NdR: i fratelli Mauro e Marco Scianca dell'Atletica Lambro, sono assidui frequentatori della gare lombarde e non solo. Con molte partecipazioni anche alle corse di lunga lena. Col passare degli anni hanno deciso di dedicarsi alle 10k, ma prima di chiudere (definitivamente?) con le mezze maratone, si sono iscritti alla 21k di Tromso in Norvegia. Approfittando della loro disponibilità, abbiamo chiesto un diario di viaggio dove ci raccontassero caratteristiche, prezzi, pregi, difetti e soprattutto le differenze con le gare di casa nostra. Da non perdere! Buona lettura. - R. Lollini
Tromso, Norvegia. 21 giugno 2025: Midnight Sun Marathon.
Edizione con record di iscrizioni a questa manifestazione che si compone di cinque gare: Maratona, Mezza, 10 km, Minimaratona di 5 km per bambini sopra gli 11 anni e gara breve di 500 metri per bambini da 0 a 12 anni. Superate le 10.000 adesioni totali. Costo di iscrizione alle gare agonistiche : 60 euro la 10 km, 72 la mezza, 102 la maratona. Questo dà diritto al solo pettorale, per tutto il resto c’è MasterCard ! Concetto di pacco gara sconosciuto: allo stand espositivo del ritiro pettorali , si poteva acquistare l’abbigliamento con il logo della gara, dai 35 euro della t-shirt base, ai 110 euro del capo più completo. Pasta party pregara prenotabile e pagabile solo online con discreto anticipo, così come il ristoro finale dopo il traguardo. Non conosciamo i prezzi perché non abbiamo usufruito del servizio.
Nel pomeriggio partenza delle gare infantili, dal molo di attracco delle enormi navi da crociera nei fiordi, alte come un palazzo di 8 piani. Tutti i bambini, anche i più piccoli di 2-3 anni, ovviamente accompagnati, erano dotati del loro bel pettorale con chip usa e getta, per il rilevamento del tempo finale. Consultabili subito online le relative classifiche. Alle 19 parte la gara dei 10 km, alle 20.30 la Maratona e alle 21 la Mezza, gara di cui parleremo diffusamente avendola corsa.
Durante il ritrovo pregara, si nota subito la preponderanza di giovani e giovanissime presenze femminili, dato poi confermato dall’analisi delle iscrizioni. Le donne rappresentano il 60% dei partecipanti totali. Addirittura, la categoria 18-33 anni conta quasi 1200 iscritte, esattamente 1/3 dei 3600 partecipanti totali alla gara.
Alle 21 in punto l’assordante sirena della nave ormeggiata al molo dà inizio alla gara. Temperatura di 8 gradi, che il vento, moderato, fa percepire sui 5-6 gradi. Il sole comunque brilla alto nel cielo, nessun rischio di pioggia, molto frequente a queste latitudini. Dopo 1 km nel centro cittadino si inizia ad arrampicarsi sul ripido Tromso Bridge, enorme ponte lungo circa 1,5 km che collega l’isola di Tromso al lato orientale dell’omonimo fiordo. Si passa accanto all’iconica e moderna cattedrale a forma di tenda triangolare, molto apprezzata da chi ama l’architettura contemporanea. Si prosegue tra continui saliscendi fino al giro di boa situato poco dopo il km 5. Già qui si vedono molte famiglie sedute a tavolini a bordo strada che cenano mentre incitano ed applaudono i podisti. Poi, nella parte finale del percorso, questi gruppi di spettatori saranno molto più numerosi. Si riattraversa il ponte, e questa volta la pendenza si fa sentire essendo arrivati al km 10, e si percorrono le vie del centro cittadino. Una cosa è subito evidente a chi è abituato a frequentare gare in ben altri contesti urbani (Milano in primis) : gli incroci del tracciato con le altre arterie stradali non solo non sono minimamente transennate, ma non sono neanche presidiate dall’organizzazione e tanto meno dalla polizia urbana (come da noi). La spiegazione è semplice: gli automobilisti non esistono, le auto si sono volatilizzate, la città è occupata unicamente dai podisti e dal pubblico a bordo strada. No comment. Compaiono qui i primi cartelli, che indicano non i km percorsi, ma quelli che mancano all’arrivo.
Si prosegue verso sud con continue ondulazioni, a fine gara il Garmin quantifica in circa 350 metri il dislivello positivo totale. Tre i ristori presenti sul tracciato, piuttosto spartani con acqua ed integratori freddi, e qualche mezza banana. Visto le temperature, molti avrebbero desiderato anche bevande calde o almeno tiepide, ma evidentemente i norvegesi sono abituati a ben altri climi e per loro 6-7 gradi è già caldo.
Al km 16 dopo aver fiancheggiato il lato occidentale del fiordo, altro giro di boa per tornare verso il traguardo. E’ questa la parte più scenografica di tutto il tracciato: nonostante siano già le 23, il sole è ancora ben alto sull’orizzonte ed inonda con la sua luce intensa il blu profondo del mare in contrasto con il bianco immacolato delle colline e cime circostanti ancora abbondantemente innevate. Penso sia impossibile trovare altre maratone in grado di offrire un simile spettacolo. Mancano solo i troll a bordo strada per completare questo paesaggio da favola! (O forse c’erano, ma erano ben mimetizzati)
Ultimo chilometro prima del traguardo situato nella piazza principale del centro cittadino tra due ali di folla che applaude, ti incita e urla il tuo nome (ben visibile sul pettorale) .
Dopo la finish line consegna della medaglia, bella pesante, di metallo dorato, con identico stile ma di dimensione diversa: Più grande per i maratoneti, di dimensione più ridotta per noi scansafatiche della mezza. Pragmatismo meritocratico di stampo luterano assolutamente incontestabile.
Anche qui solo acqua, a meno di aver prenotato, come già detto, il ristoro finale.
Cerimonia di premiazione il giorno seguente: prima posizione nella maratona maschile per il 32enne norvegese Erik Lomas in 2h20, in quella femminile per la 28enne, sempre norvegese, Marte Johansen in 2h36. Sul podio viene consegnata copia dell’assegno che incasseranno per il risultato: 35.000 corone (circa 3000 euro) per la vincitrice, 30.000 corone per il vincitore. In pratica ormai le donne hanno superato gli uomini, sia come numeri di partecipazione che come cifra del compenso.
Sul podio di categoria nei 42 km anche la piemontese Anna Sacco Botto, del gruppo Terramia, unica premiata tra i 240 italiani presenti sulle varie distanze.
Grande soddisfazione quindi degli organizzatori a fine incontro, con l’invito rivolto a tutti i presenti a partecipare al prossimo evento gestito sempre da loro: la PolarNight Marathon, il 3 gennaio 2026. Temperature medie previste -25 gradi. Vabbè, se ci date almeno un po’ di the caldo senza farcelo pagare extra, ci facciamo un pensierino…
E da Tromso è tutto…