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Gen 06, 2023 1997volte

Il Campaccio Master equivale ad un campionato italiano

La partenza della seconda batteria Master dedicata agli SM45 ed SM50 La partenza della seconda batteria Master dedicata agli SM45 ed SM50 Foto: R Lollini

Oggi 6 Gennaio 2023 si è svolta l’edizione numero 66 del Campaccio ed in accordo con il collega Maurizio Lorenzini Vi parlerò delle gare master, mentre lui si dedicherà al resto del programma ecco qui il suo pezzo. Competizioni master che quantomeno in tempi moderni hanno una storia più breve rispetto alla gara regina. Era il 2009 quando fu aperta/riaperta la partecipazione a veterani ed in generale agli “amatori”. Da allora siamo tornati qui a San Giorgio su Legnano (MI) almeno una decina di volte, mancando solo quando la nostra vecchia carrozzeria era in sosta dal meccanico. Ed è un vero peccato non partecipare, in quanto il tracciato è invitante e la qualità dei concorrenti molto alta.

Percorso bello e sostanzialmente immutato. Dopo i lavori nel parco che per una edizione avevano scombussolato le cose, sono ritornate tutte le diaboliche sette o otto salitelle che a partire da circa 800 metri dal via del giro da 2000, ti fanno diventare matto. Ultimo regalo l’aggiunta di un paio di pedane prima di tornare verso la pista. 

Come da tradizione gli amatori hanno fatto da apripista in questa mattinata non eccessivamente fredda, ma con quell'umidità che sebbene non invitata ti entra nelle ossa. Alle ore 9.15 sono scattati i master maschili SM35 e 40. Ad avere la meglio sul plotone dei 75 atleti è stato Clemente Stefano del GAV Atletica Verbania col tempo di 17’55”. Essendo la distanza ufficiale 5240 metri significa un passo da 3’25” al chilometro. Non male su percorso simile e con un terreno comunque leggermente allentato. A completare il podio rispettivamente a 4 e 12 secondi, due SM40, ovvero Fabio Gala e Pierluca Armati.  

Alle ore 9.55 è venuto il momento degli SM45 e 50 che su analoga distanza hanno fatto ancora meglio. Gruppone da 119 atleti. Primo Gabriele Beltrami dell’Unione Giovane Biella in 17’25” con Simone Paredi e Graziano Zugnoni rispettivamente argento e bronzo. Quarto posto per il primo SM50, l’albanese Dibra Andi del GS Parco Alpi Apuane che ha chiuso con lo stesso tempo del vincitore della prima manche. Insomma un livello tecnico veramente elevato se si pensa che oltre ad atleti esteri erano presenti rappresentanti di quasi tutte le regioni italiane. In questi casi paragonare la manifestazione ad un campionato italiano non è certo una provocazione. 

Chiusura col botto alle ore 10.35, orario rispettato alla perfezione per una organizzazione che non ha mostrato punti deboli, ma non è una novità. Ben 255 i partenti per i maschi over 55 e tutte le categorie femminili. In effetti all’inizio gli ingorghi non sono mancati. Se possiamo suggerire una pista di miglioramento, una quarta batteria master o una diversa distribuzione delle categorie nelle manches esistenti potrebbe essere un’idea percorribile. Qui la distanza scendeva a 4000 metri, ovvero due giri grandi. L’over 55 Roberto Pedroncelli (GP Santi Nuova Olonio) ci ha messo 13’49”, il che vuol dire andare a 3’27” al chilometro, beato lui! Negli SM60 vittoria del prete volante, Don Franco Torresani. “Campione” SM65 Francesco Mazzilli, Giuseppe Macchi per gli SM70 e poi altri “soliti noti”, gli immarcescibili Ennio Villa (SM75), Aldo Borghesi (SM80) ed Oscar Iacoboni per gli SM85. Le signore non hanno fatto da comprimarie con Carla Primo (ASD Borgaretto 75) a chiudere al terzo posto assoluto in 14'28" ovvero 3'37" di media per questa wonder woman SF50! Complimenti anche alle migliori di categoria per le SF35 Luisa Gelmi, Cinzia Cucchi (SF40) e Francesca Durante (SF45): tutte e tre hanno viaggiato tranquillamente sotto i 4 al chilometro, come potete verificare navigando qui, sulle classifiche ufficiali. Completiamo l’elenco delle altre vincenti con Daniela Gilardi (SF55), Giordana Baruffaldi (SF60), Francesca Barone (SF65) ed Ornella Bondioni (SF70). Arrivederci all'anno prossimo, noi abbiamo già annotato il Campaccio in agenda.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net