“ Caro direttore, premesso che sono sempre molto contento di riuscire ancora a far parte del nostro fantastico mondo pedestre, ed ancor più onorato delle citazioni del tuoi bellissimi ed accattivanti reportage, questa volta, devo, purtroppo per me, segnalare una inesattezza. "Arriva Cuoghi", sì, ma in macchina dopo circa cinque ore, raccattato dall'ottimo servizio di emergenza. Cos'è successo? In zona Maestà Nera, dopo essermi fatto anche il giro del Monte Croce, il mio fisico mi ha fatto capire che era logico fermarmi, sono transitati gli ultimi sette/otto concorrenti che ero faticosamente riuscito a mettermi alle spalle, poi il servizio scopa, che mi ha detto "aspetta qui che veniamo a prenderti in auto". Sentendomi leggermente meglio, e credendo di agevolare il soccorritore, considerando anche l'impervietà del fondo stradale, se così si può definire, ho ripreso a camminare, ma ho perso il giusto percorso, incamminandomi sull'asfaltata di Sassogattone, allungando notevolmente il percorso. In condizioni normali non sarebbe stato un problema, ma purtroppo per me si era già spenta la luce. Morale della favola: l'automobilista dell'organizzazione, che mi ha raccolto, mi ha detto che per l'arrivo dovevamo percorrere circa sei chilometri in auto, ed io avevo abbandonato il sentiero a circa due dall'arrivo. Sono molto molto amareggiato per aver angosciato e rovinato la domenica ad un po' di persone, ma tant'è!, tutto è bene quel che finisce bene. Ciao, alla prossima, anche se queste cose mi fanno meditare sul mio futuro podistico.
NdR: Avevo scritto "Arriva Cuoghi" senza vederti materialmente, sulla fiducia che tu, in migliaia di corse, eri sempre arrivato. Come, tutto sommato, sei arrivato anche stavolta e arriverai per lunghi anni ancora! [F.M.] ”