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Mar 04, 2018 4622volte

Meucci, record personale e sesto posto in Giappone

Daniele Meucci Daniele Meucci Foto FIDAL

2h10:45 il crono finale per Daniele Meucci che conclude la Lake Biwa Marathon, a Otsu, in Giappone, al sesto posto, stabilendo il record personale, alla decima maratona della carriera. Il 32enne ingegnere pisano dell’Esercito si migliora infatti di undici secondi rispetto al crono ottenuto alla Maratona mondiale di Londra dello scorso anno, che gli era valso – anche lì – il sesto posto. Dopo il passaggio al 5° km in 15:18, al 10° in 30:22, al 15° in 45:26, al 20° in 1h00:39, Meucci è passato alla mezza in 1h03:58; al 25°, passaggio in 1h15:40, Daniele perde il contatto dal gruppo di testa al rifornimento, avendo per la forza di rientrare presto; al 28° chilometro però si stacca dal gruppo di testa finendo all’undicesimo posto al passaggio del 30° km (in 1h31:04), avendo però la forza di reagire e cominciare la rimonta (passaggio al 35° in 1h47:20, al 40° in 2h03:40), concludendo appunto al sesto posto, in una giornata climaticamente calma e umida. La 73^ edizione della Lake Biwa Marathon è stata vinta dal debuttante keniano Macharia Ndirangu in 2h07:53 davanti al connazionale Albert Korir (2h08:17) e al neozelandese Jake Robertson (2h08:26, primato nazionale e personale). Quarto l’altro keniano Michael Githae (2h09:21), quinto l’etiope Abera Kuma (2h09:31). “Negli ultimi dieci chilometri ho un po’ sofferto – ha dichiarato Meucci al sito della Fidal - ma soprattutto quando sono rimasto da solo. Forse ho pagato un rientro sul gruppo dei primi dai quali mi ero staccato, a causa del caos che si era creato nel rifornimento del 25° km. Mi sarei probabilmente difeso meglio, se non avessi speso quelle energie, anche se ho recuperato diverse posizioni nel finale. Questa era una gara importante, ma sempre di passaggio verso Berlino (Campionati Europei ad agosto, nda). In più a gennaio ho avuto problemi a un ginocchio che mi hanno costretto a circa 20 giorni di lavoro alternativo, in un momento cruciale, togliendo quella continuità necessaria nella preparazione della maratona”.