Roberto Annoscia
Modugno (BA) - 3^ Beer Run Do
13 luglio - Ritrovarsi una sera a Modugno, a Piazza Sedile, il salotto buono del piccolo ma laborioso Comune a pochi chilometri da Bari.
Il motivo è correre insieme una non competitiva della durata di 40 minuti, la distanza di ogni giro è di circa un chilometro, giro da ripetere quante più volte possibile, secondo le proprie capacità e il proprio allenamento.
Allenamento che verte sulla preparazione podistica e sulla capacità di bere, bere non acqua ma birra, ogni giro è validato se si procede a bere un bicchiere e di birra, si riceve un timbro sul dorsale (il pettorale qui passa sulla schiena…) e via, avanti per il prossimo bicchiere, pardon giro!
Manifestazione non competitiva e goliardica, si corre e ci si diverte, si fa sport e si sta insieme, si scherza, ci si fa i selfie, si beve e si ribeve.
“Beer Run Do”, il nome della manifestazione, giunta già alla terza edizione, la prima che esce dalla periferia, dal frantoio Mimì e sbarca in centro, destando curiosità, stupore, ammirazione e invidia tra i passanti.
“Gli sportivi bevono?”, “Come si fa a correre ubriachi?”, “A saperlo, pur di bere la birra avrei corso anch’io!”, alcuni delle frasi colte al volo dalla popolazione locale.
Bastava iscriversi (10 euro la tassa di iscrizione, con consegna di maglia tecnica celebrativa), l’hanno fatto in circa 120, si sono divertiti, hanno bevuto durante il percorso, hanno mangiato un ottimo panino e bevuto a fine gara, ancor di più non dovendo preoccuparsi di correre, accompagnati da tanta musica.
Bello il percorso, tra vicoli e vicoletti della vecchia Modugno, nessun danno per il traffico e per la popolazione, tutto si è svolto correttamente.
Pregevolissima l’organizzazione de “La Pietra”, la più antica società locale, sempre presieduta dall’ottimo Domenico Caporusso, con la bravissima Isabella Lampugnani a gestire le operazioni di segreteria, Giuaeppe Zambetta nell’inedito ruolo di speaker, e tutti, ma proprio tutti, con famiglie annesse, a collaborare per ila buona riuscita della manifestazione.
Non c’era classifica, ma più giri di tutti li ha percorsi Francesco Massari; gli altri premi sono diventati una sorta di premi simpatia, come giusto per una non competitiva e allora omettiamo altri nomi per non far torto a nessuno.
Mi piace però citare Antonio Sacco, collega e fraterno amico di Michele Uva, qui giunto da Cassino, e che ha fatto il battesimo (con la birra!) in una gara podistica; da citare il sempre presente Pasquale Mastrapasqua, qui con la sua bella famiglia.
Per vedere chi c’era e come c’era basta vedere il servizio fotografico presente su questo sito, l’importante è che ogni partecipante si sia divertito, abbia corso e… recuperato, in una manifestazione che ha soprattutto il piacere di aggregare i podisti.
E, a tale proposito, lancio l’invito per la Birratona di Conversano, il prossimo 28 luglio, altra manifestazione per correre, bere birra e divertirsi: erano qui presenti i due organizzatori, Francesco e Margherita, sulla pagina facebook “Birratona” trovate tutte le indicazioni.
Per una sera ci siamo distesi, per la competizione c’è tempo, a partire da domani!
Mottola (TA) - 26^ Strapanoramica Mottolese
Strapanoramica straordinariamente organizzata, ecco il titolo per la 26^ edizione della corsa podistica mottolese, che mi auguro a breve di ritrovare nel novero delle prove di Corripuglia, come accaduto per svariate stagioni.
Dispiace solo per l’esigua partecipazione degli atleti Fidal, solo 384 gli iscritti della vigilia, alla quale si sono aggiunti, per fortuna, circa altri 300 partecipanti, fra diversamente abili, liberi, comunità e camminatori.
Ritrovo fissato in Via Matteotti, alle Terrazze del Mezzogiorno: basta affacciarsi ed ecco aprirsi un mondo fantastico, con un panorama indimenticabile, con la vista che ti porta fino al mare, fino al porto di Taranto, una cartolina che da sola vale il prezzo dell’iscrizione.
Nell’attigua rientranza l’intero quartier generale della manifestazione, già montato l’ampio palco, si levano anche i due archi gonfiabili di partenza e di arrivo, frattanto comincia la distribuzione di pettorali, chip e pacchi gara, in rapidità ed ordine. Sei euro il costo dell’iscrizione per un ricevere un ricco pacco gara e per partecipare a questa classico del podismo pugliese, valevole quest’anno come prova del Gran Prix di corsa in terra Jonica, il circuito provinciale della Fidal Taranto.
Leggermente lontani dal centro, l’organizzazione ha creato un apposito stand-bar dove gustare il caffè; a disposizione degli atleti numerosi bagni chimici, la palestra della vicinissima scuola “Don Milani” come spogliatoio e un’apposita zona docce per il post gara.
Non manca nulla e non può mancare la voce del podismo pugliese su strada, il brillante Paolo Liuzzi, oggi in forma smagliante, ha davvero una parola per tutti, atleti, organizzatori, giudici e persino spettatori…
Giornata dal clima molto caldo, per fortuna spira un venticello che aiuterà gli atleti a respirare un pochino su di un percorso, lungo circa 9700 metri, piuttosto tecnico e con continui cambi di pendenza, compresala serie di gradini che caratterizza un po’ questa manifestazione.
Il passaggio dopo oltre due chilometri nuovamente sul punto di partenza, ma in senso contrario permette di godere gli applausi del pubblico che guarda e ammira questi temerari che affrontano questa rilevante fatica; sul tracciato, ottimamente blindato al traffico veicolare, la presenza di ben due ristori con bottigliette di acqua; tracciato con continue indicazioni di direzione, simpatiche scritte e precisa misurazione dei chilometri.
Molto larga la sede stradale, gli atleti sono compattati con cura dei soci organizzatori e dai giudici, per essere pronti per l’orario di via, fissato alle ore 19.00. Toccante, come sempre, ascoltare le note dell’Inno di Mameli, il nostro inno nazionale.
Peccato, che tolte le transenne, due atleti di punta che si ostinano a oltrepassare la linea di un piede, hanno un diverbio con un socio della squadra di casa, che - per la perfetta riuscita della manifestazione - li invita ad indietreggiare: vola una schiaffo, non entro nei particolari, non cito i “protagonisti” perché due graduati dell’Arma dei Carabinieri presenti in zona intervengono prontamente e rilevano i loro dati; anche i giudici Fidalrilevano l’accaduto, senz’altro avranno annotato il tutto nel verbale di gara, la manifestazione prosegue regolarmente anche per motivi di ordine pubblico.
Dispiace, però, per la scena poco edificante e poco educativa anche per i tanti bimbi presenti nel pubblico, scene di questo tipo fanno male allo sport, al nostro sport in particolare, mi auguro solo che non abbiano più a ripetersi e al di là di eventuali sanzioni sportive, il tutto possa chiudersi bonariamente in altre sedi.
Partenza avvenuta comunque “quasi” in perfetto orario, lo sparo del giudice libera gli atleti che invadono le strade della splendida Mottola tra gli applausi del pubblico, godendo dei panorami laterali.
Ripeto, tracciato tecnico e che non regala niente, se non ha la giusta forma fisica e la giusta preparazione, entro breve tempo sei costretto a cedere e a rallentare…
La gara vive inizialmente sul duello fra Giovanni Rizzi e Mimmo Tedone: il giovane laertino, fresco di nuovo completino tecnico offertogli dal caro Giambattista Colangelo, si posiziona in testa per circa due chilometri, quando l’esperto Tedone, dapprima l’aggancia, per poi lasciarlo indietro. Peccato che il buon Rizzi sia stato superato progressivamente anche da altri atleti, il tutto gli varrà come esperienza nel gestire meglio le forze.
In campo femminile, frattanto, subito in testa Damiana Monfreda, ma costretta a non mollare mai a causa della presenza minacciosa e vicinissima di Maddalena Carrino, sempre combattiva su ogni tipologia di gara, dal trail alla strada.
Dopo il toccante arrivo degli atleti diversamente abili e l’allestimento dei rilevatori chip e imbuti di arrivo da parte di addetti e Giudici Fidal, si attende solo l’arrivo dei vincitori.
Zona arrivo predisposta ottimamente dagli organizzatori con il corridoio laterale riservato ai liberi e il pubblico – che pure invade la strada, tenuta a distanza di sicurezza, per il bene degli atleti, dei giudici e dei fotografi.
Ed ecco le moto e le auto apripista, ecco apparire la canotta gialla della Dynamyk Fitness di Palo del Colle, ottimanente vestita e portata in alto dal capitano, il 47enne Mimmo Tedone che coglie il successo in 33:14, un successo di cui andare fiero in una manifestazione sempre rinomata.
Secondo posto ancora per la Dynamyk Fitness di Palo del Colle, è Angelo Pazienza a concludere in 33:35, lui atleta di livelloe di esperienza, non per nulla allenatore del Tedone che l’ha preceduto, ancora al top quando i problemi muscolari glielo consentono.
E dopo il 47enne e il 53enne, ecco arrivare Marco Patruno (Amatori Putignano), classe 1996, che potrebbe essere un loro figlio: sempre generoso, Marco non si tira mai indietro, impegnandosi al massimo (34:00 il suo crono).
Già vincitore di un’edizione della Strapanoramica, ma quest’anno distratto dagli esami di maturità, il buon Gabriele Cangiulli, ancor più giovane di Patruno, classe 1999, è quarto in 34:50, dimostrando che il talento… c’è sempre, pur andando col freno tirato!
Bravissimo Giuseppe Matarrese (Nuova Atletica Laterza), quinto in 35:04, seguito dal sempre brillante Giovanni Prisco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello), sesto in 35:23, e dal buon Giovani Rizzi (Nuova Atletica Laterza), comunque buon settimo in 35:32. Applausi anche per Angelo Tortoriello (ASD Fitness Exellence San Giorgio Jonico), ottavo in 35:41, che precede il capace Pietro Perrone (GSP 3^ Regione Aerea Bari), nono in 35:44, e il volitivo Giovanni Catiniello (Nuova Atletica Laterza), decimo in 35:47.
Partita in testa, conclude… in testa l’eccellente Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), vincente in 38:47; a soli 12 secondi di distanza ecco il giungere della grintosa Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), seconda; completa il podio l’energica Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), terza in 43:55.
Prima atleta di casa, festeggiatissima, è quarta Rosa Cazzolla in 44:06, quinta la giovanissima (2001) Rosa Avvantaggiato (Atletica Magna Grecia), in 45:58, con la brava Giuseppina Russo (Atletica Talsano), sesta in 46:30. Settimo posto per l’inesauribile Angela Azzone (Marathon Massafra) in 46:41, davanti alla sua presidente, la raffinata Tundra Chiaradia, ottava ad un secondo, a sua volta seguita ad un solo secondo da Maria Pavone (Club Runner 87 Castellaneta), sempre più… veloce, nona. La solare Maria Marinò (Taranto Sportiva),è decima in 47:10.
349 gli arrivati, con le graduatorie chiuse in campo femminile da Cristina Alabrese (Ikkos Atleti Taranto), in 1h12:00, e – in campo maschile - da Angelo Amandonico (Podistica Taras) in 1h15:45.
Un ricco ristoro finale con acqua, panino con mortadella, gelatino, anguria ( a pezzi, senza buccia e in busta) rimette in sesto gli atleti.
Frattanto, già compliate le classifiche, atteso fino all’ultimo atleta in gara tra camminatori, ragazzi della Comunità e liberi, si può subito iniziare con la cerimonia di premiazione.
Alla presenza del giovanissimo sindaco Piero Giovanni Barulli e dell’altrettanto giovanissima assessore allo sport Maria Teresa Catucci, si procede alla premiazione del vincitore assoluto Mimmo Tedone, che riceve la targa dell’11° Memorial Francesco Ciquera, atleta e agente di Polizia deceduto inservizio, oltre al premio tecnico ed ad un cesto di prodotti alimentari.
A seguire i primi tre di ciascuna categoria maschile e femminile tutti premiati con premio tecnico e alcuni integratori; per passare ai primi tre donatori di sangue, maschili e femminili, premiati con speciale trofeo. Un premio onora anche la partecipazione dei liberi, il primo e la prima, nella speranza di ritrovarli tesserati Fidalper il 2019.
Ultimo atto, la premiazione delle prime tre società per numero complessivo di arrivati: vince la San Giovanni Bosco Palagianello con 31 arrivati, davanti a Podistica Grottaglie (24) e a Correre è salute Mottola (20);: quest’ultima per ovvie ragioni di ospitalità e sportività cede il premio alla quarta, la Marathon Massafra (sempre 20).
Si conclude così questa manifestazione, Marisa Ciquera, la storica presidente di questo sodalizio, può tirare un sospiro di sollievo, la prova è brillantemente superata. E davvero, mentre sorseggio una birra in compagnia di Paolo Liuzzi e osservo il gran lavoro degli organizzatori, oramai in fase di smontaggio, non posso che complimentarmi con tutti i soci della Correre è salute Mottola per quanto realizzato, una gara ottima. I miei complimenti e l’augurio che ben presto si ritorni agli antichi fasti anche in termini numerici di partecipazione.
Modugno - 1^ CorriModugno
Prima edizione? Di prima edizione la CorriModugno ha avuto soltanto quell’uno stampato sui manifesti, per il resto è sembrata già una classica, per l’alto livello organizzativo espresso in ogni sfaccettatura della manifestazione.
Atleticamente, il nome della Società organizzatrice, un nome che è già un programma, un manifesto. I soci di questa società si sono subito messi in luce nelle varie manifestazione, per il loro entusiasmo contagiante, per la loro partecipazione senza mirare necessariamente ai risultati, per il giusto gusto di correre e stare bene. Pian piano, il gruppo si è allargato, si sono aggiunte eccellenze come Rodolfo Guastamacchia, altri atleti esperti si sono aggregati, i già presenti hanno affinato le loro conoscenze.
Ed, ecco, quasi spontaneo, il desiderio di dar vita ad una propria manifestazione, oltre ad aver creato un validissimo gruppo giovanile, la base per ogni società, amatoriale e non.
La 1^ CorriModugno, valevole come 6^ prova del circuito provinciale “Trofeo Terra di Bari” ha registrato l’iscrizione di 434 atleti Fidal, qualcuno ora si starà pentendo per non esserci stato.
Ritrovo fissato in Piazza Sedile, ma è su Corso Vittorio Emanuele, presso l’edificio scolastico, che si provvede a ritirare pettorale, chip e – a parte – pacco gara. Due le possibilità d’iscrizione, 5 euro quella base, 7 con pacco, ricco di prodotti alimentari, e all’unanimità, tutti hanno scelto la seconda soluzione. In un altro punto, il banco d’iscrizione per i liberi, che ritengo non abbiano superato il centinaio di unità.
Alle spalle della stessa struttura, bagni chimici e non a disposizione degli atleti; qualche problema iniziale, viceversa, per parcheggiare le auto, notoriamente è difficile trovar posto nelle stradine centrali di Modugno.
Un buono caffè inserito nel pacco gara permette di svegliarsi nel pre-gara, il buono gelato per il post permetterà di rimettersi in sesto.
Giornata soleggiata, ma spira un forte venticello, che ostacolerà gli atleti in alcuni punti, ma parimenti offrirà loro il vantaggio di soffrire e sudare meno rispetto alle ultime domeniche.
A presentare la manifestazione, il sempre effervescente Paolo Liuzzi, con garbo, con sarcasmo, con eleganza, non manca di sottolineare ogni situazione che si possa verificare, vi assicuro che seguendo le sue parole c’è da divertirsi e, anche, imparare qualcosa, tra stile e competenza. Di supporto, i dj di una radio locale, non ho memorizzato il nome, anche perché – non me ne voglia nessuno – penso che Paolo tenga benissimo la scena da sé.
Orario di partenza fissato per le 18.30, man mano gli atleti spariscono per ritrovarli presto baldanzosi a riscaldare i muscoli, anche agevolati dal venticello suddetto che invoglia a correre.
Corre più di tutti Rodolfo Guastamacchia, è davvero onnipresente, dove ti giri e ti giri è lì, davvero segue ogni minimo aspetto, per lui sarebbe stato più agevole correre… Certo, trova piena collaborazione nei soci della società, dal presidente David Mele a “squalo” Pasquale Miraglino, a tutte le signore, ognuno ha un incarico da svolgere e lo svolge bene.
Ma si avvicina la partenza, gli atleti si posizionano man mano dietro la linea di via, gli organizzatori hanno creato una zona pole, assegnando il bollino differenziatore ai primi della precedente tappa del Circuito provinciale, come da regolamento: ma manca ogni controllo e allora “son tutti uguali” o, per meglio dire, il criterio si basa sulla coscienza di ogni atleta.
Largo davvero Corso Vittorio Emanuele, tanti i fotografi presenti, qualcuno si ostina nel porsi davanti negli attimi decisivi, un grido e finalmente si spostano, mentre in perfetto orario, con l’ok degli zelanti vigili urbani, è dato il via.
Partono subito forte, anche nelle ultime file, ma in pochi riusciranno a tenere il ritmo di partenza, in tanti caleranno dopo alcune centinaia di metri.
Va subito in testa Mimmo Ricatti, l’ottimo atleta barlettano è arrivato più volte anche in nazionale, logico darlo per favoritissimo come confermano già i primi metri di gara, anche se il buon Milella non vuole lasciarlo andare. Compito arduo, l’impavido Francesco durerà circa due chilometri, per poi lasciare andare il potente Ricatti.
Al femminile, è lotta a tre, tra le due rappresentanti della Montedoro Noci, Riti e Amatulli, e la giovane Miriana Parisi, che ho visto “bene” in pista nelle ultime apparizioni.
Il circuito è sostanzialmente piatto e veloce, è omologato e certificato sulla distanza dei 10 chilometri; attraversa inizialmente il paese per poi svilupparsi in periferia, rientrare in città e dopo un largo giro andare a prendere di nuovo Corso Vittorio Emanuele, in senso contrario rispetto alla partenza, che permette possibili sprint e porta all’arrivo.
Percorso con tanti incroci, ma ottimamente presidiato, blindato al traffico delle auto e ben transennato, un percorso da “campionato italiano” lo definisce il buon Antonio Maggio, che di gare ne ha corse tante.
Ben presidiato anche il viale d’arrivo con corridoio laterale per i liberi da subito indirizzati; ben tenuti dietro le transenne spettatori, parenti e fotografi con cellulare, l’unico che scappa è un anziano con la stampella, che riesco a gestire, fra una foto e l’altra, evitandogli un frontale con gli atleti che arrivano in piena velocità.
E, a proposito di velocità, arriva sprintando in solitudine Domenico Mimmo Ricatti, l’aviere barlettano tesserato appunto per l’Aeronautica Militare: a qualche metro dal traguardo, rallenta e comincia a salutare il pubblico, Mimmo oltre che un grande atleta è un brillante showman, poi torna indietro prendendosi tutta la scena. A Modugno Mimmo è venuto per un test, speriamo ci regali presto tante altre soddisfazioni.
Un sincero grande applauso a Francesco Milella (Daunia Running): ha lottato con Ricatti fino a quando ha potuto, dando tutto come suo solito, poi ha proseguito ottenendo un rilevante secondo posto in 32:46, complimenti! Terzo gradino del podio appannaggio di Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie): atleta di poche parole ma tanti fatti, conclude in 34:16.
Altra ottima prestazione per Mimmo Tedone: il capitano della Dynamyk Fitness Palo del Colle, che non si risparmia mai, conclude quarto in 34:20, precedendo di soli tre secondi l’aitante Nuccio Busto (Running Team D’Angela Sport), quinto. Sempre insieme come fratelli, entrambi tesserati per l’Amatori Atletica Acquaviva, giungono persino l’uno dietro l’altro: Raffaele Nanula è sesto in 34:28 e Giuseppe Bonavita settimo in 34:45; dietro di loro, il più esperto compagno di squadra, il coriaceo Antonio Espostio, ottavo in 34:58. Nono posto per il deciso Pietro Tamborra (Free Runners Molfetta) in 35:30, con il bravo Giuseppe Dedonato (Atl. Sprint Barletta), non ancora al top, decimo in 35:35.
Al femminile, a trionfare è la canotta gialla della Giovani Atleti Bari portata al trionfo dalla bravissima Miriana Parisi che conquista il successo, visibilmente soddisfatta, in 41:13. Dietro Miriana, due brillanti protagoniste della Montedoro Noci, Mariantonietta Amatulli, seconda in 41:31, e Francesca Riti, terza in 42:10. Un plauso ad entrambe, sempre combattive dal primo all’ultimo metro.
E la grinta non difetta certamente a Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), atleta e allenatrice: è quarta in 42:20; più staccata, conclude quinta la determinata Carmen Albani (Atletica Polignano) in 44:06, davanti all’atleta in casa, “cugina” degli organizzatori, Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), sesta in 44:06, stesso tempo attribuito alla capace Alessia Bechi (CUS Bari), settima. Con piacere ritrovo, in parziale ripresa, all’ottavo posto Maria Dibenedetto (Barletta Sportiva) in 44:26; giungono insieme, evitando proprio sul traguardo, lo sprint, Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci) e Antonella Patierno (Fre Runners Molfetta), rispettivamente nona e decima, entrambe in 44:51.
407 gli atleti Fidal a tagliare il traguardo: chiudono le rispettive graduatorie Michele Torre (Maratoneti Andriesi) in 1:17:09, e Mariolina Legrottaglie (Runners del Levante Bari) in 1:25:00.
A chiudere tutti gli arrivi, liberi compresi, il buon Cosimo Grirolamo, atleta che corre su una gamba e due stampelle: completa tutti i dieci chilometri tra l’abbraccio e gli applausi dell’intera Modugno, davvero c’è da ammirare la volontà di questo ragazzo alberobellese punito dalla sorte in un incidente automobilistico alcuni anni fa.
In attesa di Cosimo, atleti e famiglie hanno preso d’assalto il ricco ristoro che prevede ogni ben di Dio, dal dolce al salato, con focaccia, tarallini, formaggio, dolci e frutta, oltre chiaramente alle bottigliette d’acqua (già descritto il buono gelato…).
Classifica pronte, ma qualche momento d’impasse nel trasferire solo ora premi e attrezzature varie sul palco naturale in Piazza Sedile (onestamente si sarebbero potuti preparare mentre Cosimo era in arrivo, guadagnando tempo); comunque i soci organizzatori recuperano in fretta e si può cominciare.
Si parte con il ricordo di Paola Di Ciaula e Domenico De Tullio, i due giovani locali scomparsi alcuni anni fa in un incidente aereo la prima e per una rara malattia il secondo: una targa premia i parenti, visibilmente commossi.
Da segnalare la presenza del Sindaco di Modugno, il giudice Magrone e di tutti componenti della Giunta, segno tangibile della vicinanza del Comune a questa manifestazione, così come i Vigili Urbani, davvero attivissimi nello svolgimento delle operazioni riguardanti la sicurezza sul tracciato.
E’ il momento dei vincitori: Mimmo Ricatti e Miriana Parisi, salgono sul podio, dividono il primo gradino e gli applausi della gente, portando via tanti premi ciascuno, dal trofeo al cesto, al premio tecnico. Prima di andar via, hanno l’onore di premiare l’ultimo arrivato: Cosimo Girolamo riceve il cesto dai vincitori, in un mix tra primo ed ultimo (anche se Cosimo è il vincitore morale), toccante il momento in cui Mimmo e Miriana alzano ciascuno una stampella, Cosimo è per un attimo solo sulla sua gamba, tra grida, urla, applausi e qualche lacrima a celebrare lo sforzo di questo volitivo ragazzo.
Sempre ben condotte dal brillante Paolo Liuzzi, capace di superare e gestire in corsa le contestazioni per qualche piccolo errore in graduatoria, si passa a premiare i meritevoli delle varie categorie, i primi cinque fino ai 60, i primi tre per le restanti; un ricco cesto e una trofeo per tutti, al primo si aggiunge un articolo tecnico, al secondo una t-shirt…
Ultima fase della cerimonia: il premio alle prime tre società per numero di arrivati, che ottengono anche un premio in danaro: Amci Strada del Tesoro Bari è prima con 40 finisher, su La Pietra Modugno, seconda con 28, e Atletica Adelfia, terza con 22.
E’ davvero finita, è tempo di saluti, di bilanci, di promesse… e di lavori per gli addetti, che devono smontare, pulire, eliminare ogni scoria della gara.
Non posso che complimentarmi con gli organizzatori che hanno svolto Atleticamente e ottimamente il loro compito: siamo sicuri che l’anno prossimo i partecipanti saranno notevolmente di più, attratti dal pour parler di chi è stato qui oggi e senz’altro si farà portavoce dell’ottima realizzazione dell’evento. Il dado è tratto.
Bitonto - 1° BiTrail
Puglia, terra di bellezze incontaminate e spesso sconosciute, persino a chi risiede da sempre.
Ho scoperto domenica mattina, dopo 52 anni di vita, il bosco di Bitonto, esattamente in territorio di Mariotto, frazione della stessa Bitonto, un paradiso naturalistico e di una bellezza smisurata.
Abbandonata la strada Statale 231 e presa la Provinciale 89, superato di poco il 17° km, ecco una strada di campagna a tratti allagata e sempre stretta, che dopo circa 3 chilometri, apre a questo paradiso verde.
Ad organizzare la sempre intraprendente Bitonto Sportiva, società relativamente giovane sempre alla ricerca di nuovi fronti dove emergere per la diffusione della nostra bella atletica, in ogni specialità.
E così, dall’idea di Nico Caiati, lo scopritore di questa tracciato, dopo un allenamento collettivo lo scorso 31 dicembre, ecco il dar vita alla prima edizione del BiTrail, gara regionale in ambiente naturale.
Un ampio spazio asfaltato pre-bosco offre la possibilità di parcheggiare comodamente la propria vettura, vettura che resta sorvegliata gratuitamente dagli addetti posti dall’organizzazione. Pochi metri e si ritirano in rapidità pettorali e chip; non è prevista alcun pacco gara, l’iscrizione è fissata a 10 euro, e la corsa si svolge in regime di completa autonomia idrica, con l’obbligo di attrezzarsi con camelbag o borracce per bere, da poter riempire in due punti prestabiliti (al 3,5 e al 10,5 km). Due bagni chimici risolvono i problemi di chi non vuole “arrangiarsi” nei tanti spazi verdi.
Generosa come sempre l’accoglienza dei soci della Bitonto Sportiva, dal presidente Depalma all’ottimo “maresciallo” Giuseppe Bisceglia, che offrono cornetti ai convenuti, anche ser chi corre deve a malincuore declinare l’invito. Consegnate anche bottigliette d’acqua e succhi di frutta a richiesta, con l’unico obbligo di non buttare rifiuti nel bosco.
Manca un vero presentatore della manifestazione, ma ad allietare lo sprito dei podisti ecco la musica e i commenti del giornalista di Radio OO, un’emittente locale che diffonde note e parole in maniera piacevole ed appropriata.
Servizio chip e rilevamenti elettronici a cura di Icron-Tempogara, con la presenza proprio di Vito Candela, che come il solito, svolge un servizio efficiente e preciso.
Giornata soleggiata e ventilata, la temperatura è opportunamente scesa, si potrà correre decisamente in condizioni favorevoli.
Solo 145 gli iscritti, quasi una scelta da parte degli organizzatori che hanno voluto testare, in questa prima edizione con numeri bassi, ricettività, difficoltà, apprezzamento e risultato finale della manifestazione, prima di dare eventuale larga diffusione per le edizioni a venire.
Partenza fissata intelligentemente per le ore 8.30, con gli atleti richiamati dai giudici e bloccati correttamente prima della linea di via. 135 sono gli atleti al via, si aggiungono almeno una ventina di “portoghesi” senza pettorale, ci piace pensare solo che non abbiano fatto in tempo ad iscriversi, messi magari in fuorigioco da non poterlo fare nella stessa mattinata.
Lo sparo del giudice De Lillo e via gli atleti da subito a partire in salita protetti dai rami degli alberi, attenti a dover mettere i piedi sul fondo pietroso. Tracciato di 15 chilometri e 900 metri (dislivello 400m), che tutti partecipanti mi descriveranno tecnico, non certamente facile, ma altamente affascinante, ben presidiato dagli addetti, continuamente segnalato, con concreta impossibilità di sbagliare direzione, Quasi mai piatto, con salitelle e discese, poi una serie continua di falsipiani, e persino una scaletta rocciosa dove si fatica a salire. Qualche caduta senza troppi danni, una storta con ritiro proprio per una atleta del gruppo organizzatore, sostanzialmente tutto bello, da ricordare e da descrivere il giorno dopo agli amici, ricordo che lenisce la pesantezza di gambe derivante dalla fatica.
Giro unico, non è possibile rivedere gli atleti durante il tragitto, dovremo pazientemente attenderli all’arrivo.
Difficile azzardare previsoni sulla vittoria: mai come in questa occasione non mi sento di prevedere chi possa affermarsi sia in campo maschile che femminile.
Cresce l’attesa, si guarda in alto, infatti l’arrivo è in leggera discesa: un falso allarme, poi uno degli organizzatori, ma il primo quando arriva?
Eccolo, finalmente, in 1h04:59 Marco Calò della Montedoro Noci, conquista il successo inaugurando l’albo d’oro di questo BiTrail. Marco, ragazzo semplice e sempre di buon’umore, ottiene una vittoria, la prima della sua carriera in Puglia dopo tante in Basilicata, che forse lui stesso non si aspettava. Secondo posto per il grintoso Savio Scattarelli, sempre Montedoro Noci, che chiude in 1h06:46, con l’ottimo Giuseppe Matarrese (Maratoneti Andriesi), qui in compagnia della sua Signora in dolce attesa, terzo in 1h07:03.
Completato il podio, è quarto il sempre deciso Vittorio Braico (Smart Fit Gravina) in 1h08:33, seguito da due atleti della società organizzatrice, osannati dai compagni di quadra, i bravissimi Roberto Tricarico, quinto in 1h10:59, e Antonio Saracino, sesto in 1h11:52. Finalmente tornato, pur Runcard, il brillante Filippo Caldara è settimo in 1:12:33, davanti al terribile duo formato da Romeo Palazzo (Gravina festina lente!) e Giuseppe Lodovico (Club 87 Runner Castellaneta), giunti dandosi sportivamente la mano, ma in classifica rispettivamente ottavo in 1:12:52 e nono in 1h12:53. Giovane e… forte, Francesco Cavuoto (Atletica Amatori Corato) completa la lista dei primi dieci uomini in 1h13:06.
Al femminile, specialista nelle corse in natura, fresca campionessa italiana Uisp trail di categoria, reduce dal compleanno in settimana, la generosissima Vittoria Elicio (Atletica Amatori Corato) si afferma in 1h22:17, 38^ assoluta. Davvero capace, è seconda Marika Mastrapasqua (Road Running Molfetta) in 1h24:25, a precedere la sempre reattiva Roberta Dalba (Barletta Sportiva), terza in 1h29:19. Rilevante prestazione anche di Michela Tetro (Fiamma Olimpia Palo), quarta in 1h30:11, davanti alla brava Giusy Criscuolo (I Bitlossi Monterun), quinta in 1h31:51. Sesto posto per la prima atleta della società organizzatrice, Olga Esposito, in 1h34:29, seguita dalla gagliarda Fara Cramarossa (Runcard), settima in 1h37:20, e dallo splendido duo de La Fenice Casamassima, Maddalena Carella, ottava in 1h38:18 e Rosa Peragine, nona in 1h40:22. Decima, la sportivissima e sempre cordialissima, Laura Tassielli (La Fabrica di Corsa Bari), decima in 1h41:11.
134 gli arrivati, chiudono Michelina Lionetti (Barletta Sportiva), al femminile in 2h13:22, e dal duo dell’Acquamarina Palese, Giuseppe Colella e Antonio Cicciomessere, entrambi in 2h16:28.
Un ricco ristoro, una busta che diviene una sorta di pacco gara, contenente bottiglia di birra e di acqua fresche, focaccia igienicamente confezionata, succo di frutta, bustina di tarallini e frutta, permette agli atleti di riprendere le forze e anche di più, perché in tanti richiedono e ottengono una seconda birra e….
Frattanto, sfruttando i potenti mezzi di Tempogara uniti alla competenza dei Giudici, ecco subito compilate le classifiche e il via alle premiazioni ben gestite e presentate dal presidente Damiano, oggi anche (parziale) speaker.
Si parte dai due podi composti rispettivamente da Calò, Schiattarelli e Matarrese - al maschile, e Elicio, Mastrapasqua e Dalba - al femminile, che ritirano un ricco cesto di prodotti alimentari. A seguire, salgono sul podio i primi tre di ciascuna categoria, tutti premiati con damigiana di vino di diversa capacità secondo la posizione, per finire con le società, le prime tre per numero complessivo di arrivati: vince la Barletta Sportiva su Bisceglie Running e Atletica Amatori Corato, che ritirano una targa.
La manifestazione è conclusa, tutti i soci della Bitonto Sportiva si preoccupano soprattutto di non lasciare rifiuti in giro, il bosco va giustamente protetto!
Intanto, soprattutto a detta di chi l’ha corso, il trail – piacevole e tecnico – è stato ben gestito e controllato, un’organizzazione che non ha lasciato nulla al caso e la domanda su quando ci sarà la prossima edizione è il miglior attestato di stima e approvazione.
Miglior debutto non poteva esserci, complimenti a Depalma e soci e grazie per avermi fatto scoprire l’ennesimo splendido paradiso naturale pugliese.
Capurso (BA) - 5^ Capurso in corsa
Sole e caldo accolgono i podisti partecipanti alla 5^ edizione di Capurso in Corsa: già lontane le piogge del fine settimana, si torna a soffrire.
Capurso, pochi chilometri da Bari, è un centro agricolo famoso per il Santuario della Madonna del Pozzo; negli ultimi anni notevole l’incremento demografico, causa i tanti Baresi che si son qui trasferiti, per il costo meno elevato delle abitazioni e per la vicinanza al Capoluogo.
Organizza la Bio Ambra New Age, società giovane e dinamica, con in testa il presidente Vito Cassano, con tutti i soci coesi per la buona riuscita dell’evento.
Oltre 600 gli iscritti Fidal, ai quali vanno aggiunti circa 300 200 liberi: ottimi numeri per una gara provinciale di 10km di metà giugno, valevole come 5^ tappa del Circuito Provinciale “Terra di Bari”.
Il ritrovo è fissato in Via Madonna del Pozzo, dove presso gli accoglienti locali del Comune e dela Biblioteca si ritirano pettorali, chip e pacchi gara. Sette euro il costo dell’iscrizione con maglia tecnica celebrativa, cinque per il solo pacco gara alimentare. A disposizione degli atleti anche i bagni della struttura, decisamente puliti. Predisposto, come da tradizione, sul muro della struttura un grande manifesto della manifestazione che permette la realizzazione di ottime foto ricordo.
Giornata di sole che mette allegria con la confusione cromatica creata dai colori delle divise degli atleti, dal verde delle piante del giardino e dai riflessi dei raggi solari; giornata di sole che picchia sulla testa e si cerca l’ombra; giornata di sole che fiaccherà gli atleti; giornata di sole che farà impazzire i fotografi sull’arrivo in evidentissimo contro-sole.
A presentare la manifestazione il leggiadro Paolo Liuzzi, competente, ilare, permissivo, autoritario, silenzioso, urlatore, secondo le circostanze e le situazioni, ma sempre più amato dai podisti. Lo coadiuva il buon Gianni, atleta organizzatore, oggi prestato al microfono per la parte più locale, anche se notoriamente Liuzzi preferisce la conduzione singola, da buon “cavallo di razza”.
Partenza prevista per le ore 18.30, gli atleti cominciano lentamente a risvegliare i propri muscoli, il sudore ricopre subito gli accaldati corpi.
L’arrivo degli sbandieratori aggiunge ulteriore colore alla manifestazione, con Capurso quanto mai viva, invasa dai corridori, e rallegrata dalla musica a palla diffusa dagli altoparlanti.
Lavorano alacremente anche gli addetti al rilevamento di passaggi e di tempi, i tecnici di Tempogara sono pronti con largo anticipo.
Progressivamente gli atleti si radunano dietro la linea di via, salta clamorosamente la zona pole riservata ai possessori di bollini scelti preventivamente dagli organizzatori in base alla posizione nella precedente tapppa del Trofeo: atleti dal passo lento e piuttosto pittoreschi, i soliti oramai, occupano posizioni di testa per il solito stupido e inutile vezzo.
Spinti energicamente dai Giudici gli atleti dietro la linea di via con la collaborazione dei soci organizzatori, tutto è finalmente pronto per la partenza. L’ok dal percorso, la pistola nelle mani del sottoscritto che prova l’ebbrezza dello sparo del colpo di via: lo sparo echeggia nella piazza dedicata alla Madonna e libera gli atleti che partono a spron battuto.
Lungo davvero il serpentone, ce n’è per tutti i giusti e per tutte le andature, li aspetteremo tutti con biblica pazienza.
Il percorso è sostanzialmente piatto e veloce, con due ristori con bottigliette d’acqua, blindato al traffico, per metà urbano e per metà periferico, lungo le strade di campagna; da nastrare e transennare meglio alcuni punti che permettono tagli di percorso, provocando la reazione degli onesti.
Un favorito unico in campo maschile, Rodolfo Guastamacchia, che nonostante l’unico allenamento settimanale e il muscolo che dà fastidio, è partito regolarmente; occhio però ai giovanissimi Didonna e Sportelli, al triatleta Perta e all’esperto Pazienza. In campo femminile, più difficile la scelta, lo scopriremo solo correndo, direbbe qualcuno…
Il passaggio dopo neanche due chilometri sul punto di via in senso contrario alla partenza e controsole, vede in testa Guastamacchia come da previsione; al femminile è Francesca Riti a primeggiare.
Lungo il passaggio, sembra non finire mai con qualche iscritto alla competitiva che se la prende davvero comoda, si spera solo che non ci sia l’arrivo del vincitore unitamente al passare delle ultime camminatrici.
Pericolo superato, finalmente sono andati tutti, l’ambulanza fa capire che da ora in poi saranno solo arrivi.
Tremendo davvero avere questo solo negli occhi e nel mirino, soffre anche l’obiettivo, soffrono i Giudici che dovranno annotare i numeri dei pettorali per il confronto con il rilevamento elettronico.
Ma è ora di celebrare il vincitore: Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno), già qui vincitore nella prima edizione, si impone in 33:14, sempre festante e sorridente al traguardo, come piace alla gente, apparentemente (e speriamo) senza dolori. E, nel remake della gara di Turi di sette giorni prima, è secondo l’ottimo Angelo Didonna (Amatori Atletica Acquaviva), in 33:48, seguito dal potente Vito Perta (GS Paolotti – Atl. Martina), terzo in 34:19.
Sfiora il podio un altro giovanissimo, Francesco Sportelli (sempre Amatori Atletica Acquaviva), quarto in 34:35, seguito da Nuccio Busto (Running Team D’Angela Sport Turi), che - tra un problema (fisico) e l’altro - si piazza quinto davanti a due “nomi” del podismo pugliese, entrambi tesserati per la Dynamyk Fitness Palo del Colle, mister Angelo Pazienza, sesto in 34:49, e il pacato Giuseppe Mele, ultimo erede della lunga dinastia di fratelli e sorelle in corsa, settimo in 35:02. Le lunghe leve di Vito Alò (Atletica Monopoli) lo conducono al’ottavo posto in 36:01, davanti ad un altro duo di spessore, entrambi della Montedoro Noci, Savio Scattarelli - nono in 36:25, e Enzo Romano, il saggio, decimo in 36:53.
Al femminile festa grande, grandissima, per Francesca Riti (Montedoro Noci) che va a cogliere un successo di prestigio imponendosi in 42:15. Complimenti a Francesca, sempre cordiale, e cento di questi successi!
Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitritto), esempio di dedizione, è seconda in 42:54, con la potente Mariacarmela Landriscina (Trani Marathon), terza a soli 4 secondi dalla seconda.
Riapparsa dopo un periodo di assenza, Marilena Brudaglio (Dynamyk Fitness Palo del Colle), sempre determinata, è quarta in 43:37, davanti alla promettente Angelica Coviello (Bitonto Runners), quinta in 44:31 e alla tenace Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), sesta con un secondo in più. La raffinata Silvia Acquaviva (Martina Franca Running) è settima in 44:39, sulla brava Serena Barbaro (Athletic Academy Bari), ottava in 44:43, a precedere la compagna di team, altrettanto capace, Annelisa Rizzello, nona in 45:01. Top team femminile completata da Gentiana Subashi (Avis Podistica Mola), in 45:08.
All’arrivo si contano 211 liberi e 548 Fidal: Giovanni Bruno (Atletica Adelfia) in 1:21:50 e Anna Maria Rubino (La Fenice Casamssima), alla prima gara della sua vita, complimenti!, in 1:26:04, completano la lista degli arrivati.
Da segnalare la presenza in gara del locale Sindaco, Francesco Crudele, e della sua Signora, oltre che del Maresciallo dei Carabinieri, Giovanni De Rosa, runner convinto.
In gara anche il buon Cosimo Girolamo da Alberobello, che corre le sue gara su una gamba e due stampelle, sempre meritevole di tanti applausi e di tanta solidarietà.
Per essere fiscale come mia tradizione, da segnalare la presenza sul viale di arrivo di troppa gente, che ha sfruttato il punto non transennato per l’uscita dei mezzi di servizio: per le prossime edizioni , in quel punto, dovrà necessariamente essere presente in quel punto un addetto a respingere la gente che si ostina ad oltrepassare il limite e deve per forza occupare la sede stradale, divenendo pericolosa per gli atleti e d’impaccio per fotografi e giudici.
Ma la manifestazione, già di per sé allegra e gioiosa, trova il livello massimo di goduria nel ristoro finale, con focaccia, frutta, taralli, acqua e soprattutto tanta birra, a fiumi. Diviene un’altra gara per chi si ostina a girare e rigirare per prendere e riprendere, qualcuno è addirittura respinto per troppi giri effettuati, fatto sta che la gente gradisce, eccome se gradisce, portando all’esaurimento le scorte degli ottimi organizzatori, che hanno davvero rimpinzato per bene gli stanchi atleti, i familiari e la popolazione locale. Ah, dimenticavo, di fronte, la consegna di ghiaccioli, completa il quadro.
Pronte con ottima solerzia la classifiche, si comincia subito con le premiazioni.
Un premio speciale, una targa, per colui, che ebbe un malore al Vivicittà 2018, ma ora è tra noi, ancora ai box, ma con noi, il buon Francesco Zirioni. Uno zaino tecnico premia Cosimo Girolamo, per la sua forza e per l’esempio che ci fornisce.
E’ il momento della competitiva: si comincia con i due vincitori Guastamacchia e Riti, premiati con trofeo e un ottimo borsone, per proseguire con i meritevoli delle varie categorie, i primi cinque fino alla 55 sia maschile che femminile, i primi tre per le rimanenti, tutti premiati con prodotti sportivi. Premi anche per i primi e prime tre liberi/e, il trofeo Avis consegnato a Pino Midea come primo donatore della locale sezione, sorteggio di buono sconto per viaggio/pettorale maratona (offerto dall’agenzia barese Vivi e Sorridi di Bari) che va a Antonio Maggio (Valtenna).
Ultimo atto ufficiale la premiazione delle prime cinque società per numero complessivo di arrivati: vince la Amici Strada del Tesoro con 36 arrivati su La Fenice Casamassima (28), Atleticamente Modugno (26), Avis in Corsa Conversano (23) e Atletica Adelfia (20).
La tradizionale foto di gruppo conclude definitivamente la manifestazione, dovendo lasciare velocemente la piazza alle funzioni religiose.
Decisamente positiva l’organizzazione della Bio Ambra New Age, i cui membri dimostrano compattezza e voglia di fare. L’approvazione rilevata al momento e, successivamente sui social, sono la dimostrazione, che la gara è riuscita, si può già lavorare per la prossima edizione …
Crispiano (TA) - 2^ Summer Run
Seconda edizione della Summer Run e mio debutto a questa gara di 10 chilometri su strada, che si svolge a Crispiano, piccolo centro agricolo della provincia di Taranto, a soli 15 km dal Capoluogo e molto vicino a Massafra.
Ad organizzare l’Atletica Crispiano, giovane associazione ben presieduta da Francesco Paolo Pino, con la collaborazione di altri due ottimi ed esperti atleti come Claudio Palmisano e Roberta De Robertis.
Quartier generale fissato in Via Antonio Gramsci presso la Chiesa Santa Maria Goretti, in zona più periferica: il percorso si dipanerà in questa zona, senza toccare il centro cittadino, magari meno attraente paesaggisticamente, ma senza quelle salite che tanto hanno spaventato i possibili partecipanti: solo 213, purtroppo, gli iscritti Fidal, ai quali si sommano una cinquantina di cosiddetti liberi.
Un peccato senz’altro perché gli organizzatori che hanno predisposto un evento davvero all’altezza della Prova di Gran Prix di Corsa in Terra Jonica loro assegnata, avrebbero senz’altro meritato più adesioni anche alla luce dello sforzo organizzativo messo in atto.
Vastissimi gli spazi per parcheggiare la propria vettura, presso i locali dell’attiguo bar avviene la distribuzione di pettorali e chip; poco distante, all’aperto, la consegna dei pacchi gara alimentari, con un ananas e altra frutta. Sei euro il costo dell’iscrizione.
A disposizione degli atleti la struttura fissa di bagni, pulitissima, per le signore, e due chimici per i maschietti, per risolvere i problemi ed evitare scene poco edificanti.
Giornata dal clima meno caldo e umido, un leggero soffio di vento provoca a volte anche un brivido, gli atleti potranno correre bene, almeno questa è l’impressione iniziale…
A presentare la manifestazione Michele Cuoco, ci ritroviamo dopo una settimana, ancora nel tarantino e ancora in sintonia, tra una citazione tecnica e una battuta, il pubblico apprende e gradisce.
Rilevazione elettronica di tempi e passaggi a cura di Cronogare, sempre professionali, rivedere Roberto Perrone è un piacere.
I larghi viali circostanti favoriscono un prolungato riscaldamento muscolare pre-gara: gli atleti sono pronti e rodati per la partenza prevista intelligentemente per le ore 9.00.
Sistemati con cura gli atleti sul punto di via, ricevuto l’ok dai Vigili Urbani, il colpo di pistola del Giudice responsabile dà il via alle ostilità.
Non molti i partecipanti, ma tra loro nomi di punta del podismo regionale, come il duo di Palo del Colle, Giovanni Auciello e Francesco Minerva in campo maschile, e di Mariangela Ceglia e Ilenia Colucci in campo femminile.
Tracciato rapido e sostanzialmente veloce, pur con la presenza di alcuni falsipiani e con un unico “strappetto” altimetrico nel finale; blindato al traffico, con puntuale segnalazione dei chilometri, doppio ristoro con bottigliette d’acqua, prevede il ripasso dopo circa due chilometri sul punto di via per poi dipanarsi nella strade circostanti e fare ritorno solo al termini degli emozionanti dieci chilometri.
Sembrava si dovesse correre bene, ma la temperatura aumenta, le nuvole creano una cappa di calore, per poi diradarsi e sparire, lasciando campo libero ai raggi del sole che tormentano gli atleti, giunti un po’ affaticati, ma piacevolmente sodisfatti al traguardo.
Intanto, mentre i più grandi proseguono il loro sforzo, è il turno della gara promozionale per ragazzi compresi tra i 6 e i 12 anni: iniziativa davvero apprezzabile, come è apprezzabile la scuola di atletica che Roberta De Robertis e soci hanno messo in piedi in zona, siamo sicuri che qualche giovane atleta di questa zona ci darà soddisfazioni.
Applausi ai ragazzi vincitori, un abbraccio alla ragazzina subito caduta e perciò piangente, e un ricco buffet e gadgets per tutti…
Ma è il momento dell’arrivo del vincitore… Dopo un prolungato procedere in coppia, Giovanni Auciello, tesserato per l’Atletica Casone Noceto, campione europeo di mezza maratona SM35, va ad imporsi in 32:01, senza nemmeno troppo sforzo, subito pronto all’intervista del puntuale Michele Cuoco.
46 secondi di differenza ed ecco tagliare il traguardo l’ottimo Francesco Minerva (Montedoro Noci), venuto qui per “accompagnare l’amico Giovanni” come dichiarerà al microfono dello speaker, pronto a fermarsi per qualche domenica per recuperare i vari acciacchi, guarire e… tornare a settembre.
Terzo gradino del podio conquistato da Giuseppe Lacarbonara (Atletica Talsano), sempre brillante, in 35:21, quasi incalzato dal grintoso Sebastiano Di Masi (Atletica Castellana), quarto in 35:30, con l’aitante Pietro Torroni (Runners San Michele Salentino), neo-papà, quinto in 36:12.
Sempre gagliardo, Salvatore Mele (Runners Ginosa) è sesto in 37:14, davanti al capace Gianfranco Taddei (Team Pianeta Sport Massafra), settimo in 37:45, seguito con soli 3 secondi di distacco dal bravissimo Vincenzo Testa (Atletica Talsano), ottavo. Il tenace Angelo Tortoriello (Fitness Excellence San Giorgio Jonico), è nono in 38:03, davanti a Vitantonio Curri (Montedoro Noci), che nonostante la festa di compleanno a chi ha partecipato la sera prima, è decimo in 38:11.
Archiviata la top ten maschile, passiamo ai risultati femminile, con il successo di Mariangela Ceglia (Alteratletica Locorotondo), che ritrovate le “vecchie” motivazioni, ha ripreso a viaggiare spedita, personali su personali, concludendo 29^ assoluta in 40:49. Ancora Alteratletica, con il secondo posto della coriacea Ilenia Colucci, seconda in 42:25, davanti alla grintosa Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), terza in 42:34.
Non molla mai ed è quarta Antonia Chiochia (Taranto Sportiva) in 43:42, mentre le due successive posizioni si decidono all’appassionante sprint: Annalisa Calella (Alteratletica Locorotondo) è quinta su Angela Ricci (Crispiano Marathon Club), sesta, ma entrambe in 45:36. Otto secondi ancora ed ecco arrivare la “biondonera” Cinzia Ammirato (Atletica Monopoli), settima; la segue la compagna di squadra, la delusa Delia Mastrorosa, forse partita troppo forte o forse stanca dopo un periodo di continui miglioramenti, ottava in 46:54; nona la volitiva Giusy Russo (Atletica Talsano), nona in 48:16, con la giovanissima Rosa Avvantaggiato (Atletica Magna Grecia), a chiudere la lista delle prime dieci posizioni in 48:55.
200 gli arrivati: concludono le rispettive graduatorie, Concetta De Rosa (Taranto Sportiva) in 1:10:55 e il “mitico” Ciro Pappadà (Podistica Grottaglie) in 1:12:32.
Focaccia, frutta e bottigliette di acqua fresca permettono di rimettersi in forze e in sesto; frattanto, subito pronte le classifiche, si parte immediatamente con le premiazioni.
Alla presenza del presidente pronvinciale della Fidal Taranto, Salvatore Lomartire, si comincia con i due podi: Auciello, Minerva, Lacarbonara al maschile e Ceglia, Colucci, Amatulli al femminile. Per loro, oltre al preventivato premio in danaro (rispettivamente 150, 80 e 50 euro), un gustoso cesto di frutta e una mega confezione di prodotti alimentari.
A seguire i primi tre di ciascuna categoria, per fascia di età, tutti premiati con il cesto di frutta che fa davvero tanto “Summer”.
La classica premiazione delle Società con più atleti giunti al traguardo vede vincere la Podistica Grottaglie su Taranto Sportiva e Podistica Carosino.
Neanche le 11.30, la manifestazione è conclusa, gli atleti possono far rientro a casa e magari anche andare al mare, visto che il sole è oramai dominatore del cielo; gli organizzatori devono viceversa lavorare per riportare Crispiano alla tradizionale veste.
Gara ben organizzata, ben fatta ed essenziale, da ritornare, insomma, magari con la speranza di trovare più concorrenti. A proposito: ricordate che non ci sono salite e potete correre tranquillamente…
Vobarno (BS) – 6^ Pompegnino Vertical Trail
In una caldissima domenica mattina si è svolta a Vobarno, in provincia di Brescia, la sesta edizione del Pompegnino Vertical Trail, gara internazionale di corsa in montagna, su due percorsi, la 10km Classic e 18km Longue, con circa 500 atleti complessivi al via.
Sulla distanza Classic successo per il keniano Dennis Bosire Kiyak., tesserato per l’Atletica Sandro Calvesi, in 43:00, davanti a Giuseppe Antonini, secondo in 46’20 e a Marco Ferrari, terzo in 46:53, entrambi dell’Atletica Paratico,
Al femminile, vittoria per Ana Nanu (G. Gabbi), in 51:48, venticinquesima assoluta. Dietro di lei è seconda Monica Seraghiti (Atletica Brescia Marathon) in 54:11, terza Maria Cocchetti (Atletica Paratico), in 54:26.
La 10km era valida come Campionato regionale Master di Corsa in Montagna e come Campionato provinciale individuale e di società.
La debuttante distanza più lunga ha visto imporsi il ruandese del GS Orecchiella Garfagnana, Jean BaptisteSimukeka in 1h39:16 su JuriRadoani (S.A. Vamchiese), secondo in 1h42:37, e Manuel Carrara (La Recastello Radici Group), terzo in 1h45:23.
Al femminile, successo per Lara Bonora (Atletica Lumezzane), anche lei 25^ assoluta, in 2h10:08, su Mara Negri (Libertas Vallesabbia), seconda in 2h18:41, e Silvia Agostinelli (Altitude Race), terza in 2h30:17.
Turi - 18^ Quattro Passi nella Storia
La “Quattro Passi nella Storia” è diventata maggiorenne: si è celebrata domenica scorsa, 10 giugno, la 18^ edizione di questa manifestazione che forse si aspettava e avrebbe meritato più dei 391 iscritti, tradottisi poi in 374 finisher, più una manciata di liberi.
Valevole come quarta tappa del Circuito Terra di Bari, la prima pomeridiana, la Quattro Passi si è confermata manifestazione semplice, ma ben fatta, alla quale non manca sostanzialmente nulla.
Da migliorare, lo scrivo subito, solo il viale di arrivo, da transennare al pubblico che ha invaso la sede stradale creando problemi a giudici e fotografi, già infastiditi dal sole contrario, e ad alcune bici che hanno messo davvero a repentaglio la sicurezza degli atleti lanciati verso il traguardo.
Zona parcheggio predisposta in Largo Pozzi, dove sono stati posti anche i bagni chimici, dove venditori di ciliegie, l’oro rosso di Turi, le offrono ad ottimo prezzo (più compri e meno paghi…).
Nelle stradine più vicine a Viale Antonio Gramsci, il punto di ritrovo, partenza e arrivo, non manca comunque l’opportunità di parcheggiare a minor distanza.
In una traversa della suddetta Via Gramsci avviene la consegna di pettorali, chip e pacchi gara, ben gestita e senza la creazioni di code. Iscrizione fissata a 5 euro, pacco gara alimentare, nobilitato da una confezione di ottime ciliegie “ferrovia”.
Caldo, molto caldo il sole, manca anche il vento, sicuramente gli atleti soffriranno lungo il percorso, già si cercano zona d’ombra per ripararsi.
Lavorano tutti, viceversa, i soci della DOF Turi, la società organizzatrice, che guidati dal presidente Franco Laera, cercano di sistemare ogni dettaglio, di attenuare ogni eventuale problema.
A presentare la manifestazione, il simpatico folletto Antonio Torres da Adelfia, sempre unico nel raccontare aneddoti e storie di vita, meno ferrato oramai nella res podistica, in continua evoluzione. Promosso con sufficienza, Antonio è persona sincera e genuina, la sua è pura passione.
Con piacere ritrovo la famiglia Uva, sempre splendida a cominciare dalle bellissime bimbe Carlotta e Matilda, oramai signorine, sempre in movimento facendo stancare papà Michele e mamma Sara, più della stessa gara…
Sempre utile poi il dialogo con Gioacchino De Palma, olimpionico a Messico 1970, che ora si diverte a dispensare utilissimi consigli ad atleti master.
E’ tempo, intanto, di indossare le divise sociali, è tempo di procedere con le operazioni di risveglio muscolare, è tempo di non stancarsi troppo nel pre-gara.
Il buon Torres con grande enfasi invita gli atleti a schierarsi per la partenza, con i suoi modi persuasivi li raggruppa dietro la linea con oltre dieci minuti di anticipo e il plotone è già pronto.
I soci della DOF creano l’utile cordone umano affinché sia rispettata perfettamente la linea bianca, oramai è tutto davvero pronto, il sole continua a picchiare sulle nostre teste e, liberatorio, dopo il lasciapassare dal percorso, giunge il colpo di pistola del Giudice che libera gli atleti che invadono la larga e lunga Via Gramsci, preceduti dai ciclisti che fanno da apripista.
Il tracciato di Turi presenta un giro unico con attraversamento quasi totale della citta, compresa la città vecchia: in apparenza semplice prevede dei falsipiani che si faranno poi sentire nelle gambe, complice l’alta temperatura.
Osserva con piacere lo spettatore turese, magari non incita, ma osserva rispettoso salvo scaldarsi quando riconosce un atleta locale. Tanti gli extracomunitari in città, alcuni hanno un fisico da validissimo podista…
Un uomo solo al comando, Rodolfo Guastamacchia che, nonostante una contrattura nel dietro coscia sinistro, procede solitario; al femminile l’oramai “consueta” Daniela Tropiano è prima con sufficiente distacco sulla seconda.
Picchia, intanto il sole, averlo addosso equivale ad una sauna anche per chi sta fermo, possiamo immaginare le temperatura che raggiungono i fisici degli atleti in movimento, spero provvedano a bagnarsi e bere, la salute è sempre la prima “cosa”.
Percorso sorvegliato e blindato al traffico, solo nel finale qualche auto forzerà il blocco creando problemi alla coda della gara.
Zona centrale, zona vecchia, periferia, ferrovia, lo storico carcere, il tracciato non tralascia nulla nei 10000 metri in cui si sviluppa, cresce intanto l’attesa dei parenti che attendono i propri cari.
E, preceduto dalla sirena dell’auto dei vigili urbani, scortato dai ciclisti, ecco apparire in fondo la canotta gialloblu di Rodolfo Guastamacchia, che otto giorni dopo Conversano, ottiene un nuovo successo.
Sorride Rodolfo, apre le braccia al cielo, un cinque con Carmela Glorioso e il rappresentante di Atleticamente Modugno conclude vittorioso in 34:04. Al secondo posto, inatteso da chi non lo conosce, ecco giungere Angelo Didonna (Amatori Atletica Acquaviva), figlio d’arte di Giuliano, ragazzo veramente a modo, reduce dai Campionati italiani promesse sui 3000 siepi ad Agropoli, che conclude in 35:14. Terzo posto per l’ottimo Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), che non vedevo da tempo, in 35:36.
In un’annata complicata dall’iniziale infortunio, in graduale ripresa, Gianpiero Bianco (Running Team D’Angela Sport Turi), nella sua gara, la prima da “avversario”, chiude quarto in 35:43, seguito dal compagno di team, a sua volta reduce da continui problemi fisici, Nuccio Busto, quinto in 35:57. Michele Uva (Free Runners Molfetta), sempre sportivissimo e sorridente, è sesto in 36:21, davanti al reattivo Nicola Bellomo (Dynamyk Fitness Palo del Colle), settimo in 36:45 e al toscano (o pugliese?) Savino Lasorsa (Il Ponte Scandicci), ottavo in 37:44. Bravissimo Domenico Squicciarini (Atletica Adelfia), che con impegno e costanza continua a migliorare, nono in 37:48, a precedere il primo atleta della società organizzatrice, il poliedrico Giuseppe Calabrese, decimo in 38:26.
Capelli cortissimi che confondono, ma un sorriso dolcissimo, Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) conferma anche oggi il suo talento e la sua determinazione, affermandosi in 40:39, infliggendo pesanti distacchi a chi segue. Sul secondo gradino del podio, in 44:54, sale Filomena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), sempre grintosa, componente che non manca nemmeno a Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), terza in 45:53.
In continuo miglioramento, Carmen Albani (Atletica Polignano) chiude in quarta posizione in 46:01, seguita da Antonia Patierno (Free Runners Molfetta), generosissima, quinta in 46:09, e dalla tenace Stefania Antonaci (Bio Ambra New Age Capurso), sesta in 46:23. Prima a Conversano, scende in sesta posizione la combattiva Dominga Mongelli (Atletica Adelfia), settima in 46:31, sulla pari categoria Adriana Dammicco (Atletica Bitritto), ottava in 46:37; le lodevoli Luigia Anna Gigante (Atletica Adelfia), nona in 47:03, e Cassandra Barbieri (Manzari Casamassima), decima in 49:26, completano il lotto odierno delle donne più veloci.
Tutti gli arrivi sono chiusi da quello spettacolare e toccante di Cosimo Girolamo, l’atleta di Alberobello che corre su due stampelle e una sola gamba: esempio di volontà e di forza mentale, Cosimo giunge tra gli applausi di tutta la piazza, circondato dai ciclisti accompagnatori.
Bustina con integratore, acqua e banana, offerti nel ristoro finale, servono a riprendere le forze, in attesa delle premiazioni che si svolgeranno sul palco già montato nei pressi della Villa Comunale.
Passa qualche attimo, la cerimonia non comincia e la folla comincia a protestare, con speaker Torres che invita alla calma al grido di “è bello stare tutti insieme in una bella serata d’estate…” Per fortuna, prima che qualcuno inveisca contro di lui, l’arrivo del presidente Franco permette l’inizio delle operazioni.
Il 5° Trofeo Piero Palasciano, in ricordo dell’eccellente dottore che tanto amava l’atletica e Turi, riservato ai medici in gara, se lo aggiudica Rocco Affuso (Amici Strada del tesoro Bari) in 43:11 su Tommaso Donvito (Gioia Running), in 46:48, e Giovanni Vacca (Atleticamente) in 49:38, tutti premiati con targa.
Il 9° Memorial finanziere G. Martinelli, in ricordo del militare deceduto eroicamente in servizio, riservato chiaramente ai rappresentanti delle Forze armate, se lo aggiudica Michele Uva (Free Runners Molfetta) in 36:31, su Savino Lasorsa (Il Ponte Scandicci), secondo in 37:44, e su Gregorio Lavarra (La Fenice Casamassima), terzo in 39:14, tutti premiati con targa consegnata dalla mamma di Marinelli (un premio va anche al quarto, Giuseppe Dell’Aera -Avis in corsa Conversano – 39:36).
La speciale classifica riservata ai donatori vede vincere Paolo Sgarra (Atletica Tommaso Assi Trani) in 38:42 che precede Francesco Uva (Pedone Riccardi Bisceglie), secondo in 38:59, e Pierpaolo Volza (La Fenice Casamassima), terzo in 39:19. Una targa premia anche loro.
Un premio speciale (un ricco cesto alimentare offerto da Gino Montemurro) va a Cosimo Girolamo, il vero vincitore morale della manifestazione; stesso premio è consegnato anche a chi vi scrive (grazie Gino, grazie Franco, grazie DOF) per la presenza costante e per un’appartenenza a questo sodalizio che, per dirla tutta, non è mai smessa.
Si passa ai vincitori, il dolorante Guastamacchia e la solare Tropiano: per loro il trofeo, una cassettina di ciliegie, biscotti e… altro. A seguire la premiazione per i primi tre di ciascuna categoria per fascia di età: cassettina di ciliegie per tutti, per il primo l’aggiunta di una confezione di biscotti.
La graduatoria riservata alle società per numero complessivo di arrivati vede primeggiare la Amici Strada del Tesoro Bari con 35 arrivati, su Atleticamente Modugno (32), DOF Amatori Turi (25), La Fenice Casamassima (22), Avis in Corsa Conversano (20).
Le estrazioni più importanti, buono sconto di 100 euro su viaggio-maratona offerto da Vivi e Sorridi di Bari, premiano Francesco Tamma (Amici del Tesoro Bari), mentre il lettino massaggiante offerto dalla centralissima Farmacia di Viale Gramsci, va a Raffaele Magnifico (Manzari Casamassima).
E’ il momento dei saluti, spariscono in un baleno i girasoli che adornavano il palco, Franco, Aldo e soci appaiono finalmente rilassati.
Anche quest’anno la DOF, con esigui mezzi ma tanta volontà e capacità, è riuscita a mettere in piedi un manifestazione valida e piacevole, da esempio per tanti. Alla prossima!
Massafra (TA) - 2^ DreherRun
Un festa all’insegna della corsa e della birra. Non trovo miglior sintesi per definire la seconda edizione della DreherRun, andata in scena domenica scorsa nello stabilimento (e dintorni) del noto marchio internazionale di birra, sulla Statale 100, in territorio di Massafra.
Ad organizzare la Marathon Massafra, con lo scontato patrocinio e collaborazione della simpaticissima e vitalissima direttrice dello stabilimento, Alina Taru, che ha corso, premiato ed è rimasta con i podisti – da perfetta padrona di casa – dal primo all’ultimo istante della manifestazione.
Sempre all’interno dello stabilimento, ma sul viale d’ingresso dalla statale 100, la logistica della manifestazione con partenza, arrivo, palco, zona consegna pettorali, chip, pacchi gara e, soprattutto, la zona ristoro per il dopo gara.
Parcheggiata comodamente l’auto all’interno dello stabilimento (per i primi arrivati anche sotto le tettoie, al fresco, fino ad esaurimento posti), si sbrigano in tutta rapidità e al riparo del sole le operazioni concernenti ritiro pettorali per i tesserati Fidal e iscrizioni per i cosiddetti liberi (che, al solito, invitiamo a tesserarsi per l’anno prossimo…)
6 euro il costo dell’iscrizione, per un buon pacco gara a cominciare dalla maglia tecnica celebrativa per finire alla… birra. 566 gli scritti della vigilia, con i liberi si arriva a circa 800 partecipanti, davvero un numero rilevante.
A disposizione dei maschietti due bagni chimici esterni, per le donne basta entrare nell’ingresso dello stabilimento per trovare bagni puliti, oltre ai distributori automatici dove prendere un caffè.
A presentare la manifestazione Michele Cuoco, reduce dalla 6 Ore della sera prima, stanco ma sempre attivo e 'sul pezzo', come si suole dire oramai.
Partenza anticipata alle 8.45 perché il percorso di questa manifestazione attraversa nel finale un passaggio a livello, a tutt’oggi funzionante: occorre sbrigarsi prima che le sbarre si abbassino con conseguente forzata sosta, come avvenne lo scorso anno.
Percorso veloce, rapido, con giro iniziale all’interno dello stabilimento, per poi uscire e percorrere le strade di campagna circostanti con lo sfondo del mare, fino a rientrare nella struttura, non appena superato il 7° km, e andare a chiudere i 9200 metri del tracciato giungendo sul lungo viale in senso opposto rispetto al via.
Operazioni di riscaldamento nel pre-gara facilitate dalla verve dell’istruttrice fitness Angela Azzone, al grido di “energia positiva”: una molla di dinamismo e di coordinazione, oltre che di simpatia e di vitalità, che non appena scesa dal palco prende parte alla gara, sempre più convinta podista.
Giornata calda ma sferzata da un piacevole venticello che rende ben più sopportabile il caldo; persino qualche goccia di pioggia, nel primo pre-gara, poi il sole a combattere con le nuvole, fino a rimanere solitario e splendente in cielo,
Frattanto, richiamati progressivamente gli atleti sul punto di via per anticipare le operazioni di partenza, si attende che giunga il via libera dal tracciato. Un minutino di ritardo e tutto è pronto, la pistola del Giudice lascia partire il colpo che comanda il rapido muoversi di tutti i protagonisti.
Già vincitore l’anno scorso, favorito d’obbligo è il massafrese Albanese; un nome solo anche al femminile, con la grottagliese Alò data vincente.
Il primo passaggio conferma le previsioni; distacchi e freschezza nel correre denotano il buon momento dei due solitari protagonisti; da elogiare il gruppo dei camminatori provenienti da Castellaneta.
Tracciato continuamente sorvegliato dagli addetti, con ristoro con acqua a metà distanza (anche se tutti pensano alla birra…), segnalazione curata dello scorrere dei chilometri, ma passati i primissimi, i primi quaranta all’incirca, il temuto passaggio a livello colpisce ancora con le sbarre che si abbassano.
Nonostante il tentativo di bloccare i podisti da parte del personale addetto, fino all’apparire del treno i corridori si piegano sotto le sbarre e attraversano i binari riprendendo la loro corsa; resta bloccato solo chi occupa le posizioni di retrovia senza farsi troppi problemi.
Proteste in loco non si sentono affatto, qualche foto sui social scatena un succinto dibattito, con la conclusione – logica – che per le prossime edizioni si dovrà giocoforza anticipare ancor più l’orario di partenza, o al limite posticiparlo, o cercare una variante nel tracciato, assicurando a tutti la maggior sicurezza possibile.
“Tutto è bene quel che finisce bene”, e la gara prosegue tranquillamente, tutti felici e soddisfatti all’arrivo, gradita l’acqua, la frutta, il gelatino, ma il pensiero predominante è la birra, offerta a tutti a fiumi, nella fattispecie la Radler analcolica al limone.
Ho riso quando un amico podista mi ha detto: “Vedi, ne ho bevute quattro e sono lucidissimo”, facile quando manca l’alcol!
Zona di arrivo ben blindata, senza la presenza sul tracciato di spettatori; da gestire meglio l’arrivo dei liberi, incanalandoli in un apposito corridoio: liberi che spesso hanno coperto e intralciato i competitivi allo sprint.
Cronometro visibile, chip che producono un suono potente, ben lavora Cronogare, oggi addetto al rilevamento elettronico degli arrivi.
Arrivi aperti chiaramente da Mino Albanese (Atletica Crispiano), che dopo aver finito di lavorare all’una e trenta di notte, ha bissato il successo della prima edizione, migliorando anche il crono in 31:54. Mino, sempre lucido e sereno, ha confessato i raggiungere i 160 chilometri di allenamento settimanale, “niente viene dal niente” soprattutto in uno sport come il podismo e l’atletica in generale; complimenti Mino!
L’unico rimasto sui campi di gara di una grande dinastia di atleti, il gagliardo Giuseppe Mele (Dynamyk Fitnerss Palo del Colle) è secondo in 33:31, a precedere il “nostro” Giovanni Francavilla, ma tesserato con la SEF Stamura Ancora, ottimo terzo in 34:07.
Non ancora ai suoi livelli, il riccioluto Giuseppe Dedonato (Atletica Sprint Barletta) è quarto in 34:24, a precedere il coriaceo Giuseppe Matarrese (Nuova Atletica Laterza), quinto in 34:30, e il deciso Pietro Torroni (Runners San Michele Salentino), sesto in 34:43. Sempre generoso, Marco Calò (Montedoro Noci) è ottavo in 35:06, davanti a due terribili ragazzini SM40, Vito Bongermino (Top Runners Laterza), nono in 35:07, e Giovanni Prisco (San Giovanni Bosco Palagianello), decimo in 35:11.
Secondo successo in sette giorni: Margherita Alò (Alteratletica Locorotondo) si afferma in 37:42, esprimendo finalmente le sue grandi qualità, tagliando il traguardo visibilmente soddisfatta. Seconda la compagna di squadra, Ilenia Colucci, sempre brava e… sofferente, in 39:42, a precedere l’eccellente Maria Rosaria Moretti (Athlos Matera), terza in 42:51, simpaticissima come tutto il suo gruppo.
Rilevante prestazione di Mariangela Di Lena (Nuova Atletica Laterza), che alle cattive condizioni del pre-gara risponde con un quarto posto in 43:17, seguita dalla sempre più brava Vincenza Falcetta (Gymnasium San Pancrazio Salentino), quinta in 43:27, e alla determinata Francesca Pastore (Gioia Running), sesta in 43:43. Dopo le maratone e alcuni problemi fisici, riappare in forma Fabiana Sonnante (Crispiano Marathon Club), settima in 43:59, a precedere la giovanissima Rosa Avvantaggiato (Atletica Magna Grecia), ottava in 45:46, la volitiva Maria Domenica Pavone (Club Runners 87 Castellaneta), nona in 45:49, e la carica Angela Azzone (Marathon Massafra), decima in 45:49.
527 i finisher Fidal, con arrivi chiusi in campo maschile da Francesco Secondo (Atletica Castellana) in 1:16:00 e, in campo femminile, da Maria Ciquera, la presidente della "Correre è salute" Mottola, in 1:23:09, sicuramente attardatasi per scambiare chiacchiere con qualche compagna “libera” di percorso.
Da segnalare anche la presenza di doccette che permettono di rinfrescarsi, non andando via sudati.
Ma ecco il momento che tutti aspettavano: acqua, frutta, gelato, ma tutti chiedono solo e soltanto birra che va giù come acqua nel deserto. E non si lesina per niente, basta non portare via le bottiglie…
E, tra una bevuta e l’altra, le classifiche sono già affisse e, pertanto, si può iniziare la cerimonia di premiazione.
Il primo trofeo premia chi ci ospita, il direttore dello stabilimento, Alina Taru, alle quale vanno i miei complimenti non solo per l’ospitalità, per la gentilezza, per la cortesia, ma anche per l’amministrazione della struttura, con strade sane, verde curato, controlli continui… Per la signora Taru la consegna di un trofeo da conservare gelosamente.
A seguire, anzi a cominciare, si chiamano i due vincitori assoluti: Albanese e Alò, davvero bravi, che ritirano l’originale trofeo e una serie di regali, oltre ad una balla con 24 lattine di birra. I giusti applausi e i complimenti a loro!
Si passa alle categorie per fascia di età: i primi cinque fino alla SM50 e alla SF45, i primi tre di tutte le restanti: anche per loro la confezione di lattine di birra e altri gadgets.
Ultimo atto, la premiazione delle prime tre società per numero complessivo di arrivati: sportivamente autoesclusasi la società organizzatrice, vince la Taranto Sportiva su Podistica Grottaglie e "Correre è salute" Mottola.
Frattanto, mentre negli attigui calci di calcetto si svolgono dimostrazioni pratiche di spartan race, i saluti della sempre raffinata presidentessa della Marathon Massafra, Tundra Chiradia, e di speaker Michele concludono definitivamente la kermesse.
Manifestazione da… bere e gustare di un fiato, competitiva ma senza isterismi, su di un percorso che – passaggio a livello a parte - piace e conquista, in attesa della bevuta colossale da raccontare agli amici…
Federica Poletti squalificata per 4 anni dal TNA
Dopo la sospensione in via cautelare adottata dal TNA (Tribunale Nazionale Antidoping) di Federica Poletti (tesserata per il GS Fulgor Prato Sesia) a seguito di un controllo al termine della 38^ Biella-Piedicavallo, dove l’atleta aveva chiuso in terza posizione in 1:23:50 alle spalle della vincitrice Giorgia Morano (1:17:57) e di Valeria Roffino seconda in 1:18:18, giunge la notizia della pesante squalifica di quattro anni inflitta alla stessa atleta.
Ecco il comunicato apparso sul sito NADO Italia: “La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico della sig.ra Federica Poletti (tesserata FIDAL), visti gli artt. 2.1, 4.2.1.1 delle NSA, afferma la responsabilità della stessa in ordine all’addebito ascrittole e le infligge la squalifica di 4 anni, a decorrere dal 6 giugno 2018 e con scadenza al 16 aprile 2022, così dedotto il presofferto.
Visto l’art. 10 delle NSA dispone l’invalidazione del risultato eventualmente conseguito in gara.
Condanna la sig.ra Poletti al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00”.