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Mar 12, 2019 3902volte

Minervino Murge (BT) - 8° Trofeo Balcone delle Puglie

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

10 marzo - Gara semplice ma ottimamente organizzata, senza business ma per la sola esaltazione del gesto atletico: in sintesi ecco l’ottava edizione del Trofeo Balcone delle Puglie che si è svolta a Minervino Murge, paese della Puglia Imperiale, inserito nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Ad organizzare la ASD Marathon Minervino, presieduta dall’abile Michele Di Palo, società non di grandi numeri, ma basata su un gruppo unito ed efficiente: il loro unico obiettivo è stato accogliere al meglio i podisti convenuti e lasciar loro un buon ricordo della manifestazione. Obiettivo senz’altro raggiunto, tutti gli atleti ed accompagnatori sono andati via davvero soddisfatti, ogni fase si è svolta ottimamente.

Giornata climaticamente primaverile, soleggiata ma non eccessivamente calda, l’ideale per correre: il cielo pulito favoriva poi il godimento degli ampi panorami, donde il titolo di “Balcone delle Puglie”.    

Vasti gli spazi per parcheggiare, in Villa Faro si ritirano in velocità le buste contenenti i pettorali e, poco distante, i ricchi pacchi gara. Infatti, oltre alla busta contenente diversi prodotti alimentari e una borsa al cui interno era contenuta un’utilissima sciarpa, ecco l’aggiunta di un fascio di rape, quanto mai ben accette da tutti i partecipanti. Ah, dimenticavo, il costo dell’iscrizione era di 6 euro per gli uomini e di solo 4 per le donne…

Nel centro della Villa quanto mai utili i bagni chimici posizionati; già montato anche l’ampio palco per la cerimonia di premiazione finale, posto davanti al Faro, monumento eretto nel 1932 dal regime fascista ma davvero caratteristico, senza entrare nelle matrici politiche.

A presentare la manifestazione il buon Michele Di Tonno, bravo atleta locale che se l’è ben cavata in questo ruolo, sfruttando volontà e simpatia, chiaramente pur non avendo tempi e cognizioni di chi lo svolge abitualmente.

338 gli iscritti Fidal, “pochi ma buoni" direbbe qualcuno, tutti pronti a correre una seria gara di atletica. A loro si aggiungono 100 'liberi', speriamo di ritrovarli presto tesserati.

Cominciano in tanto le operazioni di riscaldamento dei muscoli, l’orario di partenza si avvicina. E, in effetti, ben presto i giudici cominciano a invitare gli atleti a mettersi dietro la linea di via, sotto l’arco innalzato dall’alba su Viale Giuseppe Di Vittorio, appena fuori Villa Faro. Larga la sede stradale, non vi sono problemi, gli atleti sono ordinatamente pronti a partire.

Piacevole la presenza sin da quest’ora del locale Sindaco, Maria Laura Mancini, che accompagna le fasi di partenza. Echeggiano le note de “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, la canzone preferita di Raffaele Renna, podista locale al quale è dedicato il memorial, che troppo presto ha lascito i suo cari a causa del  maledetto male. Ma, come sempre, il colpo di pistola cancella ogni emozione e lascia spazio alla corsa, all’impegno, al lavoro dei muscoli, dei polmoni, al sacrificio, al piacere…

Il percorso di Minervino è altamente tecnico, basta guardare l’altimetria del paese per rendersene conto, non presenta sostanzialmente tratti in piano, si scende o si sale, si sale o si scende. E se nella discesa ci si illude, bisogna dar sfoggio a tutte le proprie capacità fisiche e mentali nelle salite, soprattutto in quell’ultima che porta verso il traguardo all’interno di Villa Faro.

Tutti sono giunti provati: il tracciato ti impegna e ti stanca, ti porta magari inconsciamente ad aumentare in discesa, ma ben resto ti presenta un conto sulle salite, dando la sensazione che siano interminabili.

Tracciato sostanzialmente chiuso al traffico, solo qualche testone di automobilista non ha voluto attendere e ha attraversato alcune strade centrali, per fortuna senza alcun danno.

Da sempre in testa, accompagnato per un buon tratto da Catalano, Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno), forte anche della tanta esperienza e di due precedenti vittorie in questo trofeo che lo portano a gestire al meglio le forze, va a cogliere il successo – il terzo - in 36:02, regalando qualche secondo all’abbraccio con la mamma, la sua prima fan che lo applaude seduta su una panchina all’interno della Villa.

Sempre determinato, con il suo tipico gesto degli “occhiali”, ecco l’arrivo di Luigi Catalano (Amatori Atl. Acquaviva), che chiude secondo… con un un secondo in più.  Al terzo posto, inconfondibile con la sua solita andatura e il naturale sorriso, ecco Michele Uva (Free Runners Molfetta), che va a completare il podio in 36:44. Un po’ provato ma senza alcuna intenzione di mollare, ecco arrivare il figlio d’arte Angelo Nanula (Atletica Trinitapoli), quarto in 37:48; segue Giuseppe Matarrese (A. Maratoneti Andriesi), ancora in rodaggio, quinto in 39:17. Bravissimo, Antonio Paolillo (Barletta Sportiva) è sesto in 39:32, davanti a Nicola Bellomo (Dynamyk Fitness Palo del Colle), un po’ “rallentato”, ottavo in 39:48, seguito da Luca Cannone (A. Maratoneti Andriesi), che ha quasi gestito l’impegno, nono in 40:29.  Decimo Rosario Mancino (Pod. Santo Stefano Cerignola), che chiude in 40:32, meritandosi la giusta citazione.

In campo femminile torna al successo l’ottima Raffaela Filannino (Atl. Disfida di Barletta), che taglia il traguardo in 44:22, precedendo la sempre brillante Silvana Iania (Free Runners Molfetta), seconda in 45:33, e la caparbia Francesca Riti (Montedoro Noci), terza in 46:00.  Gara quasi tattica per Mariacarmela Landriscina (Trani Marathon) che conclude in quarta posizione in 48:44 davanti alla tenacia di Cinzia Ammirato (Atletica Monopoli), quinta in 50:42.  Molto brava è Mariarosaria Unico, sesta in 52:04, seguita dal validissimo duo dell’Atletica Tommaso Assi Trani formato da Valentina Botta, settima in 52:22, e da Santa Pappalettera, ottava in 53:05. La dinamica Francesca De Luca (Barletta Sportiva) è nona in 53:23, sull’attivissima Antonella Colasanto (Free Runners Molfetta), decima in 53:32.

320 sono gli atleti giunti al traguardo, tutti meritano un plauso per aver portato a termine un percorso da ricordare.

Ma è subito pronto l’abbondante ristoro predisposto dagli organizzatori: focaccia, mozzarelle, gelato, frutta, acqua, tutto a continua disposizione degli iscritti, con una generosità unica. La giornata calda invita a stare al sole, a distendersi, ma l’inizio della cerimonia di premiazione ci riporta all’ordine.

Si parte con il ricordo di Raffaele Renna, sul palco sale l’intera famiglia, tutti hanno partecipato alla non competitiva, onorando con tanto di maglia celebrativa il ricordo di Raffaele. E, in particolare lo ricorda la sorella, raccontando quanto Raffaele amasse lo sport, la lealtà, i giusti valori, l’aria… Una medaglia premia ciascuno di loro, la famiglia riceve e dona una targa al presidente Michele, sono momenti toccanti…

Ma non ci si può mai fermare, si prosegue con la consegna dei premi ai primi tre arrivati maschili e femminili, tutti premiati con splendidi trofei e un ricco cesto di prodotti alimentari e – mi dicono – un paio di scarpe.

A seguire è la volta dei primi cinque di ciascuna categoria: tris di vini per tutti, per i primi tre ulteriore bottiglia con annessa simpatica medaglia.

E’ ora la volta delle società per numero complessivo di atleti giunti al traguardo: vince la Barletta Sportiva (53) su Podistica Santo Stefano Cerignola (26), Pro Canosa (22), Assi Trani (21) e Atl. Amatori Corato (17).

Un premio onora anche la prima società di fuori regione, l’ottima Polisportiva Re-Cycling di Bernalda, con Federico e Patrizia a ritirare il cesto; un riconoscimento è offerto a tutte le società giunte da lontano.

E con il meritato premio consegnata allo sportivissima Sindaco, che ha seguito la gara dalla partenza alle premiazioni, e la foto di gruppo degli organizzatori, si conclude questa pregiatissima manifestazione.

Troppo facile porgere i complimenti alla Marathon Minervino, posso solo dire che qui ha vinto lo sport puro, senza interessi commerciali e politici, lo sport autentico; personalmente, ogni qualvolta potrò, sarò con piacere a Minervino, sul Balcone delle Puglie.