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Gentile Claudio,

permettimi di fare un'osservazione che purtroppo quasi nessuno ha avuto il coraggio di fare, che a mio giudizio spiega qual è la principale criticità della ripresa per gli eventi di massa.

Il nocciolo del problema, al di là degli aspetti logistici per garantire un distanziamento sociale sufficiente, è la responsabilità penale degli organizzatori.

I runner sanno (o dovrebbero sapere) che in base alla legge italiana l'organizzatore è obbligato all'acquisizione e alla verifica della certificazione medica dei partecipanti, e in caso di inadempienza è passibile di condanna penale. Le norme di riferimento non sono semplicemente quelle sportive, è lo stesso Codice Civile che lo prevede.

Art. 2050 - (Responsabilita' per l'esercizio di attivita' pericolose). Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attivita' pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, e' tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.

In giurisprudenza ci sono diversi casi di sentenze in cui Organizzatori (o Enti) sono stati condannati per aver contravvenuto a questa norma.

Ora, analogamente a quanto avviene per le certificazioni mediche, può avvenire per il Covid-19. Un runner potrebbe sostenere di aver contratto la malattia in seguito alla partecipazione ad un evento, e l'organizzatore avrebbe l'onere di dimostrare il contrario, e di provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitarlo.

Ma quali sono le misure idonee? Ad oggi non c'è una lista UFFICIALE di attività preventive da implementare che possano, se effettivamente adottate, scagionare inequivocabilmente l'organizzatore. Inoltre, quali sarebbero effettivamente i costi di implementazione di queste misure? Perché se si tratta di misurare la temperatura a tutti all'ingresso dell'area tecnica, poco male (alla Milano Marathon, di cui sono coordinatore generale, già "passiamo" al metal detector tutti i partecipanti, aggiungere termoscanner manuali sarebbe facile)... ma se incominciamo a parlare di tamponi o altri test, i costi aumenterebbero esponenzialmente.

Sfortunatamente l'organizzatore italiano è esposto ad una serie di responsabilità (e rischi ad esse connessi) che non trova uguali nel resto del mondo. E questo purtroppo rallenterà il ritorno alla normalità,