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Il cuore del problema infatti non è l'obbligo per l'organizzatore di pagare per il servizio dei vigili urbani (personalmente ritengo corretto l'approccio di ripartizione dei costi tra pubblico e privato per i grandi eventi di una città - prassi consolidata da anni a Milano), ma il fatto che l'organizzatore sia stato informato di questa situazione così a ridosso della gara. A dire il vero, anche a Milano la difficoltà principale è conoscere correttamente l'importo da pagare in anticipo... l'ordine di grandezza lo si può stimare, ma la cifra precisa la si scopre solo a consuntivo.

Sul fatto che gli organizzatori avrebbero potuto organizzarsi in autonomia, è vero solo in parte: bisogna ricordare che il normale volontario non è autorizzato a gestire la viabilità. Quindi, per legge, la figura dell'agente di Polizia Municipale è difficilmente sostituibile, in certi contesti di gestione degli eventi.