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Ott 08, 2019 3636volte

Molfetta (BA) - 14^ CorriMolfetta

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

6 Ottobre - Il fascino di Molfetta illuminata dal sole e vitalizzata dai circa 1600 podisti in movimento: questa l’immagine cartolina che resta negli occhi di chi ha vissuto la 14^ edizione della CorriMolfetta.

Manifestazione notoriamente organizzata in maniera egregia dalla locale Associazione Free Runners, con in testa il presidente Sergio Gervasio e il tuttofare e simpatico “brontolone” Gaetano Milone, con tutti, ma tutti i soci, davvero compatti per onorare al meglio l’organizzazione della 13^ tappa del Corripuglia, il campionato regionale master di corsa su strada a tappe.

Basta partire qualche minuto prima e il parcheggio si trova comodamente non troppo lontano dal punto nevralgico della gara, il centralissimo Corso Dante Alighieri, all’altezza del “Monumento al Marinaio”, con piena visione del mare e della zona portuale.

Numerosi i bagni chimici dislocati in più punti, sempre pulita la tradizionale struttura fissa: il primo problema è risolto.

La novità è dettata dall’omologazione del percorso di 10000 metri esatti per rendere la corsa ancor più appetibile, segno di ulteriore voglia di crescita da parte degli organizzatori.

Novità anche per i punti di definizione delle procedure di iscrizione e di ritiro pacchi gara, leggermente spostati; tutto si rivolve in maniera rapida, un ricco pacco gara con tanto di maglia celebrativa e numerosi prodotti alimentari soddisfa i partecipanti, che hanno versato la quota di otto euro, solita tariffa Corripuglia per gara nazionale.

Presenta la manifestazione il professor Giuseppe Acquafredda, ex staffettista dell’Avis Barletta con l’immenso Pietro Mennea, che dimostra di non aver perso i ritmi rapidi di gioventù commentando prontamente ogni fase della manifestazione.  

Partenza prevista per le ore 9.30; la giornata soleggiata ma fresca, con persino un po’ di venticello nei tratti sul mare, consente di respirare.

1233 gli atleti Fidal iscritti; 329 i liberi impegnati sul tracciato di soli 5 chilometri.

Zona partenza ottimamente predisposta con la pole riservata agli atleti più veloci e selezionati in precedenza dalla Commissione Master della Fidal Puglia: il loro pettorale è contraddistinto dallo speciale bollino che permette l’ingresso nella gabbia.

Progressivamente gli atleti terminano il solito riscaldamento pre-gara e vanno a schierarsi nel proprio settore di competenza; giunti anche gli ultimi ritardatari, con gli organizzatori a creare il cordone umano, si può davvero partire.  

Tutti dietro la linea, l’ok della Polizia Urbana sul percorso e il giudice che lascia partire lo sparo che decreta il via: in un attimo il plotone è allungatissimo, i primi sono già distanti quando gli ultimi ancora passano sulla linea di partenza.  

Il giro iniziale su Piazza Garibaldi, Via Fiorino, passando davanti allo stadio Poli, per prendere il lungomare Colonna e tornare sul punto di via: sono già passati 2500 metri, in testa guida Gaeta, segue Di Giulio, a sua volta seguito da Napoli, Uva  e Trentadue, incalzati da Marotti e Tedone.
Tra le donne comanda Filannino, segue Labianca, poi Casaluce, man mano tutte le altre.

Il tracciato si sviluppa ora in zone meno centrali, non ci sono particolati difficoltà altimetriche (se non la classica salita all’incirca tra il settimo e l’ottavo chilometro), ben blindato al traffico veicolare, sorvegliato, con ristoro di bottigliette d’acqua a metà distanza.
Gli atleti ritornano sul Lungomare Colonna, gli spettatori sono oramai nettamente aumentati, l’aria e la brezza di mare infondono coraggio, sono gli ultimi metri prima di giungere sul largo e lungo Corso Dante che porta al traguardo.
Proprio su Corso Dante qualche ragazzino dotato di bici elettrica pensa “bene” di attraversare la sede stradale quando passano gli atleti, rovinando il ritmo e lo sprint (vero Francesca Labianca?): non ne ha colpa nessuno, se non il lassismo attuale che consente tanta maleducazione ai nostri ragazzi di età da scuola media inferiore.

Ma torniamo alla corsa: un uomo solo al comando, una gara perfetta nella gestione, Giuliano Gaeta (Montedoro Noci) iscrive il suo nome nell’albo d’oro della Corrimolfetta, il titolo della 14^ edizione è tutto suo. 33:10 il suo crono, il gps di Giuliano (come quello di tanti altri atleti) segna 190 metri in più rispetto alla distanza omologata, Giuliano sbraita, senza quei 190 metri avrebbe migliorato il personale, ma c’è da capire se questi gps siano sempre e comunque veritieri.
Natale Napoli (Atletica Isaura Valle dell’Irno), davvero bravo,  è secondo in 34:17, a precedere l’idolo di casa, il buon Michele Uva, festeggiatissimo dalle sue bimbe che l’osservano e lo incitano dall’alto di un balcone: 34:24 il suo crono, sufficiente per battere il terribile Francesco “Ciccio” Marotti (Enterprise Giovani Atleti Bari), quarto in 34:35, ed Enzo Trentadue, il general manager della Dynamyk Palo del Colle, quinto in 34:46.
Sprint fratricida tra i due gioielli della Pro Canosa: Antonio Di Giulio resiste per una secondo ad Antonio Di Nunno, 34:51 a 34:52, sesto e settimo; ottavo, in 34:56, Mimmo Tedone (Dynamyk Palo del Colle), reduce dal successo nazionale alle Netturbiadi, seguito dall’esemplare Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), nono in 35:27, e dall’altro Tedone, Michele (Amici Strada Tesoro Bari), positivo decimo in 35:49.

Tra le donne, brillante gara di Raffaella Filannino (Atletica Disfida di Barletta), che si afferma in 39:56 , in testa sin dai primi metri e capace di resistere alla reazione finale di Francesca Labianca (Bitonto Sportiva), che, non ancora al meglio della condizione, giunge a soli 10” dalla vincitrice, ottenendo un pregevole secondo posto. Terza posizione per Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), in 41:19, che migliora di km in km, dopo le vacanze estive che l’hanno rallentata.
Tutta la saggia esperienza di Mara Lavarra (Amatori Putignano) nel quarto posto in 41:33, a precedere la forza di Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), che si deve accontentare del quinto posto in 41:55. Lodevolissima per l’impegno, prima ancora che per il risultato, Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano), è sesta in 42:08, davanti a Francesca Riti (Montedoro Noci), apparsa oggi più in forma, settima in 42:46. Bravissima la 16enne Rebecca Volpe (Enterprise Giovani Atleti Bari), che mette km nelle gambe in queste gare ed e è ottava in 42:52, davanti alla prima donna della società organizzatrice, Silvana Iania, sempre forte, educata e disponibile, nona in 43:08. Stella Giampaolo (Atletica Monopoli) chiude la lista delle prime dieci arrivate in 43:25.

Ottima la gestione della zona arrivi che smista a destra i non competitivi; inoltre, costringe gli atleti già arrivati a non ripassare sul traguardo, evitando di creare problemi a giudici, fotografi ed atleti che arrivano.

1134 gli arrivati: la lista è chiusa nelle rispettive graduatorie per sesso, da Doriana Mongelli (Amici del Cammino Barletta) in 1:38:39 e dal senatore della Maratona di Roma, Eligio Lomuscio (Barletta Sportiva) in 1:44:30.

Di rilievo anche il ristoro finale, con il classico moretto, gustosissimo semifreddo, busta di biscotti, mela ed acqua.

In tempi brevissimi le classifiche sono già redatte ed affisse presso il gazebo dell’agenzia barese “Vivi e Sorridi” di viaggi-maratone  di Vito Viterbo, l’amico del podista: si affollano gli interpreti, per capire se e in quale posizione sono in classifica.

Intanto, è il momento dell’inizio della cerimonia di premiazione: purtroppo assente un rappresentante dell’Amministrazione cittadina, è invece presente la Fidal Puglia, con il referente master Stefano Bianco e… chi scrive.

Si comincia con la consegna del premio del 3° Memorial Giulio Minervini, splendido atleta e studente di matematica, troppo presto portato via: il premio è riservato al primo e alla prima delle categorie AGM/AGF: consegnato dalla dolcissima mamma di Giulio, il premio va a Mino Demito e a Rebecca Volpe, che onorano al meglio il ricordo di Giulio, ritirando una stele e il premio in natura.

A seguire sono chiamati sul palco i due vincitori assoluti, Giuliano Gaeta e Raffaella Filannino: per loro un premio in natura come per i vincitori  di categoria (più tardi Giuliano esprimerà sui social il suo disappunto per non aver avuto la meritata evidenza, soprattutto -  ritengo - la mancanza della consegna di un trofeo).

E tocca ora ai migliori cinque di ciascuna categoria, tutti premiati con premi in natura, di differente entità, con soddisfazione dei meritevoli.  

Ultimo atto, prima dello “sciogliete le righe”, la premiazione delle prime cinque società per numero complessivo di arrivati: vince la Tommaso Assi Trani su Amatori Putignano, Bitonto Sportiva, Free Runners e Pro Canosa.
E’ il momento dei saluti, le signore presenti nel pubblico danno – come ogni anno – l’assalto alle piantine che ornavano il palco, e si va via tutti soddisfatti.

Molfetta non tradisce e non ha tradito neanche quest’anno: l’organizzazione è stata più che all’altezza e ha meritato i complimenti di tutti (o quasi) i partecipanti.
E, dimenticavo, la Corsa in gioco, la gara organizzata il giorno prima, riservata ai giovanissimi studenti,  eleva ulteriormente il livello di questa manifestazione, attenta anche alla diffusione dell’atletica tra i giovanissimi, essenza di vita e salute per le nuove generazioni.

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