Stampa questa pagina
Nov 23, 2022 1811volte

FIDAL - Cosa succede in città? Qualcosa che non va!

“Cosa succede - Cosa succede in città? - C'è qualche cosa - Qualcosa che non va” è il ritornello del famoso brano di Vasco Rossi, una descrizione che bene si attaglia nel raccontare cosa succede nella cittadella dell’Atletica Italiana. Il motivo per questa affermazione viene dalla lettera aperta che al momento della pubblicazione vanta già 47 firme “pesanti”, quelle di Presidenti di società importanti in rappresentanza di tutta Italia a cui si aggiungono quelle di Presidenti Regionali FIDAL. Con tono molto educato, ma fermo, richiedono un confronto che da quanto abbiamo capito non sembrerebbe possibile nemmeno nelle sedi più naturali, come il Consiglio Federale. Ecco il testo dell’appello:

*LETTERA APERTA ALL’ATLETICA ITALIANA*

Cari amici,

sono passati ormai 21 mesi da quando si è insediata la nuova dirigenza al vertice federale.

Abbiamo vissuto momenti esaltanti grazie alle vittorie dei nostri straordinari atleti nelle varie competizioni internazionali, frutto del lavoro svolto da tecnici preparati e da un “sistema” strutturato in numerosi anni di lavoro.

Crediamo tuttavia, che al di là delle vittorie, esista un problema strutturale, organizzativo, di “visione” dell’atletica italiana che vada ricomposto e se possibile risolto, in funzione delle problematiche che le società stanno affrontando, dopo anni complicati dovuti alla pandemia e a tutto ciò che ha comportato, insieme alle nuove problematiche dovute ai rincari energetici.

Vogliamo quindi portare all’attenzione dell’atletica italiana, alla vigilia di un Comitato Nazionale e di un Consiglio Federale, fondamentali per i prossimi due anni di mandato, una serie di proposte. Per condividerle con i vertici federali, stimolando un maggior dialogo con gli stessi, per confrontarsi costruttivamente sul futuro della casa comune.

1) Il nuovo sistema di contributi – nella parte che riguarda le indennità chilometriche, in un momento di forti rincari sui costi del carburante – ha penalizzato fortemente le società. *Proponiamo di abolire la franchigia dei 100 chilometri che ha creato una insostenibile diminuzione dei rimborsi.*

 2) C’è un evidente ritardo sui temi della formazione. Nel 2021, ad esempio, è uscito un solo numero di Atletica Studi. Nel 2022 ancora nessuno. *Proponiamo di dare mandato pieno al Consigliere Federale eletto in quota tecnici, affidandogli un budget chiaro e definito che gli permetta di rilanciare quello che è un vero orgoglio per la nostra federazione, una rivista apprezzata da tutto il mondo tecnico in Italia e non solo.*

 3) Nel settore “strada”, siamo in un limbo. In Campagna elettorale si guardava con sospetto alla “Runcard”, tanto che alcuni ne chiedevano l’abolizione. In pratica, però, il problema non è stato affrontato svuotando di contenuti il progetto originario con un forte calo degli aderenti. Tutto il comparto strada, che rappresentava nel 2019 il 48% dei tesserati, ha subito una flessione del 13% e anche i tesseramenti Runcard sono notevolmente diminuiti. *Proponiamo quindi di strutturare uno settore federale specifico, dedicato alla “Strada”, con rappresentanti che operano sul campo, che risponda alle esigenze degli appassionati e degli organizzatori, decidendo in modo chiaro in merito al rilancio o all’abolizione della Runcard*.

 4) La promozione del nostro sport passa attraverso l’immagine dei nostri campioni. In questa fase della nostra storia vantiamo diversi straordinari talenti, con un potenziale ritorno d’immagine stratosferico, basti pensare a come il solo Jacobs venga accolto in ogni occasione pubblica. Tutto questo, però, non ha permesso di raccogliere maggiori risorse economiche, né tantomeno in una strategia comunicativa che ci metta in contatto con le scuole e le giovani generazioni. La pandemia, paradossalmente ci ha aiutato essendo uno sport non di contatto che si pratica all’aria aperta. I numeri dei centri giovanili, una volta riaperte le altre attività a settembre, sono infatti in calo. *Proponiamo quindi una campagna di comunicazione e promozione “mirata”, nella quale i nostri campioni invitino i giovani a praticare l’atletica leggera, prima che si disperda l’effetto trainante dei risultati raggiunti.*

 5) Il Calendario è complesso e al tempo stesso condizionato da quello internazionale. Sono anni che chiediamo di sfoltirlo, invece con lo sdoppiamento dei Campionati J/P e l’istituzione del Challenge, sono state inserite due manifestazioni in più. *Proponiamo la riunificazione dei Campionati J/P e al tempo stesso l’abolizione dei Challenge considerato dalle società una manifestazione inutile e costosa. Se l’intento è quello di dare una maggiore qualità ai Campionati Italiani Assoluti, si lavori sulle graduatorie. Ad esempio: i primi 16 per le corse e i primi 12 per i concorsi vengono ammessi ai Campionati Assoluti, sostituendo gli eventuali indisponibili scorrendo la graduatoria.*

 6) **Il territorio reclama maggiori attenzioni. Basti pensare che il Comitato Nazionale è stato convocato due sole volte in 21 mesi. I comitati regionali, oggettivamente, fanno tanto sul territorio, supportando tecnici e società con le poche risorse che hanno a disposizione. *Proponiamo di aumentare la quota relativa al finanziamento del territorio in modo da poter sviluppare progetti per la scoperta e la crescita dei talenti, tutelando la più importante risorsa a nostra disposizione.*

Queste considerazioni intendono stimolare un confronto con e tra i vertici federali come con la base. Queste proposte e tematiche che non sono tuttavia esaustive dei gravi problemi che affliggono l’Atletica Italiana, sono poste all’attenzione generale perché, a nostro avviso, la dialettica interna dei vertici federali è evidentemente insufficiente e per lungo tempo ha bloccato la discussione sui problemi di carattere generale. 

*Un esempio su tutti è quello relativo alla nomina del Direttore Generale di Roma 2024. Sono passati ormai più di due anni dal 10 novembre 2020, giorno in cui sono stati assegnati a Roma gli Europei, ed ancora oggi non abbiamo la figura fondamentale per l’organizzazione di questa manifestazione che torna dopo 50 anni in Italia.*

Auspichiamo che le società che vogliono dare suggerimenti, aderire al documento o segnalare problemi e disfunzioni, lo segnalino scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Parliamo insieme del nostro futuro!

 

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net