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Feb 12, 2019 4854volte

Barletta (BT) - Barletta Half Marathon 2019

Il podio maschile Il podio maschile Foto Roberto Annoscia

10 febbraio - Gran lavoraccio per la Barletta Sportiva che ha organizzato l’edizione 2019 della Barletta Half Marathon, uno degli eventi più sentiti e partecipati di tutto il Meridione.

Numeri ufficiali sugli iscritti della vigilia non sono stato capace di rilevarli, in fase di partenza gli addetti ai lavori hanno parlato di 2500 partecipanti complessivi, tra ufficiali e 'portoghesi', so solo che una marea umana si è mossa allo sparo del Giudice.

Le classifiche ufficiali finali parlano di 2084 finisher, tra cui 292 donne, per un’autentica festa sportiva.  

Raduno fissato in Piazza Castello, in zona centrale, ottima l’idea di far lasciare le vetture degli atleti presso il parcheggio di un noto ipermercato non troppo distante.  

Sarebbe stata utile l’installazione di qualche bagno chimico in più dato il numero elevato di partecipanti, anche se in tanti non hanno compreso che nella villa antistante era a disposizione la struttura pubblica.

Giornata climaticamente perfetta, quasi primaverile, con aria fresca e cielo soleggiato, solo nel finale si sono sentiti gli effetti dell’aumento della temperatura, soffrendo un po’ questo improvviso e momentaneo caldo.   

Ben organizzata la distribuzione di pettorali e chip (già cominciata dalla sera prima), con suddivisione per zone di provenienza; un po’ distante il punto di consegna dei pacchi gara, pacchi gara contenenti la bella maglia a maniche lunghe celebrativa, oltre a prodotti alimentari.

Iscrizione fissata a 20 euro, senza step temporali, ma con la possibilità di realizzare sconti iscrivendosi contemporaneamente a eventi gemellati.

Purtroppo problemi si sono riscontrati a livello di segreteria, con alcune iscrizioni ricostruite in corso, ma che hanno portato a sforare i tempi tecnici, con la partenza avvenuta con circa mezzora di ritardo, rispetto alle ore 9.00 previste, con i tappeti di rilevamento elettronici sistemati all’ultimo istante, quando gli atleti erano già dietro la linea di partenza, pronti e “riscaldati”.

Ottimo il lavoro dello speaker Paolo Liuzzi, sempre vitale e frizzante, più forte di ogni difficoltà, oltre alla solita competenza.  Incredibile l’operosità degli addetti ai lavori, tutti hanno dato davvero il massimo, Enzo Cascella, il presidente, e Assunta Paolillo, erano dappertutto.

Fasi di pre-gara abbellite dagli sbandieratori, dai tamburi, dalle signore in costumi tipici, tutto “molto bello”, tutto a caratterizzare una manifestazione sempre molto ben gradita da tutti gli atleti.

Presente in fase di avvio anche il presidente della Fidal Puglia, Giacomo Leone, poi richiamato a Palo del Colle per la contemporanea prova dei CdS di corsa campestre.

Partenza ritardata, dunque, ma che ha visto un primo via riservato ai campioni della solidarietà, gli spingitori con Spiry e Tommaso, l’incredibile Cosimo Girolamo da Alberobello, due stampelle e una gamba sola, persone che compiono vere imprese  che vanno oltre lo sport, esempi di vita.

Poi, finalmente dopo tanta attesa, il via alla Mezza competitiva: da subito in testa tre grossi calibri, Mimmo Ricatti, Pasquale Rutigliano e Pasquale Selvarolo, dietro gli outsider e poi un lungo lunghissimo fiume umano, che davvero sembrava non finire mai.

Il percorso, oramai, certificato e standardizzato, ha compiuto inizialmente un giro della zona Castello ripassando sul punto di partenza dopo circa un chilometro e mezzo, per poi avviarsi in città passando sotto la statua di Eraclio, con tratti anche sull’antica e scomoda pavimentazione e, progressivamente, avviarsi sul Lungomare Pietro Mennea, percorrendolo verso Levante, tornare indietro e, circa al 13° km, entrare nel fossato del Castello, sullo sterrato, e poi uscire verso il Lungomare, questa volta a ponente. Il giro di boa circa al 17° e il ritorno verso il traguardo, con l’ultimo tratto cittadino, il lungo viale, la svolta a sinistra e il tappeto rosso che conduce all’arrivo.   

Tracciato certamente non facile, con diverse curve e conseguenti cambiamenti di ritmo: alcuni mi parleranno della presenza di un leggero venticello nei tratti sul mare, altri lamenteranno la curva finale, un po’ pericolosa quando spingi al massimo.

Personalmente, per le prossime edizioni, effettuerei la blindatura della zona arrivo: troppi cittadini e troppi corridori già arrivati hanno attraversato il viale di arrivo, mettendo a repentaglio prestazione e salute di chi ancora arrivava. Poi, sarà stata la mezzora di ritardo, saranno state le troppe manifestazioni che si ripetono in città, ma per la prima volta ho sentito i residenti di Barletta lamentarsi dell’ennesima chiusura al traffico del centro cittadino…

Tornando alla cronaca, da registrare l’improvviso ritiro di Mimmo Ricatti al 7° km per un dolore al polpaccio: lotta per la vittoria ristretta così a Rutigliano e Selvarolo, con il secondo più giovane e ricco di forze. E, in effetti, il ragazzone di Andria, da quest’anno tesserato per l’Atletica Casone Noceto (Parma), mette in campo tutta la sua gioventù e va ad imporsi meritatamente in 1h09:53: per Pasquale Selvarolo il giusto tributo dalla folla che lo applaude convinta.

Secondo posto per il bitontino Pasquale Rutigliano (OlimpiaEur Camp Roma), instancabile e dovunque sempre sul podio, che chiude in 1h11:29, con il bravissimo Massimiliano Strappato (Atletica Amatori Osimo), terzo in 1h12:11.

Sempre deciso, Vito Loconte (Atletica Sprint Barletta) è quarto in 1h13.59, seguito dallo splendido duo della Free Runners Molfetta, i due compagni anche di allenamento, Pietro Antonio Tamborra e Michele La Vista, rispettivamente quinto e sesto in 1h14:06 e 1h14:10. Festeggia al meglio la nuova maglia della Runners Cerignola, Giuseppe Bonavita, settimo in 1h14:38, seguito dall’altro e altrettanto bravo rappresentante dell’Atletica Amatori Osimo, Mattia Franchini, ottavo in 1h15:23, e dal caparbio Emanuele Coroneo (La Mandra Calimera), nono in 1h15:34. Decimo il triatleta della Montedoro Noci, Michele Insalata, in 1:15:54.

1782 gli uomini classificati, chiude Pasquale Mastrapasqua (Barletta Sportiva) che realizza il suo record negativo, ma soprattutto sfida la sorte avendo corso con oltre 39° di febbre!

Tra le donne, è inizialmente in testa la molisana Paola Di Tillo, con Daniela Tropiano ad inseguire. Man mano, il divario diminuisce sempre più con Tropiano che raggiunge e scavalca la collega e si avvia verso l’ennesimo trionfo di queste ultime stagioni, affermandosi in 1h27:06. Il bello di Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) è che può vincere o perdere, ma non lascia mai il suo sorriso!

Sempre potente, Paola Di Tillo (Gruppo Sportivo Virtus Campobasso), deve accontentarsi del secondo posto in 1h28:49; è terza la forte salentina Alessandra Scatigna (Salento Is Running Carmiano), in 1:32:22.

Ottima Emoke Csilla Pummer (Free Runners Molfetta), quarta in 1h34:09, seguita dalla coriacea Maddalena Carella (La Fenice Casamassima), quinta in 1h36:32, e dalla determinata Rosanna Simonetti (Running Academy Lucera), sesta in 1h38:01. Brava Marilena Piccirilli (I Podisti di Capitanata Foggia), settima in 1h38:24, seguita dalla mitica Vittoria Elicio (Atletica Amatori Corato), ottava in 1h38:47, e dalla capace Anna Maria Natale (Atl. Padre Pio S. Giovanni Rotondo), nona in 1h38:52. Chiude la lista delle 10 top, Luana Chiara Piscopo (Dream Team Bari), che taglia il traguardo egregiamente in 1h39:03.

292 le donne giunte al traguardo: completa la lista Teresa Lops (Amici del Cammino Barletta) in 2h54:20.

Bellissima la medaglia al collo di ciascun finisher, i colori di Barletta e l’immagine di Ettore Fieramosca, uno dei simboli barlettani. Ricco, come tradizione, il ristoro finale, ma non c’è tempo perché, mentre ancora arrivano gli ultimi, comincia la cerimonia di premiazione…

Si celebrano subito i due podi maschile e femminile, le note di “We are the Champions” dei Queen celebrano i migliori tre uomini e le migliori tre donne. Il Trofeo, premio tecnico, premi alimentari ricompensano lo sforzo e la prestazione di questi valenti atleti.

E’ il turno delle varie categorie, sono chiamati i primi otto di ciascuna: targa e premio in natura anche per loro, già la gioia di salire sul podio ricompensa gli sforzi.

A chiudere, targhe e confezioni di gnocchi per le prime cinque società con più atleti giunti al traguardo:  nonostante le risorse umane sacrificate per l’organizzazione vince la Barletta Sportiva, che rinuncia al proprio premio e lo lascia agli altri team che seguono.

Un premio va anche a Cosimo Girolamo e a tutti i collaboratori, Enti e singoli, che hanno permesso l’effettuarsi di questa bella manifestazione e della conseguente mattinata di sport.

I saluti di speaker Paolo e via;  ora, il resto del lavoro per gli addetti per ripristinare la città al suo volto abituale…

Come già scritto, non è davvero facile organizzare una manifestazione di questo livello e con questi numeri, la mezza di Barletta si conferma gara di primo piano: sarebbe auspicabile magari trovare continuità nelle  collaborazioni esterne, perché questa manifestazione merita tanto, e tanto sa offrire ai suoi partecipanti.

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