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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

E’ di qualche giorno fa la provocatoria notizia dell’organizzazione degli “Enanched Games”, i Giochi Olimpici “migliorati” in quanto senza controlli antidoping. Annunciati per dicembre 2024, pochi mesi dopo i veri Giochi di Parigi, dovrebbero portare fior di record mondiali, se vogliamo chiamarli così, eliminando tutta la burocrazia che comportano i controlli WADA ed anche una maggior giustizia, secondo qualcuno, in quanto adesso capita che non tutti i dopati vengano effettivamente scoperti e puniti… A lanciare questa provocatoria idea è stato Aron D’Souza, imprenditore e avvocato nato a Melbourne e anche se la cosa non dovesse avere alcun seguito, come ovviamente ci auguriamo, di certo si è già fatto molta pubblicità.

Resta il fatto che non poter gareggiare sia un bel problema per tutti gli atleti squalificati ed allora in Kenya, sabato scorso, si sono inventati lo scambio di persona, almeno questa è la nostra interpretazione di quanto avvenuto alla 24^ edizione della Leva Safari Marathon. Gara minore che metteva in palio un premio di 150.000 scellini keniani, pari a circa 1000 euro che per noi europei non sembrano gran cosa, ma da quelle parti sono ancora una cifra interessante. A vincere, in 2h19’06” è stato Philip Kigen che dopo la cerimonia e le dichiarazioni di rito con ringraziamento alla moglie per il supporto, si è messo in tasca i soldi ed ha salutato tutti. Peccato che dopo un paio di giorni si sia scoperto che un altro atleta aveva corso al posto del runner trentasettenne a cui è stata revocata la vittoria a favore di John Mitei, secondo classificato.

Al momento non si conosce il nome del sosia di Kigen, ma il nostro sospetto è quello che abbia corso un atleta squalificato, altrimenti perché non gareggiare direttamente? Non sappiamo se gli “Enanched Games” si svolgeranno e se nel programma delle gare sarà inclusa la maratona, di certo in Australia nel 2024 potrà correre con il suo nome, senza ricorrere a questi mezzucci.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Non c’è pace tra gli ulivi per la FIDAL, federazione che sta attraversando un periodo felicissimo a livello di risultati. Alle Olimpiadi, Mondiali ed Europei, come abbiamo anche recentemente celebrato su queste colonne, gli azzurri conseguono vittorie mai raggiunte nella nostra storia. Tutto bene? Non molto per le “opposizioni” che sono numerose/rumorose e non perdono occasione per segnalare molte situazioni di sofferenza.

Tra queste c’è sicuramente la FIDAL Lombardia che a pagina 2 dell’ultimo numero (20/2023) della sua rivista “Voglia di Atletica”, scrive quanto segue:

“COSA SUCCEDE A ROMA? I motivi di preoccupazione sono molteplici: non amiamo riferire i sentito dire, ma siccome il Bilancio Federale 2022 non è ancora stato pubblicato (e quindi solo allora sapremo) e le voci che parlano insistentemente di un forte disavanzo (vicino ai due milioni di euro, ipotizzano i bene informati) non paiono certo rassicuranti e tanto meno la mancanza di dichiarazioni ufficiali in tal senso; gli Euro Cross di Torino 2022 invece hanno registrato anch’essi un disavanzo importante (strano per un evento di una sola giornata). Il Presidente ha poi azzerato (con un grande atto di fiducia nel Consiglio Federale) tutte le deleghe dei consiglieri. Ci aspetta inoltre un “Challenge” (che nessuna delle società italiane vuole) mentre le finali dei Cds hanno espresso, ancora una volta, una serie di incongruenze regolamentari (ovviamente non governate) e il bel risultato (terzi) della Nazionale... Lettone! Se a questo si aggiunge che manca meno di un anno ai Campionati Europei di Roma 2024 (e nulla traspare sullo stato dei preparativi) la preoccupazione è inesorabilmente destinata a crescere”.

Insomma tra conti in rosso, eventi in perdita o che non si stanno preparando adeguatamente, azzeramento del Consiglio Federale, regolamenti dei campionati di società che permettono di schierare talenti stranieri ingaggiati a gettone solo per quella gara, stravolgendo gli equilibri di forza e vanificando il lavoro fatto dai tecnici, capite che le accuse sono molto gravi.

Ovviamente noi siamo a totale disposizione della FIDAL Nazionale nel caso volesse rispondere.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Ottime notizie in arrivo dalla Polonia e precisamente da Chorzow dove nell’ultima giornata della First Division dei Campionati Europei a squadre, quella che una volta chiamavamo la “serie A” della Coppa Europa, l’Italia si classifica al primo posto. Evento mai accaduto in passato. La coppa esiste dal 1965 e ci era anche capitato di tifare la nazionale all’Arena Civica milanese, impegnata a risalire dalla “serie B”. Ora siamo sul tetto d’Europa a conferma di un momento magico che ormai dura ormai da qualche anno se pensiamo alle ultime olimpiadi oppure al successo negli europei indoor in Turchia di cui avevamo parlato in questo articolo.

Complimenti a tutti i nostri atleti ed in particolare a quelli che militano nelle discipline più “vicine” a Podisti.net, come l’immensa Nadia Battocletti, prima nella serie 1 dei 5000 metri (15’25”09 in una gara molto tattica), Yeman Crippa (13’34”29), bronzo su analoga distanza che ormai non è più il suo obiettivo primario. Senza dimenticare Pietro Arese (3’38”13) e Sintayehu Vissa (4’12”62) che con i loro quarti posti nei 1500 metri hanno portato fieno in cascina. Punti utili sono arrivati anche nei 3000 siepi con Eleonora Curtabbi (settima in 9’59”01) ed Osama Zoghlami (quarto in 8’30”09).

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

No, non è una specie di BREXIT e la geopolitica non c’entra. Però è la storia di un errore di valutazione, iniziale o finale, scegliete voi. La vicenda parte nel 2015 in quel di Casorate Primo, comune del Pavese non lontano dal fiume Ticino ed a metà strada tra Vigevano ed il capoluogo di provincia. All’interno del centro sportivo comunale viene realizzata una “Pista Finlandese”. Poco diffusa nel nostro paese, dovrebbe essercene una a Livigno (SO), si tratta di un tracciato ideato partendo dal modello dei boschi scandinavi. Sentieri naturali che hanno un terreno soffice e morbido, dovuto ai materiali che si accumulano al suolo. La pista finlandese, di solito formata da trucioli di legno che posano su uno strato di sabbia drenante, ha un fondo morbido ideale per recuperare dopo un infortunio o fare esercizi di forza o propriocezione, come dicono quelli che “parlano bene”.

L’esperimento era stato acclamato da alcuni media del settore, quindi un bel giorno proviamo a fare un giro per provare anche noi questa emozione, ma arrivati al centro “Chiodini” di via Magnaghi, non vediamo alcuna indicazione. Troviamo invece la porta chiusa e provando a sbirciare dai cancelli non ci sembra di vedere il mitico circuito. Allora indaghiamo e scopriamo che col passare del tempo ed il cambio dell’amministrazione comunale, la pista finlandese, portata a vanto dalla maggioranza precedente come utile esperimento a costo zero, è stata dismessa e non più utilizzabile. Peccato, ci riproveremo a Livigno o in Svizzera, dove ce ne sono parecchie.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Non poteva iniziare meglio la partecipazione di Codogno (LO) al Club del Miglio. E’ stato un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’entusiasmo in questa località che dopo aver tanto sofferto per la pandemia, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di comune europeo dello sport per il 2023.

L’area sportiva di Codogno è un vero gioiello e sabato 3 giugno abbiamo notato anche altre strutture molto valide, come ad esempio la piscina, vicina allo stadio intitolato ai fratelli Molinari. L'impianto è dotato di un nuovo anello per l'atletica, ampie tribune coperte, nuovi spogliatoi, insomma non mancava nulla se non l’impeccabile organizzazione del GP Codogno e della Polisportiva San Luigi 2017 a  garantire il successo di questo meeting.

A fare gli onori di casa ed a premiare gli atleti erano presenti il sindaco Francesco Passerini e Luigi Bassi, responsabile per lo sport che ci hanno già dato appuntamento per la seconda edizione del Miglio Città di Codogno, magari da svolgersi in notturna visto che anche l’impianto di illuminazione è all’altezza di tutto il resto. I buoni risultati non sono mancati in un programma particolarmente ricco che prevedeva oltre alle solite gare del Club (400 metri per gli esordienti, 1000 per ragazzi e cadetti ed il miglio per gli assoluti) batterie su 80, 100 e 400 metri. Belli anche i concorsi di salto in lungo ed in alto con la passerella del campione mondiale master Marco Segatel, un classe 1962 che ha saltato 168 cm, pari a 1070 punti FIDAL. Noi così tanti punti  non riusciamo a raccoglierli nemmeno con la spesa del sabato all’Esselunga…

Lasciandovi ai risultati completi sul portale FIDAL cliccando in questo link, segnaliamo i due vincitori assoluti ovvero Geremia Taino (4’39”82) dell’Atletica Casone Noceto, plurititolata società a testimonianza dell’ottimo livello del Club anche negli assoluti e Francesca Riboni (5’52”52), portacolori dell’Atletica Estrada.

L’ultimo appuntamento prima delle vacanze del Club, il 24° Miglio di Lonato (BS), si terrà sabato 1 luglio 2023 a Brescia, presso il Campo d’Atletica “Sanpolino” di Via Don Luigi Barberis, San Polo (BS).

Rodolfo Lollini - Redazione di Podisti.net

 

Domenica, 28 Maggio 2023 14:23

Pioltello 2: il Miglio della resilienza

Se esistesse una classifica dei circuiti di running più tenaci al mondo, di certo il Club del Miglio occuperebbe le prime posizioni. Capace di avere un’edizione anche durante l’anno più complicato della pandemia, sebbene con un numero di tappe ridotte e naturalmente adottando tutte le precauzioni del caso. Partendo da questa premessa potete quindi immaginare che quando la società organizzatrice della quinta tappa si è tirata indietro a poche settimane dall'evento, eravamo certi che il patron Fulvio Frazzei avrebbe trovato una soluzione. Così è stato e grazie alla disponibilità dell’Athletic Team sabato 27 Maggio si è ritornati a Pioltello dove queste gare ormai potrebbero organizzarle ad occhi bendati.

Che il miglio sia di casa a Pioltello e più precisamente a Seggiano, la frazione che accoglie l’impianto di via Piemonte lo dice anche la storia. Dovete sapere che secondo alcune ipotesi  il nome di Seggiano è collegato alla denominazione latina Septezanum, nella cui radice si riscontra il numero sette (septem) dato che, lungo l'antica strada romana in prossimità di Seggiano si trovava una pietra miliare che segnava la distanza di sette miglia da Milano. 

Tappa dedicata solo al Club, senza altre gare di contorno. In un pomeriggio caldo si è cominciato con gli esordienti dai 5 ai 10 anni impegnati sui 400 metri. Poi è stata la volta di ragazzi, ragazze, cadetti e cadette sui 1000 metri con alcuni risultati notevoli, come quello di Sofia Piazza dell’Atletica Lecco - Colombo Costruzioni. La ragazza classe 2010 ha percorso il chilometro in 3’12”11. Prestazione equivalente a ben 1016 punti FIDAL e quando si va oltre quota mille, l’applauso è obbligatorio. Sui “1609,34 metri di passione”, per rievocare il nome di questa tappa, i migliori sono stati il pugliese Giovanni Rizzi dell’Atletica Canosa con 4’40”50 e Licia Bombelli dell’Atletica Brescia che ha chiuso con 5’42”19. Per tutti i dettagli ecco qui il link delle classifiche.

Sabato 3 giugno 2023 passeremo dagli esperti organizzatori dell'Athletic Team a degli esordienti, ovvero Gruppo Podistico Codogno ’82, ma non sono dei dilettanti allo sbaraglio ed anzi erano presenti anche ieri proprio per cominciare bene la loro avventura nel Club. Sulla pista del Campo Sportivo intitolato ai Fratelli Molinari si svolgerà il 1° Miglio Città di Codogno.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Dopo le prime soleggiate edizioni, a dire il vero anche troppo soleggiate e con un caldo talvolta soffocante, ieri sabato 20 Maggio a Vignate (MI) si è disputato il Memorial Ruggero Tagliaferri in un clima molto più fresco e gradevole. E’ caduta anche qualche goccia d’acqua, ma nulla di particolare, aggiungiamo fortunatamente, se pensiamo ad altre regioni d’Italia molto più sfortunate per faccende ben più importanti che quelle sportive.

Ideale in caso di precipitazioni il Centro Sportivo Ecclesiastici di via Cascina Dossi. Struttura che possiede diversi punti al coperto e tutto quanto serve per un meeting. Bravi come sempre gli uomini dell’Atletica Vignate, pronti a supportare i concorrenti ed il lavoro dei giudici. 

Ricco il programma gare con varie distanze (60, 80, 200 e 1000 metri) in funzione delle categorie a cui vanno aggiunti i concorsi di salto in lungo. Lasciandovi alla consultazione di tutti i risultati sul sito federale, segnaliamo Nabila Hamza, ragazza dodicenne dell’atletica GISA che sui 1000 metri, con 3’22.13 ha totalizzato ben 881 punti FIDAL. Venendo al Miglio, i primi della classe sono stati Leonardo Verner del CSS Leonardo da Vinci di Bolzano con 4’43.83 e Valeria Gaia Sala del GS Zeloforamagno con 5’56”74.

Niente record italiani nella quarta tappa del Club del Miglio e questa è già una notizia, ma qualcuno ci è andato molto vicino, pronto a riprovarci nei successivi appuntamenti previsti a tambur battente nei due prossimi weekend. Sabato 27 maggio 2023, il circuito torna a Pioltello (MI) per il Miglio 1609.34 metri di passione, che sostituisce quello che doveva essere corso a Carate Brianza ma che per problemi organizzativi, è stato cancellato. Sabato 3 giugno 2023, esordio da organizzatore anche per il Gruppo Podistico Codogno ’82. Sulla pista del Campo Sportivo intitolato ai Fratelli Molinari si svolgerà il 1° Miglio Città di Codogno.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Conoscevamo ed apprezzavamo già la Trino Vercellese (VC) podistica per la mezza maratona delle acque, ma ieri sera, venerdì 19 maggio, abbiamo assistito alla seconda edizione de “I 5000 di Trino”, che metteva in palio i titoli regionali oltre ad essere inserito nel Gran Prix Certificato FIDAL Piemonte sulla distanza dei 5km e nel circuito Corripiemonte.

Si è corso lungo un circuito cittadino piatto e molto veloce. Ed era veramente così, a dispetto di altre gare dove le promesse degli organizzatori sembrano quelle dei marinai. Due giri da 2,5 km con solo sei ampie curve che partivano a fianco del palazzo comunale. Struttura che al piano terreno ospitava la segreteria ed il ristoro, oltre ad offrire riparo dalla pioggia. Il tempo è stato comunque molto clemente con i partecipanti delle due manches, in quanto dall’alto hanno chiuso i rubinetti prima dello start femminile, puntualmente avvenuto alle ore 20. 

Come da pronostico di FIDAL Piemonte, tra le signore ha vinto agevolmente Valeria Roffino che con 16’55” ha dimostrato di essere di un altro pianeta rispetto alle pur valide Greta Negro e Nicol Albina Cavallera. Abbiamo intervistato l’atleta delle Fiamme Azzurre che si è dichiarata soddisfatta per aver chiuso con lo stesso tempo dell’anno scorso e ci ha confermato che nel prosieguo della stagione non correrà su pista puntando all’attività su strada.

Tra i maschi vince con molta più fatica l’altro favorito Michele Fontana (Aeronautica) in 14’30” che precede di soli 3” un mai domo Enrico Martino Oddone. Anche Ayyoub El Bir viaggia sotto il muro dei tre al mille ed ottiene la terza posizione. Per gli amanti del gossip segnaliamo che Fontana e Roffino, ovvero i due vincitori, sono marito e moglie. Per tutte le classifiche in dettaglio potete navigare qui, sul sito del GP Trinese a cui facciamo i complimenti per l’organizzazione e siamo sicuri che i circa 300 partecipanti che ieri hanno lasciato Trino con un pacco di riso, ritorneranno anche l’anno prossimo.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Comunicato stampa a firma Gabriele Gentili

Un nome di prestigio entra nell’albo d’oro de I 5000 di Trino, la sfida serale sui 5 km disputata a Trino Vercellese e che ha raccolto una marea di adesioni, superando le più rosee aspettative degli organizzatori. Il nome è quello di Michele Fontana, uno dei più validi prospetti italiani del mezzofondo, che nel circuito cittadino piemontese ha mostrato di essere in ottima forma stracciando il record della manifestazione stabilito lo scorso anno da Alessandro Bossi. Fontana ha migliorato il precedente primato di ben 44”, scendendo a 14’30”.
Il portacolori dell’Aeronautica Militare ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di uno scatenato Enrico Martino Oddone (Atl.Gio’ 22 Rivera) che lo ha stimolato fino all’arrivo, finendo a soli 3” dal vincitore. Anche il terzo è sceso sotto il precedente record, Ayyoub El Bir (Atl.Biotekna Marcon) in 14’57”.

Nella gara femminile grande prestazione di Valeria Roffino, la mezzofondista delle Fiamme Azzurre che in 16’55” è arrivata a soli 18” dal primato dello scorso anno dell’etiope Belay Tegegn. Sui due giri del circuito cittadino, la Roffino ha staccato di 1’19” Greta Negro (Atl.Vercelli 78), terza posizione per Nicol Albina Cavallera (Torino Road Runners) a 1’51”.

La prova assegnava i titoli regionali sulla distanza dei 5 km, questi i laureati: Stefano Perardi (Battaglio Cus Torino/AM), Amorin Gerbeti (Atl.Saluzzo/JM), Thomas Floriani (Sport Project Vco/PM), Enrico Martino Oddone (Atl.Gio’ 22 Rivera/SM), Paolo Gallo (Atl.Gio’ 22 Rivera/SM35), Vezio Bozza (Atl.Santhià/SM40), Marco Dassetto (Atl.Canavesana/SM45), Diego Scabbio (Atl.Novese/SM50), Roberto Sartor (Sai Frecce Bianche Triathlon/SM55), Dario Porta (Bio Correndo Avis/SM60), Andreino Comuzio (La Podistica Robbiese/SM65), Alfonso Bozza (Atl.Santhià/SM70), Franco Dossena (Atl.Novese/SM75+).

Le nuove campionesse: Sara Montiglio (Atl.Alessandria/JF), Greta Negro (Atl.Vercelli 78/SF), Aziza Tahirova (Atl.Santhià/SF35), Nicol Albina Cavallera (Torino Road Runners/SF40), Giuseppina Feo (Climb Runners/SF45), Debora Ferro (Ss Vittorio Alfieri/SF50), Maria Cristina Mocci (Bio Correndo Avis/SF55), Tina Lasse (Atl.Novese/SF60), Anita Tron (Atl.Valpellice/SF65).

In totale sono stati 237 gli arrivati nella gara, valida per il circuito Corripiemonte, che ha allietato la serata degli abitanti di Trino, scesi in massa ad assistere alle sfide lungo le proprie strade. Per il Gruppo Podistico Trinese la dimostrazione che la scelta d’investire sulla gara serale, posizionata in calendario sul finire della primavera, è indovinata e bisogna proseguire su questa strada, sempre con il supporto dell’Amministrazione Comunale. Ora si passa alla Mezza Maratona Terre d’Acqua, prevista per l’ultima domenica di novembre.

Primavera avanzata, tempo di spensierate corse di paese, come ieri sera, giovedì 4 maggio in quel di Romentino, località a pochi chilometri dal capoluogo novarese. Prima tappa del Poker Run per il Kenya, circuito podistico il cui ricavato sarà interamente devoluto ai bimbi orfani di Kakamega, in Kenya appunto. Buona affluenza di partecipanti, tra le trecento e le quattrocento unità. Si parte alle 19.30 con Nordic Walkers e camminatori, tra cui riconosciamo il famosissimo Ettore Comparelli. Alle 20 precise è la volta dei runner, impegnati sullo stesso circuito dove a parte poche centinaia di metri di asfalto in partenza ed arrivo, si corre su sterrato. Fondo impegnativo, mai piatto e con tanti grossi sassi da evitare. Quindi grande attenzione agli appoggi e sforzo fisico paragonabile a quello necessario per le gare di cross. L’anello, ben presidiato e senza traffico, misura complessivamente 6450 metri, così almeno dicevano gli organizzatori e confermano i GPS. Peccato che tra i runner ci sia chi si faccia gli “sconti”. Ne abbiamo visti almeno tre che a metà gara, invece di girare attorno alla Cascina Cardana come chiaramente indicato dalle frecce e da un volontario, hanno tirato dritto… Vi risparmiamo le loro risposte quando, dopo averli ripresi, abbiamo gentilmente chiesto il perché di un simile comportamento. Essendo una non competitiva, non ci sembra nemmeno opportuno fare nomi di “vincitori”, ma di certo facciamo i complimenti agli organizzatori, impeccabili su tutto: iscrizioni, consegna pettorali, ristoro finale, servizi igienici. Insomma i servizi più importanti. Beh, se proprio vogliamo trovare una pista di miglioramento, vi confessiamo che i panini con la salamella che ci siamo mangiati alla fine non erano indimenticabili e tutti coloro che vanno a queste corse sanno quanto siano importanti nell’economia della trasferta e del dopogara con gli amici ;-).

Concludiamo ricordando che il Poker giocherà la sua seconda carta già giovedì prossimo a Galliate (NO), presso lo Sportcity Gallé di via Leopardi. Ci si può iscrivere anche sul posto.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ROBERTO MANDELLI

Quando Giorgio Rondelli, il guru del mezzofondo chiama, gli atleti di valore arrivano in un circolo virtuoso che porta sempre ottimi risultati. Così è stato anche ieri, sabato 29 Aprile all’Arena Civica di Milano per XII^ edizione del “WALK AND MIDDLE DISTANCE NIGHT”. Un meeting internazionale organizzato dalla sua società, la Top Training che ha raccolto rappresentanti di una dozzina di nazioni.

Programma che per le giovanili, categoria ragazzi e cadetti, prevedeva gare di marcia e di corsa sui 1000 e 2000 metri, mentre gli assoluti avevano a disposizione la scelta tra 600, 1500 e 5000 metri. Inserendo qui il link con tutti i risultati in dettaglio, cerchiamo ora di fare un breve riassunto, ben sapendo che involontariamente faremo certo un torto a qualcuno, tanti sono stati i miglioramenti personali, così come le prestazioni di rilievo. Permetteteci la battuta, ma su circa cinquecento partecipanti, non ce n’era uno “scarso”!

Sui 600 metri femminili la slovena Anita Horvat con 1’26”26  ha messo in fila tutti precedendo le sorelle Virginia e Serena Troiani. Al maschile il migliore su questa distanza spuria è stato Jacopo Peron con 1’18”03 davanti a Mattia De Rocchi e Leonardo Cuzzolin.

Venendo ai più tradizionali 1500 metri, tutto il podio ha totalizzato più di 1000 punti FIDAL: prima Micol Majori con 4’15”63, a seguire la slovena Veronika Sadek e Valentina Gemetto. Molto bene anche la under 20 Matilde Prati, quarta. Al maschile va in scena lo show di Mohamed Jhinaoui, talmente in salute da sorpassare la pur brava lepre prima degli 800 metri e chiudere con un ottimo 3’37″07 (1081 punti FIDAL). Pietro Riva è secondo ma concedendo oltre 6” forse a causa di una partenza troppo prudente. Terzo Jean De Dieu Butoyi. Su questa distanza segnaliamo anche il 4’02”82 dell’evergreen Davide Raineri che essendo un classe 1973 è entrato quest’anno negli SM50 e come gli è già capitato con gli SM45 riscriverà tutti i record italiani del mezzofondo. Infatti ieri ha cominciato proprio a conquistare questo. 

Notevole la prestazione della keniana Karoline Makand Gitonga sui 5000 metri che chiude con un 15’07”97 che mette un po’ in ombra le comunque ottime prove di Francine Niymukunzi, Morine Mikira e Giovanna Selva mentre al maschile vince Celestin Ndikumana con 13’31”96 davanti a Ives Nimubona e Francesco Guerra. Record personali e punteggi over 1000 anche dal quarto al sesto posto per Alberto Mondazzi, Samuel Medolago e Therence Bizoza.

Speriamo che Rondelli, grazie anche agli sponsor, richiami presto i suoi friends, in quanto è sempre un bel vedere.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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