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Mar 26, 2020 padre Pasquale Castrilli 6101volte

Kipchoge in quarantena volontaria: “ora più che mai siamo una squadra”

Gruppo ora solo ideale Gruppo ora solo ideale Dal web

L’uomo più forte di sempre in maratona, il keniano Eliud Kipchoge, attuale detentore del record del mondo sulla distanza (2.01’39’’ stabilito a Berlino il 16 settembre 2018) e primo uomo della storia a correre una maratona sotto le due ore (1.59’40’’, Vienna 12 ottobre 2019) si trova nella sua casa di Eldoret, in Kenya, dove è arrivato puntuale il contagio da Covid 19.
Il rinvio dei Giochi Olimpici obbliga lui e tutti gli atleti di élite a rivedere i propri piani di allenamento e di partecipazione alle gare di questi prossimi mesi. Tutti aspettavamo la maratona di Londra di fine aprile per vederlo gareggiare insieme all’altro grande interprete, l’etiope Kenesisa Bekele (2.01’41’’ a Berlino il 29 settembre 2019).

https://www.podisti.net/index.php/in-evidenza/item/5484-2020-si-prospetta-una-leggendaria-maratona-di-londra.html

E tutti ugualmente aspettavamo la maratona olimpica prevista il 9 agosto a Sapporo: invece, gli atleti dovranno attendere con pazienza la fine di questa emergenza per tornare alle gare, e il 2021 per i Giochi.
In questo tempo di incertezza, i podisti di tutti i livelli stanno riformulando i propri obiettivi e conseguentemente i piani di allenamento. Kipchoge continua a lavorare duro e a mantenere lo spirito positivo che lo ha sempre caratterizzato.
Come in tutto il mondo, anche il Kenya ha previsto misure per arginare il contagio da Covid 19. Le gare sono sospese, non si può correre in gruppo, ma alcuni impianti restano aperti. Possiamo immaginare il disagio di Kipchoge che ha ritenuto sempre importati gli allenamenti in gruppo. Anni fa aveva detto: “il 100% di me non è niente, se confrontato con l’1% della squadra con cui mi alleno ogni giorno”.
“Esco ogni mattina a correre da solo alle 6. - ha detto Eliud in un’intervista qualche giorno fa - E’ duro per me allenarmi da solo perché ritengo molto utile l’allenamento in gruppo. In squadra viviamo un interesse vicendevole e questo aiuta molto. Vivo la quarantena stando con la mia famiglia e con l’attenzione a non frequentare troppe persone. Cerco di mantenere la forma”.
Ha spiegato come si è adattato alle misure restrittive mantenendo comunque un volume di allenamento di circa 160 km settimanali; tuttavia, in questa fase, è importante che tutti gli atleti keniani si allenino rigorosamente da soli.
Da un punto di vista tecnico Kipchoge in queste settimane non effettua lavori qualitativi, come le ripetute, ma corsa lenta (per lui!) attorno ai 3’45’’/km. Ricordiamo che Eldoret, dove vive, si trova a 2000 metri sul livello del mare e dunque consente i benefici degli allenamenti in altura.
Trascorre tempo con la moglie e i tre figli, legge buoni libri, si dedica alla fattoria di famiglia, una delle sue grandi passioni. “Dobbiamo essere tutti disponibili in questo periodo. - conclude - Io e la mia famiglia ci impegniamo a stare in casa il più possibile. Sto sperimentando nuovi modi per allenarmi. Forse ora più che mai siamo una squadra”.

 
 
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