“ Ciao Massimo, sono Gianluca Rambaldi uno degli organizzatori non che tracciatore insieme a un'altro ragazzo della Camineda Ecomarathon Trail.
Mi fa molto piacere ricevere critiche costruttive come giustamente hai espresso tu. La nostra denominazione ecomarathon fa riferimento al chilometraggio e abbiamo aggiunto Trail proprio per sottolineare come ben ti sei accorto tu, che è un trail a tutti gli effetti e guardando l'altimetria ci si dovrebbe accorgere della sua durezza. Anche nel volantino e nel sito della gara era ribadito l'aspetto duro e non alla portata di tutti.
A proposito di questo ti faccio le mie più sentite congratulazioni per averlo portato a termine.
Come hai detto tu i bastoncini erano di gran aiuto e mi dispiace (per mancanza di tempo) di non essere riuscito a mandare una mail hai pre-iscritti per consigliarne l'uso.
I guadi che vi abbiamo fatto fare sono stati in forse fino all'ultimo, causa pioggia e neve caduta in abbondanza fino a pochi giorni prima, poi sabato la decisione di affrontarli dato che l'acqua presente non creava pericoli ma tuttalpiù un po di fastidio dovuto hai piedi freddi, e anche il fango che hai menzionato è un rischio di un trail in questo periodo e credimi non è nulla a confronto di quello che ci siamo dovuti sorbire noi per fettucciare e bandellare tutto il percorso nelle due settimane precedenti.
La bandella nero/gialla effettivamente non è stata una gran scelta e il prossimo anno verrà rivista, probabilmente insieme al periodo di svolgimento che presumibilmente sarà un poco più avanti.
Infine l'aspetto che mi addolora e rincresce di più. Nei trail siamo tutti uguali dal primo all'ultimo, e dal momento che hai passato i due cancelli nel tempo limite (un'ora o un minuto non ha importanza) hai tutti i diritti di finire degnamente il trail. Sul percorso come hai notato tu non ci sono stati problemi, anche l'ultimo ristoro è sempre stato sufficientemente provvisto, le scope hanno fatto il loro lavoro egregiamente andando dietro alle ultime due ragazze senza mai creare pressioni e tenendosi a distanza sbandellando tutto.
La doccia come hai notato era calda anche per te e così lo è stato per tutti, e anche l'errore del calzino troppo grande poteva essere risolto se ce lo avessi fatto notare.
La cosa più grave sicuramente è stata la mancanza di un pasto a fine gara e chiedo sinceramente scusa a tè e a chi si è trovato in questa situazione. Ci siamo affidati a una persona che poi non si è dimostrata all'altezza della situazione, lasciandoci in uno stato di rammarico e dispiacere.
In conclusione faccio mia culpa di tutti gli aspetti che non sono filati lisci e ti assicuro che riguardo alla gestione pasto fine gara il prossimo anno sarà diverso.
Ti invito pertanto già alla prossima edizione e ti prometto (oltre al pasto) una bevuta extra alla tua salute.
Gianluca, presidente ASD Trail e Running Forlì ”