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Ago 25, 2020 Pierfrancesco Gallifuoco 1816volte

Un’intera stagione senza corse anche nel Gargano

Gruppo di Manfredonia alla CorriMonte 2015 Gruppo di Manfredonia alla CorriMonte 2015 Foto Autore

Estate piuttosto anomala quella che stiamo vivendo per via dell’attuale emergenza epidemiologica. Nonostante alcuni individui non osservino le benché minime prescrizioni, in barba ad un’escalation del virus a livello mondiale che, facendo i dovuti scongiuri, potrebbe comportare ricadute perniciose anche nel nostro Paese, anche per i più inadempienti ed incoscienti tuttavia permangono pensieri latenti di apprensione o quanto meno di disagio.

Tra le categorie che patiscono in particolar modo l’attuale condizione ci sono sicuramente i runner, ovverossia proprio coloro che ad inizio pandemia erano stati i più vituperati di tutti. L’astio in questione traeva origine dagli spiragli di libertà goduti durante il lockdown (nella cosiddetta “Fase 1”). Ad appesantire il carico, inoltre, aveva innegabilmente contribuito la notizia reiteratamente diffusa dai media che il “paziente 1” corrispondesse esattamente ad un podista, dato di fatto confutato qualche tempo dopo da buona parte della comunità scientifica, in quanto sembrerebbe che l’infame virus circolasse anche in Italia da molto tempo prima del dichiarato stato di emergenza.

Quella strana sensazione di vuoto che attanaglia i runner scaturisce sicuramente dall’annullamento di tutte le competizioni podistiche, ad esempio le più celebri maratone! Questa categoria di sportivi, che normalmente gode di buona salute (n.d.r.: molti di essi sono anche assidui donatori di sangue) ed è piuttosto osservante delle regole, non concepisce fino in fondo il divieto ormai in atto quasi da inizio stagione. L’illogicità viene accentuata dalla ripresa agonistica di altre discipline sportive, mossa inequivocabilmente da interessi di natura economica, a discapito delle regole imposte ai comuni mortali. Eppure durante il blocco l’attività motoria, che comprende per definizione anche la corsa, era l’unica ad essere consentita (coi dovuti limiti), per i suoi innegabili ed universalmente riconosciuti benefici psicofisici!

Queste considerazioni sembrerebbero egocentriche e fuori luogo, soprattutto in questo particolare periodo storico in cui la priorità, più di prima, è cercare di rimanere in salute. La speranza di tornare presto ad una completa normalità, tuttavia, dovrebbe viaggiare di pari passo con la possibilità di ripartire in tutti i settori, compreso quello sportivo agonistico, adottando imprescindibilmente le maggiori cautele possibili. Dopo gli enormi sacrifici sostenuti non si può pensare di perseverare nell’imporre una non-vita o una quasi-vita esclusivamente in determinati ambiti! 

In questo mese di agosto che volge ormai al termine, nel Promontorio del Gargano purtroppo è venuta meno la consolidata opportunità di partecipare alle manifestazioni podistiche su strada più entusiasmanti dell’intera stagione… In serie sono state cancellate, tra le altre, la “CorriMonte” (che quest’anno avrebbe celebrato il decennale), la “Maratonina Avis” di Rignano Garganico e la “Maratonina dei Due Colli” Cagnano Varano-Carpino. Al di là del singolare aspetto agonistico, caratterizzato dalla marcata altimetria unita alle infuocate condizioni termiche, quello che più è mancato è stato certamente lo spirito di aggregazione che anima questi eventi, in cui si rincontrano, più che rivali, veri e propri amici provenienti dalla provincia ed oltre, che spesso attendono un interno anno per rivedersi e salutarsi, scambiandosi un’affettuosa pacca sulla spalla, una civilissima stretta di mano ed un caloroso abbraccio. Tutti questi rinvii al 2021, sperando di cuore non si vada oltre, hanno intristito altresì l’umore di abitanti e turisti delle citate località, che attendevano con ansia questi avvenimenti divenuti ormai pietre miliari della locale programmazione estiva.

Qualcosa in più si poteva sicuramente fare… Magari sarebbe stato auspicabile, in accordo ovviamente con la Federazione e le norme vigenti, organizzare da parte di tutte le associazioni sportive interessate un evento unico con partenze scaglionate (tipo gara a cronometro ciclistica). Gli amanti di questo sport ed i suoi tanti seguaci l’avrebbero sicuramente meritato. ma la rassegnazione, accompagnata anche ad un mix di pigrizia e di narcisismo, hanno avuto la meglio!

E’ andata così. Vorrà dire che quando tornerà finalmente il momento di riprenderci appieno le nostre vite, apprezzeremo maggiormente quello che ci è stato piuttosto brutalmente, sebbene necessariamente, tolto.