Stampa questa pagina
Ott 09, 2022 2014volte

Deejay Ten e Five: “solo” 11.130 rispondono alla chiamata di Linus

Deejay Ten e Five: “solo” 11.130 rispondono alla chiamata di Linus Foto: R.Lollini

Una Milano bagnata ha accolto stamattina, domenica 9 ottobre, il popolo di Linus nella Deejay Ten e Five, con partenza da Piazza Duomo ed arrivo al parco Sempione.  Popolo che era stato “chiamato alle armi” dal “generale” Linus, con manifesti tipo quello che vedete in fotografia. Il “I want you”, stile zio Sam per il reclutamento dell’esercito USA, ha prodotto i seguenti numeri: 3127 finisher per la gara breve e 8003 sulla distanza classica dei dieci chilometri per un totale di 11130 unità.

Tanti? Pochi? Tutto è relativo. Lo diceva Albert Einstein e non sarò certo io a contestarlo. Mettere insieme numeri a cinque cifre è un sogno proibito per la stragrande maggioranza degli organizzatori, chiaro che se invece confrontiamo i numeri del 2019 dello stesso evento con un totale di 29998, si tratta di un bel passo indietro. Percentualmente ben superiore alla contrazione nel settore. Numeri del 2019 che peraltro non era stato nemmeno il massimo, in quanto l’acme fu raggiunto l’anno precedente con oltre 32633 presenze. Concludiamo la comparazione numerica con due precisazioni. Tutti i dati riportati provengono dal portale ENDU, la società di cronometraggio ufficiale, se non vi tornano le cifre è solo perché i titoli di molti media la sparano sempre grossa. Secondo, non abbiamo incluso nel ragionamento la incomparabile versione "virtuale" del 2021 che secondo l’organizzazione aveva fatto vendere ben 22000 pettorali.

Insomma, tornando ad oggi, la “crisi delle vocazioni alle gare” ha colpito anche il re degli organizzatori. Di certo le condizioni meteo hanno influito più pesantemente che rispetto a gare competitive, dove ci vuole ben altro che “due gocce d’acqua” per fare restare a casa la maggior parte degli assatanati master, regolarmente tesserati. C’è anche da dire che al contrario, non essendo una gara FIDAL, anche chi non aveva rinnovato la visita medica o il tesseramento per una società o la Runcard, poteva tranquillamente correre, mentre questa è di sicuro una delle cause della contrazione per le manifestazioni agonistiche. 

Detto questo, concludiamo senza menzione circa lo svolgimento della corsa, in quanto essendo la gara non competitiva, leggi non si pagano le tasse alla FIDAL, anche per rispetto di coloro che invece organizzano gare federali, pagando le suddette tasse, ben ci guardiamo dal citare vincitori, primi arrivati o migliori tempi da elenco alfabetico, chiamateli come volete. 

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net