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Gen 14, 2020 4679volte

Chiatona (TA) - 9^ Corri tra i pini di Chiatona

Cera comanda il gruppo di testa Cera comanda il gruppo di testa Foto Antonia Annoscia

12 Gennaio - La frase più ricorrente al termine delle otto precedenti edizioni era sempre: “Bellissimo, peccato aver corso solo per 6 chilometri” (o 4, addirittura, per le donne e i più grandi). 
Trattandosi di cross le distanze previste erano quelle, così ecco nascere l’apprezzata idea degli organizzatori di dar luogo ad un trail, allungando la distanza a dieci chilometri (e settecento metri), per dar modo a tutti i partecipanti di godersi a lungo il bellissimo bosco di Chiatona.  

Chiatona è una rinomata località balneare del tarantino, sita tra Massafra e Palagiano, presa d’assalto d’estate proprio per la peculiarità di unire il bel mare azzurro al fresco del bosco, distante poche centinaia di metri dalla sabbia.
Negli altri periodi dell’anno è luogo di allenamento dei podisti locali che da queste parti ritrovano natura, silenzio, solitudine, tranquillità ed ottimi tracciati.
E, ad inizio anno, si inserisce la “Corri tra i pini di Chiatona”, gara semplice ma ben organizzata, ecologista al cento per cento, molto amata da chi l’ha già corsa.
Ad organizzare l’Atletica Podistica Palagiano, presieduta da Gaetano Stellaccio, ma di fatto retta e vissuta da Lorenzo Resta, che in questa occasione gode dell’appoggio del suo figliolo podistico, il caro Alessandro Belotti.

Con ritrovo fissato alle ore 8,00 sulla strada che porta alla Stazione ferroviaria di Chiatona, si parcheggia lateralmente sulla suddetta strada o sulle stradine attigue. Due bagni chimici risolvono i problemi mattutini di chi… non ama il verde; subito attiva la consegna delle buste contenenti i pettorali, che si svolge in rapidità. Dieci euro la tassa d’iscrizione full con ritiro del premio di partecipazione, una pesante cassetta di arance e mandarini (l’oro locale!); sette euro quella basic. 391 gli iscritti Fidal ai quali si aggiungono una trentina di atleti liberi.

Ottimo anche il servizio bar che permette di far colazione, nonostante la lontananza dai centri abitati.
Giornata non certamente fredda e non troppo umida; anche il sole esce a tratti, ma si può affermare che si sta bene, senza soffrire il freddo delle scorse edizioni.
Presenta la manifestazione Mariangela Di Lena, sempre solare e sorridente, che con la sua abituale grazia non lesina complimenti ed incoraggiamenti a tutti i partecipanti.
La partenza unica è prevista per le ore 10.00: tra riscaldamento muscolare, saluti e riti vari, il tempo passa in fretta e i giudici del Gruppo di Taranto invitano gli atleti a schierarsi dietro la linea di via.

Tutto pronto, il minuto di silenzio commemora Roberto, per anni collaboratore della manifestazione, troppo presto deceduto. E il mio pensiero va a Diego Romagnolo, validissimo ultramaratoneta, purtroppo scomparso ieri a soli 55 anni, colpito da un maledetto tumore.
Il secondo sparo, e parte l’applauso; il terzo, ed ecco gli atleti subito scattare, questa volta è Michele Raimondi, in arte pacerMike, a partire per ultimo, non rinunciando nemmeno ad una foto con linguaccia con l’ottimo Lorenzo Resta, impegnato a liberare la sede stradale.

Il tracciato prevede un giro iniziale di circa due chilometri e mezzo che riporta gli atleti sulla linea di partenza, per poi dipanarsi nell’altra parte del bosco, con rientro sul punto di via in senso contrario. Gara da affrontare in completa autonomia, su di un percorso senza particolari difficoltà altimetriche, senza tratti eccessivamente pericolosi, chiaramente con le naturali problematicità di un tracciato naturale con pietre, radici, buche, erba, ma tutto sommato scorrevole, anche agevole per chi frequenta i trail più pesanti e difficoltosi.

Non sono stati attivati chip e sensori elettronici e manca il rilevamento tempo: d’altronde nelle gare in natura il tempo di percorrenza diventa quasi secondario, è più una sfida con sé stessi e con gli altri corridori.
Il giro iniziale vede in testa Giuseppe Mele, che precede Coletta, Scattarelli, Greco e Cera. Tra le donne comanda a sorpresa Tenerelli, seguita da Cirielli e poi da Spinuso.

Poche centinaia di metri e, nel bosco, Cera è in testa seguito da Coletta, De Mito, Mele, Scattarelli e Greco. Tra le donne, situazione invariata. Ora bisogna attendere solo l’arrivo, gli atleti si perdono tra gli alberi.

L’uscita dal terreno, il lungo viale sterrato, l’uscita dal bosco e lo sprint finale sull’asfalto: l’ottimo Salvatore Cera (Team Pianeta Sport Massafra) conquista la nona edizione della Corri tra i pini, la prima trail: per Salvatore, ragazzo dalle indubbie capacità, la speranza che sia finalmente più costante nel frequentare le gare. Da applausi anche la prestazione del bravo Giovanni Coletta (Correre è salute Mottola), che chiude in seconda posizione a precedere l’affidabile Giuseppe Mele (Dynamyk Fitness Palo del Colle), sempre bravo e presente.

Quarto posto per il grintoso Savio Scattarelli (Montedoro Noci), davanti a Mino De Mito che inaugura con un quinto posto la bellissima nuova maglia dell’Olimpia Grottaglie, seguito dal tenace Giovanni Tinelli (Montedoro Noci, sesto in rimonta, e da Mario Greco (Atl. San Giovanni Bosco Palagianello), settimo, che si spera possa quest’anno correre senza problemi. All’ottavo posto ecco il re del trail pugliese, l’organizzatore delle 5 Querce a Gravina in Puglia (campionato italiano di trail corto il prossimo 24 maggio) Giuseppe Moliterni (Gravina Festina lente!), ottavo, davanti al sorprendente Maurizio Lavarra (Gioia Running), nono, e a Vito Bongermino (Top Runners Laterza), un’altra vecchia volpe, decimo.

Al femminile, in rimonta, coglie il successo l’ottima Valera Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), che torna finalmente al successo dopo un periodo un po’ travagliato; bravissima anche Sandra Barbieri (Manzari Casamassima), seconda, davanti ad Angela Tenerelli (Gioia Running), in testa nelle prime fasi, poi superata, ma da elogiare per averci creduto.
Neo 45enne, sempre fattiva, Silvia Acquaviva (Martina Franca Running) si piazza in quarta posizione, davanti alla decisa Simona Spinuso (Body Angel Manduria), quinta. Maria Rosaria Ancora (Martina Franca Running) è brillante sesta, davanti alla positiva Giuseppina Mandorino (Correre è salute Mottola), settima, e alla combattiva Lavina Orlando (DOF Amatori Turi), ottava. Nono posto e secondo podio stagionale di categoria per l’aggraziata Daniela Pignatelli (Ostuni Runner’s), con l’instancabile Erica Delfine (Amatori Putignano), decima.

Un ottimo ristoro con focaccia, pezzi di squisita mortadella e succose arance, oltre alla scontata acqua, permettono di riprendere totalmente le forze.
363 gli arrivati, chiudono la graduatoria Carmela Glorioso (che accompagna il nonno 86enne Vincenzo Mirizzi - entrambi Atletica Bitritto), in campo femminile, e il padrone di casa Domenico Mongelli, giunti quando già la cerimonia di premiazione è in corso.

E, in effetti, per permettere il rientro all’ora di pranzo anche ai più lontani, si decide di cominciare a premiare i meritevoli quando gli ultimi sono ancora in corsa: alla presenza del Sindaco di Palagiano, dottor Lasigna, e del presidente della Podistica, Stellaccio, si ricorda inizialmente il buon Roberto, prima di passare alla celebrazione degli odierni vincitori.
Salvatore Cera e Valeria Cirielli, oltre agli inevitabili e meritati applausi, ricevono il trofeo, un monile e una cassetta di agrumi, con aggiunta di bottiglia di olio ed integratore. A seguire, salgono sul podio i primi cinque di ciascuna categoria, tutti premiati con la cassa di agrumi più olio ed integratore.

Per finire, è il turno delle prime tre società per numero complessivo di finisher: i trofei vanno, nell’ordine, a Correre è salute Mottola (26), Gioia Running (19) e Avis in Corsa Conversano (17).

La foto del gruppo organizzatore, e Mariangela saluta tutti con il suo splendido sorriso.
Si può rientrare a casa, con piacere siamo stati presenti anche quest’anno ad ammirare la genuina accoglienza riservata da Lorenzo e soci a tutti convenuti, e il fascino di questi posti che mi già mi invitano a ritornare l’anno prossimo.