“ Tutte le maratone sono feste dello sport, e Brescia non ha fatto eccezione. Certo che alla 17^ edizione si potrebbe sapere quanti bicchieri mettere ai ristori (devo dire che al primo ce n'erano fin troppi, su moltissimi tavoli, e gli ultimi restavano non sfruttati).
Ho scritto anch'io che la zona tra i 10 e i 15 km (comune alla mezza) era la più bella, anche per chi sapeva riconoscere le vecchie cascine ora inglobate nel tessuto urbano; ma quella tra il 15 e il 25 era abbastanza orribile, nelle periferie commerciali ed ex industriali di Brescia, e soprattutto in mezzo al traffico. Certamente le nostre città non sono Chicago o New York, dove anche i grattacieli fanno spettacolo, o Roma o Firenze o Venezia dove ogni metro è monumentale; però in altre maratone italiane ci è stato regalato un po' più di centri storici, di piazze eleganti, di chiese ecc., e un po' meno di rotatorie o vialoni rettilinei a quattro corsie, dove eravamo pregati di accomodarci sulle piste ciclabili. Curioso anche un avant-indrè di 300 metri in una stradetta anonima di periferia verso il km 30, come se in centro a Brescia non ci fossero tante piazze attorno a cui girare.
In ogni caso, vi ringrazio per gli aggiustamenti: le vostre opinioni hanno lo stesso valore della mia! ”