“ Disamina praticamente perfetta dell’evoluzione (?!?) del mondo del running. Però i numeri descrivono una realtà indiscutibile, con buona pace dei “dinosauri”: una mezza maratona Milano 21 passata da 2553 classificati nel 2022 ai 6160 del 2024, quelli complessivi con 10 k competitiva e non sono quasi triplicati, sfiorando quota 10.000. Prendiamone atto, serenamente, perché per riuscire ad intercettare una massa così importante di podisti bisogna essere bravi.
La stranezza, se di stranezza si tratta, è che scorrendo la classifica si notano tanti nomi di podisti che spesso contestano prezzi, pacchi gara e servizi ad altre mezze maratone, probabilmente perché ritenute ben più banali della Milano 21; e non stiamo parlando di una percentuale esigua. Il prodotto convince e attira, anche loro. Anche i dinosauri.
Per restare con gli inglesismi del pezzo, la new wave, il trend, inteso come modo di fare le gare è molto cambiato per questo tipo di gare, ed è ragionevole pensare che così continuerà nel tempo: il pacco gara, e che cos’è? All’estero generalmente non è nemmeno previsto, oppure maglietta ricordo e gadget sono a pagamento; ricchi montepremi, e perché? Per attirare atleti elite? Se vogliono visibilità si presentano comunque all’appello. Ma, in questo scenario, quanto sono importanti i tempi? Poco, molto poco. Piuttosto mettiamo energie e risorse altrove, ad esempio sui gruppi sportivi , che immagino godano di prezzi migliori e portano a casa premi di denaro, ovviamente devono essere in tanti.
In questo contesto diventano irrilevanti i disservizi lamentati da molti, del resto sono cose che capitano nelle grandi manifestazioni, nelle grandi città; certo che il pettorale VIP a 100 euro è davvero troppo. Probabilmente nel 2025 non verrà ripetuta l’esperienza (o almeno lo spero) ma sono certo che la genialità degli organizzatori partorirà altre fantastiche idee.
Infine, deve essere chiaro che nessuno per quanto appassionato ed entusiasta organizza gare per rimetterci soldi, solo che qualcuno ci riesce meglio. Anche di questo, prendiamone atto. ”