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Venerdì, 09 Febbraio 2024 15:38

A Verona l'11maggio l’EcoMaratona del Pellegrino

Siamo l’Associazione Noi Corriamo da Dio, e organizziamo ogni secondo sabato di maggio l’EcoMaratona del Pellegrino, corsa non competitiva con partenza da Verona e arrivo al santuario Madonna della Corona nel comune di Ferrara di Monte Baldo. Trattasi di una corsa a tappe, ognuna di circa 11 km, accompagnata dal motto “Per non lasciare indietro Nessuno” e con l’obiettivo “spirituale” di donare la propria fatica ad una persona cara.

Le informazioni dettagliate si possono trovare sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/noicorriamodadio/ o sul sito www.noicorriamodadio.it .

In sintesi:

Data evento 11/05/2024

Orario e luogo di ritrovo: Dalle ore 7:00 al Centro di formazione Camilliano di via Astico 11 a Verona. Partenza ore 8:00. Percorso 39 km di corsa quasi esclusivamente su ciclopedonale più 2,5 km di camminata in salita su sentiero nel bosco

Quota iscrizione 25 €

Modalità iscrizione: Indicazioni al seguente link

https://www.noicorriamodadio.it/iscriviti.html (max 100 iscritti)

Con la tua iscrizione sostieni il Centro Accoglienza Minori di Verona - https://www.centroaccoglienzaminori.it/

 

 

Associazione "Noi corriamo da Dio"

Via Apollo 9/c

37135 Verona

c.f. 93256390233

 

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Domenica, 24 Dicembre 2023 19:01

A Spezzano, il Christmas trail festoso dei modenesi

24 dicembre - È un’antica consuetudine modenese (e, sicuramente, di altri cento posti d’Italia) ritrovarsi alla vigilia di Natale per una camminata/corsa autogestita, preferibilmente sui colli, fuori dall’orgasmo mercantile delle città. Scomparsi, ormai da tempo, i ritrovi allestiti dal compianto Gianni Vaccari, da qualche anno (Covid permettendo) il testimone è stato raccolto da Stefano Cappelli, col generoso apporto di tanti amici e di varie società della provincia, per un appuntamento dove il comprensorio ceramico cede il posto alle prime dolci colline che salgono verso il Frignano: in comune di Fiorano, per l’esattezza alla chiesa di Spezzano quest’anno abbellita da un monumentale presepe in legno a grandezza naturale, e con lo sguardo rivolto verso le alture di Nirano e il parco naturale delle “salse”,  i vulcanetti che si innalzano a vista d’occhio anche se non fumano più, e non si può nemmeno più salire in cima buttandoci dentro fiammiferi accesi. In compenso, il parco è stato messo a posto, con strade, parcheggi, viottoli, pontili e sentieri ben curati, cartelli e centri museali; e continua ad essere meta di allenamenti individuali e di gruppo (anni annorum fa, il ristorante alla base delle salite fu anche luogo di una gara ufficiale, che se ricordo bene ebbe un epilogo drammatico).

A questo “XMastrail 2023”, per essere annoverato tra le corse canoniche del coordinamento mancava solo la quota di iscrizione, perché il resta c’era tutto, compresi i vigili urbani che disciplinavano partenza-arrivo e attraversamenti delle poche strade con traffico; in aggiunta, un certo numero di volontari sul percorso, una segnatura mediante fettucce degna dei veri trail da un euro a km, e un ristoro finale (senza lesinare su panettoni e  spumanti) tanto abbondante che ne è avanzato, come nelle famose moltiplicazioni evangeliche, tanto da poterlo devolvere alla Caritas locale.

Percorsi alla portata di tutte le gambe, da 5 a 17 km (in realtà, un paio in meno), con salita iniziale al castello di Spezzano, alias Rocca Coccapani, dove passava le vacanze estive il sommo Lodovico Antonio Muratori: e piace immaginare che i sentieri di oggi abbiano conosciuto all’epoca anche le passeggiate del Padre della storia. Dopo 5 km l’itinerario ridiscendeva a Torre delle Oche (da dove un’antica strada conduce in territorio di Serramazzoni) e da lì, passato il ponte sul torrente Fossa, si poteva salire alle Salse, non più di un centinaio di metri in verticale per 3-5 km di lunghezza a seconda del percorso scelto, infine rimettersi sulla stradetta di partenza e concludere nella piazza del ritrovo, scaravoltata da lavori in corso e del tutto insufficiente per il paio di centinaia di auto (a occhio) convenute.

Tempo sereno, appena più fresco del clima tropicale di ieri, qualche gloria del podismo e del fotografismo podistico (ringraziando, come sempre, Italo Spina), fascino femminile garantito da Alessandra Fava (che qui organizza abitualmente i suoi ritrovi), Sonia Del Carlo (“la trail runner della porta accanto”), e sicuramente tante altre; in campo maschile, alcuni reduci da Casalgrande del giorno prima (la famiglia di Italo in testa-coda), con l’aggiunta di Micio e Lorella Cenci in discesa da Fanano, e Maurito & Paolino Malavasi, il quale ultimo si è prestato, in onore al Natale, a riprendere in mano gli antichi attrezzi di lavoro per confezionare prodotti d’arte pellettiera come ormai non se ne fanno più.

Le armi del podismo saranno affilate, e le lancette del cronometro messe in posizione di sparo, posdomani al Santo Stefano santagatese: per ora, e di tutto cuore, Buon Natale.

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Domenica, 26 Novembre 2023 23:02

Villasanta (MB) ha corso per solidarietà

26 novembre - Una giornata solidale in cui i giovani hanno corso, accanto a chi da anni, ha saputo “tracciare il percorso” verso l'Altro. La Stravillasanta, oggi più che mai, ha come obiettivo di porre lo sport come ponte tra  giovani e i bisogni sociali.
Il contributo di 1.000 €, grazie ai 300 e più partecipanti, è stato devoluto all'associazione S. Vincenzo che offre il suo servizio a favore delle famiglie in difficoltà del comune brianzolo.

La manifestazione era valevole per il Campionato Villasantese e Campionato Intersociale di Villasanta per non competitivi, riservati rispettivamente ai soli residenti di Villasanta e appartenenti a società sportive di Villasanta.
Spiccano per i loro risultati, secondo l’ordine di arrivo: Lo Russo Giorgio, Murero Federico,  Pifferi Mauro; al femminile: Ceddia Laura, Terraneo Giovanna e Cirino Chiara.

Un caloroso grazie a tutte le società sportive, a tutti i runners, a tutti i volontari, al comune di Villasanta e soprattutto a tutti i giovani che hanno saputo rendere unica questa fredda giornata. 
Un ringraziamento speciale a Roberto Mandelli che con i suoi scatti regala imperdibili momenti di felicità. Grazie agli amici di Affari & Sport che supportano i nostri eventi e grazie al contributo di Asics.

Un caloroso abbraccio da tutto lo staff e l'augurio di un solidale 2024.
Vi aspettiamo ai prossimi eventi:

-sabato 16 dicembre: 17° Allenamento di Natale by Affari&Sport

-sabato 10 febbraio ‘24: prova GPV del Campionato Brianzolo di corsa campestre nel Parco di Monza.

Informazioni aggiuntive

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Martedì, 07 Novembre 2023 16:05

Con Michele alla San Francesco

Io sono un ultra trail runner, faccio gare a livello agonistico di corsa in montagna. 

Michele Santirosi è un mio amico carissimo disabile con cui ho fatto tante avventure e condiviso momenti importanti, come per esempio la nostra laurea: abbiamo studiato insieme e ci siamo laureati insieme a Perugia,  sempre in una bellissima amicizia. 

Alla San Francesco Marathon abbiamo vissuto una giornata splendida, piena di emozioni sportive, ma soprattutto spirituali. Lungo il percorso abbiamo ricevuto tanto incitamento e supporto da parte degli spettatori, ma anche degli organizzatori. Le urla di incitamento, gli applausi, erano commoventi.

Michele controllava la velocità sul telefono e si divertiva a vedere quanto andavamo forte. Mi diceva: stiamo a 13 km/h; ed era felice.

Per me spingere contro vento e sul terreno bagnato è stato faticoso, ma la voglia di far conquistare a Michele la medaglia, mi ha dato la forza di accompagnarlo fino in fondo. 

Vedere Michele con il sorriso ricevere la medaglia al traguardo è stata per me la più grande vittoria: un’altra grande prova della nostra lunga e bellissima amicizia. 

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14 ottobre – In un pomeriggio caldo al punto giusto, Maranello ripresenta la sua camminata “di solidarietà” (3 euro l’iscrizione normale, 8 quella sostenitrice) per i bambini di Rio de Janeiro e delle missioni in Amazzonia gestite dall’eroico don Maurizio Setti (per dieci anni parroco a Modena dopo esserlo stato a Fiorano, e dal 1998 missionario oltreoceano) e sostenute anche dall’Uisp Modena.

Non moltissimi i partecipanti (a occhio, quelli partiti all’orario ufficiale delle 16 non superavano i duecento, e aggiungi pure un centinaio di partiti alla spicciolata); fa piacere l’aver visto varie famiglie con bambini piccoli, perlopiù sul percorso corto di 3.4 km, ma alcuni sul tracciato di 7.8 km, un gradevole “otto” ricavato in prevalenza sui parchi collinari immediatamente a sud del centro storico, con un dislivello complessivo di quasi 200 metri. Giro ottimamente presidiato dai vigili nel tratto urbano, e da molti volontari nelle zone campagnole. In discesa supero una giovane mamma che sta spiegando al suo bimbo (3 anni al massimo) che gli alberi hanno le radici per stare fermi; aggiungo che con le radici bevono l'acqua e mangiano anche la cacca, che per loro è buona. E lui mi chiede: anche la pipì? Certo, gli dico; se fai pipì sotto un albero lui ti dice grazie. Ma - aggiunge la mamma - i vigili ti fanno la multa.

Tra i podisti adulti che non mancano mai, c’erano specialmente gli affiliati alle società di Cittanova e Madonnina: dalla Cecilia con sorella, figlio e marito Italo (cui devo le foto usate per il collage), ai Malavasi al completo (Simona, Paolino & Maurito), a Giuseppe Cuoghi felice della sua nuova residenza a Piumazzo dove respira senza più ossido di carbonio la stessa aria dell’insigne Valerio Massimo Manfredi; a Micio Cenci, oggi in veste di fotografo mentre a corcamminare provvedeva la moglie Lella;  fino a Giangi, al cui arrivo dopo un’ora e trenta era per fortuna ancora presente il ristoro dotato di frutta e di tè, davvero squisito (al pari di quello del ristoro intermedio): ho detto a chi l’ha preparato che è, senza esagerare, tra i migliori del calendario podistico di quest’anno, non troppo felice per le corsette.

Domani si penserà al cronometro, e le occasioni non mancano: per oggi, siamo felici di aver “dato” in questo modo.

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14 luglio - Altra levataccia per un’altra 5,30, ormai è un vizio, stavolta molto fuori porta: a Sestola (provincia di Modena, ma a suo tempo famosa come patria adottiva di Alberto Tomba), un’ottantina di km da casa: e fortuna che la mia amica Paola ha buon cuore e una casetta in loco e mi offre un letto per passare la breve notte. Perché, per correre o camminare alle 5,30 . la sveglia suona alle 4,30 e bisogna buttarsi immediatamente giù dal letto altrimenti il corpo si rifiuta!

Ma esserci ne vale la pena, l’alba ha un fascino incredibile! Questa 5,30 è stata pensata ed organizzata da maestre e mamme delle Scuole elementari  di Sestola per finanziare progetti culturali. Bella pensata il darsi da fare, e bello farlo così con un’attività sportiva un po’ fuori dalle norme, all’alba, un gioco e un’avventura. E i bambini si divertono un sacco!

Il luogo è molto bello, per boschi e sentieri, un piccolo trail di 5 km e 300, con salitone e discese un po’ insidiose. Avventura nell’avventura, ed è bella l’atmosfera, il sentirsi parte di un gruppo,  tutti vestiti con le magliette gialle che almeno si distinguono nel bosco. E’ bello poter dire io c’ero! Molto bravi tutti e generosi anche gli sponsor che hanno offerto premi, magliette e il ristoro dell’arrivo, acqua e sacchettini con pezzi di parmigiano appena tagliato dalla forma, e pizzette! Unico difetto le indicazioni, non sempre chiarissime e un po’ piccine nel sottobosco scuro.

Tutto il ricavato, dai 10 euro per gli adulti e 5 per i bambini, sarà interamente donato alle Scuole elementari di Sestola.  Bellissimo stimolante inizio di giornata, peccato che la povera sottoscritta debba ritornare alla realtà e scendere a valle, in quella bolgia bollente in pianura. Ma ci saranno ancora altre avventure!

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È entrato nel vivo il 23° Circuito Podistico Corsa in Montagna SAT (Società Alpinisti Tridentini.).

Sette tappe, con l' esordio a Lavis domenica scorsa 28 maggio, dove è prevista anche la premiazione e festa finale venerdì 20 ottobre.

La seconda tappa é in programma venerdì 2 giugno ad Arco per il  6° Memorial Daria Morandi, con partenza alle 9.00 dal Largo SAT ed arrivo a Baita Cargoni dopo 12 km e 1200 m di dislivello. 

Percorso impegnativo disegnato nella cornice spettacolare dell' Alto Garda Trentino, dove sono attesi i migliori specialisti della corsa in montagna tradizionale. 

Previsto anche un percorso a carattere non competitivo di km 6.600, con partenza dalla Chiesetta di San Giovanni al Monte alle 10.30 ed arrivo sempre a Baita Cargoni, dove la manifestazione si concluderà con festa e premiazione.

Il tutto a cura della storica Sezione SAT di Arco, ormai prossima al centenario di vita, con la collaborazione delle associazioni locali. Sezione, quella arcense, impegnata anche a difendere il titolo nel Circuito conquistato nell' edizione 2022 con un leggero margine davanti alle Sezioni di Povo e Pinè. 

Unitamente al traguardo agonistico c' é, comunque, un altro traguardo a cui ormai da diversi anni è orientato in modo molto significativo il Circuito Podistico della SAT: il traguardo della Solidarietà. 

In totale 22 progetti di piccole dimensioni che, grazie soprattutto al contributo di atleti e sponsor, hanno contribuito ad elevare il livello di vita di molte persone in varie parti del mondo. 

Quest' anno il ricavato del Circuito -  spiega il coordinatore Giorgio Giacomelli. - sarà devoluto all' Associazione no profit "Helambu.Arcobaleno" presieduta da Giuseppe Dallavalle, che opera in Nepal impegnandosi a realizzare servizi e strutture di base, quali acquedotti, ambulatori, scuole elementari nelle zone del Paese devastato dal terremoto nel 2015.

Alla tappa di Arco faranno seguito le prove di Centa San Nicolò 18 giugno. -  Malè 15 luglio. -  Pinè 17 settembre. -  Vigolo Vattaro 24 settembre. -  Mattarello 8 ottobre. 

Per info ed iscrizioni, possibili  anche alla partenza delle singole prove:

www.circuitocorsainmontagna.it 

Nella foto alcuni atleti della Sezione SAT di Arco con il trofeo 2022, in compagnia del presidente Massimo Amistadi e dell' assistente spirituale don Franco Torresani.

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A circa cinque mesi di distanza dalla Hoka Maratona di Ravenna Città d’Arte 2022, è stato consegnato allo IOR, Istituto Oncologico Romagnolo, l’assegno firmato da Ravenna Runners Club legato al progetto attuato durante l’ultima edizione dell’evento ravennate. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale che conferma l’importanza e il peso specifico di questo legame che non si ferma solo al gesto simbolico, ma sostiene una battaglia sempre più attuale che si sofferma su tutte quelle malattie che ogni singolo giorno devono essere combattute.

Nella sede cesenate del Prime Center, centro multifunzionale dedicato alla prevenzione e alla medicina integrativa, il presidente di Ravenna Runners Club Stefano Righini ha consegnato nelle mani di Mario Pretolani Presidente Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, l’assegno di 5mila Euro alla presenza anche di Tommaso, testimonial del progetto che l’ha visto in primo piano in occasione della 23esima edizione della Hoka Maratona di Ravenna. Per Ravenna Runners Club la consegna dell’assegno allo IOR è l’ultima fase di un progetto charity che negli anni precedenti ha coinvolto numerose Onlus per una raccolta che ammonta complessivamente a 68.498 Euro donati.

Studente presso il Liceo Scientifico “A. Serpieri” di Rimini, il ragazzo diciassettenne ha deciso di prendere parte alla manifestazione bizantina vestendo i colori della Romagna che lotta contro il cancro per una ragione molto particolare: a luglio 2021, dunque poco più di un anno prima di presentarsi ai nastri di partenza della corsa dei mosaici, gli viene diagnosticato un tumore al ginocchio. «Ho reagito con positività – spiega – nella consapevolezza che fosse un problema che si poteva affrontare: anzi, spesso mi sono ritrovato io a dover tranquillizzare i miei genitori, che hanno appreso quella diagnosi in maniera sicuramente meno serena, anche perché mio padre in quel periodo era via per lavoro e non poteva essere presente».

Quando la professoressa di educazione fisica propone alla classe, per conto dell’Istituto Oncologico Romagnolo, se ci fosse stato qualcuno interessato a prendere parte alla “Maratona di Ravenna” anche come gesto a sostegno del percorso di cura di un proprio parente o di un proprio caro, Tommaso ha fatto un passo avanti e ha risposto presente. Non solo: ha deciso di proporre a compagni di classe ed amici di altre sezioni di accompagnarlo in questa piccola impresa. «Ciò che mi premeva era di mandare un doppio messaggio. Il primo è che quando ci sono delle difficoltà che sembrano più grandi di noi, in grado di travolgerci, occorre affrontarle comunque con grande positività e cercare di guardare il lato più bello delle cose anche quando sembra proprio non esserci. Certo: è molto più facile mantenere un atteggiamento di questo tipo quando sei circondato da persone che ti vogliono bene, che credono in te e decidono di supportarti in tutto quello che fai perché sanno che è qualcosa a cui tieni particolarmente. Ed è questo il secondo messaggio che volevo lanciare: l’amicizia, in questo tipo di percorsi, può rappresentare davvero un grandissimo valore aggiunto, che rende anche l’ostacolo all’apparenza più complicato qualcosa che invece sai di poter superare».

“Per noi si tratta di un altro passo fatto verso un progetto fantastico che è quello di raccogliere fondi per lo IOR – dice Stefano Righini, Presidente di Ravenna Runners Club –, da diversi anni siamo a fianco di questa realtà e anno dopo anno siamo sempre più orgogliosi di poter essere veicolo di promozione di messaggi importanti come quello lanciato da Tommaso. Inoltre, siamo felici di poter essere, con la Maratona di Ravenna, il teatro di valori come la grinta, la forza e lo spirito di gruppo che ha coinvolto Tommaso e i suoi compagni. Con questa consegna si chiude l’edizione 2022 e noi siamo pronti a ripartire per una nuova edizione”.

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Run for life è un evento sportivo organizzato per il settimo anno consecutivo da Socialtime odv, ad apertura della settimana dedicata alle donne, per promuovere la parità di genere e il rispetto reciproco quale condizione necessaria per una convivenza civile.
Si svolgerà il 5 marzo nel fantastico scenario del Parco di Monza con base organizzativa in Cascina San Fedele e partenza da viale Cavriga.

L’iniziativa, al di là del suo profilo tecnico fatto di 2 distanze competitive (21 e 10 km) e 3 non competitive (21, 10 e 5 km), è a scopo benefico: il ricavato andrà devoluto all’associazione il Veliero di Monza per contribuire alla ristrutturazione di Villa Valentina, che diverrà luogo di aggregazione e di inclusione per persone con disabilità fisiche e/o cognitive. 
Questo progetto, organizzato in collaborazione con I Gamber de Cuncuress, è stato sposato dal Comune di Monza, ha ottenuto un contributo da Regione Lombardia ed è patrocinato dalla Fondazione della Comunità Monza e Brianza, dal Centro Servizi per il Volontariato Monza-Lecco-Sondrio e da Fidal Lombardia.

Ci preme evidenziare che questo evento ha una forte valenza inclusiva. Saranno coinvolti nel processo organizzativo 80 disabili che si occuperanno dalla composizione dei pacchi gara, della gestione dei ristori e della distribuzione delle medaglie ai partecipanti.
Run for life ha spalancato la porta anche a 70 studenti appartenenti ad istituti scolastici superiori  (Porta, Floriani ed Hensemberger) che, con PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) attivati tramite il progetto “Green Energy”, potranno avvicinarsi al mondo del volontariato, apprendere metodologie organizzative, sviluppare competenze e scoprire le proprie soft skills.
L’evento diventa un punto di forza anche per diffondere su larga scala progettazioni territoriali sulla prevenzione del gioco d’azzardo e campagne #noslot.
A rendere ancora più speciale questa edizione sarà la partecipazione straordinaria della Rai e di Radio Rai 1 che conferiranno un premio speciale per le squadre ed i gruppi più numerosi.

https://www.podisti.net/index.php/calendario/16651-run-for-life.html?date=2023-03-05-09-15

Info ed iscrizioni su www.runforlifeitaly.it

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Villar Perosa (TO), 1-2 ottobre - Impressionano alcuni dati alla conclusione della seconda edizione del Campionato Mondiale di plogging andato in scena lo scorso fine settimana a Villar Perosa. In sette ore i settanta atleti classificati al traguardo hanno raccolto 1152kg di rifiuti (una media di 16,5kg a testa!) hanno pulito 2243km di sentieri, hanno privato l’atmosfera di 1.650 kg di CO2 (l’equivalente di 3 mesi di emissioni di un italiano medio).

La pratica sportiva, nata in Svezia, che unisce la corsa a piedi alla raccolta dei rifiuti, sta suscitando consensi a tutte le latitudini del pianeta. E il Campionato del mondo ha regalato uno spettacolo completo, connubio di prestazione atletica e rispetto ambientale.

Il giorno dell’apertura, al teatro sociale di Pinerolo, il direttore di gara Roberto Cavallo dava le coordinate dell’evento sottolineando le differenze e i miglioramenti rispetto alla prima edizione Tra i presenti anche Erik Ahlström, il corridore svedese primo ideatore del termine “plogging”.

Il primo ottobre la gara valevole per il titolo mondiale con partenza e arrivo nel Parco Agnelli di Villar Perosa, partita puntuale alle 9.
76 gli atleti alla partenza (84 erano sulla carta quelli classificatisi per la finale nelle gare di avvicinamento) in rappresentanza di nove Paesi, sette ore di gara, una montagna di rifiuti raccolti e 70 gli atleti giunti al traguardo.

Le gare di plogging sono originali anche per un altro motivo: non è detto che chi taglia per primo il traguardo sia il vincitore della competizione. I giudici di gara svolgono infatti un particolare calcolo che unisce la prestazione atletica al punteggio ambientale. Quest’ultimo è legato alla ‘qualità’ dei rifiuti raccolti e cioè alla quantità di CO2 tolta dall’ambiente. In parole povere una lattina raccolta vale più punti di un pezzo di carta. E un oggetto di alluminio conta ancora di più della piccola lattina.

La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 2 ottobre presso l’impianto sportivo del comune di Pomaretto dove sono stati incoronati i nuovi campioni mondiali. Donatella Boglione che ha collezionato 56258 punti (44483 punteggio ambientale + 11775 punteggio atletico) e Renato Zanelli con 99994 punti (84116 punteggio ambientale + 15878 punteggio atletico).

Classifiche complete e informazioni sul sito https://worldploggingchampionship.com/.

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4 ottobre - È San Francesco, Patrono d’Italia; qualche decennio fa era festa nazionale, adesso non più (c’era da ridurre le feste per incrementare la produttività, ma salvando quelle ‘politiche’), cosicché pochi hanno in mente la ricorrenza. Pochi (al di fuori degli scolari) anche a Bologna, dove oggi si celebrerebbe il santo Patrono, e fino a una ventina d’anni fa si correva la 50 km Bologna-Zocca, ora presso che dimenticata.

Non da “Vito” Alberghini però, ultramaratoneta di lunghissimo corso, e da una vita (56 anni) panettiere a Modena, che questa ultramaratona l’ha fatta due volte, ma quasi come allenamento, rispetto ai suoi dieci “Passatore” (miglior tempo 11h15; il doppio l’ultima volta...), o alla maratona corsa in 3h09 a Ferrara sotto la guida di Gigliotti, o alla Corrida di San Geminiano in 52:37, per non dire della 100 km su 250 giri di pista (a San Romolo, sopra Sanremo)…

Ma Vito (all’anagrafe Settimo, perché tale fu, di 9 figli complessivi), e Francesco in memoria del nonno, ha un altro motivo per non dimenticare il giorno di San Francesco (come non lo dimentica la moglie Francesca, pure lei panettiera, per 12 anni titolare anche di uno stand al mercato centrale, e sposata da 52 anni): perché ogni anno, questo 4 ottobre mattina, regala un filone del suo pane ai bisognosi (abitudine che si aggiunge a quella quotidiana di donare il pane avanzato ogni sera ai poveri della vicina abbazia benedettina di San Pietro).

Lo faccio – dice al sottoscritto, vecchio compagno e rivale di corsa e di sfottò – ricordandomi di quando, bambino a Cento di Ferrara (dove stavo in via Marescalca, segno del destino per l’inevitabile incontro sulle strade coll’omonimo Michele), poi a Modena, con la mamma bussavo alle porte altrui chiedendo, non soldi, ma farina, latte, uova per farci il pane e magari lo zucchero per qualche dolcino.

A 11 anni cominciò a fare il pane professionalmente: lo ricordiamo in gran spolvero nella bottega di viale Moreali, quartiere Sant’Agnese, dove la sua iniziativa di sfornare pane, pizza e dolci (i mitici bomboloni) e altro, ogni sera alle 23,30, aveva creato una happy hour tale da provocare intasamenti per la grande affluenza di giovani, fino alle 5,30. Si è poi trasferito a poche centinaia di metri, nella via Vignolese  (seminascosto da un Conad cui i suoi clienti contendono lo smilzo parcheggio), e mantiene l’happy hour al sabato e domenica.

- Ma i ragazzi vengono anche in altri giorni; tanto, io dalle 3 sono lì a impastare e cuocere, tutti prodotti tipici modenesi, bensoni con la marmellata, amaretti, stria ripiena, pasta fresca, tortellini fatti a mano passandoci in mezzo il dito mignolo: abbiamo insegnato il mestiere  anche a nostra figlia Annalisa, e chissà che qualcuno dei nipoti non voglia metterci il ditino anche lui…

Il discorso scivola sul podismo, che è stato per decenni la nostra ragione di vita comune: ma la Nove Colli l’hai mai finita?

- No, mi ci provai una settimana dopo il Passatore, e dovetti ritirarmi al 199° km (dieci km dalla fine…), e tu mi prendevi in giro mentre correvamo la maratona di Ferrara su pista…

- Da vergognarsi! Ma ne sono stato punito: dieci giorni dopo quella maratona mi è venuta un’ulcera pazzesca. Però anche tu, non eri male quanto a sfottò: ricordi quella volta che al Giro a tappe di Carpi raggiungemmo il povero Ermete, e tu lo prendesti in giro “Non ti vergogni a farti raggiungere da uno scarso come Marri?” (che era uno sfottò a due in un colpo solo).

-Bei tempi comunque: e tu che avevi promesso di non correre mai gare dove fossi costretto a camminare...? Adesso ho messo le scarpette da parte, un po’ per il mal di schiena, molto perché mi è passata la voglia. Però appena ho smesso mi sono venute quattro ernie…

-Forse faresti bene a riprendere le corse…

Ma quest’ultima frase non la sente nemmeno: è già nel retrobottega a infarinarsi le mani. Si avvicina l’ora di chiusura, stasera niente happy hour ma ci sarà ancora qualche bisognoso cui alleviare i morsi della fame.

Buon San Francesco, Vito.

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Sabato 1° ottobre a Villar Perosa va in onda il secondo Campionato mondiale di ‘plogging’ (per i dettagli si veda https://worldploggingchampionship.com/

Tra i cento atleti selezionati a partecipare al Campionato mondiale di ‘plogging’, sabato 1 ottobre, ci sarà anche Mimmo Piombo, atleta palermitano. La manifestazione che abbina la corsa alla raccolta di rifiuti, si svolge al Parco Agnelli di Villar Perosa (To). Nei mesi passati, Mimmo si è preparato con cura a questa gara particolare tenendo accese le sue due grandi passioni: la corsa e l’amore per la città di Palermo.

 

Mimmo, il termine ‘plogging’ è ormai abbastanza noto. Puoi riassumerci di cosa si tratta?

E’ una pratica sportiva che fa bene sia a chi la pratica che all’ambiente. E’ nata in Svezia qualche anno fa e unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti cercando di sensibilizzare la comunità a non lasciare rifiuti, a non produrne e a differenziare correttamente per il rispetto dell’ambiente. In quest’ultimo decennio la pratica si è sviluppata in tutto il mondo. Il termine deriva da due parole “plocka upp” che in svedese significa “raccogliere” e “jogging” che indica la corsa. Dunque si tratta di correre e raccogliere rifiuti lungo i percorsi.

Quando nasce il tuo interesse per il ‘plogging’?

Da sempre. Da quando ho cominciato a correre ho sempre cercato di rispettare l’ambiente. Era una mia passione. Soprattutto quando ci allenavamo al Parco della Favorita, vedendo l’abbandono di rifiuti ingombranti, cercavo sempre di ripulire dove ogni giorno ci allenavamo, E’ qualcosa di innato. Quindi è un trentennio che pratico questo sport, che non sapevo sarebbe diventato tale.

Cosa significa fare ‘plogging’ a Palermo?

Per me è diventata un’abitudine. L’abbandono di rifiuti a Palermo è un problema serio e io non voglio che la mia città diventi un grande contenitore. In ogni uscita che faccio, nel mio piccolo, cerco di raccogliere rifiuti e soprattutto differenziarli. Nei miei percorsi giornalieri ci sono aree ecologiche che ormai conosco molto bene; cerco di raccogliere e di differenziare: plastica, vetro e cartone. Faccio la mia parte. Certo a volte cadono le braccia a terra, perché quello che avevo pulito il giorno prima il giorno dopo è già sporco. Mi gratifica comunque vedere che qualche altro “pazzo” come me fa la stessa pratica. E questo mi incoraggia.

Sabato sarai presente alla seconda edizione dei Campionati mondiali di ‘plogging’. In cosa consiste precisamente la manifestazione?

La selezione per la mia partecipazione è partita il 1° maggio scorso. Praticamente ogni volta che si faceva una sessione di ‘plogging’ bisognava inviare le foto dei rifiuti raccolti e selezionati, i chilometri percorsi e l’altimetria. Sono stato selezionato tra i 100 atleti che partecipano a questa seconda edizione del Campionato. Due anni fa partecipai all’edizione pilota vincendo il Gran Premio speciale per la quantità di rifiuti raccolta. Certo, ho vinto “a mani basse” perché a Palermo non è tanto difficile trovare rifiuti. Dopo aver vinto il premio iniziai a seguire queste iniziative. Sabato vestirò i colori dell’ACSI Sicilia occidentale e ASD Sicilia Promo Sport Vacanze. Agonisticamente non sarà facile. Si partirà alle 9 per concludere alle 17 cercando di percorrere più chilometri possibile, più altimetria e più rifiuti possibili. Per i rifiuti c’è una tabella di riscontro; dunque non vincerà l’atleta che ha fatto più chilometri, ma bisogna fare dei calcoli in base ai rifiuti raccolti. Proprio per questo motivo la cerimonia di premiazione avverrà il giorno seguente.

Cosa diresti ad una persona interessata a cominciare?

Direi di avere tanta pazienza e perseverare. Molte volte ripulisco un percorso che l’indomani è nuovamente sporco. Pazienza. Lo ripulisco nuovamente: il mio sogno è avere un futuro più pulito. Dobbiamo lasciare ai nostri posteri il mondo nel miglior modo possibile. Ricordo che il giorno del compleanno della mia bambina, il 25 marzo scorso, abbiamo fatto una seduta di ‘plogging’ e lei si è divertita tantissimo. Ognuno con il suo sacco e i suoi guanti… Ho cercato di sensibilizzare i miei figli, ma anche gli amici. Fa sempre bene a sé stessi, all’ambiente e soprattutto al prossimo.

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Domenica, 15 Maggio 2022 23:37

Greenway del Sile 2022: alba magica

Lungo Sile (TV), 14 maggio - Non c'è un primo e neppure un ultimo. E' un viaggio di 60 km che inizia a Jesolo e termina a Treviso costeggiando tutto il percorso del fiume Sile. Lo scopo di questa manifestazione è la raccolta di fondi per una struttura trevigiana che ospita ragazzi con problematiche psicosociali. Ho sempre partecipato a questo viaggio, mai uguale, sempre con scorci della Greenway suggestivi.
Quest'anno è stata un avventura unica.

Partenza a mezzanotte di sabato sera dal lungomare di Jesolo. Soltanto 50 i partecipanti ammessi causa la gestione complessa dell'evento.Tutti però con il pettorale personalizzato con il proprio nome, e anche un bellissimo pacco gara.
Partiamo a razzo tra risate e allegria. Ciclisti che aprono la strada e ciclisti scope che chiudono. La luna illumina il sentiero e dopo una decina di chilometri vediamo oltre il Sile Venezia e le sue luci.

Ogni 7/8 chilometri vengono preparati dei ristori che fanno invidia ai trail blasonati. Fino al 20mo chilometro, la carovana di "eroi" continua a procedere a passo spedito. A questo punto la truppa inizia a sentire i primi sintomi di stanchezza. Siamo già a Pontegrandi e mancano ancora 40 km.

Assieme a un manipolo di coraggiosi io parto. Alle 5 del mattino, finalmente l'Alba Magica. A Quarto d'Altino un sole meraviglioso esce dalle acque del Sile offrendo uno spettacolo unico. Con la luce posso ammirare le bellissime ville che si affacciano sul fiume, le piante acquatiche e i cigni che guardano questo gruppetto di pazzi. Inizia a fare caldo e procedo un po' correndo e un po' camminando con i compagni di avventura. Siamo sempre nella Restera lungo il fiume e arriviamo a Casier.Manca poco, passato l'arco delle Alzaie del Sile già si vede il Ponte dea Goba e la Piazza dei Signori di Treviso.

8 ore e 40 minuti. Ma chissenefrega. Siamo tutti primi e tutti ultimi. Dopo la foto di rito, felici e pimpanti, tutti a fare festa. Un hotel di Treviso ha offerto a tutti un mega buffet. Organizzazione ottima. Non è mancato nulla.

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Corrono insieme dal 2015. E sarà così anche quest’anno, perché squadra che vince non si cambia. Treviso in rosa e la LILT Associazione Provinciale di Treviso stanno per lanciare il conto alla rovescia in vista dell’edizione 2022 dell’evento al femminile che anche quest’anno promette di realizzare numeri da record. 

L’appuntamento è in calendario per domenica 8 maggio, giorno della Festa della Mamma. Per Treviso in rosa sarà una sorta di ritorno al passato, dopo che l’emergenza sanitaria ha determinato l’annullamento dell’edizione 2020 (svoltasi in maniera solo virtuale) e penalizzato l’evento dell’anno scorso, andato in scena in piena estate e con le limitazioni imposte dai protocolli di contenimento della pandemia. 

Sarà una domenica di condivisione, divertimento e solidarietà che avrà anche un obiettivo concreto, proposto dalla stessa LILT: l’acquisto delle attrezzature necessarie per arredare e rendere pienamente funzionante la palestra riabilitativa nella nuova sede dell’associazione, in via Venzone a Treviso. 

“La LILT, oltre alla prevenzione primaria e secondaria, si è sempre occupata anche di prevenzione terziaria, cioè di seguire il paziente dopo la cura per limitare le complicanze delle terapie e assicurare il ritorno alla normalità, intesa come possibilità di tornare ad una vita simile a quella che precedeva la comparsa della malattia neoplastica - spiega il dottor Alessandro Gava, presidente di LILT associazione provinciale di Treviso ODV -. Nella nuova sede intendiamo realizzare una palestra che offra ai pazienti la possibilità di completare il percorso di riabilitazione, in modo da ridurre al minimo gli esiti della cura”. 

Ogni anno, oltre duemila malati oncologici si rivolgono alla LILT di Treviso per affrontare la malattia. Grazie al coinvolgimento di circa 800 volontari, l’associazione offre un sostegno basato su attività di prevenzione, formazione, riabilitazione, fisioterapia, animazione per i più piccoli, senza dimenticare i servizi di trasporto pazienti, dermopigmentazione e consulenza alimentare. 

La grande famiglia di LILT Treviso ha, in via Venzone, una nuova sede di mille metri quadri e cinque ambulatori, in cui i volontari, figure professionali come medici, psicologi e fisioterapisti, i malati e i loro cari possono incontrarsi e vivere al meglio i momenti che li uniscono. Nella nuova sede vi è anche la disponibilità di una palestra riabilitativa, che i fondi raccolti dall’edizione 2022 di Treviso in rosa contribuiranno a rendere pienamente operativa.    

L’evento dell’8 maggio si conferma così una grande occasione di condivisione e solidarietà, tutta al femminile. E la risposta delle donne non poteva che essere all’insegna dell’entusiasmo. 

“A oltre tre settimane dall’evento abbiamo già superato le tremila iscritte - spiegano gli organizzatori di Trevisatletica e Corritreviso -. Significa che le adesioni, già adesso, sono oltre il doppio dell’anno scorso. Abbiamo attivato una cinquantina di punti d’iscrizione fisici, disseminati fra le province di Treviso, Venezia e Padova, che stanno lavorando a pieno regime. E continuano naturalmente ad essere attive le procedure d’iscrizione online. Ogni informazione per l’iscrizione è disponibile nel nostro sito, all’indirizzo www.trevisoinrosa.it, e nei canali social ufficiali”. 

Non solo: domani, sabato 16 aprile, tra le 9 e le 13, un gazebo di Treviso in rosa sarà presente in città, nei pressi di Porta San Tomaso, insieme ai volontari della LILT, per raccogliere iscrizioni e presentare i contenuti dell’evento. 

L’edizione 2022 di Treviso in rosa si svilupperà su un percorso di 7 km che toccherà i luoghi più suggestivi del centro storico cittadino. La partenza – adesso è ufficiale – sarà in viale Bartolomeo d’Alviano, ai piedi delle Mura. Mentre il traguardo, il village dell’evento e la grande festa finale animata dai deejay di Radio Company troveranno posto in cima alle Mura, sfruttando l’ampio spazio del Bastione San Marco.  

Tutte le iscritte a Treviso in rosa riceveranno la t-shirt ufficiale, ovviamente di colore rosa, e un simpatico zainetto, oltre al pettorale personalizzato con il proprio nome. Il rosa, a Treviso, è più che mai il colore del divertimento e della solidarietà. Appuntamento a domenica 8 maggio. Di corsa o camminando, non fa differenza.   

 

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Venerdì, 15 Aprile 2022 22:07

4 Passi per il Mondo: fai del bene correndo!

Tutto è pronto per la partenza di un nuovo evento innovativo nel panorama delle corse amatoriali brianzole.

“4 passi per il mondo” è una corsa non competitiva per adulti, bambini e famiglie che riserva qualcosa di davvero speciale: sia che tu voglia camminare o correre, farai del bene! Tutto il ricavato sarà devoluto all’associazione “In Missione Onlus- Amici del Sidamo” che da 40 anni sostiene importanti progetti umanitari e missioni in tutta l’Etiopia. 

Il 22 maggio si partirà dall’Oratorio San Mauro di Bernareggio (MB), in Via Obizzone 24, per poi attraversare sentieri e strade del comune di Bernareggio, fino a Ronco Briantino e Carnate. Ogni partecipante potrà liberamente partire tra le ore 8.30 e le ore 11.00. Ci sarà la possibilità di scegliere tra due percorsi alternativi: quello da 5 km o da 10 km. 

L’arrivo finale della corsa sarà sempre all’Oratorio San Mauro, dove saranno presenti numerosi stand dedicati alle diverse realtà di volontariato. Inoltre, sia per i più piccoli che per i più grandi, ci saranno attività ludiche e d’intrattenimento per tutto il pomeriggio. 

Dalle ore 11.30, ci sarà la possibilità di pranzare in Oratorio, con diverse specialità. 

Grazie alla quota di partecipazione alla corsa pari a 7€ (gratuita per i minori di 12 anni) sarà possibile sostenere progetti in Etiopia per aiutare donne, giovani e bambini a costruirsi un futuro di speranza. 

Il Comune di Bernareggio ha garantito il patrocinio per questa iniziativa, riconoscendone le potenzialità. Infatti, l’evento sarà in grado di radunare la comunità del paese e dintorni, diventando così un importante momento di aggregazione e di legame con il territorio. 

Sito WEB: www.amicidelsidamo.org/4-passi-per-il-mondo/ 

Seguiteci anche su Facebook e Instagram: @4_passiperilmondo

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