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Ago 10, 2021 Alberto Colli - Rodolfo Malberti 5244volte

Yassine Rachik: un miracolo olimpico, malgrado tutto

I due Maestri coltivano il tesoro I due Maestri coltivano il tesoro Roberto Mandelli

Molti si saranno chiesti cosa è accaduto a Yassine Rachik nella maratona, dopo averlo visto nelle posizioni di testa nei primi 20km (1h 05’30” il passaggio alla mezza…), e perché non aveva fatto gare prima di quella olimpica.

La storia potrebbe essere lunghissima, ma vedrò di farla il più breve possibile: Yassine, premesso che è stato fatto rientrare anticipatamente dal Marocco, dove era in ritiro, per essere sottoposto a vaccinazione Anti-Covid19, è stato preso ‘sotto le cure’ del dott. Savalla (Medico delle FFOO, Padova) il quale, riprendendo un problema che l'atleta aveva avuto subito dopo Doha (un accumulo di ferro che non veniva smaltito) l'ha segnalato alla Commissione Medica Militare.

ll problema era stato comunque immediatamente affrontato, ai tempi, dal settore sanitario della Fidal che, sospettando la possibilità remota di una Emocromatosi (malattia genetica che non permette di smaltire il ferro eccedente creando così eventuali danni ai vari organi), aveva contattato un ematologo: il quale aveva suggerito di svolgere 4 salassi. L'ultimo di questi fu fatto nel febbraio 2020, dopo di che i valori sono sempre stati nella norma.

ll dott. Savalla, riprendendo questa vicenda, ha di nuovo sospettato Yassine di essere affetto da Emocromatosi; e non solo, anche di essere potenzialmente diabetico, dopo un prelievo fattogli a Padova (tuttavia, dopo una abbondante colazione!). Con l’intervento di due Commissioni Mediche gli ha fatto dare 3 mesi di inabilità al servizio, collocandolo in malattia (con tutti i disagi di un lavoratore posto in malattia, come orari, visite fiscali e naturalmente nessun raduno in altura).

Alla fine dei controlli, il diabete non sussisteva, dopo esami richiesti dalla nostra Società, e visite presso lo Specialista Diabetologo (sic!); e neppure l’Emocromatosi non esisteva, come certificato dal Primario del Centro Malattie Rare - Emocromatosi del S. Gerardo di Monza. Ma i 3 mesi sono passati tutti così, tra messaggi che potevano sembrare intimidazioni (ammettiamo tuttavia la buona fede di chi li lanciava) e addirittura inviti a lasciare la Polizia…; ma, quello che più conta in ambito sportivo, allenamenti raffazzonati: fino a quando, anche per l'uscita della vicenda sui media, la cosa si è un po' sbloccata e la Commissione Medica di 2" grado a Roma ha cancellato tutto.

Ma era ormai il 14 luglio, da lì a 13 giorni Yassine sarebbe partito per Tokyo, e tutte le Istituzioni si rimbalzavano la patata bollente tra loro.

Questa vicenda è durata 6 mesi, passati da Yassine a correre tra Padova, Roma e ospedali vari per fare tutti gli accertamenti richiesti dalle Commissioni, e tutti puntualmente risultati regolari), di conseguenza ad allenarsi in orari particolari fuori dai controlli fiscali. Un sacco di allenamenti sono stati persi per notti insonni, sconforto, rabbia, ma alla fine si è deciso (lui e il suo staff) di vincere questa battaglia.

Ma dovete sapere come ha preparato la maratona olimpica Yassine Rachik, senza sapere se avrebbe potuto correrla: a Castelli Caleppio (casa sua) nel "tepore" della pianura padana, da solo con il suo gruppo: il sottoscritto Alberto Colli, Rudy Malberti (prezioso doctor pronto a risolvere problemi fisici, e “trait d’union” con i nosocomi), Corrado (in bici), Antonio (in palestra), Michele e Davide (fisio).

Per dare onore a tutto il team MFKT: DAVIDE NAPPO, MICHELE CALDARA, LUCA BACCINI, LUCA ZAGO), OSTEOPATI (MARIANI DAVIDE), ORTOPEDIA (PESSINA dott. STEFANO, dott. ALESSANDRO CRIPPA), RADIOLOGIA dott. BERNASCONI, CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT DI CARATE BRIANZA, ecc.

E al centro lui, Yassine, caparbio e rabbioso, con gli allenamenti fatti alle 5:30/6:00 del mattino e alle 20:30, per schivare gli oltre 30°C di temperatura.

Yassine Rachik - Olimpiadi Tokyo

Mentre gli altri erano in Kenya, a Livigno o a St. Moritz, lui sudava e piangeva qui in Lombardia.

Ha infilato un mese e mezzo di allenamenti veramente di grande spessore, cose che non aveva mai fatto: questo ci ha fatto pensare, e ne siamo ancora convinti, alla possibilità di una grande prestazione (che verrà sicuramente).

A Tokyo (anzi a Sapporo) a nostro parere (ma ci siamo già confrontati e siamo in sintonia), è andato in over training mentale.
Tra il 15 giugno e il 12 luglio aveva fatto allenamenti incredibili, sostenuto dall'adrenalina della rabbia, sentendosi come "noi contro tutti", e trovando ogni giorno nuovi stimoli che lo proiettassero oltre.
Tutto questo (il caldo, l'orario, il sonno che non veniva, i continui esami medici) lo ha prostrato, e quando il 14 luglio la Commissione a Roma ha dichiarato che non aveva... NULLA, è passato da uno stato mentale ad un altro. Siamo stati 10 giorni a St. Moritz soprattutto per il fresco, ma il soggiorno era ormai inutile dal punto di vista dell'allenamento.

A Sapporo si sono fatti pesare i due anni senza gare, le vicende degli ultimi 6 mesi, la rabbia che lo aveva sostenuto, i tanti giorni persi per visite, l'assenza di una minima regolarità negli orari, il poco riposo continuo, l'assenza totale di un fondamentale periodo in altura con allenamenti insieme ad altri: non ultimo l’essere stato obbligato in albergo a Sapporo per una settimana, senza poter uscire e solo con un anello di 400 metri per allenarsi. Spiace che sia mancato un sopralluogo della FIDAL/CONI, per vedere la sistemazione degli atleti.

Qualsiasi maratoneta arrivato nei primi 20 della gara olimpica ha vissuto i 3 mesi precedenti la maratona in altura, tra Kenya, Livigno, St. Moritz o altre località in serenità; Yassine qui a casa.  

Lo stress e la tensione non le ha allenate.

Ma questa Olimpiade lo ha allenato. Ora affronterà qualche gara perché sta bene, e poi prepareremo una bella Maratona, sperando che gli lascino svolgere con tranquillità ciò che sa fare meglio: correre.

 

Alberto Colli, allenatore di Yassine Rachik

Rodolfo Malberti, BRIMAR 8TEAM (Brianza Marocco 8 Team /  Brianza Sport & Salute) - medico personale di Yassine Rachik

2 commenti

  • Link al commento RODOLFO MALBERTI Giovedì, 12 Agosto 2021 12:12 inviato da RODOLFO MALBERTI

    Gentili Amici di Podisti.net, desideravo semplicemente ringraziarvi per la diretta e semplice cortesia offerta al Nostro Atleta Rachik Yassine.
    Il Gruppo "Brianza Sport & Salute" con Brimar 8Team ed il sottoscritto, Vi invitano a proseguire in questa Redazione online che è Podisti.net ad accompagnare i "Tapascioni" , i Dilettanti e i Top Atleti nel loro percorso sportivo.
    Un abbraccione particolare a Fabio Marri Roberto Mandelli, Maderna, Lorenzini, Annoscia etc.

    GRAZIEEEEEEE

    Rudy

    Rapporto
  • Link al commento RODOLFO MALBERTI Martedì, 10 Agosto 2021 16:48 inviato da RODOLFO MALBERTI

    Non ho parole, ciò che hai scritto e che, con Alberto e lo Staff, abbiamo vissuto, mi fa capire che Yassine, non solo i kilometri ma anche le strade dell'emozione, imparerà a percorrere, diventando sempre migliore, più resiliente.

    Grazie caro Fabio, grazie Alberto, grazie allo Staff.

    Rapporto

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