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Ott 20, 2021 2894volte

Doping: Marco Bergo squalificato per un anno

Marco Bergo Marco Bergo Foto Youtube

L’atleta Marco Bergo, classe 1989, tesserato per la Podistica Valle Infernotto, è stato squalificato per un anno per essere risultato positivo alla  sostanza Clostebol Metabolita, a seguito del controllo disposto da Nado Italia al termine del  “Tour Monviso Trail 2021”, disputato a Pontechianale il 24 luglio 2021, dove si era classificato terzo.

Questo la sentenza pubblicata sul sito di Nado Italia:

La Procura Nazionale Antidoping, decidendo nel procedimento disciplinare a carico del sig. Marco Bergo (tesserato FIDAL), afferma la responsabilità del predetto per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2 CSA (ex artt. 2.1 and 2.2 Codice WADA 2021) e gli applica, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 11.2.2 e 11.6.2 CSA, la squalifica di 1 anno. Fissa la decorrenza della squalifica al 07.09.2021 e la scadenza della stessa al 06.09.2022. Dispone inoltre l’annullamento del risultato sportivo conseguito al termine della competizione “Tour Monviso Trail 2021” svoltasi in data 24 luglio 2021 a Pontechianale, ai sensi dell’art. 10 CSA (ex art. 9 Codice WADA 2021).

Per maggior chiarezza, segnaliamo che il clostebol è uno steroide anabolizzante. È il 4-cloro derivato del testosterone, che venne utilizzato dagli atleti della Germania Est. Chimicamente del tutto simile al testosterone,  varia solo per la presenza di un atomo di cloroPuò essere utilizzato sotto forma di crema per uso topico (ad esempio il Trofodermin), per la rigenerazione del tessuto cutaneo. Fungendo infatti da anabolizzante, favorisce la stimolazione della produzione di molecole complesse quali lipidi e proteine. Viene utilizzato per la cura di abrasioni, ulcere cutanee e ragadi per favorirne la cicatrizzazione sfruttandone l'effetto anabolizzante. Già diversi atleti italiani sono incappati negli ultimi anni in questo tipo di "infortunio", giustificandosi in genere con la comune disponibilità in farmacia di questo medicinale. Fu per esempio il caso del calciatore Fabio Lucioni, all'epoca in forza del Benevento, ora del Lecce, lui pure squalificato per un anno nel 2017 con una sentenza sospesa, poi di nuovo applicata ma in misura ridotta.