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Set 30, 2019 Ufficio Stampa Evento 2732volte

Ferrara Marathon: vincono Kibet Ken Mutai e Federica Moroni

Il vincitore in azione sull'argine del Po Il vincitore in azione sull'argine del Po Pierluigi Benini

29 settembre– Cielo blu, sole splendente e una temperatura che ha superato i 26 gradi, hanno caratterizzato la 46ˆ edizione della Ferrara Marathon. 

Quasi tremila i partecipanti alle quattro gare: 42K, 21K, 30K (1700 in tutto i competitivi), e alla Family Run di 6.5K, con start e arrivo in corso Martiri della Libertà, all’ombra del Castello Estense, la cui prima pietra venne posata proprio il 29 settembre di oltre sei secoli fa, nel 1385.

L’evento, fiore all’occhiello del podismo ferrarese, organizzato dalla Corriferrara A.S.D., ha visto trionfare Kibet Ken Mutai, proveniente dagli altipiani di Eldoret (Kenya), che ha chiuso in 2:24:03, e in campo femminile la riminese, specialista delle ultramaratone, Federica Moroni, 2:53.34.

Per entrambi si è trattato di una corsa quasi totalmente in solitaria, come hanno spiegato a fine gara.

Mutai: «Mi è piaciuto il percorso ma faceva davvero molto caldo e ho patito un po’; fino al 9° km ho corso insieme ad altri atleti della mezza maratona, poi ho proseguito in totale solitudine fino al traguardo».

Moroni: «Non è la prima volta che corro qui, lo scorso anno ho partecipato spingendo Fabrizio, un ragazzo disabile. Il percorso mi è piaciuto tantissimo, Ferrara è una città d’arte che ho nel cuore. Per quanto riguarda la competizione sono partita regolare, sempre da sola. È la terza maratona di seguito che corro nell’arco di tre settimane e forse il ritmo non era velocissimo, ma così ho potuto apprezzare maggiormente il percorso. Stupendo il lungofiume e la parte finale nel centro storico. Sono specialista delle lunghissime distanze, ho corso più volte il Passatore e ho vinto i campionati italiani della 50 km».

Per quanto riguarda la Ferrara Half Marathon, hanno primeggiato il keniano Kimeli Hosea Kisorio che ha chiuso la gara in 1:03:56, e tra le donne Federica Proietti, 1:19:04, che ha fatto il vuoto dietro di sé, staccando la seconda di oltre sei minuti.

Proietti: «Sono partita subito in testa e ho mantenuto la posizione fino alla fine; la vittoria però è stata inaspettata. Non avevo mai visitato Ferrara, sono originaria di Roma e abito in Toscana, e vederla a suon di chilometri è stato bellissimo e ha rappresentato un buon test in vista dei Campionati Italiani di Palermo».

E poi c’è chi ha corso la distanza intermedia, la 30K, e sono davvero tanti: ben 521 runners (506 arrivati).

A farla da padrone in campo maschile è stato Tommaso Manfredini, 1:45:16 il suo tempo, e tra le donne Claudia Gelsomino, 1:58:58, già vincitrice della Ferrara Marathon nel 2014.

Manfredini: «Ferrara mi porta bene, quattro anni fa vinsi la Diecimiglia. Questo è il primo test sulla lunga distanza in vista degli Italiani di Maratona in programma il prossimo novembre. Il percorso è bello, veloce, ma il caldo ha influito sulla performance. Ho fatto una gara tutta in progressione, poi ho agganciato il leader al 20° km e sono andato via».

Gelsomino: «Avevo già corso e vinto a Ferrara nel 2014. Il percorso è bello e veloce, ha rappresentato una buona prova in vista di una prossima 42K autunnale».

15 le nazioni presenti: Austria, Brasile, Croazia, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Kenya, Repubblica di San Marino, Spagna, Svizzera, Ungheria, Usa, per quasi duemila partecipanti, a cui si somma il migliaio di runners e camminatori della Family Run di 6.5 km, partiti in coda alle tre gare competitive.

Commenti

Andrea Maggi, Assessore allo Sport del Comune di Ferrara: «Ormai è una grande tradizione questa competizione che oggi spegne ben 46 candeline, ed è un colpo d’occhio bellissimo. Complimenti agli organizzatori perché c’è tanto lavoro dietro questo successo».

Massimo Corà, presidente della Corriferrara: «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e quindi circa tremila iscritti tra tutte le gare. Questi sono i numeri che Ferrara può fare e va benissimo. È stata una bella festa per tutti, il percorso è piaciuto, e i runners mi hanno fatto i complimenti per la pazienza dei ferraresi che non hanno protestato lungo il percorso, ma hanno atteso senza fretta il passaggio dei concorrenti. Questo significa che il circuito nuovo ha funzionato al meglio».

Le parole di Stefano Petranca, il runner non vedente che ha corso la 21k

«È andata molto bene, nonostante il tempo con cui ho chiuso (1:51:08) per problemi di debolezza muscolare, ma grazie alla mia guida sono arrivato fino in fondo. Il percorso è bello, piatto, veloce, con qualche strappetto che non dà fastidio. Cristian, che ha corso con me, mi ha descritto così bene il paesaggio che mi è sembrato di vederlo perfettamente».

Per tutti i finishers la medaglia a forma di chiave, che i volontari hanno messo al collo dei partecipanti al termine della fatica. Una chiave di colore argento opaco, per aprire simbolicamente le porte e il cuore della città.  

 

PODIO MARATONA MASCHILE

1 - Kibet Ken Mutai (KEN), 2:24:03

2 - Lorenzo Perlo, 2:31:40

3 - Stefano Moraschetti, 2:48:35

 

PODIO MARATONA FEMMINILE

1 – Federica Moroni, 2:53.34

2 – Claudia Marietta, 3:10:26

3 – Maria Rosa Costa, 3:23:57

 

PODIO MASCHILE 21K

1 – Kimeli Hosea Kisorio (KEN), 1:03:56

2 – Sammy Kipngetich (KEN), 1:04:39

3 – Emanuele Generali, 1:10:35

 

PODIO FEMMINILE 21K

1 – Federica Proietti, 1:19:04

2 – Veronica Paterlini, 1:25:35

3 – Denise Cavallini, 1:27:18

 

PODIO MASCHILE 30K

1 -Tommaso Manfredini, 1:45:16

2 – Giovanni Vanini, 1:45:18

3 - Alessandro Donati, 1:49:05

 

PODIO FEMMINILE 30K

1 – Claudia Gelsomino, 1:58:58

2 – Giorgia Mancin, 2:07:47

3 – Isabella Manetti, 2:10:54

 

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