Domenica 1° giugno si è svolta la quarta edizione della “Giorgissima”, manifestazione nata per commemorare la povera Giorgia Panciarola, giovanissima vittima di un grave incidente stradale avvenuto nel maggio del 2021. Si tratta di una manifestazione molto sentita dalla coesa comunità locale che, insieme ai podisti provenienti anche da molto lontano, ha voluto nuovamente stringere in un grande abbraccio la famiglia della sfortunata ragazza, onorando al meglio la memoria di chi non c’è più ma che vive nei nostri cuori.
Partendo come sempre dallo splendido borgo di San Feliciano, una delle perle del lago Trasimeno, incastonata sulla sua costa orientale, la competizione si candida a diventare un classico appuntamento del podismo amatoriale umbro. In tal senso, considerando anche il particolare aspetto tecnico del percorso, a mio modesto parere la collocazione nel calendario regionale ne penalizza sensibilmente la partecipazione, soprattutto quando, come è accaduto in questa edizione, si incontra una splendida e calda giornata di sole.
Ciononostante, oltre duecento appassionati, in gran parte agonisti, si sono ritrovati sotto lo striscione di partenza. Il percorso, come sempre particolarmente selettivo e quasi interamente chiuso al traffico si distingue sul piano paesaggistico, raggiungendo momenti di grande spettacolarità. All’inizio si affronta un lungo tratto in salita – con pendenze anche piuttosto arcigne -; dopodiché, in una successiva picchiata con alla vista lo specchio luminescente del lago, i concorrenti si ritrovano a correre in prossimità delle sponde del Trasimeno, con gli ultimi 4 chilometri tutti in pianura, ma resi piuttosto complicati a causa del continuo cambiamento del fondo stradale.
Molto suggestivo e di grande impatto visivo il passaggio dentro il borghetto lacustre di Monte del Lago, conosciuto nel medioevo come Mons Fontegianus. A quanto pare, in questo piccolo gioiello del Trasimeno, ospite del musicologo Riccardo Schnabl Rossi, soggiornò spesso il grande Giacomo Puccini.
Sempre eccellenti, infine, gli aspetti legati alla gestione della kermesse, che per gli stanchi e accaldati podisti giunti al traguardo si è tradotta in un corposo e corroborante ristoro finale.
In conclusione, sottolineando che pure in questa edizione il ricavato della manifestazione verrà devoluto all’Istituto Serafico di Assisi, il quale promuove e svolge attività riabilitativa, psicoeducativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, non possiamo che dare appuntamento a tutti gli appassionati di questo nobile sport alla “Giorgissima” del 2026.