Direttore: Fabio Marri

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Il mondo intero domenica 28 ottobre ha applaudito gli "eroi" della 33^ Huawei Venicemarathon. Le foto degli atleti con l’acqua alle caviglie ha letteralmente fatto il giro del mondo attraverso televisioni, giornali e social e in tanti potranno dire “quel giorno io c’ero!”. Sono molti i runners che hanno vissuto quest'esperienza in modo esaltante, consci del fatto che solo alla Venicemarathon si può provare l'ebrezza di correre nell'acqua.

Così comincia il comunicato conclusivo della Maratona, che nell’acqua alta ha trovato una imprevista alleata, capace forse di risollevare, l’anno prossimo, il numero dei classificati alla competizione maggiore, che nel 2018 è stato inferiore di mille unità tonde tonde rispetto al 2017 (però, sono sempre 300 in più che nel 2016).

Tralasciando questi dettagli (è abbastanza usuale ‘compensare’ le cifre degli arrivati dei 42 km coi numeri degli altri che hanno corso su distanze inferiori o non competitive), gli organizzatori si dicono giustamente orgogliosi della loro prova di efficienza: Il Venicemarathon Club ha dimostrato di saper affrontare e gestire nel migliore dei modi una situazione d’emergenza, caratterizzata da raffiche di vento fortissime e mare molto mosso che ha reso difficile persino il trasporto delle sacche degli atleti dalla partenza all'arrivo. Ma soprattutto la macchina organizzativa ha dimostrato di essere rapida nell’allestire un percorso alternativo, quello cioè che ha escluso il passaggio in Piazza San Marco, la parte più bassa della città e quindi quella con i livelli più alti d’acqua. Sul percorso, fondamentali sono stati gli oltre 2.000 tra volontari e addetti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Municipale di Venezia e dei comuni della Riviera del Brenta, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Servizio Sanitario che hanno davvero garantito la massima sicurezza di tutti gli atleti. Giusto anche sottolineare le iniziative di promozione sportiva e sociale:

Un'edizione che ha lanciato la nuova iniziativa “Allenati con noi Dai 10K ai 42K in 5 mesi” grazie alla quale molte persone sono riuscite ad arrivare in fondo alla loro prima maratona o a realizzare il loro sogno cronometrico; un'edizione che cotribuirà a fare del bene attraverso la "maratona solidale" del Venicemarathon Charity Program, che ad oggi ha già raccolto oltre 70 mila euro e che resterà aperto ancora per tutto il mese di novembre per raccogliere le ultime donazioni.

E la prospettiva per l’anno prossimo:

Un nuovo obiettivo attende ora la Venicemarathon, quello di diventare un evento ad “Impatto Zero”. L’edizione 2019 è stata, infatti, scelta dalla Regione Veneto come evento pilota per il nuovo progetto di tutela ambientale e del territorio “Zero Waste Blu sport events for territorial development”. Le pratiche “green” messe in atto già da quest’anno dagli organizzatori per incentivare l’utilizzo del trasporto “intelligente” come l’importante accordo sviluppato con Trenitalia e con con BusItalia, sempre del Gruppo FSI hanno dato già grandi risultati e verranno ulteriormente sviluppate in futuro.

Nel frattempo, l’AIMS informa che la maratona e mezza Maratona di Lucerna (Svizzera: circa diecimila arrivati nelle due competizioni, svoltesi lo stesso giorno di Venezia) ha ottenuto il premio come corsa più ecologica del 2018, per iniziative come il viaggio ferroviario gratuito dal confine svizzero alla sede della gara (pratica peraltro già comune in Svizzera), gli accorgimenti ‘ecologici’ ai ristori e la devoluzione di una parte degli incassi al progetto per la riforestazione del territorio. Lucerna ha preceduto nella classifica la Marine Corps Marathon (Arlington, Virginia - USA) e la Silesia Marathon (Katowice -Polonia). Negli anni precedenti il premio era toccato alle maratone di Milano (2013), Francoforte (2014), Houston (2015), alla mezza di Goteborg e infine alla maratona di Città del Capo l’anno scorso.

 

Ma non tutti i podisti sono usciti felici e contenti dalla maratona veneziana: su qualche testata online (dal “Gazzettino” al “Giornale” a http://nuovavenezia.gelocal.it, e altre) si è anche scritto di

 

Furti alla Venice Marathon, i maratoneti assediano il campo rom (Serenella Bettin) o di Rissa tra maratoneti e nomadi per furti alla Venice Marathon (Carlo Mion). In sostanza, una ventina di maratoneti dell’Est europeo, rientrando dalla gara al parcheggio di San Giuliano, hanno trovato i loro mezzi scassinati e ‘ripuliti’: soldi, telefonini, documenti. Ma uno dei derubati, attraverso l'app "Trova il mio iPhone", è in breve risalito al campo sinti-rom (le fonti discordano sulla ‘nazionalità’ degli ospiti) nella vicina via del Granoturco, dove anche in altre occasioni erano stati ritrovati gli oggetti rubati dal parcheggio.

28 ottobre, giorno di “marce”, ed ecco i maratoneti intraprendere, dopo i 42 km e passa della mattinata, un’altra marcia, stavolta ‘armata’ di bastoni, fino al villaggio. Ah, non ci si può far giustizia da sé, e come già accadeva ai tempi di Pinocchio, se sei derubato è facile che in prigione ci finisca tu… Cosicché, pronto arrivo della Polizia con tre volanti e dei carabinieri con due pattuglie che si frappongono tra i derubati e i probabili ladri.

Come avrebbe detto Manzoni commentando l’irruzione dei promessi sposi in casa di don Abbondio per farsi sposare a forza:

 

Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s'era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l'apparenza d'un oppressore; eppure, alla fin de' fatti, era l'oppresso. Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga, spaventato, mentre attendeva tranquillamente a' fatti suoi, parrebbe la vittima; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. Così va spesso il mondo... voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo.

 

Bè, nel felice secolo XXI è capitato che alla fine il cellulare sia saltato fuori, i runners siano ripartiti in serata dopo aver fatto denuncia alla polizia, e un residente del villaggio sia stato denunciato per la ricettazione (mi raccomando: a piede libero! Altrimenti come fa a sostenersi per la vita?).

Di tutto questo, ovviamente, la maratona di Venezia non ha colpa, confidando che il Veneto tutto possieda un po’ di anticorpi. Dalla vicina Verona sappiamo infatti (Cristina Pantaleoni - Agenzia MeridianaNotizie) dell’arresto di 7 persone di etnia sinti (stavolta la stirpe è certa) responsabili di numerosi furti su autovetture ed in abitazioni commessi nelle città di Verona, Reggio Emilia, Mantova, Brescia, Modena e Ferrara.

Fino alla prossima imminente scarcerazione e assoluzione per insufficienza di prove, i maratoneti possono stare tranquilli.

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Mattinata ricca di emozioni quella appena passata a Massenzatico alle porte di Reggio Emilia, oggi domenica 4 Febbraio 2018 eravamo in tantissimi per la 3^ Camminata di Carnevale.
Alle 09.00 prende il via la manifestazione con un sacco di gente, prima della partenza il tema non poteva che essere quello dei furti sulle auto di domenica scorsa a Gattatico.
Oggi il mio obbiettivo era correre i 14 km abbondanti del percorso lungo e, per non avere nessuna distrazione, ho deciso, caso rarissimo, di lasciare a casa anche la piccola macchina fotografica che di solito uso in gara.
Non facciamo in tempo a percorrere 300 metri, che mi raggiunge da dietro l'amico Devis Incerti e mi dice: "Ho visto due persone con fare sospetto a bordo di una Fiat Punto di colore grigio, là nella strada vicino alle scuole".
Decido di lasciare la corsa e di provare ad intercettare i due, torno sui miei passi ma non sapendo a che strada si riferisse Devis finisco per andare da tutt'altra parte.
Nel frattempo, due addetti al percorso allertati sempre da Devis, conoscendo meglio del sottoscritto le strade locali, arrivano in zona scuole medie proprio nel momento in cui i due della Fiat Punto, rotto il deflettore di una Renault Scenic, stavano cercando di fare razzia nelle borse di ignari podisti. Colti in flagranza di reato i due sono scappati in auto a tale velocità da impedire ai due volontari di poter prendere nota della targa.

Massenzatico18


Negli stessi istanti, il sottoscritto nel controllare Via Sergio Fontanesi, ha visto dei movimenti sospetti nell'adiacente parcheggio della Casa di Riposo, luogo nel quale molti podisti avevano parcheggiato.
Mi sono appostato a circa 100 metri di distanza chiamando con me un noto podista fabbricese giunto lì per caso: visto il fare strano dell'individuo, ci siamo avvicinati da due lati opposti in modo da circondare il tizio.
Mi sono messo a correre verso di lui nel momento in cui l'ho visto aprire il baule posteriore di una Fiat Punto.
Si è accorto del mio arrivo e, non potendo scappare altrove, s'è avviato verso di me perché (scopriremo poi) lì c'era la sua auto. Gli ho urlato "fermo, stavi rubando bastardo!...", lui ha risposto con un italiano quasi incomprensibile "no, no fatto niente, lasciami stare"; io ho ribattuto con un "cos'hai nelle tasche, fammi vedere..."; la sua risposta non è stata molto divertente... mi ha detto urlando "ho una pistola" e s'è messo a correre verso la sua auto, una Peugeot 308 targata EG720..; l'abbiamo raggiunto mentre saliva impedendogli di chiudere la portiera e lo abbiamo preso per la giacca per tirarlo fuori; a quel punto ha ripetuto "ho una pistola" ed io ho reagito dandogli un pugno in faccia.
Con l'auto già in moto ha fatto una pericolosissima retromarcia rischiando di schiacciarci e poi se n'è andato via a tutta velocità.
Pochi istanti dopo, sono arrivati i due volontari che avevano intercettato l'altra auto, ai quali ho detto la targa,  per sfortuna non l'hanno segnata correttamente ed ora abbiamo dei dubbi sulle due lettere finali.
Peccato perché se fossero arrivati solo 10-15 secondi prima lo avremmo potuto bloccare completamente.
In ogni caso questa storia ci insegna che se teniamo gli occhi aperti come ha fatto Devis Incerti, cogliendo comportamenti anomali prima del via, se ci organizziamo ad intervenire in caso di segnalazioni e se stiamo attenti a non dare a nostra volta nell’occhio, mostrando dove mettiamo i nostri effetti personali sotto lo sguardo di estranei, i ladri avranno vita breve.

Questa sera abbiamo contattato Devis Incerti che ci ha spiegato per bene quello che ha visto e ci ha esposto alcune interessanti idee:
Allertiamo i podisti di aprire gli occhi come ho fatto io oggi, pian piano li prendiamo tutti.
Prima cosa, quando si scende dall’auto non far vedere che ci si sta cambiando in auto.
Questa mattina uno dei due tizi della Punto di colore grigio, quello più giovane, mi è passato a fianco fingendo vistosamente di telefonare, l’ho poi tenuto d’occhio vedendo che andava avanti e indietro senza meta per poi mettersi a parlare con il suo compare pelato seduto in macchina. Poi li ho rivisti girare senza meta, questo girovagare deve accendere la nostra attenzione.
Anche alla corsa di Calatrava li abbiamo scoperti perché giravano per vedere chi lasciava le borse in macchina.
Ci tengono d’occhio e aprono le macchine nelle quali sono sicuri esserci le borse. Fortunatamente io l’ho spostata e forse si sono accorti che li guardavo e quindi non me l’hanno aperta.
Ora abbiamo i modelli delle loro auto, vedrai che qualcuno li avvisterà di nuovo.

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Domenica, 28 Gennaio 2018 15:13

Ladri scatenati alla "Maialata" di Gattatico

Ladri scatenati questa mattina alla corsa che si è svolta alle porte di Sant'Ilario ma in comune di Gattatico, presso l'antica Corte Ortalli.
Subito dopo il via sono stati rotti i vetri a 4 macchine della 150 presenti nel parcheggio, sono stati rubati i portafogli dei podisti, in un caso i ladri sono anche riusciti ad usare la carta di credito di uno dei derubati.
Probabilmente i ladri erano già sul posto prima della partenza della manifestazione avvenuta alle 09.30, magari vestiti da podisti per non essere notati, e subito dopo il via sono entrati in azione.
I ladri oggi hanno rischiato parecchio mostrandosi per nulla intimoriti da una location dagli spazi contenuti e da un'unica strada d'accesso ben presidiata dai volontari e da un videomaker.
Era presente, infatti, Nerino Carri che con la sua telecamera ha fatto riprese a poche decine di metri dal parcheggio, potrebbe involontariamente aver ripreso qualche dettaglio interessante.

31/01/2018: abbiamo verificato foto e video trovando qualche indizio interessante sull'auto Mercedes immortalata nelle immagini seguenti.
Per prima cosa quest'auto risultava parcheggiata proprio vicino alla zona in cui sono state danneggiate le altre auto, inoltre la si nota mentre se ne va molto presto, circa alle 10.15 mentre stanno arrivando i primi del percorso lungo.
Solo indizi naturalmente, magari si tratta di un podista che aveva solo fretta di andarsene, in questo caso potrebbe aver visto qualcosa nel parcheggio, quindi lo cerchiamo.

Massenzatico18


A parte questo spiacevole accadimento, la 1^ edizione della "Maialata" ha avuto un buon successo partecipativo con circa 400 podisti che si sono misurati sulle distanze di 6 e 12 km. assolutamente non competitive.
Bellissima l'idea di organizzare un evento free con quota d'iscrizione libera, nessun premio né per singoli né per gruppi, una sorta di allenamento in compagnia al di fuori dei circuito ufficiale Uisp che oggi non aveva nulla in programma.
Gli amici della Pod. Taneto, coadiuvati dai volontari della Protezione Civile, hanno garatito un'ottima copertura dei percorsi, e ben 2 ristori sul percorso oltre a quello finale.
Nel complesso è stata un'ottima manifestazione, peccato per i furti ma l'organizzatore non ha certo delle responsabilità.


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