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Gen 23, 2018 Giambattista Rota 9346volte

Recensione scarpe: Topo Athletic Fli-Lyte 2

Recensione scarpe: Topo Athletic Fli-Lyte 2 Topo Athletic

Marca e Modello: Topo Athletic Fli-Lyte 2

Modello precedente: Topo Athletic Fli-Lyte

Specifiche tecniche principali categoria: Scarpa per allenamenti e gare a ritmi medi e veloci rivolta a favorire una “corsa naturale”

Differenziale (tallone/avampiede): 3 mm (20mm / 23mm) Peso: 239 gr (peso rilevato per taglia EU 42,5)

Utilizzo principale: allenamenti e gare su strada a ritmi medi e veloci. Per atleti di peso medio caratterizzati da un appoggio neutro, alla ricerca di una scarpa in grado di favorire una corsa naturale grazie ad una struttura “rispettosa” della forma e dei movimenti naturali del piede

Il mio parere in un Flash: Libertà e “natural running” senza eccessi …. Stiamo assistendo all’affermarsi di nuove proposte nel mondo del running. Proposte (spesso retaggio positivo delle passate esperienze “minimal”) volte a farci riscoprire capacità motorie insite in noi umani, ed in particolare in noi runners, ma spesso sopite. Mi riferisco alle immense capacità dei nostri piedi molte volte costretti in calzature troppo strette ed affusolate. Calzature esteticamente ineccepibili ma non di certo ideali per favorire una biomeccanica naturale del piede che si possa dipanare in tutto corpo. Topo Athetics questo proposito ha intrapreso la missione di farci “muovere meglio e modo più naturale”, così dice il motto Topo. Fli-Lyte 2 rappresenta per me uno dei migliori prodotti per riavvicinarsi in maniera seria e completa ad una corsa naturale. Questa Topo è, senza eccessi, caratterizzata da tutto quello che serve per aiutarci a riscoprire un movimento più libero e non edulcorato da calzature troppo sofisticate e spesso eccessivamente protettive. La forma dell’avampiede, grazie al suo profilo intelligentemente ergonomico, assicura tutto lo spazio necessario per una ampia ed efficace disposizione delle dita e del metatarso. Il tutto senza però avere inutili spazi liberi impossibili da sfruttare. Il drop basso (3mm) rappresenta una importante spinta verso appoggi ideali senza però arrivare all’ integralismo del drop zero. Chi ci legge sa che per noi, prima di tutto, viene la corsa in salute quindi è sempre importante arrivare all’utilizzo di drop così bassi con cautela passando da una transizione dolce. Tutto il resto della calzatura è ben congeniato per lasciare la massima libertà di movimento all’insegna di un’ottima qualità costruttiva. Anche l’occhio vuole la sua parte, avrei personalmente gradito un’estetica più cool e colorata.

Informazioni generali Intento del fabbricante: Creare una scarpa per allenamenti quotidiani medio/veloci e gare, per uso su strada, dal peso contenuto, non invasiva verso la naturale conformazione del piede ed in grado di predisporre il runner ad una corsa naturale. Tomaia La tomaia della Fli-Lyte 2 balza all’occhio per l’elevata qualità, il senso di consistenza e durabilità. I progettisti ToPo sono anche riusciti a contenere molto il peso ed a garantire una discreta flessibilità. In zona anteriore della scarpa si nota immediatamente il profilo che richiama in maniera netta (ma bilanciata e gradevole) la forma del piede. Abbiamo tutto lo spazio necessario pur senza “navigare nel vuoto”. La conchiglia in zona tallone è quasi minimale. Moderatamente flessile, dal basso profilo, lontana dalla zona di flessione della caviglia, a tutto vantaggio delle libertà di movimento, garantendo però nel contempo una calzata sicura. La zona stringhe è ai massimi livelli come capacità di avvolgere il collo del piede assicurando, nel contempo, la massima libertà di movimento. Le stringhe sono piatte e stabili e lavorano di concerto con una linguetta stabile e dallo spessore bilanciato. Avrei gradito una linguetta più morbida e meno abrasiva. Soprattutto con calzini molto sottili o in caso di non utilizzo del calzino stesso, la linguetta (soprattutto nella parte inferiore) mi ha creato qualche fastidio in termini di abrasione con una piccola riduzione del buon confort generale assicurato dalla Fli-Lyte 2. A proposito di calzino, ritengo che, per cogliere al meglio le peculiarità di un prodotto rivolto alla corsa naturale, sia particolarmente utile l’utilizzo di calze sottili. Ancora meglio se caratterizzate dalla forma a 5 dita in grado di non limitare in nessun modo il naturale, libero ed ampio movimento di tutto il piede.

Struttura / intersuola / suola: Drop 3mm. Avampiede 20mm – Tallone 23mm Come si deve per una calzatura rivolta alla corsa naturale il pacchetto suola intersuola deve essere il più sincero possibile. In questo senso i progettisti ToPo hanno sviluppato una struttura completamente in EVA su tutta la lunghezza caratterizzata da inserti antiabrasione nei punti di maggior usura. Ho sperimentato con la Fli-Lyte 2 uno dei migliori compromessi tra portanza/reattività/ammortizzazione Il connubio suola intersuola resiste bene allo schiacciamento e fornisce il minimo di ammortizzazione necessaria per far si che il corpo percepisca stimoli chiari e netti per mantenersi (o, pian piano, tornare a farlo) nella condizione di “allerta” ed adattamento continuo necessaria per una corsa sana e caratterizzata da una crescita attiva. Elementi di cui, troppo spesso, calzature esageratamente protettive ci hanno privato. In aggiunta il basso profilo non è affetto da fastidiose variazioni di assetto tipiche di molte calzature iperammortizzate. La reattività non manca, non stiamo parlando di certo di una racer, ma ritengo la Fli-Lyte 2 adatta ad allenamenti medio veloci così come per gare fino alla mezza maratona. Solo dopo un completo adattamento mi spingerei oltre. Il drop 3mm è di certo basso e rappresenta la porta di’ingresso per il drop zero: tanto amato dai cultori del “natural” a tutto tondo. Personalmente non sono un integralista del drop zero, ritengo più importante l’equilibrio generale della calzatura (a prescindere dal drop) nell’ottica di fornire proposte grazie cui l’utente possa scegliere. Il tutto alla ricerca delle migliori condizioni biomeccaniche possibili e tipiche di ogni persona. Non mi stancherò mai di raccomandare per il corretto e sicuro uso dei bassi differenziali un adattamento paziente e graduale …. Rispettiamoci.

Primo contatto: Già prendendola in mano, nel toglierla dalla scatola, si capisce che la Fli-Lyte 2 è un prodotto solido, con pochi fronzoli e , nella sua semplicità, tanta sostanza. Semplicità, sostanza ma anche innovazione. Aspetti innovativi che è importante siano percepiti ed intrapresi da chi si approccia o già pratica la corsa naturale. Per il neofita del “nautural running” caratteristiche come la forma fasciante sulla zona centrale del piede che vira in verso l’ampio spazio in punta, il basso drop, l’assenza di complessi elementi ammortizzanti vanno focalizzati in anticipo. L’intento è gestire al meglio un corretto e graduale processo di transizione. Un processo che può essere diverso (più o meno rapido) da runner a runner ma che va comunque messo in conto. Con la Fli-Lyte 2 ci si troverà infatti ad attivare comparti muscolari diversi da quelli in genere si reclutano con scarpe tradizionali. Qualche runner troopo abituato alle classiche forme affusolate, si troverà inizialmente spiazzato da tanto spazio disponibile in zona anteriore. Si avrà l’impressione di uno scarso feeling tra piede e scarpa. Si tratta però di una sensazione iniziale, giusto il tempo che le dita si rilascino e, grazie alla ampia superficie di presa, si coglierà una sensazione di libertà ed efficienza impagabile. Tanto gratificante che per molti runner, da quel momento in poi, sarà irrinunciabile. Il drop basso, unito al ridotto spessore del pacchetto suola intersuola, dona subito una sensazione di attivazione muscolare del piede. Appoggio dopo appoggio i segnali che arrivano al corpo sono chiari, poco edulcorati. Si istaura quella sensazione di “stabilità naturale” che solo calzature “smart” sanno dare. Si nota subito anche la leggerezza della Fli-Lyte 2, il che enfatizza la sensazione di libertà. Via allora … liberi di correre verso nuovi “vecchi” orizzonti ….

Sensazioni all’utilizzo: “Footloose” diceva un noto film anni ottanta … Negli anni ottanta iniziava ad affermarsi il fenomeno dei sofisticati dispositivi “shock abssorpition” nelle scarpe da rannuning. Nella Fli-Lyte 2 non aspettiamocene la presenza. Quello che colpisce è la sincerità della calzatura, grande feeling a terra, facilità movimento ed appoggio e stacco che sono linfa per i nostri piedi troppo spesso costretti in affusolate calzature poco rispettose della biomeccanica naturale del piede. La Fli-Lyte 2 è certamente più adatta a chi tende per natura ad atterrare in avampiede. Questo però non è un obbligo tassativo. Un appoggio di tallone non troppo pesante non porta a dolori ai talloni. Il drop 3 garantisce quel minimo di sicurezza anche a chi “tallona” leggermente e perdona quelle le difettosità biomeccaniche che nella maggioranza di noi si generano dopo tanti kilometri. Il peso ridotto, l’ottima flessibilità, il citato feeling a terra e la buona portanza donano alla Fli-Lyte 2 anche ottime doti dinamiche in termini di performance. Si percepisce infatti un’ottima reattività che rende la calzatura adattissima ad allenamenti e gare a ritmi medio veloci …… Nelle mie (umili) “sperate” poco sotto i 4’/km la Fli-Lyte 2 ha risposto in modo ineccepibile. Penso che nel parco scarpe del runner moderno una scarpa di questo tipo ci stia bene. Il suo utilizzo oculato, dopo un corretto adattamento, può a mio parere portare sensazioni e soddisfazioni che val la pena sperimentare. Buone corse!!!....naturalmente …..

Plus: Ottima sensazione di libertà nei movimenti con conseguente “natural feeling” Perfetto mix tra la sensazione di presa avvolgente sul piede e la massima libertà in zona anteriore Peso ridotto

Minus: Colori ed aspetto grafico migliorabili Linguetta poco confortevole a contatto con la pelle o utilizzando calze molto sottili