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Ott 16, 2019 3624volte

Trani (BT) - 11^ Tranincorsa H.M. - Campionato Italiano Master

Auciello, Ricatti e la Cattedrale Auciello, Ricatti e la Cattedrale Foto Antonia Annoscia

13 Ottobre - Più bella collocazione per un campionato italiano non poteva esserci. Trani, il fantastico gioiello sul mare Adriatico a nord di Bari, ha ospitato la massima rassegna nazionale master, individuale e di società, sulla distanza della mezza maratona.
Bellissima Trani, bellissima la giornata di primavera inoltrata che ha accolto i 2407 iscritti, provenienti dall’intera penisola, con  logica maggioranza degli atleti pugliesi.
Quasi scontata l’ottima accoglienza e la perfetta organizzazione dell’Atletica Tommaso Assi, gloriosa società locale, che da sempre si distingue per lo zelo nella gestione degli eventi allestiti. 

Preceduta da un sabato di grandi impegni, con un convegno mattutino e l’altro pomeridiano tra sport, salute, allenamenti e medicina, con la partecipazione di valenti dottori e grandi campioni (come Giacomo Leone, Ottavio Andriani e Luca Mazzone), la gara giovanile rivolta ai virgulti in età scolastica (con circa 500 partecipanti) e la non competitiva serale, la Night Run (con circa 1200 iscritti)

http://podisti.net/index.php/cronache/item/5054-trani-bt-3-trani-night-run.html

eccoci alla domenica dell’evento.

Zone parcheggio predisposte ed evidenziate con largo anticipo sui tanti canali di informazione, bagni chimici disseminati per la città, velocissima distribuzione di pettorali, chip e pacchi gara (peraltro già cominciata dal giorno prima), in due locali distinti, sono i primi segnali di efficienza.

Iscrizione base fissata a 12 euro come da regolamento nazionale; con il premio di partecipazione si sale a 18, ma la splendida maglia tecnica di marca – e relativi altri gadgets – valgono la differenza.

La partenza è fissata in piazza Trieste, a sinistra c’è il mare, a destra si erge il campanile della splendida Cattedrale, l’intera piazza è colorata di tricolore, tra striscioni e palloncini, la banda dell’Esercito della Brigata meccanizzata Pinerolo ci fa sentire più italiani con le note dell’Inno di Mameli.
Partenza blindata con alte reti laterali, atleti ordinatamente schierati dietro la linea di via, c’è chi riesce anche oggi ad arrivare in ritardo, ma è presto inglobato nel plotone.  

Tutto pronto, e alle 9.02, con soli due minuti di ritardo, il sindaco di Trani, il dottor Bottaro, spara il colpo che dà il via alle ostilità, il lungomare di Trani è sempre più bello invaso dai tanti colori delle divise dei podisti, è uno scenario fantastico, che colpisce, la solita lacrima mi esce, pur trovandomi impegnato a cercare di fare quanti più scatti possibili.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, recitava un famoso proverbio, ma qui mancano ancora oltre 20000 metri, la tensione si nota sul volto di Giacomo Leone, il presidente del Comitato Pugliese della Federazione di Atletica, che ha creduto, insieme al suo Consiglio, in questa manifestazione, portandovi il campionato italiano.

La voce di Paolo Liuzzi e di Raffaella Dianora, i due speaker della manifestazione, ha guidato e condotto brillantemente gli atleti in questa prima parte e lo farà in ogni attimo della manifestazione: una conferma per i pugliesi, una piacevole novità per chi è a Trani per la prima volta.
Frattanto gli atleti sono sul tracciato,  spettacolare dal punto di vista paesaggistico, offrendo il passaggio nei pressi dei maggiori monumenti cittadini e sul profumato e azzurro mare, ma certamente non facile dal punto di vista tecnico, con diversi cambi di direzione e diversi tratti sull’antica pavimentazione a chianche, per giunta bagnate dall’umidità notturna, restia ad asciugarsi nonostante il sole.
Prima parte prettamente cittadina con passaggio all’ottavo chilometro nei pressi dell’arrivo e al nono tangendo la Cattedrale, un’emozione da provare.

Numerosi i ritirati, forse partiti troppo forte, forse troppo carichi di lavori e di aspettative, forse a disagio in una giornata troppo calda per il periodo: dispiace per loro, ma non serve abbattersi, la corsa è come la vita, offre immediate occasioni di riscatto. Diversa la situazione di Pasquale Selvarolo, che aveva in programma un allenamento non troppo lungo e non troppo tirato, i campionati italiani assoluti sulla stessa distanza si disputano domenica prossima a Palermo.

Frattanto i podisti sono tornati verso sud e procedono sulla litoranea Colonna, in direzione Bisceglie, fino al giro di boa; proprio qui il tratto più duro dal punto di vista altimetrico, più o meno al 13° e 14° chilometro.
Percorso chiuso al traffico, con ristori come da regolamento, assistenza continua agli atleti, persino un buon pubblico che applaude ed incita nei tratti più cittadini.

In testa è oramai saldamente Auciello, segue Ricatti; in campo femminile guida Flori: arrivare tra i primi cinque delle rispettive graduatorie è oggi importante, un ricco montepremi è a disposizione degli atleti, oltre alla maglia di campione italiano – per gli over 35 - che fa sempre gola.
La coda della gara non è ancora transitata, che le sirene dell’auto della Polizia locale annunciano l’arrivo del primo, del vincitore. Piazza Quercia, la oramai solita piazza di arrivo, è agghindata a festa, spicca l’arco gonfiabile dello sponsor del Corripuglia, la Depur System di Statte di Antonello Cancellieri (che depura anche l’intero movimento podistico pugliese… con il suo positivo apporto!), di colore azzurro fra tanto tricolore, proprio quando anche la maglia della nazionale di calcio diventa verde.
In fondo il mare, in fondo la Cattedrale, sempre più vicino Giovanni Auciello, il pugliese di Palo del Colle della Casone Noceto Parma, oramai 39enne, che va a vincere splendidamente in 1h07:46, aggiudicandosi anche il titolo di campione italiano master M35 e il trofeo dedicato all’indimenticabile Tommaso Assi.

Secondo posto per il ritrovato Domenico “Mimmo" Ricatti (Terra dello Sport Napoli), atleta barlettano giunto fino alla nazionale, che chiude in 1h08:41 (campione italiano master M40), e – come suo solito – inizia il simpatico show post gara coinvolgendo anche il buon Auciello.
Terzo posto per un altro atleta del Casone Noceto Parma, il simpatico Joachim Nshimirimana, di origini burundesi, in 1h09:28, campione italiano SM45.
Una firma d’autore al quarto posto, Gianluca Borghesi (Atl. Avis Castel San Pietro) in 1h10:24, seguito dal sorprendente (dopo i tanti ultimi infortuni!) Francesco Minerva (Montedoro Noci), quinto in 1h10:38, e dal tenace Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), sesto in 1h10:56.
Applausi anche per Francesco Quarato (Team Pianeta Sport Massafra), settimo in 1h11:02, che difende la seconda posizione M35 dal terribile Abdelkebir Lamachi (International Security S. Nola), ottavo in 1h11:10; nono il sempre capace Francesco Milella (Pedone Riccardi Bisceglie) in 1h11:41, seguito dal forte salentino Luca Quarta (Montedoro Noci), decimo in 1h12:54.    

Al femminile, eccellente gara della laziale SF35 Cecilia Flori (Atl. Villa Guglielmi) che prende successo assoluto e titolo italiano di categoria in 1h21:35, gambe e cervello (due lauree!) in movimento. Secondo posto per la biondissima e fortissima salentina, Stefania Scatigna (Atletica Capo di Leuca), in 1h22:49, campionessa italiana F40, seguita dall’ottima Loretta Bettin (Atletica Paratico), terza in 1h23:46.
Quarto posto per la prima SF, Aguirre De La Cruz (G.S. Il Fiorino Sesto Fiorentino) in 1h24:27, quinto per la forte Maurizia Cunico (Casone Noceto Parma) in 1h25:23, sesto per Francesca Paone (Hobby Marathon Catanzaro) in 1h26:10, altra SF. Silvia Laghi (Atletica 85 Faenza), settima in 1h26:19, chiude il podio F40; la salentina Paola Bernardo (Atletica Amatori Corigliano), ottava in 1h26:28, è bronzo f35; nona in 1h26:55 Catia Addonisio (Intesatletica Formia), che si laurea campionessa nazionale SF45, decima la carissima Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), in 1h27:31.

2268 i finisher, con gli applausi per gli ultimi arrivati riservati a Eligio Lomuscio (Barletta Sportiva) in 3h25:21 e a Lucrezia Salerno (Barletta Sportiva), in 3h24:51.

Buon ristoro finale, la possibilità di fare la doccia in Discesa Piazza Sant’Agostino, le premiazioni che cominciano quando ancora mancano numerosi atleti al traguardo: tutto rapido, in questo caso anche troppo…Recuperati (o quasi) i primi e le prime cinque arrivati assoluti, si procede alla cerimonia di premiazione; per loro prodotti locali, trofeo e soprattutto quella busta contenente i soldini, secondo la tabella presente sul regolamento.
Si procede ora con il riconoscimento per i meritevoli delle varie categorie: sul podio salgono i vincitori della maglia tricolore, accompagnati dai fieri rivali, tutti premiati con ricche confezioni di prodotti locali.

Da segnalare, nelle categorie, la nuova migliore prestazione mondiale W65 all-time di Silvia Bolognesi, la genovese del Cambiaso Risso Running Team, classe 1954, in 1h32:07, che migliora il già suo record di 1h32:51, stabilito un mese fa, agli Europei master di Jesolo.

Simpatica, invece, la premiazione SF55 dove un parroco, Don Marco Torresani (Atletica Paratico) si fa battere da un sacrestano, Gianni Mattacola (Pol. Ciociaria Antonio Fava), che diventa campione italiano!

La cerimonia si conclude con la proclamazione delle società campioni di Italia, in campo maschile e femminile.
Si parte dalle donne, le classifiche assegnano il titolo alla Atletica Paratico che giustamente festeggia, salvo scoprire qualche attimo dopo, in seguito agli opportuni controlli e revisioni, che per un solo punto è l’Atletica Faenza a vincere il titolo italiano (1103 punti). Seconda, quindi l’Atletica 85 Paratico (1102), terza il Circolo Minerva Parma (1029), quarta la Tommaso Assi Trani (870), quinta la Barletta Sportiva (849), sesta la Pro Canosa (676).

In campo maschile, nessun dubbio: vince la Atletica Paratico con 1446 punti, seconda la Dynamyk Fitness Palo del Colle (1347), terza la Montedoro Noci (1234), quarta la Daunia Running San Severo (1013), quinta la Atletica Pro Canosa (922), sesta la Cosenza K42 (903).

La manifestazione è definitivamente conclusa, sul palco durante le premiazioni, oltre ai già citati Giacomo Leone e il Sindaco di Trani, da segnalare la presenza del presidente del Comitato Regionale del CONI, Angelo Giliberto, e naturalmente del Presidente dell’Atletica Tommaso Assi, il figliolo Giovanni.

L’Atletica Tommaso Assi, oltre a dover smontare tutto quanto montato in precedenza e dover riportare la città al tradizionale aspetto, misura stanchezza e, al contempo, la soddisfazione per l’ennesimo successo organizzativo, in una manifestazione che è valsa anche come 14^ prova del Campionato Regionale Corripuglia.
Poche storie: Assi di nome e di fatto!    

Campioni italiani master 2019 di mezza maratona

SM35: Giovanni Auciello (Atl. Casone Noceto) 1h07:46
SM40: Domenico Ricatti (Terra dello Sport) 1h08:41
SM45: Joachim Nshimirimana (Atl. Casone Noceto) 1h09:28
SM50: Pasquale Iapicco (Caivano Runners) 1h14:14
SM55: Gianni Mattacola (Pol. Ciociara Antonio Fava) 1h16:45
SM60: Claudio De Mori (Tre Casali) 1h21:26
SM65: Michele Gallo (Montedoro Noci) 1h23:07
SM70: Luciano Faraguna (Atl. Paratico) 1h35:59
SM75: Fernando Gatti (Pol. Assemini) 1h43:36
SM80: Andrea De Toma (Dynamyk Fitness) 2h18:34
SM85: Domenico Memoria (Tocco Runner) 2h37:21

SF35: Cecilia Flori (Atl. Villa Guglielmi) 1h21:35
SF40: Stefania Scatigna (Atl. Capo di Leuca) 1h22:39
SF45: Catia Addonisio (Intesatletica) 1h26:55
SF50: Gloria Ciccotelli (Runners Chieti) 1h32:33
SF55: Angela Mazzoli (Track & Field Master Grosseto) 1h35:42
SF60: Giovanna Cavalli (Atl. Paratico) 1h32:15
SF65: Silvia Bolognesi (Cambiaso Risso Running Team Genova) 1h32:07
SF70: Venere Sarra (Runners Pescara) 2h04:00
SF75: Teresa Di Carlo (Gp Amatori Teramo) 2h52:18

 

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