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Ago 18, 2021 6076volte

St Moritz (SVI) St Moritz Running Festival: il racconto della nuova edizione

I due vincitori Sommerlauf: Isaac Kipkemboi e Ivana Iozzia I due vincitori Sommerlauf: Isaac Kipkemboi e Ivana Iozzia

Tutto nuovo alla Engadiner Sommerlauf, che oggi si chiama St Moritz Running Festival. Una full immersion di tre giorni tra musica e sport. Attorno alle gare consolidate si affaccia una nuova realtà, con il dichiarato obiettivo di allargare le finalità puramente sportive della manifestazione.

La Crossing Engiadina è la new entry con una 70 chilometri suddivisa su tre giornate. Per il resto il menu presenta le gare consolidate nel tempo: Sommerlauf con un nuovo percorso, la partenza è sempre da Sils, ma cambia nella parte finale, non si arriva più alla promoulins arena di Samedan, bensì a St.Moritz, nel cuore del festival. Di riflesso cambia anche l’arrivo della Muragl lauf, sempre a St.moritz, ma con la stessa partenza di sempre, a Pontresina. La Free Fall Vertical, che si corre il giorno precedente, è una roba per climbers piuttosto che per runner, non siamo all’arrampicata ma è dura correre su questo percorso; sono 6,6 km con 1069 metri di dislivello positivo!

Tornando a Muragl e Sommerlauf, per entrambe le gare il dislivello è quasi inapprezzabile, addirittura l’altimetria dice rispettivamente 38 metri di dislivello negativo per la Muragl Lauf e 36 per la Sommerlauf. Tuttavia si tratta di un percorso con diverse ondulazioni e su fondo spesso sterrato (ma sono sentieri di montagna davvero belli e superfici generalmente regolari), quindi sono percorsi e gare da “interpretare” correttamente, come si usa dire. A mio avviso la maggiore difficoltà viene dall’altitudine, se lasciare i 35 gradi della pianura padana è un grande sollievo, correre a quasi 2000 metri qualche problemino di respirazione lo crea, salvo non si abbia avuto la possibilità di acclimatarsi nei giorni precedenti. Chi aveva partecipato negli anni precedenti avrà potuto “apprezzare” i nuovi percorsi, che sono un pochino più difficili, ma sempre molto belli.

Della gara se ne è parlato in altri comunicati (LEGGI QUI) , allora cerco di evidenziare alcuni aspetti. La sorpresa alla Sommerlauf è stato il keniano Isaac Kipkemboi, non solo per la vittoria ma per il modo con cui l’ha ottenuta, correre a 3’10/km su quel percorso non è una cosa facile. Credo che in futuro sarà difficile battere questo crono.

Invece, al femminile, la certezza è Ivana Iozzia, a 48 anni si lascia indietro tante giovani atlete, vincendo la sua gara con due minuti di vantaggio sulla seconda. Terzo posto per Denise Tappatà, campionessa italiana sui 100 chilometri.

Beh, inevitabile dire qualcosa di più degli italiani……….a cominciare dagli atleti elite. Iliass Aouani, in preparazione per una maratona, si è classificato terzo. Un buon risultato, forse era carico dal lavoro in altura dei giorni precedenti, comunque ha trovato il percorso piuttosto duro, e degli avversari di ottimo livello. Secondo me bene anche Nadir Cavagna e Pietro Sonzogni, rispettivamente settimo e nono nella classifica generale.

Ho partecipato anch’io, come sempre, questa volta optando per la “corta” (Muragl-Lauf), invece della “corsa d’estate (così si traduce Sommerlauf), un po’ perché non l’aveva mai fatta, e un po’ perché non avevo 25 chilometri nelle gambe. Bella, davvero bella, anche in quel tratto di quasi due chilometri (tra il km 6 e il km 8) di salita che non finiva mai.

La partecipazione complessiva non è stata elevata, comunque inferiore agli anni precedenti. Certamente ha inciso il Corona Virus, un po’ come ovunque, situazione che ha imposto rigidi controlli per partecipare. Se noi in Italia ce la caviamo ancora (per quanto?) con la solita autodichiarazione e magari un controllo della temperatura, qui le cose sono state ben diverse: obbligatorio il green pass, in alternativa il certificato vaccinale, in alternativa il tampone (rapido) da effettuarsi in loco; gratuito, a cura del comitato organizzatore.

Arrivederci al 2022

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