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Feb 28, 2020 6372volte

Malta lascia col fiato sospeso fino all'ultimo

La stanza della 'verità' La stanza della 'verità' Travel Marathon - Roberto Mandelli

Aggiornamento 29 febbraio ore 23,20.

Qualcosa si è mosso, anche se non riusciamo ad avere notizie dal grosso della comitiva. Ma se non altro Franco Scarpa, del consiglio direttivo del Club Supermarathon, subito dopo aver aggiornato le classifiche mondiali dei maratoneti

http://www.clubsupermarathon.it/miscellanea/4805-classifiche-internazionali-del-world-megamarathon-ranking-300.html

è arrivato a Malta a metà giornata del venerdì con un volo da Pisa: previo controllo della temperatura in aeroporto è stato ammesso sul suolo maltese e lì è riuscito a ritirare il suo pettorale per la maratona di domattina. Scarpa era uno dei danneggiati dalla maratona 2019: era già a Malta quando fu annunciato l'annullamento della gara; è dunque lì per celebrare la sua rivincita (mentre all'ultimo ha rinunciato l'altra supermaratoneta Carla Gavazzeni, che durante la bufera del febbraio 2019 si era vista piombare una tegola su un piede con conseguente frattura e lungo periodo di riabilitazione). Mentre scriviamo sembra ancora in sospeso, ma confidiamo per il meglio, la situazione del gruppo di Travel Marathon. Saremo lieti, domani, di annunciare la partecipazione di tutti gli italiani, ma purtroppo al momento possiamo solo riproporre il testo di ieri.

28 febbraio - Avevamo annunciato ieri delle difficoltà, o per dir meglio della minaccia di negare il pettorale ai maratoneti italiani delle zone ‘infette’ http://podisti.net/index.php/in-evidenza/item/5829-gare-internazionali-many-italians-not-welcome.html

In particolare, una circolare specificava “che il pettorale sarà consegnato solo a partecipanti che presenteranno una carta di imbarco o comunque un documento che dimostri la provenienza da paesi oppure zone non ad alto rischio”. Come tutti gli anni, l’agenzia toscana Travel Marathon ha portato o sta portando centinaia di maratoneti italiani a Malta: i voli d’arrivo sono previsti anche nella mattinata di domani. Ebbene, il cortesissimo Alberto aveva programmato di andare questa mattina a ritirare il pettorale per il suo gruppo: in un primo tempo gli organizzatori gli hanno chiesto di andare nel pomeriggio, causa affollamento eccessivo, rinviando di ora in ora l’appuntamento fino alle 21.

L’ora è venuta; controlli di passaporti e carte d’imbarco per tutti, fuori senza pietà cinesi, giapponesi, iraniani e dintorni; invece gli italiani sono stati dirottati in una stanzetta della cosiddetta Expo (in realtà inesistente: anche il pacco-gara sembra sia decurtato rispetto alle promesse); qui, accanto alla bandiera italiana spiccava l’elenco degli aeroporti, o meglio, di quegli aeroporti off limits. Chi aveva la carta d’imbarco da questi (i tre di Milano, poi Verona e Treviso, Torino, Bologna e Pisa) era escluso senza remissione. In fondo alla lista vedete un “Fi” cancellato: Firenze non è nella lista nera? Bene, perché vorrebbe dire che la fiorentina Travel è a posto. Sì? Peccato che, a detta degli addetti alla distribuzione dei pettorali, i suddetti pettorali di spettanza della Travel siano al momento “smarriti”. Il buon Alberto è stato invitato a recuperarli domani sera, vigilia della maratona, alle 21.

La nostra costituzione (quella maltese non sappiamo) ci obbliga a ritenere tutti innocenti sino a prova contraria: dunque vogliamo credere che i pettorali siano stati “smarriti” e domani salteranno fuori. Ma non vorremmo che i maltesi stiano rispolverando quella furberia che, non a caso, in Italia è stata chiamata “levantina”.
Boccaccia mia statte zitta, concludeva Provolino: speriamo, tra 24 ore, che questi sospetti siano smentiti dai fatti. Altrimenti (se avessimo un ministro degli esteri che sapesse spiaccicare qualche altra parola, oltre a vàirus) ci sarebbe da farne un caso diplomatico.