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Caro Rodolfo, leggo sempre con interesse i tuoi articoli, condivido con te la grande passione per la corsa (e per l'atletica in generale), ma ho la "vaga" impressione che tu sia una di quelle tante persone che sono state vittime della campagna di terrorismo psicologico lanciata dai politici e dai mezzi di comunicazione di massa dall'8 marzo in poi. Io non sono certamente un virologo, e neanche un tuttologo, ovviamente, ho una modestissima laurea in lingue, ma sono appassionato di statistiche e di storia. E quindi ti voglio semplicemente portare delle cifre: è vero, siamo arrivati a più di un milione di morti del mondo (che ha attualmente una popolazione di 7,8 miliardi di persone) per 'sto Covid, ma ti ricordo che la ben più terribile influenza spagnola di 100 anni fa causò dai 20 ai 50 milioni di vittime, e contagiò mezzo miliardo di persone, su una popolazione mondiale che allora era inferiore ai 2 miliardi di persone. Qui in Italia l'influenza spagnola uccise dalle 350.000 alle 600.000 persone, e ne contagiò dai 4 ai 5 milioni, a fronte di popolazione di 38 milioni di persone. A tutt'oggi, 2 ottobre, il Covid ha causato in Italia quasi 36.000 morti, che sono molti di meno dei 54.000 provocati dall'epidemia influenzale del 2015. Allora, di che cosa stiamo parlando ? Perché dobbiamo aver paura ? Nel maggio del 1990 io non ebbi nessuna paura a bloccare uno scippatore in una via di Torino, mentre mi stavo allenando, e adesso dovrei aver paura di gareggiare a causa del Covid ?