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Dic 15, 2018 4914volte

Maratona di Catania: si discute prima di cominciare

20 anni fa, Govi c'era già 20 anni fa, Govi c'era già S. Morselli-R. Mandelli

Domani, domenica 16, prende il via la “prima” maratona di Catania, insignita dalla Fidal della Bronze Label. Basterà un vialone rettilineo di 10,5 km (anzi, se capiamo bene, da 5,250) per contenere tutti gli 814 iscritti, dei quali però solo184 prenderanno parte alla maratona (cioè in su e in giù per 4 volte) e  414 alla mezza maratona, secondo i comunicati ufficiali. I quali aggiungono che la grande maggioranza dei corridori è siciliana, e la società con più atleti al via è l’Atletica Sicilia che organizza l’evento, con 61 iscritti, seguita da Floridia Running (28), Podistica Messina (27), Atletica Augusta Club (24) e Pietro Guarino Rosolini (20).  Ma è previsto pure qualche bolognese, milanese e veneziano, oltre a un contingente di polacchi e altri da una decina di stati esteri.

Certo il percorso non attira granché, e dall’ultimo comunicato abbiamo notizie di qualcuno che ne abbia lamentato lo squallore (come se non bastasse: poche settimane dopo che il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente, incentrato  sui settori di aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente ed energia, ha collocato Catania al 104° e ultimo posto in Italia, con un peggioramento rispetto al 100° posto dell’anno passato). Recita infatti un comunicato di questa mattina:

 In merito a notizie apparse stamane su alcuni media, riguardo la scelta del percorso della Maratona di Catania, colpa a loro dire dell’Amministrazione comunale, l’organizzazione dell’Atletica Sicilia, pur non volendo strumentalizzare la notizia ad un giorno dalla manifestazione, precisa che l’idea è nata dal volere di riportare la maratona a Catania, avviando un progetto pronto a coniugare l’aspetto sportivo  con il minimo impatto  sulla città; questo perché mesi addietro non si era a conoscenza della effettiva ricaduta che l’evento avrebbe avuto. Adesso, numeri alla mano, ci dicono che si è pronti per proseguire nel progetto.  Ovviamente, l’idea di “andare” sul lungomare Kennedy è stata dettata dal fatto che la cosa avrebbe ridotto i costi, riguardo l’allestimento di tutta la parte del percorso stesso e al contempo avrebbe ridotto l’impatto sulla città in termini di traffico. La location sul litorale della Plaia  mira a destagionalizzare l’intera zona, dando la possibilità agli albergatori di avere un buon numero di richieste anche in un periodo diverso da quello estivo e quindi di piena affluenza. Non ultima la possibilità di offrire agli atleti, sempre alla ricerca di buone performance, un percorso piatto e di conseguenza veloce, che ben si presta a ottimi risultati cronometrici.  L’organizzazione non ha dunque lasciato nulla al caso e ha lavorato di pari passo con l’Amministrazione comunale, sempre disponibile sin dall’inizio, fino ad arrivare agli ultimi giorni con gli interventi di pulizia straordinaria effettuati proprio sul viale Kennedy. Proprio per questo ci auguriamo che dopo il 16 dicembre la stessa Amministrazione comunale sia pronta per “parlare” del 2019, per una maratona che non è abbandonata ma che è la maratona della città.

Insomma, a denti stretti si ammette che utilizzare uno spazio ristretto facilita la gestione (certo, bastano un ristoro alla partenza/arrivo/giro di boa, e uno a metà, e tutto è fatto). Curioso l’avvertimento degli organizzatori: Per la maratona saranno predisposti dei ristori a loro dedicati con frutta, biscotti secchi, frutta secca. Attenzione: I ristori per i maratoneti saranno opportunamente segnalati e non potranno essere utilizzati da coloro che partecipano alla Mezza Maratona e 10,5km, in caso contrario saranno previsti provvedimenti come da regolamento.
Cosa prevede il regolamento per chi attinge a un ristoro senza il pettorale apposito per quella gara??

Né, col percorso quasi in pista, si rompono le scatole al traffico, che nel resto della città proseguirà come sempre, con “minimo impatto”. Che poi mettere un percorso su una certa strada faciliti l’occupazione alberghiera di quella zona ‘balneare’ lo si vedrà coi fatti.

Quanto poi alla denominazione di “prima” maratona di Catania, siamo come al solito al numero 1 della seconda, terza o N serie, dal momento che in questa città (senza considerare le maratone che si dirigono verso l’Etna) il 4 novembre 1966 si svolse addirittura il campionato italiano di maratona (sotto vi diamo l’ordine d’arrivo dei primi dieci, solo maschi come usava allora); e il 31 dicembre 1998 vi si corse la “98 Sicily Marathon”, conclusa da 165 atleti, su un percorso addirittura tracciato e diretto da Orlando Pizzolato con l’assistenza di Alberto Cova.

Il giro era sicuramente più ameno dell’attuale, dato che partiva e arrivava nella centrale e panoramica Villa Bellini, si spingeva fino ad Aci Trezza poi rientrava in città all’altezza della mezza maratona per concludersi con 4 giri di 5 km. Vinse il keniano Paul Yego nel tempo di 2.09:08 (che sarebbe eccellente se il percorso non fosse risultato più corto di circa 1400 metri), mentre fra le 10 donne arrivate prevalse l’ucraina Irina Skliarenko in 2.44:28.
Anche vari podisti amatori realizzarono tempi meravigliosi, salvo poi essere sospettati, non solo dei 1400 metri in meno che toccarono a tutti, ma di non aver fatto nemmeno tutti i 4 giri richiesti (infatti, in mancanza di chip e di altri strumenti più artigianali, di spunta manuale ecc., erano i giudici d’arrivo a chiedere ai podisti in transito se avessero finito o gliene mancava ancora).

Cartelli pubblicitari lungo le strade ammonivano “Non fate cassate!” (era la pubblicità di una ricotta).

Alla sera, il sindaco long-stay Enzo Bianco presiedette le feste per il nuovo anno, proclamandolo, in anteprima assoluta, quasi cinque minuti prima della mezzanotte. Il povero William Govi, che dopo aver corso era in piazza con una bottiglia di spumante e tanti bicchieri di carta per gli amici, commentò: qui è tutto più corto, dalla maratona all’anno!

Non sappiamo se l’esperienza fu ripetuta: ci basta però per dire che questa del 16 dicembre 2018 non è la prima. Speriamo almeno che sia la migliore.

 

Ecco la nostalgica classifica della maratona di Catania del 4 novembre 1966

  1. Antonio Ambu (Lilion Snia Varedo) 2.22’24”2
  2. Domenico Ascenzi (Fiamme Oro Bari) 2.27’02”
  3. Hermann Geier (Sudtiroler Bolzano) 2.28’39”2
  4. Giovanni Pizzi (Fiamme Gialle) 2.29’31”
  5. Giorgio Zanfrini (Fiamme Gialle) 2.31’29”1
  6. Francesco Amante (Lib. Catania) 2.31’31”3
  7. Paolo Accaputo (Fiamme Gialle) 2.32’19”2
  8. Umberto Laganà (G.S. Italsider Genova) 2.33’22”3
  9. Giuseppe Errico (Fiamme Oro Bari) 2.35’03”
  10. Francesco De Menego (Fiamme Gialle) 2.35’15”3

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