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Ago 03, 2020 Natalina Masiero 2693volte

Collina di Forni Avoltri (UD) - 177k Carnica Ultra Trail

Natalina Masiero Natalina Masiero Foto Roberto Mandelli

1-2 Agosto - Finalmente. Dopo gli Ultraberici, ecco un altro gruppo che ha avuto il coraggio di "supportare" un trail in assoluta sicurezza e in totale autonomia. Non sul giardino di casa ma sui sentieri di montagna.

La 177 k è un trail di quattro giorni per un totale di 190 km e 11560 m. di dislivello senza nessun vincitore. Unica particolarità, possono partecipare soltanto squadre composte da tre elementi (sono ammessi pure i cani), per motivi di sicurezza.

La manifestazione, nata per motivi benefici , è organizzata da un gruppo di splendide persone, lungo i sentieri dell'Alta Carnia e lungo il sentiero 403 in Austria. Partecipai lo scorso anno e nonostante i 46 anni di "onorata militanza" sulle montagne, fu l'esperienza più bella della mia vita.

Quest'anno, annullata pure questa: anche se non comprendo le motivazioni in quanto si è all'aperto, nel mezzo delle montagne dove gli unici esseri che transitano sono le mucche. Pazienza.

Marcello & C. non si sono però arresi e hanno lanciato l'idea di fare solo due giorni. Ergo, con Cristina e Mauro, due splendidi amici friulani DOC, alle ore sette di sabato mattina, zainetto in spalla, siamo partiti da Collina di Forni Avoltri.

Che bellezza! Primo "traguardo", la Croce del Coglians da dove si vedono le più alte cime della Carnia. Giornata favolosa, seppur ci fossero più salite che discese. Ogni tanto si incontrava qualche altro gruppetto, tutti felici di poter far girare le gambe, piano sulle tremende salite e volando in discesa.

Verso le 12 e trenta, finalmente avvistiamo una casera con relativo abbeveratoio per le mucche e possiamo riempire le borracce di acqua fresca. C'è chi entra dentro ai ruscelli e si fa un "bagno naturale".

Mangiamo qualcosa seduti sul prato e ripartiamo. Mamma mia, che fatica! Inizio ad essere un po' stanca, ma Mauro mi tiene su di morale con tante battute.

Passiamo il confine con l'Austria e arriviamo in prossimità del lago di Volaia. Uno spettacolo da togliere il fiato. Troviamo anche la neve e da lì inizia una famigerata discesa che ci porterà verso Collina. 42 km e 2900 m di dislivello.

Doccia, cena, una vera festa, contenti come i bambini.

Domenica, seconda tappa.

Partiamo con una pioggerellina gradevole e con un bel fresco. Venerdì a Padova c'erano circa 38 gradi. Attraverso altri sentieri, andiamo al Lago di Volaia, però tutto in salita e successivamente al Passo Giramondo, altitudine 1969 metri.

A questo punto entro in crisi, non riesco più a proseguire. Mi prende uno scoramento unico. Ed ecco i due compagni che vengono in soccorso. Mi fermo, bevo e mangio qualcosa.

Mi riprendo subito e dopo essere transitati per il Lago di Bordaglia, vediamo da lontano il paese di Collina. Molto lontano. Per percorrere gli ultimi quattro chilometri, impieghiamo quasi due ore.

Niente pasta party all'arrivo, niente docce, ma una bella lavata dentro al torrente. 29 km con 1900 m di dislivello. Credo che nessuno fosse più felice di noi.

Sono tornata a Padova con gli occhi pieni di paesaggi meravigliosi e con la speranza di poter tornare nel 2021.

Grazie a tutto il meraviglioso gruppo che ha avuto questa splendida idea.

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