Diceva di stare bene, ma spesso nelle interviste è apparso un po’ spavaldo, invece aveva ragione lui. Prima di stasera aveva infilato, in allenamento, tanti 800 metri corsi in 1:48, poi a Cles 3:39 sempre sui 1500 metri, ma con cattive condizioni meteo. Da dire che aveva corso gli ultimi 500 metri, senza avversari, in 1:11, tempo indicativo di chi sta veramente bene.
E stasera ha fatto il botto, chiudendo in 3:35:26, quarto miglior crono italiano all time, dietro Gennaro di Napoli (3:32:78), Stefano Mei (3:34:57) e Davide Tirelli (3:34:61). Da porre nella massima evidenza che, a differenza di chi attualmente lo procede, stiamo parlando di un “diecimillista”, a cui in teoria potrebbe mancare un po’ di quella indispensabile velocità, tipica dei mezzofondisti.
Yeman Crippa si migliora di oltre due secondi rispetto al precedente primato, 3:37:812 (Rabat 2019).
Bene le lepri (Lorenzo Pilati e Stefano Migliorati), sempre più importanti quando si vuole correre forte e mancano avversari di livello superiore. Gara complessivamente di ottimo livello, dove hanno trovato gloria e crono due suoi compagni di allenamento, David Nikolli (3:39:19) e Mohad Abdikadar (3:38:91). Ora prosegue il suo programma che prevede allenamento in altura (Livigno) per tutto il mese di agosto, ma intervallato con un prestigioso appuntamento a Montecarlo il 14 agosto, quando nel corso della riunione Joshua Cheptegei tenterà di fare il record del mondo, detenuto da Kenenisa Bekele, 12:37:35; invece Crippa proverà a battere Salvatore Antibo, che attualmente detiene il primato italiano con 13:05:59, un tempo che Crippa ha già avvicinato a Londra nel 2019, quando fermò il crono a 13:07:83. Certo che il tempo realizzato a Rovereto fa pensare bene, e la gara di Montecarlo sarà tiratissima, con avversari, e lepri, di alto livello: tutto indica che le prospettive sono davvero buone.