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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

Martedì, 05 Dicembre 2017 21:34

Monopoli (BA) - 8^ Mezzamaratona

Dopo il violento temporale della serata inoltrata di sabato, i maggiori timori erano legati alle condizioni climatiche. In tanti, mentre cadeva “acqua a catinelle”, mi messaggiavano terrorizzati, timorosi di prendere acqua l’indomani mattina, e io lì a consolarli, ad assicurare che avremmo trovato un po’ di freddo, ma niente acqua.

E devo avere un futuro da brillante “meteorino”, perché domenica mattina, a Monopoli, faceva sì freddo, ma l’unica acqua piovana era quella della tante pozzanghere intorno alla Piazza Vittorio Emanuele, quartier generale della manifestazione.

Non appena giunti in Città, precise frecce rimandavano all’ampio parcheggio destinato agli atleti in un non troppo lontano cementificio, anche se in tanti cercavano fortuna nelle strade più prossime alla zonadi partenza/arrivo.

Abbandonata l’auto, tante “formichine” operaie color azzurro, i colori dell’Atletica Monopoli, società organizzatrice, lavoravano alacremente a definire gli ultimi particolari, come l’innalzamento dei due archi che contrassegnavano il viale di via.

Distribuzione di pettorali e premi di partecipazione già cominciata la sera prima, ma che viveva il momento clou la domenica, verso le 8,00, con una piccola fila in attesa, sia al ritiro pettorali che a quello dei pacchi-gara, in due distinti, ma non lontani, punti. 

13 euro il costo dell’iscrizione sino all’ultimo giorno (le 24 del giovedì precedente), per un buon pacco gara, con tanto di intrigante maglia tecnica.

1873 gli iscritti, davvero tanti, segno tangibile che si è lavorato bene negli anni precedenti e gli atleti apprezzano e ricambiano, tornando.

Gara nazionale come da dispositivo federale, di livello bronze, dal percorso omologato (con accredito ufficiale del tempo realizzato sulla distanza per gli atleti partecipanti sul sito Fidal), vale come 20^ ed ultima prova delCorripuglia, il Campionato regionale a tappe di corsa su strada e come Campionato Nazionale Aeronautica Militare.

Una schiera di bagni chimici “salva” gli atleti, mentre si avvicina l’orario di partenza, previsto per le 9.00.

Come da tradizione, doppio presentatore a Monopoli: Michele Cuoco e Paolo Liuzzi uniscono le loro voci, le loro emozioni, le loro competenze, le loro battute, creando un’onda sonora che accompagna per il lungo svolgersi della manifestazione, senza zittire mai, senza banalità, senza eccessi.

Gli speaker chiamano gli atleti sul punto di partenza, i giudici li invitano a posizionarsi dietro la linea di via, la zona pole è riservata anche oggi agli atleti più veloci, preventivamente selezionati dalla Commissione Master della Fidal Puglia e contrassegnati da uno speciale bollino colorato posto sul pettorale.

Sistemati finalmente gli scalpitanti runners sul punto esatto di partenza, con i rappresentanti della società organizzatrice a fare da cordone umano, ecco il colpo di pistola esploso dall’arma del giudice De Lillo, che rimbomba assordante e dà libertà agli atleti.

Primi chilometri interamente cittadini, si attraversa anche la città vecchia con le sue stradine, che creano rallentamenti soprattutto in coda dove il plotone non si è ancora smembrato. Passaggio in Piazza, costeggiando il punto di start, dopo circa due chilometri e poi via, verso le complanari, direzione nord, direzione Polignanoa mare.

La mezza di Monopoli ha più volte, nel corso delle otto edizioni complessive, alternato il percorso, spingendosi in direzione sud verso Capitolo, o in direzione nord, come le primissime e come quest’anno, verso la splendida Polignano, la città di Mimmo Modugno, mantenendo intatto il proprio fascino sulle strade di Puglia, dove il verde dei campi e degli ulivi si va a fondere con l’azzurro del cielo e del mare, baciati dal sole.

Il tracciato, in apparenza piatto, presenta numerosi falsipiani che alla lunga si fanno sentire nelle gambe degli atleti, fiaccando le forze. Si prosegue, intanto, si raggiunge Polignano, la si attraversa, si entra nel fantastico centro storico, si passa sotto l’Arco Marchesale e si torna indietro, direzione Monopoli.

Qualche problema si verifica nel suddetto borgo antico, con alcuni piccoli errori di percorso, causa viuzze lasciate senza addetti, di chi segue i primissimi e poi sul fondo della gara, con gli ultimi un po’ abbondonati a cercare la direzione giusta e a salvarsi dagli strali della gente locale oramai annoiata di attendere la riapertura del traffico.

Sul tracciato sono collocati i ristori - con bottigliette d’acqua - come da regolamento, solo la “codissima” della gara rimarrà a secco nel finale, lamentandosi con il sottoscritto per questa mancanza. 

Ferme le auto, gli atleti corrono in sicurezza, magari guadagnandosi le bestemmie dei conducenti, soprattutto all’uscita di Polignano, smaniosi di rimettersi al volante, tanto che sempre gli sfortunati ultimissimi si troveranno a correre gli ultimi chilometri, anche nel ritorno a Monopoli, tra il traffico.

Per la stragrande maggioranza dei partecipanti, tutto si svolge perfettamente, senza alcun problema, il sole in cielo oramai caldo premia chi ha scelto di correre in canotta, neanche il vento è oggi troppo ostico, bisogna schivare le pozzanghere e mettere le forze per gli ultimi chilometri che conducono al traguardo.

Un gran apporto a mantenere l’andatura voluta, a reggere mentalmente, lo forniscono i valenti pacer del gruppo di Ignazio Antonacci, tanti saranno i ringraziamenti loro dedicati a fine gara e nei giorni a seguire di chi ha realizzato lo sperato risultato.

Intanto, per noi fermi sul traguardo, è tempo di arrivi…

Al rientro dopo un intervento chirurgico, Mimmo Ricatti, barlettano tesserato per il CS Aeronautica Militare, atleta di valore internazionale, nazionale italiano, oramai 38enne, dopo circa dodici chilometri in compagnia, decide di allungare e si presenta solitario sul viale di arrivo, sempre sorridente e coinvolgente, a chiudere in 1:10:56, chiaramente primo atleta anche dell’Aeronautica, festeggiato dalla sua Francesca. Belle le parole di Mimmo, che invita sempre a rialzarsi e a ripartire, magari anche più forti di prima.

Dopo una serie di vicissitudini e di guai fisici, che addirittura ci avevano seriamente spaventato, due interventi e seri problemi ai polmoni, confortato dai risultati in pista e sulle 10km, torna a correre la mezzamaratona Daniele Miccoli (Atletica Carovigno), che chiude festante con un saltello, secondo in 1h11:49.

Terzo posto per Vito Sardella (Montedoro Noci), che onora anche oggi la sua città nativa concludendo in 1h13:51, quasi deluso, imprecando contro l’età, i 43 anni che lo rallentano.

Solo fatti, mai nessuna parola fuori posto, Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie) è quarto in 1:14:20, stesso tempo del bravissimo Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra), al quale auguriamo un 2018 senza infortuni, quinto. Sesto il capace cerignolano Francesco Marini, tesserato per la Tre Casali San Cesario, in 1:16:14; segue l’esperienza di mister Angelo Pazienza (Dynamyk Palo del Colle), classe 1968, settimo in 1:16:28. Domenico Barletta (CUS Parma, ma chiare origini pugliesi), è ottavo in 1:16:45, con il sudanese di Taranto, AllulSakine (Podistica Taras), nono in 1:16:54, e il sempre reattivo Vincenzo Trentadue (Dynamyk Palo del Colle), decimo in 1:17:19.

Al femminile, forte e tenace, la termolese Francesca De Sanctis (Alteratletica Locorotondo) s’impone in solitaria, 59^ assoluta, in 1:23:06, dedicando il successo alla mamma, deceduta qualche giorno fa.

Gioioso, viceversa, il secondo posto della locale Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), che realizza il pb in casa in 1:28:37, come del resto il terzo della solare Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), anche lei al pb in 1:29:11, felicissima.

Altra ottima gara per Mara Lavarra (Amatori Putignano), quarta in 1:29:21, davanti all’altra punta di diamante della società organizzatrice, Antonella Capitanio, della quale abbiamo man mano descritto la ripresa, quinta in 1:31:24. Caparbia, Antonia Chiochia (Taranto Sportiva) è sesta in 1:32:21, davanti alla crispianese Roberta De Robertis (Dynamyk Palo del Colle), settima in 1:33:09, e alla rivelazione del 2017, Marie Francesca Zaccheo (Atletica Amatori Corato), ottava in 1:33:18. Poteva mancare? Certo che no e Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci) è anche oggi nella top ten, nona in 1:33:19, con Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), sempre elegante, decima in 1:34:20.

1738 gli atleti nell’attuale classifica pubblicata, sembra che manchi qualcuno (a detta di chi scrive sui social…), intanto riportiamo i nominativi degli atleti che hanno chiuso gli arrivi, Maria Ciquera e Lucia De Carlo (Correre è salute Mottola), tra le donne in 2:53:24, e Mario Buonsante (Amatori Putignano), giunto in 3:04:34, davvero da elogiare per non aver mollato.

Uno stupendo medaglione realizzato amano certifica l’averconcluso i 21097 metri, ed è esposta con vanto dai mezzimaratoneti, prima di ritirare la ricca busta ristoro (quasi un pacco gara di altre parti), che permette di riprendere le forze.

Non mancano simpatiche tavolate pantagrueliche da parte di diversi gruppi di atleti che festeggiano così l’ultima gara dell’anno, per riprendere l’anno prossimo. 

Quando ancora mancano gli arrivi degli ultimi, si decide di cominciare la cerimonia di premiazione dell’Arma Azzurra, l’Aeronautica. Sul palco-podio sfilano gli atleti volanti, categoria per categoria, tutti premiati con trofeo e simpatica bassorilievo.

Allontanatosi il sindaco, Emilio Romani, presente però ad assistere a buona parte delle fasi di gara, è il consigliere delegato allo sport, Cristian Iaia, a premiare i meritevoli, a cominciare dai vincitori Mimmo Ricatti e Francesca De Sanctis, per passare poi ai primi cinque di ciascuna categoria per fascia di età. Una ricca confezione di prodotti alimentari soddisfa tutti i partecipanti…

Ultimo atto, la premiazione delle prime cinque società per numero di arrivati (vince la Amatori Putignano con 67, su Montedoro Noci (66), Bitonto Sportiva (63), Barletta Sportiva (61), Nadir on the road Putignano (55). A premio anche le prime tre fuori regione, vince l’Athlos Matera con 10 finisher, su Cirò Marina che corre (6) e Cosenza K42 (4).

E’ tempo di saluti, di foto ufficiale della società organizzatrice, mentre la piazza è già desolatamente vuota.

Aldilà di relativi problemi di controllo di alcune stradine nei due centri storici e qualche difficoltà per gli ultimissimi, ritengo che la manifestazione si sia rivelata anche quest’anno di altissima qualità, ottima per fascino del tracciato e ben gestita. Devo quindi confermare quanto ho affermato in diretta al microfono di Michele Cuoco, mentre cercavo di immortalare (quasi) tutti gli arrivi: la mezza di Monopoliè di qualità, è conveniente, e la gente viene con piacere, come confermano i numeri.

E, d’altronde, anche Lassù è apprezzata, considerando l’acqua che è scesa dal cielo nel pomeriggio e in serata…  

 

Mercoledì, 08 Novembre 2017 15:14

Sumgong, oro a Rio 2016, squalificata per 4 anni

Squalifica di 4 anni per uso di Epo: ecco la condanna inflitta dall’Adak, l’Agenzia antidoping keniana, alla keniana Jemima Sumgong, campionessa olimpica a Rio 2016 di maratona, prima atleta del suo paese a vincere l’oro sulla 42km 195 metri ai Giochi olimpici.

I fatti risalgono al 28 febbraio scorso quando la Sumgong fu sottoposta a un controllo a sorpresa: trovata positiva, fu sospesa dal 3 aprile, giorno di partenza della suddetta squalifica. Le spiegazioni fornite dall'atleta, che ha sostenuto di essersi sottoposta a trasfusione in un ospedale, il Kenyatta National di Nairobi, dove si era recata pochi giorni prima del controllo, per problemi legati al suo stato di gravidanza, non sono state ritenute valide dal tribunale sportivo locale e dall'agenzia antidoping, anche perché la Sumgong non ha saputo fornire il nome del medico intervenuto, e l’ospedale ha fatto sapere di ritenere falsi i documenti presentati dalla maratoneta per discolparsi.   

Alla keniana, che si aggiunge alla lunga lista di atleti keniani condannati per doping, resta però la medaglia olimpica di Rio…

Martedì, 07 Novembre 2017 17:56

Altamura (BA) - 8^ Correndo tra le Mura

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Una mattinata climaticamente perfetta per correre, con l’aria frizzante al punto giusto, ma riscaldata e aggraziata dai raggi del sole, ha ospitato la 5^ edizione del Trofeo “Correndo tra le Mura” ad… Altamura. Città operosa e produttiva, Altamura è oramai da anni teatro di più manifestazioni podistiche, sempre ben organizzate; notevole anche il lavoro che si svolge nel settore giovanile, con numerosi atleti di valore venuti fuori in questa realtà.

A tutt’oggi mancano ancora le strutture, manca una vera pista di atletica, occorre spostarsi nella vicina Matera: di promesse ne ho sentite tante, più volte all’anno, dai vari politici che si sono succeduti, senza però aggiungere i fatti alle parole.

Torniamo alla realtà e apprezziamo il lavoro svolto dalla Happy Runners Altamura, che anche per il 2017 si è dapprima guadagnata l’onore e l’onore di organizzare una tappa del Campionato regionale su strada “Corripuglia”, e poi ha svolto discretamente bene l’incarico, dando vita una positiva manifestazione. Quartier generale, partenza ed arrivo sono fissate in Piazza Zanardelli, come da consuetudine: tanti gli spazi per parcheggiare nelle zone limitrofe, non vi sono particolari problemi per “lasciare” l’auto.

Comincia addirittura in anticipo la consegna delle buste contenenti pettorali e chip; 6 euro il costo dell’iscrizione, con consegna di un buon pacco gara alimentare, al quale si aggiunge una profumata e calda “forma” di locale, prodotto dop famoso in tutto il mondo, che invoglia in tanti a consumarlo immediatamente, dato il gran profumo che emana.

 Tenuto a freno l’impulso della fame, accontentandosi magari di un buon caffè o di un gel energetico, gli atleti si regalano una parola, un abbraccio, uno sfottò, un selfie, con i compagni di squadra e i tanti “rivali” delle altre società…

 E’ il piacere delle domeniche di chi corre, che dopo aver rubato quotidianamente l’attimo fuggente per regalarsi un’oretta di corsa, può dedicarsi anche alle relazioni sociali.

 Imperterrito, però, l’orologio ricorda che l’orario di via (le 9.30) si avvicina, e allora gli atleti spariscono per riapparire poco dopo tutti vestiti a festa, pronti per correre.

 Spicca il pullman degli amici di Parabita, è un piacere vederli qui con il resto della Puglia, un applauso e una foto di squadra per invogliarli a stare più spesso con gli “altri”.

 1088 gli iscritti della vigilia, non mancano neanche questa volte varie concomitanze, una mezza nel brindisino, diecichilometri nel leccese e nel foggiano, il calendario pugliese è sempre pieno. Da segnalare la presenza in corsa di oltre duecento liberi, nella speranza che al più presto vogliano anch’essi sancire… il matrimonio con la federazione di atletica!  

Solo due i bagni chimici a disposizione degli atleti, realmente pochi, vi è in aggiunta l’atavica struttura della villa, oppure occorre far ricorso a quelli dei bar, con i gestori già sensibilizzati dagli organizzatori.

Solito via vai colorato per le strade attigue, gli atleti spuntano da ogni dove, per tentare di preparare al meglio i muscoli per la gara. 

Percorso tecnico, con vari cambi di pendenza, mai banale, allenante, spesso maledetto dai meno preparati, che lascia un po’ di scorie nelle gambe nei giorni seguenti, anche a causa del salitone nel finale, che quassi inaspettato si presenta e rosicchia le ultime energie agli atleti, rivitalizzati solo dalla vista del traguardo.  

Ben segnalato dai cartelli chilometrici, con ristoro con bottigliette a metà distanza, blindato al traffico avrei scritto, fin quando il signor Giovanni Bruno, atleta runcard, mi ha contattato e mi ha pregato di fare un appello alle società organizzatrici (quindi non solo Altamura) di aver rispetto e di tener chiuso il traffico fino al passaggio degli ultimi, stanco di dover ogni domenica correre tra le auto, producendosi in pericolose gimkane. 

Ritorniamo però ai momenti della partenza, con la zona ottimamente blindata, con accesso permesso solo dalle retrovie; fanno eccezioni gli atleti più veloci, preventivamente selezionati dalla Commissione Master della Fidal, con il pettorale contrassegnato da uno speciale bollino, che vanno ad occupare la zona pole per una partenza più rapida, sicura e meritocratica.

Il sermone e la benedizione del locale parroco precedono lo sparo del Giudice, che avviene in perfetto orario e non appena gli atleti sono perfettamente dietro la linea id via.

“Pum”, il colpo è partito, il rumore riecheggia, ma già il corteo degli atleti si è notevolmente allungato. Chiude il buon Federico Lospinoso, oggi in gara da libero che completerà l’intero tracciato in retrorunning. 

Due chilometri, solo due chilometri, e gli atleti sono di nuovo qui, il passaggio ci dice che è in testa Gaeta, tallonato da Laurieri, NInivaggi e Uva; a piede Cangiulli, con Bianco vicinissimo, poi Sardella e Patruno.

 

Al femminile già domina Mariangela Ceglia, segue Monfreda, poi Russo.

 

Vanno via i protagonisti, oramai li rivedremo solo sul lungo viale di arrivo, teatro da sempre di sprint, ci sarà senz’altro da divertirsi.

 

L’ottimo Paolo Liuzzi, attivissimo speaker della manifestazione, in contatto continuo con radiocorsa, ci descrive la risalita di Ninivaggi che affianca Gaeta e, man mano, si staccano dagli altri, riducendo la vittoria della gara ad un duello; vari cambi in testa, poi l’incedere sempre più forte di Ninivaggi, che allunga…

 

Niente da dire, Roberto Ninivaggi (Amatori Atletica Acquaviva), atleta altamurano di ventidue anni che per anni ci aveva fatto sperare di aver scovato un futuro olimpionico, ritrovata la voglia di correre e di sacrificarsi, si afferma in 32:12, ritornando al successo in casa dopo quella del 2013. Il buon Roberto, giunto al traguardo con le braccia alzate, dedicherà il successo al suo (… e nostro) caro amico Leo Di Leo, altro atleta promettente, incredibilmente scomparso qualche anno fa…

 

Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), al termine di un’ottima prova, ma forse anche oggi dai ritmi iniziali troppo sostenuti, conclude in seconda posizione in 32:20, lasciando a Michele Uva (Free Runners Molfetta), reduce dai “Santi” di Roma in settimana, la terza piazza in 33:01.  

 

Altro storico protagonista dell’atletica pugliese, Vito Sardella (Montedoro Noci), si piazza quarto in 33:09, relegando Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), altro interprete mercoledì scorso a Roma, al quinto posto in 33:016. E’ sesto il bravo Michele Laurieri (Amatori Atletica Acquaviva) in 33:23, a precedere Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), piedi e mani d’oro, in 33:31, e lo schivo Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), ottavo in 33:41. Una carriera di fatti, Pino Miglietti (Montedoro Noci), classe 1967, non si smentisce nemmeno oggi ed è nono in 33:43, davanti al ben più giovane (ventidue anni in meno) Gabriele Cangiulli (Atletica Don Milani Mottola), decimo in 33:44, forse appesantito dai carichi di lavoro.

 

Una passerella lunga tutto il percorso, l’altamurana – ma tesserata per il Running Team D’Angela Sport di Turi – Mariangela Ceglia va ad affermarsi – 66^ assoluta, senza neanche spingere al massimo – in 37:17. Ottima prestazione anche di Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), seconda in 39:16, a precedere la tenace Marisa Russo (Marathon Massafra), bronzo in 39:26.

 

Reattiva e convinta, Marie Francesca Zaccheo (Atletica Amatori Corato), è quarta in 39:47, davanti a Mara Lavarra (Amatori Putignano), che interrompe la serie di vittorie e deve “accontentarsi” della quinta posizione in 40:00. Generosa come sempre, Raffaella Filannino (Atletica Disfida di Barletta), chiude sesta in 40:34; ecco Antonia Chiochia (Taranto Sportiva), tanta grinta nel motore, settima in 40:48, davanti ad Antonella Capitanio (Atletica Monopoli), oramai tornata stabilmente tra le prime, ottava in 40:56, a Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), che non sbaglia un colpo, nona in 41:09, e a Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), sempre agguerrita, decima in 41:23.

 

1013 sono i finisher Fidal: chiudono gli arrivi Antonella Montanaro (Correre è salute Mottola), tra le donne, in 1:11:38, e Mario Buonsante (Amatori Putignano), un esempio di dedizione e amore per la corsa, in 1:16:05.

 

Zona arrivi ben allestita per l’incanalamento dei liberi, con preventiva uscita laterale, anche se qualcuno riesce a “scappare”, invadendo la zona dei competitivi; da migliorare la gestione della zona in prossimità dell’arrivo, evitando la presenza eccessiva di pubblico, curiosi, fotografi di un momento e non autorizzati, che creano noie ai giudici e ai fotografi ufficiali e sono pericolosi per sé stessi e per gli atleti che giungono in piena velocità.  

 

Acqua, crostatina artigianale, yogurt e gelato (anche se gli ultimi resteranno senza) costituiscono il ristoro finale, con gli atleti che vanno a rivestirsi e ad indossare la tuta sociale per gli ultimi momenti della manifestazione.

 

Affisse le classifiche, ci si cerca per verificare la propria posizione, qualcuno lamenta l’assenza dei crono sulle stampe: lo tranquillizzo, comunicandogli che la mancanza a tratti di energia elettrica durante gli arrivi ha creato qualche problema, ma che già nel pomeriggio le troverà complete sul sito della Fidal Puglia.

 

Tutto pronto, ecco i vincitori, Ninivaggi e Ceglia, profeti in patria, che lodati dalla folla, ricevono il trofeo e un ricchissimo cesto di frutta e funghi; seguono i meritevoli della varie categorie per fascia di età, tutti premiati con busta contenete prodotti alimentari locali… che non fanno mai male.

 

E’ la volta delle prime cinque società per numero cumulativo di atleti giunti al traguardo: è prima la Montedoro Noci con 62 arrivati, su Amatori Putignano (61), Atletica Tommaso Assi Trani (58), Gioia Running (41) e Atletica Pro Canosa (40). Tra le fuori regione, vince la Athlos Matera con 8 arrivati.

 

Un riconoscimento ai primi tre liberi e alle prime tre libere, come incentivo a proseguire, precede l’ultimo atto della giornata: la foto di gruppo degli organizzatori che celebra lo “sciogliete le fila”.

 

E’ finita anche questa, restano solo due tappe, Palagianello il prossimo 19, e la mezza di Monopoli, il 3 dicembre, prima della conclusione del Campionato Corripuglia.

 

Per quanto riguarda la prova odierna, aldilà di quanto evidenziato in precedenza, mi sento di lodare l’organizzazione della Happy Runners che, oltre alle solite difficoltà organizzative, ha dovuto lottare con cavilli burocratici per far svolgere comunque l’evento, realizzando una manifestazione apprezzata dai più, confermando la tradizione di Altamura, città del pane e dell’atletica.   

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