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Apr 10, 2023 2072volte

Doping in Kenya: si muove AIU, servirà?

10 aprile 2023. Ne avevamo GIA’ PARLATO QUI , sembrava che accadesse qualcosa di importante sul problema del doping in Kenya. Certo non si poteva pensare che i tempi fossero brevi, tuttavia da quel momento sono finiti nella rete altri atleti, ultima in ordine cronologico Norah Jeruto, campionessa del mondo sui 3000 siepi, keniana ma con passaporto kazako dal gennaio 2022; ecco allora che il presidente AIU (Athletics Integrity Unit), David Howman, in una comunicazione ammette che il fenomeno non è certamente isolato e riconducibile a casi sporadici, con atleti che si muovono per proprio conto; invece pare che esista un vero e proprio sistema gestito da persone esperte in materia (criminale), capaci di attrarre, indurre gli atleti a doparsi per puri fini di business.

Ma guarda un po’, verrebbe da stupirsi di tale (presunto) stupore, e della notizia stessa: era davvero così difficile immaginare ci fosse un vero e proprio traffico? Siamo di fronte ad un altro caso Russia?

Il presidente dell'AIU ha dichiarato: “È chiaro che il doping in Kenya è sempre più ben organizzato e questi casi sottolineano la realtà che coinvolge personale con esperienza medica. Questa è una seria minaccia per il nostro sport”.

Il caso, diciamo così, è nato dopo l'ultima squalifica di 8 anni inflitta a Eglay Nafuna Nalyanya, per tre  violazioni delle regole antidoping del World Athletics. Nalyanya è stata ritenuta colpevole per l’uso di una sostanza proibita e la manomissione o tentata manomissione in qualche passaggio dei controlli antidoping. La giuria del tribunale ha notato diverse similitudini nelle spiegazioni/giustificazioni di questa atleta e della sua connazionale Betty Lempus, squalificata per due violazioni.

In pratica, secondo quanto riferito, entrambe le atlete avrebbero fornito documentazioni mediche false, atte a giustificare l’utilizzo di sostanze per patologie o problematiche che ne avrebbero motivata la somministrazione.

Il presidente Howman ha ribadito l'impegno dell'AIU a collaborare con le autorità keniote per soffocare il flagello del doping citando l'impegno di 5 milioni di dollari all'anno del governo keniota per i prossimi cinque anni per combattere il doping nell'atletica.

Servirà davvero a qualcosa? Speriamo.

QUI IL TESTO COMPLETO DEL TRIBUNALE DISCIPLINARE