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Ago 05, 2019 Marko Klaric 1425volte

Venegono Superiore (VA) – 6^ Corri a Venegono

Partenza Partenza Foto di Arturo Barbieri

Sabato 27 luglio. Avrebbe dovuto diluviare su buona parte della provincia di Varese sabato pomeriggio, così dicevano da giorni le previsioni meteo di diversi siti web e, invece, inspiegabilmente nemmeno una goccia d'acqua sullo scenario e sul tracciato della sesta edizione della Corri a Venegono.
"Pochi ma buoni" sembra essere il proverbio adatto per questa ormai classica serale del varesotto, 170 concorrenti soltanto al via (probabilmente a causa delle citate previsioni meteo esageratamente catastrofiche).
Il clima ideale, invece, per un’ottima prestazione e la particolarità del percorso che, seppur sia molto muscolare e collinare, riesce a far raggiungere velocità da capogiro ad Andrea Secchiero che, dopo una battaglia durata tutti e 7 i km della gara con Manuel Molteni e Stefano Casagrande, chiude in 23.14  con una media di 3.13 a soli 2 secondi dal record di 23.12 stabilito l'anno scorso da Andrea Soffientini davanti a Michele Belluschi e  Roberto Di Miccoli ... nomi illustri quindi, come potete vedere, nelle due ultime edizioni hanno scelto il particolarissimo percorso di Venegono per sfidare se stessi oltre che tutti gli altri.
In campo femminile ancor più grande la lotta fin dai primi metri tra Sara Speroni e Rosanna Urso con la complicità di Barbara Benatti, in questo caso terza incomoda che sprona le altre due top runner al femminile.
Chiude la sua fatica in 28.09 con 3.54 di media Sara, seguita a soli 6 secondi dalla infinita Rosanna e da Barbara, un po’ stanca forse delle tante vittorie ottenute quest'anno... Insomma, spettacolo garantito anche in questa edizione della gara venegonese.
Alla fine, ricca premiazione come di consuetudine dal Gruppo Alpini di Venegono Superiore, che è il padre di questo gioiellino e ne cura l'organizzazione da sempre.
Non manca proprio nulla, tranne la folla di partecipanti alla Corri a Venegono, che comunque è, e resta, una gara aperta a tutti.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Arturo Barbieri