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Egr. General Manager Genuzio,

sono veramente sorpreso dalla Sua reazione alla mio articolo sulla Mytho Marathon.

Non siamo assolutamente colleghi e peraltro trovo di cattivo gusto evidenziare che Lei collabora con una famosa testata giornalistica (suona più o meno come "lei non sa chi sono io"); io faccio altro nella vita e per hobby mi occupo di sport come praticante attivo, come dirgente sportivo (anche in un'associazione europea di atletica leggera) e collaboro nell'organizzazione di eventi di atletica, anche internazionali. Da studente universitario scrivevo per un settimanale sportivo locale (l'allora direttore ora lavora per Euronews) e ho mantenuto il vezzo di scrivere ogni tanto una cronaca; ho seguito e letto icone del giornalismo sportivo come Sergio Tavçar, Gianni Clerici e Rinno Tommasi e ora ascolto volentieri Magrini e i commentatori tedeschi per gli altre discipline su Eurosport.

Ho avuto modo di partecipare a eventi gestiti da General Manager come Fred Lebow, Horst Milde o Jo Schindler, avendo partecipato a 69 maratone dalla non più esistente Maratona di Vedelago (ora Padova Marathon), passando alle più importanti maratone internazionali, comprese 7 Major e finanche 4 Ironman di Triathlon.

Ritengo quindi di avere la competenza per valutare in maniera ponderata un evento e della Mytho Marathon non ho affatto scritto male, prova ne sia che ho ricevuto diversi complimenti per il mio articolo e il rappresentante di un nutrito gruppo podistico toscano che conosco mi ha scritto per avere informazioni sulla data dell'edizione 2025. Ho solo puntualizzato come unico aspetto negativo quella deviazione "bagnata"; ho scritto quasi un km e posso essermi sbagliato, ma forse sono stato tratto in inganno dal fatto che ad un certo punto sono risalito sulla strada, come altri, e in quel breve tratto ho conquistato un centinaio di metri di vantaggio sul gruppetto con cui correvo e che ha proseguito nella deviazione fino in fondo.

Apprezzo molto il progetto connesso a Go 2025 e avevo mezza idea di partecipare alle prossime 2 edizioni, ma se devo essere un elemento di disturbo, mi faccio da parte senza problemi.

Non è mia intenzione proseguire oltre una inutile polemica da tastiera (non mi trova in alcuna piattaforma social), ma sono disponibile ad un confronto davati ad un taglio di vino o un caffè.

Cordiali saluti,

Marco Colavitti