Gara maschile lanciata sin da subito su ritmi elevati, grazie a quel signor atleta che risponde al nome di Yassine Bouih, poi ha fatto tutto Jaafari: passaggio al km 10,55 in 30'48, quindi già ben sotto i 3'/km, e poi....poi ha continuato a correre forte. 

Nella gara femminile Erica Franzolini ha corso quasi da subito in solitaria in una gara che lei stessa definisce “non ancora nelle sue specialità” ma nella quale si è migliorata di ben 4 minuti negli ultimi tre anni. 

Ma si è corso forte in tutte le categorie cosiddette  amatoriali, un paio di esempi a caso: Giacomo Carpenito  un SM 50 del Modena Runners, ha vinto la sua categoria in 1h18’37; Annamaria Ceccarelli, SF 60 (Atl. Castelnuovo ne’ Monti) ha chiuso col tempo di 1h46'23, anche qui col primo posto di categoria. 

Bilancio considerato assolutamente positivo dagli organizzatori, in primis Paolo Codeluppi e Vehid Gutic, ed ora si guarda con fiducia ed ancora maggiori ambizioni al futuro de’ “la 21 di Reggio”.

Alla sua terza maratona l’allievo di Magnani stampa un notevole 2h07’16, nuovo record italiano: precedente Eyob Faniel (2h07’19, Siviglia 2020).

19 marzo 2023. Il mio personale ricordo su questo atleta va indietro di molti anni, una gara formalmente non competitiva di 5 chilometri organizzata da Genny Di Napoli a Noverasco (MI). Si presenta un ragazzo di 17 anni (se ricordo bene l'età) che arriva ... molto, ma molto prima degli altri. Ricordo anche le parole di Claudio Valisa, allenatore proprio di Genny, che sta seguendo i primi passi di Iliass "Sentiremo parlare di questo ragazzo".

Da allora, come si dice, ne è passata di acqua sotto i ponti; il ragazzo è cresciuto, sia come atleta che come persona. Dopo il diploma al liceo scientifico si trasferisce negli Stati Uniti, prima in Texas e poi a Syracuse, nello stato di New York. Atletica e studio viaggiano di pari passo. Qui realizza molti primati personali, in particolare nel mezzofondo, sia veloce che prolungato. Ma il vero salto di qualità inizia sotto il coach Massimo Magnani, che lo porta con saggezza ed abilità verso le distanze più lunghe. 

Dopo ulteriori miglioramenti sui 10 k e 10.000 metri, esordio in maratona nel 2022, a Milano, con un 2h08'34 che rappresenta il tempo italiano più veloce di sempre per un debuttante. Un mese fa a Verona ha portato il suo limite sulla mezza a 1h01'19. Domenica scorsa ai campionati italiani di cross aveva destato qualche preoccupazione per un vistoso rallentamento nel finale di gara, ora si può pensare che tutto fosse calcolato: l'obiettivo che contava era proprio la maratona di Barcellona.

Nella gara vinta dal keniano Marius Kimutai (2h05'06), Iliass si piazza al nono posto (passaggio alla mezza in 1h03'16) e con questo tempo resta ben sotto lo standard definito da World Athletics per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, oltre che a quello dei mondiali di specialità (2h09'40) che si correranno a Budapest nel prossimo agosto.

Una nota di merito a parte per lo svizzero Tadesse Abraham, classe 1982, giunto al traguardo al sesto posto in 2h06'43.

  

 

13 marzo 2023 - Vince, anzi rivince dopo il successo nel 2022, la keniana Ruth Chepngetich la più importante gara giapponese (livello "platino", secondo la World Athletics) riservata alle sole donne; eccellente il suo crono finale di 2h18’08, non lontano dal 2h17’18 che costituisce il (suo) record della gara. Giusto dire che questa ragazza, classe 1994, ha un eccezionale record personale di 2h14’18, ottenuto alla maratona di Chicago 2022. 

Ancora più significativo il suo riscontro cronometrico se consideriamo che ha corso da sola quasi dal primo metro di gara. Secondo posto per la giapponese Ayuko Suzuki, che con 2h21’52 migliora nettamente il suo primato personale di 2h28’32 (Sapporo-2018). Terzo posto in 2h22’32 per un’ altra atleta giapponese, Honami Maeda, anche a lei al record personale (precedente 2h23’30 Osaka 2021). 

Molto interessante il montepremi, forse il più alto in Giappone, con 250.000 dollari riservati alla vincitrice. 

I dati ufficiali riportano 12.387 partecipanti, un numero elevatissimo se si considera che è appunto una gara totalmente riservata alle donne. 

Un paio di curiosità: la vincitrice Ruth Chepngetich è gestita da una manager italiano, Federico Rosa. Qui a Nagoya nel 2019 Sara Dossena sfiorò il record italiano di Valeria Straneo (2h23’44), chiudendo col notevole tempo 2h24’00.

 

 

Si è tornati a correre a Bologna: maratona, 30 k e mezza maratona, in una bella giornata che ha fatto da cornice a gare con buoni riscontri cronometrici ed elevata partecipazione.

5 marzo 2023. C’era tanta voglia di fare, e di fare bene, credo che quelli della Bologna Marathon possano essere soddisfatti del loro lavoro, così come i partecipanti penso proprio abbiano trovato una situazione ben diversa rispetto ad una precedente edizione poco fortunata.

Sono ben tre gli atleti che in maratona hanno corso sotto il precedente primato di Marco Menegardi (2021-2h34’31). Vince David Colgan (Castenaso Celtic Druid), inglese ma ormai adottato dalla città di Bologna. Vittoria col tempo di 2h28’30,  conquistata dopo un lungo duello con Danilo Brambilla, che si è risolto solo poco prima del km 35. Lo skyrunner della ASD Falchi Lecco ha chiuso in 2h29’36. Terzo posto in 2h30’17 per un altro lombardo, Loris Mandelli (Polisportiva Carugate).

Gara femminile vinta da Sara Nanni (3h09’57- Francesco Francia), seconda Celeste Albertino (3h11’01) e terzo posto per Anna Furlan (3h13’26 -Atl. Piombinese).

Complessivamente sono stati 1313 gli atleti classificati.

La 30 chilometri ha visto la grande prestazione di Benedetta Coliva (bolognese del G.S. Lammari), atleta letteralmente esplosa nel 2022 con risultati di alto livello: 1h15’11 (mezza maratona a Milano) e 2h35’43 (maratona di Pisa). Ha solo 21 anni, questa ragazza darà grandi soddisfazioni a se stessa ed a tutta l’atletica italiana. Qui ha vinto in 1h50’20 (media 3’40/km!) davanti a Federica Cicognani (Atl. Imola Avis), tempo 1h59’29 e alla vincitrice della maratona di Bologna 2021, Federica Moroni (2h00’42 - G.S. Gabbi).

Tra gli uomini ha vinto Alberto Monasterolo (Olimpiatletica), col tempo di 1h47’58; secondo Gioacchino Rinaldi (Daunia Running), terzo Emanuele Maio (Tosco Romagnola), rispettivamente con tempi di 1h49’03 e 1h50’18.

In  totale sono stati 958 gli atleti che hanno concluso la prova.

Infine, ma non meno importante, la Run Tune Up, assorbita in questa occasione dalla Bologna Marathon.

Vince con largo margine l’atleta della Casone Noceto Andrea Sgaravatto, tempo di 1h09'14; secondo posto per Fulvio Favaron (1h15’17-Triiron) e a seguire Armando Falbo (1h15’31-Podistica Pontelungo).

Prova femminile che ha visto la vittoria in 1h20’34 di Valentina Landuzzi, altra atleta locale, della Podistica Pontelungo. Seconda Alice Guerra (1h22’30-Atl. Banca di Pesaro), terza Sara Ceccolini (1h23’53-Dinamo Sport).

Sono stati 1421 gli atleti classificati.

 

26 febbraio 2023. Eyob Faniel veniva da un anno complicato, potevano esserci dubbi su cosa aspettarsi dopo l’ultima maratona corsa oltre un anno fa, quando realizzò una bella prestazione alla maratona di New York (terzo in 2h09’52), ed invece non poteva esserci un rientro migliore: con 2h07’53 si avvicina molto al suo primato personale (2h07’19, Siviglia 2020) al termine di una gara ben condotta dall’inizio alla fine. Passaggio a metà gara in 1h03’19, addirittura in vantaggio sulla tabella di marcia per battere il suo primato, solo un leggero cedimento dopo il km 30 non ha reso possibile l’impresa. Comunque un tempo finale che lo soddisfa ampiamente, oltre a costituire, con ampio vantaggio, sia il crono minimo richiesto per i mondiali di Budapest in programma il prossimo 27 agosto (2h09’40), sia quello più severo per le Olimpiadi di Parigi 2024 (2h08’10). Questo risultato rappresenta inoltre il quarto crono italiano all time sotto 2 ore e 8 minuti (con Stefano Baldini, 2h07’22, e Giacomo Leone, 2h07’52) oltre al citato 2h07’19 di Faniel.

Gara maschile vinta praticamente in volata dall’etiope Hailemaryam Kiros, davanti all’ugandese Viktor Kiprangat, 2h06’01 contro 2h06’03. Terzo posto in 2h06’19 per il tanzaniano Alphonce Simbu.

Tra le donne torna a farsi vedere a buon livello negli scenari internazionali l’etiope Helen Bekele, che vince in 2h22’16, non lontana dal suo personale di 2h21’01, davanti alla connazionale Degefa (2h123’07). Terza la giapponese Momoko Watanabe (2h23’08).

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Battuti i record della manifestazione, Ahmed Ouhda con 1h07’34 ed Emanuela Mazzei con 1h14’57

19 febbraio 2023. Risalgono i numeri di questa mezza maratona (700 iscritti, 642 partenti, 638 classificati) che nel tempo continua ad essere largamente apprezzata, in particolare dal mondo amatoriale. Una gara che presenta un percorso (omologato e certificato Fidal)  molto veloce, su un giro unico.

Gara maschile che ha visto la vittoria del forte atleta Ahmed Ouhda (Imperiali Atletica), più volte nazionale. Vittoria con record della manifestazione (precedente Massimo De Ponti 1h08’10, anno 2017). Secondo posto a Mattia Guglielmi (Urban Runners), suo il tempo di 1h09’36; atleta che si è migliorato molto nel 2022, nel corso del quale ha portato il suo personal best a 1h07’43. Terzo Loris Mandelli (Polisportiva Carugate-1h11’14), vincitore di due edizioni della Mezza del Castello, anni 2016 e 2018.

Gara femminile dominata dalla forte ed emergente Emanuela Mazzei (Urban Runners), che realizza un ottimo crono, 1h14’57, suo nuovo personale che polverizza il precedente di 1h17’07; è anche record della gara se consideriamo a parte la prestazione di Sara Dossena (1h13’26). Segue una forte master (SF45), Chiara Milanesi (Runners Bergamo-1h24’08), poi Eleonora Gardelli (Polisportiva Movig-1h24’59).

Percorso ormai super collaudato negli anni, nel paesaggio tipico della pianura padana. Più precisamente si corre nel parco agricolo sud di Milano, tra cascine, fontanili e risorgive; apprezzabile, dal punto di vista storico, il passaggio al km 11 davanti al Castello di Cusago, la cui costruzione risale al 1360.

Ad ulteriore pregio di questa bella mezza non ci sono gare e corse non competitive collaterali a fare numero, una scelta apprezzata dai “podisti agonisti”.

Direi molto bene la logistica e l’organizzazione, curata dall’Atletica Vittuone 99.

Gara maschile (9 chilometri) che si risolve dopo il terzo passaggio, il burundiano Ntakarutimana prende il volo e vince con buon distacco; bene Nekagenet Crippa, che nel finale vince il duello con Nzikwinkunda, Michele Fontana e Pietro Sonzogni.  Invece gara ( km 5,3) più combattuta tra le donne, anche qui vittoria per il Burundi, con Francine Niyomukunzi, prima italiana Rebecca Lonedo.

Dal comunicato stampa Fidal

13 febbraio 2023. Trionfano gli atleti del Burundi nella 45esima edizione del Cross Internazionale della Vallagarina. Un’altra nazione africana firma l’albo d’oro della classica campestre trentina, dopo Kenya ed Etiopia, con i successi di Egide Ntakarutimana tra gli uomini e di Francine Niyomukunzi al femminile nello stadio naturale di Villa Lagarina. Tra i protagonisti c’è Nekagenet Crippa (Esercito), argento a squadre agli Europei di cross, in seconda posizione accelerando negli ultimi trecento metri con il tempo finale di 27:47 a venti secondi dal leader che in maglia Atletica Casone Noceto attacca dopo tre degli otto giri sul circuito in mezzo ai vigneti e chiude in 27:27 al termine dei 9,070 chilometri. Sul terzo gradino del podio l’altro burundese Onesphore Nzikwinkunda (Sicilia Running Team, 27:53) seguito da Michele Fontana (Aeronautica), quarto in 28:01 a precedere Jean de Dieu Butoyi (Burundi, Milone Siracusa, 28:07), poi sesto Pietro Sonzogni (Atl. Valle Brembana, 28:15) e settimo l’azzurro della corsa in montagna Alberto Vender (Dinamo Team, 28:21) davanti a Nadir Cavagna (Fiamme Azzurre, 28:30) in una giornata dal clima primaverile, su un tracciato asciutto e quindi veloce.

Nella gara delle donne, con 5,340 km da percorrere, la vincitrice Niyomukunzi si prende il successo in 17:41 sulla giapponese Harumi Okamoto (17:57) che rimonta nei confronti dell’etiope Likina Amebaw (17:57), quarta la tedesca Elena Burkard (18:09). La migliore delle italiane, al quinto posto, è Rebecca Lonedo (Fiamme Oro) in 18:13 con tre secondi di vantaggio su Giovanna Selva (Carabinieri, 18:16), più staccate Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) settima in 18:57 e Gaia Colli (Carabinieri, 18:58). Tra gli juniores è invece l’atleta di casa Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana Rovereto), portacolori della società organizzatrice, a prevalere in 18:07 dopo 5,7 chilometri affiancato sul podio da Stefano Benzoni (Atl. Valle Brembana, 18:24) e Francesco Mazza (Atl. Saluzzo, 18:42).

 

Lunedì, 13 Febbraio 2023 16:29

Vicofertile (PR) - Athlete's run

Vincitore della gara è risultato Badr Jaafari (Casone Noceto), italianissimo a dispetto del nome. Suo il notevole tempo di 29:23, ma del resto questo atleta vanta un 28'41 nei 10 chilometri su strada e 13'32 nei 5.000 metri. Abissale il distacco del secondo classificato, Fabio Ciati (Ballotta Camp-33'12) e del terzo Emanuele Grenti (CUS Parma-33'42).

Tra le donne Wigfield Turner (Hallamshire Harriers Sheffield-36'05) prevale sulla modenese  F 40 Fiorenza Pierli (Atletica 85 Faenza-36'19) e sulla reggiana F 50 Rosa Alfieri (Circolo Minerva-39'23). 

Complessivamente sono stati 597 gli atleti regolarmente classificati, in questa prima prova sui 10 km che ha segnato l'inizio del Campionato Provinciale di Corsa su strada di Parma.

Queste le note del Forrest Group Minerva

Il Forrest Group Minerva si è presentato in buon numero con qualche risultato di rilievo. Terzo posto assoluto per Rosa Alfieri, primeggiano nelle rispettive categorie Catia Pattini e Mara Fagandini, ben posizionati Daniele Santini, Fabio Gervasi e Claudio Tanzi, oltre a tanti premiati nelle varie categorie Master.

Al loro esordio in gara su strada con la maglia piumata Teo Turchi, Ivan Tassoni, Alessio Ori, Luca Carraglia e Ilenia Pagani.

29 gennaio 2023. Italia sempre più forte nel mezzofondo, ieri era toccato a Sintanyehu Vissa superare la mitica Gabriella Dorio, dopo 40 anni, NE ABBIAMO RIFERITO QUI   oggi è stata la volta di Pietro Arese, che ha battuto un altro record particolarmente longevo, addirittura 50 anni, apparteneva a Gianni Del Buono (1973, 4’00.00). Il nuovo primato è ora 3’55.71. Pietro Arese (Fiamme Gialle), quarto ai campionati di Monaco e fresco campione nella staffetta europea di cross, ora guarda con ancora maggiore consapevolezza a quella che è ormai diventata la sua distanza, i 1500 metri.

Interessante un altro dato tecnico della gara che si è tenuta al pala indoor di Padova: dopo Arese anche Joao Bussotti (Esercito) e Mattia Padovani (Atletica Lecco) hanno chiuso sotto la barriera dei 4 minuti, rispettivamente 3’56.45 e 3’59.04, anche questi risultati danno tanta fiducia ad un settore che ci vede sempre più protagonisti.

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