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Il motivo è tanto semplice che non varrebbe nemmeno la pena di spiegarlo: ironia nei confronti di chi, pur di contestare la Germania, ricorre ad argomenti insulsi come quelli del fu-Duce.
Con la maiuscola, non in segno di rispetto ma per obbligo ortografico (cfr. regole delle case editrici più importanti: ma si può sempre proporre una riforma): quando il nome comune è attribuito a persona specifica diventa equivalente a nome proprio, indipendentemente dalla stima che si può avere per lui. Scriviamo Stalin (che non era il nome anagrafico), scriviamo il Papa, scriviamo Guido Gozzano e non guidogozzano, dunque piaccia o non piaccia si deve scrivere il Duce perché si indica quello là e non un 'pastore' qualunque. "Zola era il suo duce" (Ojetti, a proposito di Capuana); "l'estremo albor della fuggente luce - che dianzi gli fu duce - saluta il carrettier dalla sua via" (Leopardi)