“ Avrei da ridire solo sul fatto che altri paesi europei siano stati - cito - meno colpiti del nostro.
Erano semplicemente più preparati, vedi la Germania. Più posti di terapia intensiva a cui si aggiunge un distanziamento sociale che tra l'altro gli è in parte innato. Vedevo una foto di una spiaggia su un fiume in Baviera: ogni nucleo (coppia di fidanzati, gruppetto di due/tre amici, famigliola con due figli ecc.) debitamente distanziato da quello vicino. In maniera naturale, senza bisogno dell'agente di turno a prendere le misure. E magari chi arriva tardi, da un occhio, trova pieno e se ne va.
Da noi non potrebbe essere possibile. Le famiglie sarebbero composte da mamma, papà, due figli, tre cugini, una tata, due cognati, nonni, zii, cani e amici di famiglia. Chi arriva tardi, trova pieno ma si accomoda ugualmente.
Una proposta provocatoria: non si potrebbe impiegare coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza per sorvegliare sul distanziamento nei parchi / aree picnic / giardini pubblici ?
Detto ciò un po' di autocritica: se alla riapertura delle corse, ci saranno ancora quelli che corrono fianco a fianco (spesso sono le signore) per raccontarsi i fatti propri e come è andata la quarantena, allora un po' ce la meritiamo ... ”